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Autore: LittleMilkshake    01/04/2012    1 recensioni
Blaine non ha mai conosciuto Kurt, frequenta la Dalton Academy ed è ETERO!!
Un giorno, arriva un nuovo vicino.. Sebastian Smythe!!
E le cose, quando c'è di mezzo Sebastian, non prendono mai una bella piega!!! :)
E se, questo nuovo vicino, fosse più di un semplice vicino?
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[SESSO ESPLICITO nel capitolo 8]
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata!!
L'università mi ha tolto tempo e scrivere il 5* capitolo è stato un po' problematico!! XD
Beh, ringrazio i soliti 4 gatti che mi controllano sempre i capitoli e che sbavano sul pc quando glielo invio!! XD
Vi amo <3
E ringrazio anche voi tutti, augurandovi una buona lettura <3

Love,
_LittleMilkshake_







Quella mattina, quando Blaine si svegliò, notò subito che qualcosa non andava.
Girandosi, il letto di Sebastian era vuoto.
E questo no, non andava proprio bene!!
Lo cercò un po’ ovunque. Nei corridoi, nelle aule, al cafè della Dalton.
Sparito, dissolto nel nulla.
Blaine iniziò a preoccuparsi, non era da lui quel comportamento.
 
Vabbè, alla quarta ora abbiamo letteratura insieme. Speriamo che ci sia. Male che vada, chiamerò la squadra di “Senza traccia”.
 
Il moro pregò che la mattinata passasse velocemente, in modo che la quarta ora arrivasse.
Appena la lezione di biologia finì, Blaine schizzò fuori dall’aula, travolgendo anche Nick, Jeff e Thad.
Corse per tutto il corridoio, arrivando finalmente all’aula di letteratura.
La stanza era semideserta, c’erano appena 3 o 4 ragazzi. E tra questi, non c’era Sebastian.
Solo quando guardò il banco vuoto di Sebastian, Blaine vide qualcosa sporgere dal proprio banco.
Si avvicinò. Un mazzo di rose rosse e blu troneggiava sul piccolo mobile.
Era semplicemente bellissimo.
Blaine, con gli occhi che gli brillavano, lo avvicinò al volto per sentirne tutto il profumo ed inebriarsi della dolcezza di quel gesto.
Notò che legato al nastro che cingeva il piccolo mazzo di fiori, era legato un piccolo bigliettino di un verde mela adorabile.
Blaine lo girò e lesse.
 
Non sono belli come te, ma dovrai accontentarti dei tuoi fiori preferiti, dei colori più belli che esistano.
With love,
S.
 
Blaine sorrise. Ecco spiegato il perché di quell’assenza. Chissà la fatica che aveva fatto per trovare le rose blu, rare come erano.
Si sedette al suo banco, dopo pochi minuti vedendo apparire Sebastian dalla porta dell’aula.
Blaine aspettò che gli si sedesse a fianco, per poi alzarsi e schioccargli un leggero bacio sulle labbra.
«Grazie dei fiori, sono bellissimi» disse con gli occhi che gli brillavano.
Sebastian mostrò il suo sorriso più bello «Sono felice che ti piacciano, splendore».
«Capisco adesso perché stamattina, svegliandomi, non ti ho trovato in stanza. Avrai sicuramente girato tutti i fiorai di Lima per queste rose».
«Mai troppi per te» gli diede un bacio sulla guancia Sebastian.
Blaine sorrise, mettendosi a sedere appena vide il professore entrare in aula.
Per tutte le due ore della lezione, Blaine non staccò un solo momento i suoi occhi a cuoricino dal volto di Sebastian.
Era suo, ancora non ci credeva.
Eppure era già passato del tempo da quel momento. Il momento in cui aveva capito che Sebastian era colui che voleva, colui che aveva voluto dal primo momento in cui aveva incrociato quegli occhi verdi, così profondi da perdersi nel guardarli.
La campanella che suonò violentemente fece risvegliare Blaine dai suoi pensieri.
Ormai le lezioni erano finite, a Blaine non rimaneva che rilassarsi solo un momento prima di andare alle prove dei Warblers.
Alzandosi dal banco, Sebastian gli afferrò un braccio.
«Vieni con me».
«E dove, di grazia?».
«Nella nostra stanza, ho una sorpresa per te».
«Sebastian, per quanto tutto questo mi tenti, queste cose si fanno la notte!!»
Il biondo sghignazzò «Idiota, non quel genere di sorpresa».
Blaine sorrise, lasciandosi trascinare per il corridoio da Sebastian.
Arrivati davanti alla porta della loro stanza, Sebastian lo pregò di chiudere gli occhi e di fidarsi di lui.
Blaine obbedì e si sentì spingere dentro la stanza. Mentre camminava, sentiva qualcosa di leggero scontrarsi contro le sue caviglie, ma non riusciva a capire cos’era.
Si sentì appoggiare sul letto e quando Sebastian gli disse che poteva aprire gli occhi, sorrise nel vedere la sua stanza.
Era piena zeppa di palloncini colorati, sparsi ovunque. Sotto la scrivania, sui letti, nel bagno.
«E tutto questo che significa?» chiese Blaine sorridendo.
«Caccia al tesoro Anderson!!»
Sebastian si avvicinò a lui, porgendogli un bigliettino «Ecco il primo indizio, divertiti splendore» e così dicendo, gli diede un leggero bacio sulle labbra.
Blaine sorrise e lesse il bigliettino.
 
Iniziamo bel culo.
Cerca il secondo bigliettino attaccato ad uno dei palloncini che ha il colore dei miei occhi.
 
Il moro si alzò, iniziando a scoppiare tutti i palloncini verdi per cercare il secondo bigliettino.
Dieci palloncini dopo, riuscì finalmente a trovarlo e lo lesse.
 
