-No, prof! Non mi può fare questo!- Beatrice si passa nervosamente una mano fra i capelli, raccolti in un’alta coda di cavallo –la prego…ne va della mia salute psico-fisica!
-Andiamo Beatrice….non mi va di stare a discutere proprio con te, che sei una delle studentesse migliori della scuola!Devi fartene una ragione..- La prof la ammonisce con un sorriso stanco, e la invita a sedersi.
-Signora Mainetti,perfavore! Non riuscirò a resistere fino alla fine dell’anno vicino a questa secchiona!- stavolta è Andrea ad appellarsi alla bontà della professoressa, pestando spazientito i piedi per terra.
-Niente ma, signor Bassi-
-Ha dimenticato del mio corso di assistente bagnante..- Puntualizza Beatrice, con un sorriso.
Andrea rotea furiosamente gli occhi.
-Oh, giusto. Anche assistente bagnante. Ad ogni modo, comunque la pensi, la nostra decisione non sarà cambiata.
-Ma..!- Gridano in coro i due ragazzi, la disperazione dipinta sul volto.
-Niente ma!-
L’ora seguente, il Creatore pare aver pietà degli studenti del liceo classico C. Angiolieri, regalando loro un’ora di supplenza.
A vegliare sulla loro innocenza, sarà il professor Tarquini, un insegnante di storia ultra-sessantenne: quasi completamente sordo, dopo aver intimato ai ragazzi di “completare degli ipotetici compiti”, si tuffa nella lettura di un settimanale economico.
Seduta al proprio banco, Beatrice medita fra sé e sé, sull’ingiustizia della sorte: perché proprio a lei, studentessa modello, assistente bagnante, tutor accreditato, volontaria presso la biblioteca, ecologista, cultrice della sapienza, dell’intelletto e del buongusto, è capitata l’orrida disgrazia di dover sopportare Andrea Bassi come vicino di banco!!!??
Classico fighetto strafottente e privo di cervello, indubbiamente carino, ma tuttavia mentalmente attivo quanto un bradipo narcolessico?
Seduto al proprio banco, Andrea medita fra sé e sé, sull’ingiustizia della sorte: perché proprio a lui, capo-branco stimato, ragazzo più popolare della scuola presso il pubblico femminile, guidatore di un discreto manipolo di seguaci, sprinter d’eccezione e motociclista provetto, è capitata l’orrida disgrazia di dover sopportare Beatrice Loppi come vicina di banco!!!??
Classica secchiona presuntuosa e priva d’umanità, indubbiamente carina, ma tuttavia socialmente attiva come un paguro chiuso nella conchiglia?
I due ragazzi si voltano all’unisono, per poi guardarsi in cagnesco.
-Che hai da guardare?
-No, che hai da guardare tu!
-Ehi, ti sei imbambolata?
-Lo chiederò a te!
-Smettila di fissarmi!
-Solo quando lo avrai fatto tu..-
-Senti, mi sembra abbastanza ovvio che così non può andare avanti!
-E ’ quello che dico anch’io..- Beatrice sospira, strappando un foglio dal quaderno di latino – l’unico modo per riuscire a sopportare questa situazione, è stilare ora delle regole di convivenza!
-Regole di convivenza?- Andrea si accende una sigaretta ed inizia a fumare, incurante della presenza del professor Tarquini –ma a che diavolo vuoi che servano? Noi due non andremo mai d’accordo!
-Non mi piaci più di quanto io non piaccia a te- Riprende seccamente Beatrice, spegnendo la sigaretta di Andrea sul davanzale della finestra –ma un modo per evitare di scannarci bisogna pur trovarlo…!
-Allora; punto 1. Niente subdoli leccaggi ad indirizzo di professori in mia presenza- Il ragazzo acchiappa la penna ed inizia a scrivere velocemente, ma Beatrice, armata di bianchetto, cancella immediatamente.
-Leccaggi?- Ripete, appropriandosi del foglio –Ma che diavolo stai dicendo? Io mi limito ad essere educata, quello che dovresti fare anche tu! Punto 1. Vietato indossare orribili piercing e affini durante l’orario scolastico.
-Orribili?- Andrea si accarezza con orgoglio il tondino di ferro, a destra del labbro inferiore – si dia il caso che il mio piercing sia stupendo! E che non abbia nessunissima intenzione di seguire questa stupida regola..-
-Da non crederci.. non riusciamo a raggiungere un punto d’incontro nemmeno su questo! Ma non abbiamo davvero nulla in comune?
-Sì, che ci detestiamo entrambi..-
-A parte gli scherzi..- Beatrice si riappropria seria in volto del foglio, e butta giù qualche riga – Punto 1: Vietato invadere lo spazio del compagno di banco con oggetti propri o di terzi, arti corporei e scarti mangerecci o riciclabili. Credi che così possa andare bene?
-Certo..- Ridacchia Andrea, afferrando la penna –l’ultima cosa che vorrei sarebbero i tuoi pulciosi quaderni di Bambi sul mio banco! Punto 2: Io sottoscritto, Andrea Bassi, eviterò di produrre rumori di alcun genere, così da non recar danno alla tua soglia d’attenzione, se tu ti impegnerai a passarmi i compiti ogni volta che te li chiederò.
