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Autore: Amebosa Alby    31/03/2012    4 recensioni
Mi sono immaginata un incontro al cinema tra Annabeth e Rachel Elizabeth Dare, con presente anche Percy.
Come andrà a finire? E in che cosa consisterà la nuova missione di Annabeth?
Nuovo capitolo, nuovo punto di vista! :D
[1 - Annabeth Chase.]
[2 - Rachel Elizabeth Dare.]
[3 - Percy Jackson.]
[4 - Sally Jackson.]
[5 - Chirone.]
[6 - Blackjack.]
[7 - Afrodite.]
[8 - Atena.]
[9 - Frederick Chase.]
[10 - Poseidone.]
[11 - Hermes.]
[12 - Bobby Chase.]
[13 - Grover Underwood.]
Buona lettura! :3
FF COMPLETA! GRAZIE A TUTTI!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spongebob Squarepants! Spongeb...!”

“PAAAAAAPA'!”

“SPONGEBOOOOOOB SQUAREPAAAAAANTS!”

“Bobby, taci! Papà non mi sente!”

Sbuffai.

Che noia! Annabeth era tornata a casa.

Io non odio Annabeth, è una brava sorella, ma certe volte è cooooosì noiosa!

Sentì la porta d'ingresso sbattere.

“PAAAAAAAAPA'!”

Ahia, è arrabbiata! Si salvi chi può!

Spensi la televisione e mi buttai giù dal divano.

Iniziai una folle corsa verso la salvezza: camera mia.

Con la mia spada-telecomando stretta in mano, mi lanciai nella mischia.

Colpì una poltrona assassina con tutte le mie forze.

Saltai il fosso pieno di pericolosi serpenti velenosi (meglio conosciuto come tappeto.)

Il pavimento all'improvviso cominciò a tremare.

Le piastrelle diventarono calde, iniziarono a crollare, fino a svelare sotto di loro mortale lava incandescente.

Oh no, non posso più toccarlo! Sui mobili, sui mobili, SUI MOBILI!

Mi arrampicai sulla tenda e la usai come liana per lanciarmi attraverso la stanza.

Mirai al tavolo.

Stavo volando.

Ce la faccio! Ce la posso fare!

VOLOOOOO!

Caddi di faccia per terra.

Il dolore al naso arrivò immediatamente.

“CHE MAAAAALEEEEEE!” strillai senza alcuna vergogna.

Sentii dei passi avvicinarsi velocemente.

I battiti del mio cuore aumentarono.

Non ce l'avrei mai fatta.

La Malvagia Annabeth era sempre più vicina.

Ma quando ebbi il coraggio di aprire gli occhi e di affrontare il mio nemico, trovai davanti a me un ragazzo dai capelli neri.

Si chinò e, guardandomi, fece una smorfia.

“Annabeth, credo che tuo fratello si sia rotto il naso.”

Strabuzzai gli occhi.

Mi portai le mani al naso e le ritrassi immediatamente per il dolore.

Erano piene di sangue.

E allora feci qualcosa che qualsiasi coraggioso cavaliere come me avrebbe fatto: svenni.

 

 

Mi risvegliai alla soave voce di mia sorella.

“Colpa mia? Colpa MIA?! E' lui che si è buttato da una tenda!”

Aprii gli occhi lentamente.

“Annabeth, eri presente! Avresti dovuto impedirglielo!”

La voce di papà.

“Ma come facevo a sapere quello che stava facendo?!”

Tutto era offuscato, ma capii di essere in camera mia.

“E' tuo fratello! Tenerlo a bada è una tua responsabilità!”

Mi tirai a sedere.

La testa cominciò a girarmi.

Barcollai un poco e una mano mi sostenne.

Gli urli da fuori continuavano.

“Anche tu eri in casa! TU dovresti tenerlo d'occhio! TU dovresti essere quello responsabile!”

Si aggiunse un'altra voce, quella della mamma.

“Adesso basta, Annabeth! Non hai il diritto di parlare così a tuo padre!”

“Sta zitta, tu! Non sai niente! NIENTE!”

Una voce tranquilla alla mia destra parlò.

“Vanno avanti così da dieci minuti.”

Mi voltai, stropicciandomi gli occhi, per poter veder meglio.

Ad aver parlato era il ragazzo di prima, quello con i capelli neri.

Dietro di lui, c'era una strana ragazza che indossava jeans strappati.

