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Autore: Sbrecks    27/10/2006    18 recensioni
Due ragazzi, Andrea e Beatrice, diventano compagni di banco per ordine del consiglio di classe, pur non sopportandosi. Lui il classico bulletto strafottente per cui tutte a scuola sospirano, e lei la tipica studentessa secchiona e carrierista. Per cercare di arrivare integri alla fine dell'anno, stileranno un codice comportamentale di dieci regole. Ma, capitolo dopo capitolo, le infrangeranno ad una ad una...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-No, prof! Non mi può fare questo!- Beatrice si passa nervosamente una mano fra i capelli, raccolti in un’alta coda di cavallo –la prego…ne va della mia salute psico-fisica!

-Andiamo Beatrice….non mi va di stare a discutere proprio con te, che sei una delle studentesse migliori della scuola!Devi fartene una ragione..- La prof la ammonisce con un sorriso stanco, e la invita a sedersi.

-Signora Mainetti,perfavore! Non riuscirò a resistere fino alla fine dell’anno vicino a questa secchiona!- stavolta è Andrea ad appellarsi alla bontà della professoressa, pestando spazientito i piedi per terra.

-Niente ma, signor Bassi- La Mainetti inizia a cancellare la lavagna, e scuote risoluta la testa –la sua sistemazione è frutto di una decisione, presa di comune accordo dai docenti durante l’ultimo consiglio di classe.  Le conviene farsi andar bene il banco accanto alla nostra Beatrice. Anzi; chissà che la vicinanza con l’attuale campionessa di scacchi, vincitrice di due borse di studio, rappresentate degli studenti, volontaria presso la biblioteca e il centro ricreativo e studentessa dell’anno, non giovi al suo basso rendimento scolastico..-

-Ha dimenticato del mio corso di assistente bagnante..- Puntualizza Beatrice, con un sorriso.

Andrea rotea furiosamente gli occhi.

-Oh, giusto. Anche assistente bagnante. Ad ogni modo, comunque la pensi, la nostra decisione non sarà cambiata.

-Ma..!- Gridano in coro i due ragazzi, la disperazione dipinta sul volto.

-Niente ma!- La Mainetti apre improvvisamente il registro, ignorando le loro suppliche – e ora…concentriamoci sui logaritmi!

 

L’ora seguente, il Creatore pare aver pietà degli studenti del liceo classico C. Angiolieri, regalando loro un’ora di supplenza.

A vegliare sulla loro innocenza, sarà il professor Tarquini, un insegnante di storia ultra-sessantenne: quasi completamente sordo, dopo aver intimato ai ragazzi di “completare degli ipotetici compiti”, si tuffa nella lettura di un settimanale economico.

Seduta al proprio banco, Beatrice medita fra sé e sé, sull’ingiustizia della sorte: perché proprio a lei, studentessa modello, assistente bagnante, tutor accreditato, volontaria presso la biblioteca, ecologista, cultrice della sapienza, dell’intelletto e del buongusto, è capitata l’orrida disgrazia di dover sopportare Andrea Bassi come vicino di banco!!!??

Classico fighetto strafottente e privo di cervello, indubbiamente carino, ma tuttavia mentalmente attivo quanto un bradipo narcolessico?

Seduto al proprio banco, Andrea medita fra sé e sé, sull’ingiustizia della sorte: perché proprio a lui, capo-branco stimato, ragazzo più popolare della scuola presso il pubblico femminile, guidatore di un discreto manipolo di seguaci, sprinter d’eccezione e motociclista provetto, è capitata l’orrida disgrazia di dover sopportare Beatrice Loppi come vicina di banco!!!??

Classica secchiona presuntuosa e priva d’umanità, indubbiamente carina, ma tuttavia socialmente attiva come un paguro chiuso nella conchiglia?

I due ragazzi si voltano all’unisono, per poi guardarsi in cagnesco.

-Che hai da guardare?

-No, che hai da guardare tu!

-Ehi, ti sei imbambolata?

-Lo chiederò a te!