Adesso, prova a indovinare il colore dei miei boxer e vediamo se trovi il terzo biglietto.
 
Eccolo lì, rosso come un peperone.
Posò il suo sguardo su Sebastian, che rideva sotto i baffi nel vederlo così impegnato.
Ci rifletté. Il colore preferito di Sebastian era il rosso, e tra quei palloncini ce n’era qualcuno rosso.
Iniziò quindi a scoppiare i palloncini rossi, senza trovare niente e suscitando le risate del compagno.
«Non siamo a Natale, non ho i boxer rossi» sghignazzò.
Blaine gli fece la linguaccia e tornò a pensare. Dopo poco, dal nulla, optò per i palloncini blu.
Finalmente, riuscì a trovare il terzo bigliettino.
 
Bene, adesso ancora più facile.
Pensa al “posto” dove ti ho dato il nostro primo bacio, in questa stanza.
 
Quel bacio. Lo ricordava bene, anzi benissimo.
Si diresse subito sul letto di Sebastian, cercando come un’ossesso.
Riuscì a trovare un quarto biglietto attaccato alla testata del letto.
 
Bella memoria, Anderson.
Era un letto comodissimo, effettivamente. Ma di certo, non si può andare a dormire con la divisa. Prima va riposta…
 
Blaine scavalcò il letto, aprendo l’armadio.
Frugò ovunque, finchè l’occhio non gli cadde sulla tasca della sua giacca preferita.
Un piccolo foglio sbucava e il ragazzo lo prese, leggendolo.
 
Buono per una cena per due, molto molto romantica, al BelGrissino.
 
Sorrise, incrociando gli occhi di Sebastian «È un appuntamento mister Smythe?»
L’altro si alzò, raggiungendolo «Esattamente mister Anderson, io e lei stasera andremo a cena insieme» sorrise dandogli un bacio.
Blaine si abbandonò alle sue labbra, a quei baci dolci e indimenticabili che il ragazzo gli dava sempre più spesso.
Lo strinse forte, inebriandosi del suo profumo e sentendo, per la prima volta, di essere perfetto esattamente dov’era. Tra le braccia di Sebastian.
 
 
 
La cena al BelGrissino si svolse esattamente come Blaine se l’era immaginata.
Sebastian davanti a lui, con lo sguardo languido, che lo guardava innamorato e gli stringeva la mano.
Il cibo delizioso, l’atmosfera intima e la musica di sottofondo che cullava i loro cuori e i loro pensieri.
Quello che non si immaginava proprio era il dopo serata.
Sebastian che lo prende per mano, lo fa salire in macchina e inizia a guidare per strade sconosciute, che Blaine non aveva mai percorso.
Guardò fuori dal finestrino. Era buio, non si vedeva niente a parte la strada che i due stavano percorrendo.
«Sebastian, sei sicuro di sapere dove stiamo andando?» chiese il ragazzo preoccupato.
Sebastian sorrise «Tranquillo, stiamo andando in un bel posto».
Blaine abbozzò un sorriso e si abbandonò sul sedile, decidendo di fidarsi di lui.
Dopo pochi chilometri, la strada si aprì davanti a loro, trasformandosi in una piccola piazzetta.
Sebastian inchiodò e parcheggiò la macchina.
«Dai, scendi» disse aprendo lo sportello di Blaine.
Blaine scese dalla macchina e rimase senza parole.
Davanti a lui, una vista magnifica lo lasciò a bocca aperta. Era lo spettacolo più bello che si potesse vedere.
Un panorama di Lima di notte.
Le piccole luci dei lampioni, dei negozi e dei locali immersi in quello che sembrava un oceano completamente nero.
«Sebastian, è.. È bellissimo».
«Sono felice che ti piaccia. Dopotutto, questa ricorrenza andava festeggiata».
Blaine lo guardò, inarcando un sopracciglio «Ricorrenza?!».
«Oggi è esattamente un mese che sei il mio ragazzo» sorrise il biondo, avvicinandosi e cingendogli i fianchi.
Blaine arrossì «Tu.. Hai organizzato tutto questo per festeggiare il nostro primo mese insieme?».
«Beh, è il primo di una lunga serie di mesi. Mesi durante i quali sarò felice solo se avrò te al mio fianco» sorrise avvicinando i loro visi e annullando le distanze tra loro con un bacio passionale.
Blaine cinse il collo di Sebastian, infilando le dita tra i suoi capelli e abbandonandosi a quel vortice di emozioni che gli dava ogni bacio di Sebastian.
Non poteva chiedere di essere più felice. Tutto ciò che voleva era esattamente davanti a lui e non avrebbe permesso a nessuno di portarglielo via.
«Sebastian..» mormorò staccandosi dalle sue labbra «voglio che stanotte, tu dorma a casa mia».
«Sei sicuro, dolcezza?».
«Sì, sono sicurissimo. Voglio che domattina, tu scenda le scale di casa mia insieme a me e che mia madre e mio padre possano, finalmente, conoscere il ragazzo che mi ha rubato il cuore. Il ragazzo che, per primo, mi farà dire queste due semplici parole. Ti amo, Sebastian».
Quasi si mise a piangere ascoltando quelle parole. Sebastian lo strinse ancora più forte, avvicinandolo ancora di più a sé e percependo quasi il cuore di Blaine battere all’impazzata.
«Ti amo anche io, Blaine. E domattina, sarà un vero onore conoscere la tua famiglia» sorrise baciandolo nuovamente.
E Blaine pregò con tutto sé stesso che quello, non fosse uno stupido sogno come la volta scorsa.
«E menomale che mi avevi detto di non essere romantico, Smythe» sogghignò, appoggiandosi al petto del compagno.

  
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