La strana ragazza stava giocando con mio fratello.

Lanciava spesso occhiate preoccupate alla porta.

“Bobby!” strillò Matthew, correndo verso di me.

Si buttò sul mio letto a peso morto.

“Quello era il peggior tuffo-del-letto che tu abbia mai fatto!” gli dissi, con una smorfia.

Matthew se ne infischiò della critica e cominciò a parlare a macchinetta.

“Non hai idea di quanto ho avuto paura! Avevi perso un sacco di sangue! Non hai il naso rotto, solo colpito male...OH! LUI è PERCY! Ti ricordi! Annabeth ce ne ha parlato! E LEI è RACHEL! E' fortissima anche lei e e e e e e e...”

Il discorso di mio fratello fu interrotto da un altro urlo di Annabeth.

“E ALLORA RIMARRO' AL CAMPO SE VI DA COSI' FASTIDIO AVERMI QUI!”

Qualcuno corse giù dalle scale e non mi ci volle molto per capire chi fosse.

Gemetti.

Odio quando Annabeth, mamma e papà litigano, specialmente se lo fanno a causa mia.

È così raro che non si urlino contro, così raro che vadano d'accordo.

Spesso, mi chiedo come sarebbe stata Annabeth se io e Matthew non ci fossimo mai stati.

“Non è colpa tua.”

Mi voltai verso la ragazza con i pantaloni strappati, Rachel.

“Non è colpa tua. E nemmeno tua, Matthew.”

E allora perchè Annabeth è scappata di casa quando siamo arrivati noi?

Ma non lo chiesi.

Avevo paura che la mi voce mi tradisse, avevo paura che mostrasse ciò che io non volevo dire, specialmente a degli sconosciuti.

“Tutti hanno problemi con i propri genitori...” continuò Rachel.

Un dolore era salito dalla pancia fino alla gola e si era bloccato lì, immobile, intasato.

“...Ma devi semplicemente ricordare che, per quanto tu possa odiarli o sentirti in colpa in quel momento, non potrai mai fare a meno di loro. E so di per certo che anche per Annabeth è così...Non se ne andrà, vedrai...”

Il groppo in gola sembrava non volersene andare.

Cominciavano a pizzicarmi anche gli angoli degli occhi.

Fantastico. Solo fantastico.

“E tu come fai a saperlo?” Matthew parlò per me.

Racher sospirò.

“Perchè anch'io ho problemi con i miei genitori. Specialmente con mio padre.”

Prima che potessi dire qualcosa, la porta si aprì ed Annabeth entrò.

Mi guardò per qualche secondo e poi mi chiese:”Come stai, Bobby?”

Male. Male perchè tu litighi con mamma e papà.

“Bene. Sono completamente guarito!”

Annabeth mi sorrise, poi si volse verso il ragazzo con i capelli neri.

“Dobbiamo andare, Percy. È già passata un'ora dal messaggio di Chirone.”

Percy annuì e si avviò verso il salotto.

Rachel fece per seguire Percy, ma Annabeth le bloccò la strada.

Mia sorella alzò un sopracciglio.

“Tu sai che non puoi entrare al campo, vero?”

Una domanda facilmente traducibile con “Al campo? Tu? NON TI AVVICINARE CASA MIA!”

Sinceramente, mi aspettavo una rissa o qualcosa del genere.

Le avevo viste prima, con Percy e quell'altra signora, picchiarsi e non mi aspettavo niente di meno che una gran bella litigata.

Invece Rachel fece qualcosa che non solo sorprese me, ma anche Annabeth e Percy: sorrise a mia sorella.

“Si, certo.” le rispose, ed uscì dalla camera.

Annabeth rimase ferma sulla soglia, a fissare il punto dove prima si trovava Rachel.

Poi si riprese e mi disse:“Vado al campo. Chirone ha bisogno di me. Ciao.”

E per la milionesima volta, sperai che quello non fosse un addio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alby che cerca di farsi perdonare:

NON UCCIDETEMI!

Lo so, lo so.

Sono in ritardo, il capitolo è terribile e io non riesco a scrivere niente di decente.

Oddei.

Almeno lasciatemi una recensione per dire quanto questo capitolo sia orrendo xD potete farlo, si xD

Alla prossima cooooon GROVER UNDERWOOD! WOOOOAOOOOOHOHOHOHOOAAH!

 

Biscottini blu a tutti!

Alby. :3
 

  
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