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Autore: Sbrecks    31/10/2006    9 recensioni
Due ragazzi, Andrea e Beatrice, diventano compagni di banco per ordine del consiglio di classe, pur non sopportandosi. Lui il classico bulletto strafottente per cui tutte a scuola sospirano, e lei la tipica studentessa secchiona e carrierista. Per cercare di arrivare integri alla fine dell'anno, stileranno un codice comportamentale di dieci regole. Ma, capitolo dopo capitolo, le infrangeranno ad una ad una...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Oddio mio….ma che diavolo è quell’affare che hai in testa? Hai avuto una crisi di identità e ora ti credi un uovo di pasqua?- è lunedì mattina e Andrea punta il dito contro Beatrice, ridendo fragorosamente del suo vistoso cerchietto rosa, ornato da un fiocco di raso piuttosto appariscente del medesimo colore.  

-Ti sei rincretinito?- Risponde la ragazza, mentre sistema scrupolosamente i suoi libri sul banco – o devo forse ricordarti il punto 9 del nostro statuto?

-Ah già…me ne ero dimenticato. Scusa..-

-Fingerò che la cosa non mi infastidisca.-

I due ragazzi stanno seduti composti presso i loro banchi, ed evitano accuratamente di incrociare l’uno lo sguardo dell’altra.

“Quel “coso” è davvero ridicolo, ma Beatrice ci sta bene..” pensa tuttavia Andrea, mentre la Battelli, la loro severissima insegnante di biologia, entra in classe ed apre il registro.

Contrasta con i suoi capelli scuri e sfilati, che scendono morbidi lungo le spalle.

Peccato solo che lei sia insopportabile..!

“Quel piercing è davvero disgustoso, ma Andrea ci sta bene..”pensa tuttavia Beatrice, mentre la Battelli decreta che, per quel giorno, niente interrogazioni.

Gli da’ un aria aggressiva, contrasta con i suoi occhi neri pieni di dolcezza e con quei ricci color del grano amabilmente capricciosi.

Peccato solo che lui sia insopportabile!  

-Oggi mi sento buona ragazzi…sarà perché sto facendo alcune sedute di yoga e ago-puntura al centro fitness, ma ho deciso di relazionarmi a voi in modo diverso- La Battelli sorride, e quel gesto insolito le da un aspetto ancora più inquietante –voglio provare a venirvi incontro!

Dalle ultime file, giungono alcuni colpi di tosse ironici.

-La Battelli è di buon umore…vedi di non farle passare la poesia, hai capito?- Sussurra Beatrice, mentre risponde forzatamente al sorriso della professoressa.

-Non darmi ordini, scema! Oppure puoi star certa che farò apposta il contrario.. -Reagisce infastidito Andrea.

-Bassi, Loppi!- La Battelli sogghigna di nuovo, ignara del diverbio – non mi avete ancora detto come trovate la vostra nuova sistemazione..!?

-Orribile!Beatrice e Andrea rispondono all’unisono, per poi fulminarsi reciprocamente con lo sguardo.

-Anzi; pessima!

-Affar vostro, ragazzi- La Battelli ispeziona con aria critica il libro di testo, sistemandosi i soliti, grotteschi occhiali da lettura sulla punta del naso-…come ha precedentemente ribadito la mia collega, dovete cercare di andare d’accordo! Ed ora…torniamo a noi! Stavamo per l’appunto parlando della forza di trazione..-

-E allora se sono affari nostri, perchè ce l’ha chiest..-

-Stai zitto..- Borbotta Beatrice ad indirizzo di Andrea, appioppandogli una violenta gomitata che subito, lo zittisce.

-Ahi, che male..! Questa me la paghi!

Lo sguardo del ragazzo, estremamente minaccioso, la fa rabbrividire.

E’ tutto il week-end che Beatrice si tormenta: spera solo che il loro statuto funzioni! Oppure, la sua media scolastica e tutti i crediti formativi che ha accumulato col sudore della fronte, potrebbero andare a farsi benedire.

Ad Andrea invece, non importa granchè della media e di crediti non ne ha manco mezzo:però, della sua reputazione, sì che gli importa!

Non permette che siano i più temibili sgherri a mettergli i piedi in testa: figuriamoci se si lascia soverchiare da una ragazzina col cerchietto rosa!

E così, in barba allo statuto, alla convivenza civile e all’amor della quiete, Andrea mette in atto la sua vendetta, con un sorriso astuto.

Certo d’ottenere da parte di Beatrice un’ immediata reazione, sposta sul suo banco ben due pacchetti semi-aperti di sigarette malconce, ancora impregnate di umidità, : la ragazza lancia un grido.

Una pioggia odorosa di tabacco, appiccicoso e imbrattante, finisce spiaccicata contro il lindo quaderno di biologia di Beatrice, senza che lei possa far nulla per evitare la tragedia.