 -Smettila di fissarmi!

-Solo quando lo avrai fatto tu..-

-Senti, mi sembra abbastanza ovvio che così non può andare avanti!

-E ’ quello che dico anch’io..- Beatrice sospira, strappando un foglio dal quaderno di latino – l’unico modo per riuscire a sopportare questa situazione, è stilare ora delle regole di convivenza!

-Regole di convivenza?- Andrea si accende una sigaretta ed inizia a fumare, incurante della presenza del professor Tarquini –ma a che diavolo vuoi che servano? Noi due non andremo mai d’accordo!

-Non mi piaci più di quanto io non piaccia a te- Riprende seccamente Beatrice, spegnendo la sigaretta di Andrea sul davanzale della finestra –ma un modo per evitare di scannarci bisogna pur trovarlo…!

-Allora; punto 1. Niente subdoli leccaggi ad indirizzo di professori in mia presenza- Il ragazzo acchiappa la penna ed inizia a scrivere velocemente, ma Beatrice, armata di bianchetto, cancella immediatamente.

-Leccaggi?- Ripete, appropriandosi del foglio –Ma che diavolo stai dicendo? Io mi limito ad essere educata, quello che dovresti fare anche tu! Punto 1. Vietato indossare orribili piercing e affini durante l’orario scolastico.

-Orribili?- Andrea si accarezza con orgoglio il tondino di ferro, a destra del labbro inferiore – si dia il caso che il mio piercing sia stupendo! E che non abbia nessunissima intenzione di seguire questa stupida regola..-

-Da non crederci.. non riusciamo a raggiungere un punto d’incontro nemmeno su questo! Ma non abbiamo davvero nulla in comune?

-Sì, che ci detestiamo entrambi..-

-A parte gli scherzi..- Beatrice si riappropria seria in volto del foglio, e butta giù qualche riga – Punto 1: Vietato invadere lo spazio del compagno di banco con oggetti propri o di terzi, arti corporei e scarti mangerecci o riciclabili. Credi che così possa andare bene?

-Certo..- Ridacchia Andrea, afferrando la penna –l’ultima cosa che vorrei sarebbero i tuoi pulciosi quaderni di Bambi sul mio banco! Punto 2: Io sottoscritto, Andrea Bassi, eviterò di produrre rumori di alcun genere, così da non recar danno alla tua soglia d’attenzione, se tu ti impegnerai a passarmi i compiti ogni volta che te li chiederò.

-Ci potrei anche stare!- un sorrisino compare sul viso di Beatrice –è una specie di “Do ut des”, come direbbero i nostri padri latini..!

-Do ut “COSA”?

-Niente…-

-Punto 3: Vietato criticare atteggiamenti propri, anche se illeciti, del compagno di banco, che questi assume nell’ambiente scolastico- Andrea, lanciatissimo, riprende a scriverti - In altre parole: se non mi romperai il cazzo perchè fumo, vedrò di non sfotterti troppo quando andrai a prostituirti dai prof per un bel voto..-

-Molto obbligato- Beatrice sbadiglia –cosa vuoi che me ne freghi delle tue sigarette? Sei anche libero di impasticcarti per quello che mi riguarda, basta solo che mi lasci in pace..!

-Punto 4: Ciò che il compagno di banco fa, al di fuori della scuola, è affar suo, esattamente come ciò che vi fa dentro.

La ragazza scoppia a ridere…

-Traduzione: sono pregata di non parlare alla Mainetti dei tuoi giri d’ascisc ai giardinetti pubblici..!

Ma Andrea non apprezza…

-Dei del cielo; quanto sei simpatica!

-Punto 5: Massima ed obbligatoria collaborazione (solo e unicamente a scopo di sopravvivenza, dinanzi ai soprusi..)

-Punto 6: Il compagno di banco che si indebita con l’altro, lo risarcirà..

-Punto 7…

Minuto dopo minuto, Beatrice e Andrea aggiungono nuove regole al loro statuto, e a fine ora rimirano soddisfatti il loro lavoro: un foglio fitto fitto di dieci, inviolabili principi che permetteranno loro di sopravvivere, sopportandosi reciprocamente, sino alla fine dell’anno.

