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Autore: Valeriafrancio    31/03/2012    0 recensioni
Un incidente sarą la causa di un incontro destinato a cambiare la vita di una semplice ragazza di 17 anni, studentessa liceale non contenta del ritmo monotono della sua vita.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una bruttissima giornata. Erano le cinque di pomeriggio ed ero appena uscita dal palazzo dove facevo ripetizioni di matematica. Non ci capivo nulla e nonostante gli sforzi ai compiti prendevo a mala pena la sufficienza. Il vento si era placato rispetto alla mattina, ma il tramonto segnava il passaggio dal pomeriggio alla sera. Il tramonto era bellissimo ma fastidioso allo stesso tempo, poichč pur indossando gli occhiali da sole non ti permetteva di vedere chiaramente attraverso la visiera del casco. Accendo il motorino e pochi metri dopo mi fermo, faccio passare una signora anziana e proseguo.  Fł un attimo, quando sentii una sgommata di auto e un urlo. Ero ancora ferma allo STOP e  rapidamente guardai nello specchietto del motorino. Era proprio lei, quella signora anziana stesa a terra, in una pozza di sangue. Misi la freccia e tornai indietro. Non mi sarei mai aspettata di vederla in quel lago rosso, con un'espressione di terrore e incertezza ancora presente sul suo candido volto. Chiamai la polizia, tremavo come non mai. Ero terrorizzata da quella scena, dal vedere quella signora stesa a terra, morta.  La polizia mi interrogó, senza peró farmi pił di tante domande. Mi rilasciarono quasi subito, e dopo quello spiacevole inconveniente andai subito a casa. Non parlai pił per tutta giornata.  Pochi giorni dopo si sarebbero svolti i funerali della povera donna, povera Shirleen, cosģ serena e gentile. Non si meritava  tutto questo.  Quel giorno ero pił triste che mai. Non sapevo come ci si dovesse vestire per un funerale , visto che fortunatamente non avevo mai partecipato ad uno. Mi vestii di nero, e indossai il cappotto migliore che avevo. Era di mia madre, ma glielo presi di nascosto.  La chiesa, St George per l'esattezza, era a due passi da casa mia. Entrai in chesa, i parenti erano tutti radunati attorno alla bara,tutti accomunati da un espressione di dolore, come dipinta sulla loro faccia. Mi avvicinai anche io,  e Uno di loro in particolare mi fissava con la coda dell'occhio.  Era un ragazzo bellissimo. Aveva i capelli di un biondo particolare, i suoi occhi, pieni di lacrime, erano marroni. Splendevano alla luce del Sole come due piccole pietre preziose bagnate dalla rugiada della mattina.  Era magro, vestito in giacca e cravatta aveva il suo fascino. Si avvicina alla bara. Vedo che mi osserva per un pó, poi mi chiede se la conosco . Li per li rimango in silenzio, poi annuisco con la testa. Mi guarda, ed io non posso fare a meno di fissare i suoi profondi occhi marroni. In un lampo, come se fosse un gesto spontaneo, mi abbraccia e si mette a piangere sulla mia spalla. Ero imbarazzata, ma innamorata di quel ragazzo allo stesso tempo.  Era strano che una persona, soprattutto un ragazzo, si fosse appoggiata su di te, della quale non sa nemmeno il nome, e si fosse messo a piangere.  Dopo il funerale, ancora piangenti, uscimmo dalla chiesa. Liam si  avvicinó a me, e con gli occhi pieni di lacrime mi ringrazió, prese una penna dal taschino interno del Woolrich e mi scrisse il suo numero sulla mano. Mi disse di chiamarlo presto. Che ci avrebbe contato. E cosģ feci. Il giorno seguente gli chiesi come andava. Il messaggio diceva proprio cosģ: "Ciao Liam,  Come va? Sono Jess. La ragazza del funerale. Wow, sembra stano e lugubre dirlo.  Comunque volevo chiederti se per caso uno di questi giorni  vuoi uscire. So che per te questi giorni non sono i migliori ma mi piacerebbe conoscesti meglio. Capire chi sei. Che ne dici?  Fammi sapere presto, mi raccomando. Valeria" Lui mi rispose alla velocitą della luce dicendomi che aspettava una mia telefonata, che anche lui voleva sapere meglio chi ero e come mai conoscevo sua nonna. Era stato bellissimo ricevere quel messaggio. La tristezza per la povera signora era scomparsa dall'amore per quel ragazzo.  Ci mettemmo d'accordo e ci trovammo qualche giorno dopo al bar"Teenager Queque". Ero cosģ emozionata che mi vestii benissimo, e mi presentai li con 10 minuti di anticipo.  Ero tesa, non sapevo come comportarmi di fronte ad un ragazzo bello e sensibile come lui.  Ecco che entra nel locale, aveva un cappotto blu e un paio di jeans. Mi saluta da lontano con la mano, e le altre ragazze dentro al bar mi guardarono incredule. Lo salutai anche io e lui venne verso il tavolo e si mise a sedere.  Parlammo per circa 15 minuti, poi lui mi chiese:" posso dirti una cosa? "  " Certo! Dimmi pure!"  " Vabbč, ma forse non ti interessa..."  "Ma vą, dimmi pure!" "Io ti amo, ti conosco da 3 giorni, ma č come se ti conoscessi da sempre. Mi hai sorpreso venendo al funerale, e quando ti ho abbracciato era solo una scusa per poterti sentire vicino a me, poter sentire i tuoi capelli sulla mia fronte, per poter nascondere ció che provo per te. Ma ora che sto parlando con te mi sembra di essere al settimo cielo. Ti prego, dimmi di si, dimmi che anche te mi ami, dimmi che non sono stupido a dirti queste cose".  Arrossai, sembravo un pomodoro, ma aveva assolutamente ragione. Non era affatto stupido a dirmi quelle cose, poichč anche io provavo quei forti sentimenti per Liam. Era dolce, sensibile e bello. Non potevo crederci ...  Quei suoi capelli dorati cadevano sui suoi occhi marroni e sulla sua bocca carnosa. Non sapevo cosa dire. Ero imbarazzata di fronte a Liam, che intanto mi guardava speranzoso di un si. Ero alle strette, dovevo pur dirgli qualcosa. Mi alzai dalla sedia, e lentamente tesi il mio corpo in avanti, sul tavolino.  Anche lui si tese in avanti e mi guardó negli occhi. Sorrise e io gli dissi che l'amavo. Lo amavo come nient'altro al mondo. Gli dissi tutto quello che provavo, poi mi scostai. Mi alzai e andai dietro di lui. Gli misi le mani sulle spalle, gliele massaggiai per qualche attimo. Poi piegai la testa in avanti e mi avvicinai alle sue labbra. Erano morbide. Lui piegó la testa indietro e mi bació. Fł un bacio cosģ caldo e avvolgente da sciogliere una busta di pisellini surgelati in un secondo. Non sapevo come sarebbe stata la mia storia con lui, ma sapevo soltanto che se era tanto dolce quanto bello sarei stata benissimo tra le sue braccia. 
  
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