-Loppi.. tutto bene laggiù?- La Battelli alza gli occhi dal libro, assumendo un’espressione scocciata –non mi va che si disturbi la mia lezione. Badate di non farmi cambiare idea, nei riguardi di un atteggiamento più tollerante..-

- O-ogni cosa va a meraviglia, professoressa..- Sorride a denti stretti Beatrice, piantando rabbiosamente gli artigli nel braccio destro di Andrea.

-Ma…che cosa.. ti è venuto in mente, si può sapere?- Sibila poi piena di disperazione, cercando di non attirare l’attenzione della malefica Battelli.

-Nessuno può dirmi quello che devo fare- E’ la perentoria risposta di Andrea, che nemmeno la guarda in faccia..

-E ti sembra un buon motivo per.. per…distruggere il mio quaderno?

-Capirai. E’ molto più grave che io abbia sprecato le mie sigarette per farti un dispetto. Dovresti sentirti onorata.

-Tu…tu! Brutto zotico sbruffone! Hai passato il limite! Ti rendi conto di aver contravvenuto al “punto 1” del nostro statuto?

-Anche tu hai infranto una regola, se è per questo! Mi hai dato un ordine!

-E dove sta scritto che non posso farlo? In fin dei conti tu non sei altro che una stupida scimmia antropomorfa, ed è mio dovere di intelligenza superiore cercare di far luce nella nebulosa della tua mente…-

-Ora basta, mi hai stufato! Ma chi ti credi di esser..-

-LOPPI, BASSI! SMETTETELA!- La Battelli scatta in piedi, sbattendo in preda alla furia ceca il voluminoso libro di biologia sulla cattedra –non è umanamente possibile un atteggiamento del genere! O vi date immediatamente una regolata, o vi sbatto entrambi dal preside! Siamo intesi?

I due ragazzi si scambiano uno sguardo pieno di rancore, per poi puntare i rispettivi indici l’uno contro l’altra.

-Ma ha cominciato lei/lui!- Piagnucolano in coro, senza smettere di guardarsi in cagnesco.

-Forse non mi sono spiegata…esigo il silenzio più assoluto!- La professoressa piomba nuovamente a sedere, sospirando profondamente – ed ora…riprendiamo la lezione. Senza intoppi.

Beatrice e Andrea restano rigidamente composti, evitando ora accuratamente di sfiorarsi.

E’ vero; solitamente sono una ragazza tranquilla…- pensa lei, rimirando con esasperazione il suo quaderno macchiato –ma questa devo proprio fargliela pagare!

E’ vero; solitamente non rifletto mai prima di agire..- pensa lui, guardando di sottecchi ciò che ha combinato – ma stavolta credo proprio di aver passato il limite..!

-Beatrice..- Andrea si volta in direzione della ragazza e sussurra piano il suo nome, toccandole delicatamente il polso.

-Andrea..- anche lei si volta, sfoggiando un sorrisino soddisfatto. –Beccati questa!

E ridendo sadicamente, incurante della presenza della professoressa Battelli, Beatrice afferra l’ultimo pacchetto di sigarette intatto rimasto ad Andrea, di cui è inspiegabilmente riuscita ad appropriarsi, e lo scarta davanti ai suoi occhi attoniti; invano il ragazzo cerca di immobilizzarla, scagliandosi su di lei pieno di rabbia.

Armata di forbice, Beatrice riduce le sigarette a brandelli, per poi gettarle una dopo l’altra sul banco di Andrea: incapace di articolare una sillaba, il ragazzo fissa sull’orlo del pianto quei rimasugli informi sparsi sul libro di biologia, e lancia alla ragazza uno sguardo esterrefatto.

-Le mie…sigarette..- Mormora, mentre la Battelli si avvicina a passo di carica ai loro banchi.- come hai potuto..-

E ancora intontito, con gesto meccanico, il ragazzo afferra l’immacolato libro di Beatrice, aperto alla pagina del giorno, strappandola di netto.

La ragazza si lascia sfuggire un gemito inorridito.

-Pagine del libro strappate…sigarette sparse ovunque…bene bene!- trovandosi faccia a faccia con la Battelli, ritta in piedi presso i loro banchi, Andrea e Beatrice sobbalzano, terrorizzati – trovatemi una giustificazione soddisfacente per questo.

- E’ stato a causa sua…mi ha dato un ordine, ho dovuto reagire!

-La colpa di quanto accaduto non è mia…è stato qualcun altro ad iniziare!   

- Auto-accusarsi non serve a niente- Dichiara flemmatica la professoressa, spalancando la porta.

-Temo seriamente vi siate messi nei guai.

Andrea e Beatrice restano in silenzio, incapaci di reagire.

-In guai molto grossi.


 

 

-Sei un dannato idiota, Andrea!- Beatrice gesticola enfatica mentre percorre il lungo corridoio alla volta della presidenza, dove non è mai stata –da non crederci! Undici anni di onorata carriera scolastica buttati al vento, e per cosa poi? Per un beota che non sa rispettare una maledettissima regola, ecco perché!

