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Autore: NekoShadi    01/04/2012    1 recensioni
Ciao, mi chiamo Shine Higurashi e ho sedici anni. Un giorno, mentre sto beatamente riposando dopo un affannoso primo giorno di scuola pieno di news, mi compare davanti agli occhi Alias, un buffo ragazzino con le orecchie da gatto.
Dopo aver fatto una breve conoscenza mi ha portato nel mondo parallelo di Lemnon, dove regna la regina Kahna.
Lì quest'ultima mi ha dato dei magnifici poteri e mi ha raccontato il complotto di Akira, il re del male.
Con Alias, con cui formo gli Shining Pi-Greco, mi impegnerò a combattere i Black Angel formati da Izumi e Yan (capirete in seguito) che sono gli alleati di Akira.
Il nostro compito è quello di raccogliere i sette sentimenti positivi della terra ed evitare che i nemici raccolgano quelli negativi.
Il mio morale, però diventa bassissimo quando scopro che Izumi è la fidanzata di Alen, il mio adoratissimo compagno di banco, ma non mi darò per vinta e cercherò in tutti i modi di conquistare il suo cuore.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per tutto il resto del pomeriggio ero seduta, immobile e fissavo il foglio, anche se avevo finito di scrivere, perché volevo evitare lo sguardo di Alen.
Onoka: sai Alen, la tua casa è proprio bella! È tenuta bene!
Alen: ti ringrazio Onoka!
Onoka: tuttavia.. manca qualcosa..
Alen: in che senso scusa?
Onoka: non so è troppo... troppo... maschile.. non so come altro definirla.
Arina: ah già! Dove è tua madre Alen? Mi piacerebbe conoscere anche lei!
Alen: ecco vedi..
Mentre Alen parlava, il telefono di Onoka squillò.
Onoka: ehm pronto?
Mamma Onoka: Onoka, tesoro.. hai finito la ricerca?
Onoka: si credo di si perché?
Mamma Onoka: ecco vedi, c'è molta gente qui al negozio, ce la fai a tornare a casa ad aiutare me e tuo padre?
Onoka: oh bhe.. penso di si! Va bene fra poco arrivo!
Shine: tutto bene?
Onoka: eh si, però adesso devo tornare a casa!
Alen: la sai la strada?
Onoka: sisi! Il mio negozio non è poi tanto distante da qui! Grazie di tutto Alen!
Alen: oh figurati! Ci vediamo domani a scuola allora?
Onoka: ok! Ciao ragazze a domani!
Arina: ciao Onoka! Riguardati!
Shine: ciao a domani!!
Detto così Onoka lasciò la casa di Alen.
Alen: stavo dicendo.. mia madre non è qui da molto tempo..
Arina: cosa? Scusami tanto Alen!! non pensavo che non ci fosse più! Perdonami! Ah quando imparerò a tenere la bocca chiusa?!
Alen: ma cosa hai capito? Non è qui perché i miei sono separati, tutto qua!
Arina: davvero? E come mai? Se non sono indiscreta..
Alen: no no non preoccuparti! Bhe mio padre è spesso fuori per lavoro, e capita che stia fuori anche qualche settimana, quindi qualche anno fa mia madre non ne poteva più e se ne è andata.
Arina: mi dispiace..
Alen: e di che? Ormai sono abituato a stare solo con papà e ciò non mi dispiace affatto!
Arina: bhe, sei fortunato! Tuo padre è simpaticissimo, e in più cucina manicaretti non male!! vero Shine?
Shine: eh, sì!
Alen: haha grazie, tuttavia il vero motivo della loro separazione non l'ho mai saputo, mio padre non me ne ha mai voluto parlare.
Keiichi: non te l'ho mai detto perché non pensavo che ti interessasse tanto..
Alen: papà! Ci stavi spiando?
Keiichi: no, stavo passando quando ho sentito che parlavi della mamma.
Alen: ah... capisco..
Keiichi: sai Alen.. io e tua madre abbiamo cominciato a litigare quando tu eri molto piccolo..
Alen: papà, se non ne vuoi parlare non c'è problema!
Keiichi: tranquillo; tanto prima o poi me lo richiederai..
Alen: eh.. come vuoi..
Keiichi: stavo dicendo, era da quando eri molto piccolo che avevamo cominciato a litigare. Lei si lamentava che io spesso ero fuori per lavoro, e diceva che aveva bisogno del suo tempo libero in cui poteva stare in giro senza pensare alla tua incolumità. Tuttavia, siamo sempre riusciti a risolvere i nostri dissensi e a crescerti facendoti sentire felice. Il tuo sorriso riusciva, e riesce tuttora, a riscaldare il mio cuore anche quando venivo a casa arrabbiato o stanco.
Io e Arina ascoltavamo con attenzione la storia che il padre di Alen si apprestava a raccontarci, ma il più interessato di tutti era ovviamente Alen.
Keiichi: Quando tu sei diventato grandicello, anche se non hai mai sentito i nostri discorsi, tua madre voleva portarti via con lei, dicendomi che non sono stato mai un buon padre per te; allora io le ho proposto di sentire il tuo parere, senza dirti della decisione che lei aveva preso..
Alen: aspetta.. forse mi ricordo.. è stata quella volta in cui mi avete chiesto con chi dei due preferissi stare..
Keiichi: esatto Alen! Tu rispondesti che ti piaceva stare tanto con papà e quindi tua madre era rimasta un po' scioccata dalla tua risposta. Lei dava per scontato che tu preferissi stare con lei semplicemente perché lei era quella che passava più tempo con te.
Alen: ma come avete potuto basarvi su un'opinione di un bambino? Ero piccolo! Come potevo sapere i vostri piani?
Keiichi: aspetta, lasciami finire. Dopo la tua scelta, tua madre ha pensato che io non la volessi più vedere, ma io continuavo a dirle che tu avevi bisogno di lei anche se non mi dava ascolto. Allora le ho detto che se lei non voleva vedere me poteva farlo benissimo, avremmo dormito in stanze diverse, le ho detto che doveva principalmente pensare al tuo bene e lei mi ha dato una risposta che mi lasciò senza parole..
Alen: cioè?
Keiichi: “D'ora in poi, impara tu a pensare al suo bene!” e il giorno dopo se ne andò.
Alen: lo ricordo. Quel giorno la vidi caricare molte cose in auto e non capivo dove stesse andando. Quando glielo chiesi, lei mi disse che stava andando a fare la spesa, e da lì non è più tornata..
Keiichi: mi dispiace Alen..
Alen: ho passato due giorni seduto davanti alla porta ad aspettarla.. ma senza risultato.
Keiichi: che donna spregevole, lasciare il proprio figlio senza dare una spiegazione, e senza mai telefonare o farsi sentire.. avevo capito che era senza cuore, ma non fino a questo punto.
Arina: come si fa? Come si fa a lasciare un bambino piccolo, specialmente se è il proprio figlio in questo modo?!
Keiichi: non lo so.. so solo che ho dovuto molto spesso rinunciare ad andare ad alcuni meeting troppo lontano o per lungo tempo, per stare vicino a mio figlio, e ringrazia anche tua zia, Alen, perché mi ha aiutato molto.
Alen: grazie papà..
Keiichi: per te questo ed altro, io a differenza di tua madre provo dei sentimenti.. non la perdonerò mai.
Shine: oh no!
Parlai sottovoce per non farmi scoprire, ma davanti a Keiichi si era materializzato un cristallo nero, e io dovevo assolutamente trovare il modo per trasformarmi.
   
 
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