-Ci potrei anche stare!- un sorrisino compare sul viso di Beatrice –è una specie di “Do ut des”, come direbbero i nostri padri latini..!
-Do ut “COSA”?
-Niente…-
-Punto 3: Vietato criticare atteggiamenti propri, anche se illeciti, del compagno di banco, che questi assume nell’ambiente scolastico- Andrea, lanciatissimo, riprende a scriverti - In altre parole: se non mi romperai il cazzo perchè fumo, vedrò di non sfotterti troppo quando andrai a prostituirti dai prof per un bel voto..-
-Molto obbligato- Beatrice sbadiglia –cosa vuoi che me ne freghi delle tue sigarette? Sei anche libero di impasticcarti per quello che mi riguarda, basta solo che mi lasci in pace..!
-Punto 4: Ciò che il compagno di banco fa, al di fuori della scuola, è affar suo, esattamente come ciò che vi fa dentro.
La ragazza scoppia a ridere…
-Traduzione: sono pregata di non parlare alla Mainetti dei tuoi giri d’ascisc ai giardinetti pubblici..!
Ma Andrea non apprezza…
-Dei del cielo; quanto sei simpatica!
-Punto 5: Massima ed obbligatoria collaborazione (solo e unicamente a scopo di sopravvivenza, dinanzi ai soprusi..)
-Punto 6: Il compagno di banco che si indebita con l’altro, lo risarcirà..
-Punto 7…
Minuto dopo minuto, Beatrice e Andrea aggiungono nuove regole al loro statuto, e a fine ora rimirano soddisfatti il loro lavoro: un foglio fitto fitto di dieci, inviolabili principi che permetteranno loro di sopravvivere, sopportandosi reciprocamente, sino alla fine dell’anno.
La campanella suona, ed i ragazzi escono dall’aula senza nemmeno salutarsi.
Entrambi tornano alle loro case, e alle loro vite.
Entrambi, prima di andare a dormire, rileggono appagati la lista stilata insieme.
Beatrice spegne la sua abat-jour in stile vittoriano, dal cappello foderato di seta, e si assopisce piano piano in quella sua grande camera bianca ed ordinata.
Andrea lascia acceso il faretto di metallo sul soffitto, che emana una luce fioca e soffusa, e si addormenta di botto sopra la trapunta, senza nemmeno coprirsi, nella sua stanza caotica e strapiena di poster.
Sono tutti e due convinti che la loro lista si rivelerà efficiente, che seguire scrupolosamente quelle regole li aiuterà ad andare d’accordo.
Che i precetti da loro scelti si dimostreranno essere totalmente infallibili.
Lo danno per scontato.
Sbagliandosi completamente.
LISTA STATUTO CODICE DI RETTA CONDOTTA PER EVITARE DI SCANNARSI PER GARANTIRE
Stilato da: Beatrice Loppi
Andrea Bassi
Punto 1: Vietato invadere lo spazio del compagno di banco con oggetti propri o di terzi, arti corporei e scarti mangerecci o riciclabili.
Punto 2: Io sottoscritto, Andrea Bassi, eviterò di produrre rumori di alcun genere, così da non recar danno alla tua soglia d’attenzione, se tu ti impegnerai a passarmi i compiti ogni volta che te li chiederò.
Punto 3: Vietato criticare atteggiamenti propri, anche se illeciti, del compagno di banco, che questi assume nell’ambiente scolastico.
Punto 4: Ciò che il compagno di banco fa, al di fuori della scuola, è affar suo, esattamente come ciò che vi fa dentro.
Punto 5: Massima ed obbligatoria collaborazione (solo e unicamente a scopo di sopravvivenza) dinanzi ai soprusi che coinvolgono entrambi. .
Punto 6: Niente suggerimenti o richieste dei medesimi, da parte del compagno di banco, durante compiti in classe. Come detto sopra, è ammesso il “passaggio” di compiti a casa da un compagno di banco all’altro, ma poiché mostrare o suggerire le soluzioni durante una prova scritta potrebbe risultare estremamente compromettente, è assolutamente vietato.
Punto 7: CONSIGLIATO IGNORARSI RECIPROCAMENTE AL DI FUORI DELL’AMBIENTE SCOLASTICO, OGNUNO STA DALLA SUA PARTE, ED ENTRAMBI CI GUADAGNANO.
Punto 8: Il compagno di banco che si indebita con l’altro, lo risarcirà (solo ed unicamente in senso economico). Non essendo ammessi favori e agevolazioni di natura amichevole, poiché i compagni di banco NON sono amici e mai lo saranno, è fuori discussione fare richieste compromettenti o eccessivamente confidenziali.
Punto 9: NIENTE CRITICHE DI NATURA OFFENSIVA NEI CONFRONTI DEL COMPAGNO DI BANCO. In altre parole: non ridero’ dei tuoi ridicoli….cioe’…bellissimi cerchietti pelosi se tu non commenterai come al solito il mio piercing.
Punto 10: Tassativo ed importantissimo. SONO CATEGORICAMENTE VIETATE INTRUSIONI, più o meno intenzionali, nella vita privata e sentimentale del compagno di banco. AFFINCHE’
Lo statuto va rispettato, eventuali revisioni dovranno essere discusse di comune accordo. I precetti non possono essere cambiati se non dopo presa visione di entrambi i compagni di banco.