-Piantala di lagnarti, e prenditi le tue responsabilità!- Il ragazzo la raggiunge, assumendo un’espressione contrariata –ti ricordo che non sei propriamente una santa! Mi hai triturato tre euro di sigarette..-

-Sai che roba. I tuoi polmoni, se non altro, si deterioreranno meno rapidamente…- Replica lei, per poi assumere un’espressione terrorizzata.

Davanti a loro, cupa e solenne, si staglia la porta chiusa della Presidenza.

-E ora che hai, “Miss studentessa dell’anno”? Il gatto ti ha mangiato la lingua?

-Questa frase fatta è vecchia come il cucco, retrograde. E comunque, non sei divertente.

-Non avevo certo intenzione di farti ridere. Se desiderassi divertire la gente, me ne andrei in giro travestito da clown..-

-Uh-uh.. buffo, sai? Credevo che tu lo fossi già, visto quel ridicolo lenzuolo a strisce che ti porti addosso. L’hai rubato dai bidoni gialli sul ciglio della strada, o hai scuoiato una zebra?

-Oh cielo. Qui tira un vento davvero gelido, sarà meglio chiudere le finestre. A titolo informativo poi; stai infrangendo la regola 9!

-Proprio tu parli di infrazioni? Ti ricordo che è colpa tua se siamo finiti in questo pasticcio..-

Esattamente in quell’istante, il malcapitato di turno esce dalla Presidenza, tirando un lungo sospiro; il volto d’un pallore mortale e gli occhi bassi, lancia uno sguardo comprensivo ai due ragazzi, per poi sparire alla velocità della luce lungo il corridoio opposto.

-Vi stiamo aspettando…chi entra per primo?- La signorina Bagatti, segretaria del Preside, una zitella sessantenne acida e indisponente, fa sporgere il capo al di là della porta.

-Lui!Lei!- Rispondono in coro Andrea e Beatrice, indicandosi l’uno con l’altra come al solito.

-Mi state prendendo in giro?Inutile precisare che, la Bagatti, è subito irritata dalla loro risposta confusionaria, e assume lo stesso colore del suo tailleur giallo canarino – ora entrerete tutti e due insieme; e vedremo se vi passerà o meno la voglia di fare gli spiritosi.

Andrea e Beatrice si guardano di sottecchi, mentre si avvicinano lentamente alla porta.

–Lasciate ogni speranza voi ch’entrate!stiamo passando dritti dalla porta dell’inferno!

-Mi sembra di averla già sentita questa…cos’è, i Promessi Sposi?sai…magari davanti al Wc di Don Abbondio!

-Quanto sei scemo! Questa è una citazione Dantesca!Tratta dalla “Divina Commedia”!

-E poi l’ignorante sarei io! Quella è di Alighieri! Dantesca che c’entra?

-Sei un caso disperato! A volte mi chiedo se nella tua testa ci sia davvero qualcos’ altro…oltre al vuoto cosmico!

-Sarà.. ma sapere a memoria sta commedia divina, non ti aiuterà granchè a cavartela col Preside.

Ormai arrivati dinanzi alla porta, Andrea e Beatrice si guardano nuovamente.

-Andrea…- Fa lei, prima di addentrarsi in quell’Inferno.

-Beatrice?- Risponde lui, apprestandosi ad entrare.

-Mi sa che stavolta, hai proprio ragione- Ed è un sorriso, uno sguardo di muta solidarietà quello che giunge dai suoi occhi scuri…

-Grazie.

…prima che la grigia porta della Presidenza, con un cigolio, si chiuda dietro le loro spalle.

 

 

 

Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto, e soprattutto recensito!^_^ Quindi; _Laura_, Maho_Lupin, Je91, Umi rebel 90, _olly_,inuyasha_laura93, *PalliNa*, Hatori, Trix, obsession e M@by; vi sono veramente grataaaaa >**< per avermi lasciato i vostri consigli e commenti! In particolaVe…grazie Trix x avermi fatto notare questa cosa delle descrizioni fisiche xDDD”” ammetto che, onestamente, le avevo completamente dimenticate °___°”” cercherò di inserire spesso dei particolari che facciano capire qualcosa della fisionomia di Andrea e Beatrice, così che la loro immagine sia resa meglio ^__^  wow.. la tua esperienza è davvero simile! xDD anche da noi in effetti è la prof di latino, a spostare i banchi.. ..penso che sia perché è la coordinatrice. Ti chiami Beatrice *__*  che bello! Personalmente lo trovo stupendo; è uno dei miei nomi preferiti. Purtroppo io lo porto solo come secondo nome…T___T””” accidenti, che sfortuna! Obsession…xDDD ti ringrazio moltissimo di aver recensito.. ma nn posso garantirti che questa storia nn prenderà una piega sanguinosa…Andrea e Beatrice hanno due caratteri molto diversi…e presto o tardi SI SCANNERANNO! No.. scherzo ^__^ (Mica tanto! N.d Andrea&Beatrice armati d’ascia)

 

Ad ogni modo…grazie mille a tutti!!! Continuate a leggere…(naturalmente se vi va ^^;) e ri-siate clementi!!! Bacionissimi >*<

 

  
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