La campanella suona, ed i ragazzi escono dall’aula senza nemmeno salutarsi.

Entrambi tornano alle loro case, e alle loro vite.

Entrambi, prima di andare a dormire, rileggono appagati la lista stilata insieme.

Beatrice spegne la sua abat-jour in stile vittoriano, dal cappello foderato di seta, e si assopisce piano piano in quella sua grande camera bianca ed ordinata.

Andrea lascia acceso il faretto di metallo sul soffitto, che emana una luce fioca e soffusa, e si addormenta di botto sopra la trapunta, senza nemmeno coprirsi, nella sua stanza caotica e strapiena di poster.

Sono tutti e due convinti che la loro lista si rivelerà efficiente, che seguire scrupolosamente quelle regole li aiuterà ad andare d’accordo.

Che i precetti da loro scelti si dimostreranno essere totalmente infallibili.

Lo danno per scontato.

Sbagliandosi completamente.

 

 

LISTA STATUTO CODICE DI RETTA CONDOTTA PER EVITARE DI SCANNARSI  PER GARANTIRE LA COOPERAZIONE FRA COMPAGNI DI BANCO

 

Stilato da: Beatrice Loppi

Andrea Bassi

 

Punto 1: Vietato invadere lo spazio del compagno di banco con oggetti propri o di terzi, arti corporei e scarti mangerecci o riciclabili.

Punto 2: Io sottoscritto, Andrea Bassi, eviterò di produrre rumori di alcun genere, così da non recar danno alla tua soglia d’attenzione, se tu ti impegnerai a passarmi i compiti ogni volta che te li chiederò.

Punto 3: Vietato criticare atteggiamenti propri, anche se illeciti, del compagno di banco, che questi assume nell’ambiente scolastico.

Punto 4: Ciò che il compagno di banco fa, al di fuori della scuola, è affar suo, esattamente come ciò che vi fa dentro.

Punto 5: Massima ed obbligatoria collaborazione (solo e unicamente a scopo di sopravvivenza) dinanzi ai soprusi che coinvolgono entrambi. .

Punto 6: Niente suggerimenti o richieste dei medesimi, da parte del compagno di banco, durante compiti in classe. Come detto sopra, è ammesso il “passaggio” di compiti a casa da un compagno di banco all’altro, ma poiché mostrare o suggerire le soluzioni durante una prova scritta potrebbe risultare estremamente compromettente, è assolutamente vietato.

Punto 7: CONSIGLIATO IGNORARSI RECIPROCAMENTE AL DI FUORI DELL’AMBIENTE SCOLASTICO, OGNUNO STA DALLA SUA PARTE, ED ENTRAMBI CI GUADAGNANO.

Punto 8: Il compagno di banco che si indebita con l’altro, lo risarcirà (solo ed unicamente in senso economico). Non essendo ammessi favori e agevolazioni di natura amichevole, poiché i compagni di banco NON sono amici e mai lo saranno, è fuori discussione fare richieste compromettenti o eccessivamente confidenziali.

Punto 9: NIENTE CRITICHE DI NATURA OFFENSIVA NEI CONFRONTI DEL COMPAGNO DI BANCO. In altre parole: non ridero’ dei tuoi ridicoli….cioe’…bellissimi cerchietti pelosi se tu non commenterai come al solito il mio piercing.

Punto 10: Tassativo ed importantissimo. SONO CATEGORICAMENTE VIETATE INTRUSIONI, più o meno intenzionali, nella vita privata e sentimentale del compagno di banco. AFFINCHE’ LA CONVIVENZA RISULTI PIU’ SOPPORTABILE, OGNUNO SI FARA’ I FATTI SUOI.  

Lo statuto va rispettato, eventuali revisioni dovranno essere discusse di comune accordo. I precetti non possono essere cambiati se non dopo presa visione di entrambi i compagni di banco.

 

 

 

  
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