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Autore: CharlieJo    01/04/2012    5 recensioni
"Maledetta me e quando avevo deciso di accontentare mia madre e iscivermi a quel progetto di accoglienza. Per un anno sarei dovuta stare lontana da casa, da mia madre, dalla mia sorellina e dalla mia migliore amica.
Dai, su milioni di persone non prenderanno mica me. Ti pare? Appunto.
Mi ritrovavo all'aereoporto di LAX senza sapere in quale famiglia sarei stata accolta."
Cosa capiterà alla nostra amica? Come prenderà la notizia della sua nuova famiglia? Non mancheranno di certo litigi, amori e tanta tenerezza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ragazziiiiiiii,- urlai dalla mia stanza appena Joe uscì per andare da Denise. Nick e Kevin corsero nella mia stanza. -Cos'è successo? Stai bene?- chiese Nick, che arrivò un attimo prima del maggiore.
-Tra 5 giorni è il compleanno di Joe!- dico preoccupata. Mancavano solo cinque giorni e non avevamo fatto nessun regalo e non avevamo organizzato nessuna festa. E lui compiva ventun’anni. Dovevamo organizzarci, e in fretta.
-Oh, cavolo. Me ne ero dimenticato.- rispose Kevin. -Lui sta organizzando qualcosa?- chiesi.
Scossero la testa, -Bene! Gli organizzeremo una festa a sorpresa. Che ne dite?-
-Si, bellissima idea!- rispose Nick. -Ora lui non è in casa, usciamo e organizziamo qualcosa.-
-Che ne pensate se prima stiamo a casa, con gli invitati, mangiamo a buffet e poi andiamo in discoteca?-
-Ottima idea, Nick!.- Ci vestimmo ed organizzammo tutto entro quattro giorni.
 
Il 16, il giorno della festa, ancora nessuno aveva fatto trapelare nessuna notizia riguardo la festa.
Mi alzai dal letto e ancora in pigiama corsi in camera di Nick e Kevin per andare a svegliare Joe.
Piano piano entrammo nella stanza, poi ci buttammo sul letto svegliandolo.
-Auguri Danger mio.- Gli dissi in un orecchio, stampando poi un bacio sulla sua guancia. Nick e Kevin iniziarono a fargli il solletico, così mi aggiunsi anche io. Un'ora dopo ci ritrovammo tutti attorcigliati e sono in quel momento mi accorsi che Joe era in mutande. Va bene l'essere fratelli, ma davanti un corpo così tutte si sentirebbero un po'... a disagio!
Arrossii violentemente, per fortuna nessuno se ne accorse. -Ragazzi, vado a preparare la colazione.- Mi alzai dal letto e scesi le scale, preparai la colazione e la portai nella camera di Joe. Mi fermai sulla porta ad osservarli. Erano tutti grandi, ma giocavano e ridevano come bambini. Si tiravano i cuscini, si picchiavano per finta e si facevano mille scherzi. Erano proprio legati.
-Jonaaaas, la colazione. Intendete farmela cadere?-
-NO!- Urlarono in coro, scoppiai a ridere e mi sedetti. Presi un muffin al cioccolato e ci misi una candelina blu, la accesi e sorrisi a Joe. -Buon compleanno!- Sorrise e un luccicone si affacciò sul bordo degli occhi. -Grazie!- Mimò con la bocca senza far uscire nessun suono. Soffiò sulla candelina e la spense.
-Si, ma purtroppo so già che non si avvererà mai.-
-Mai dire mai, Danger.-
 
-Non mi va di uscire.- Si lamentò Joe. -Voglio vedermi un film a casa.-
Erano almeno venti minuti che Nick insisteva per farlo uscire. -Dai, devi aiutarmi per una cosa.-
-Uffa! Va bene. Dove dobbiamo andare?- Accettò controvoglia.
-Tu vestiti bene.- non si dilungò Nick. Si inventò qualcosa e lo portò via il tempo esatto per cui dovevamo preparare tutto e gli invitati sarebbero arrivati.
-Corri Kevin! Prendi le tovaglie e gli addobbi. Io prendo da mangiare. Denise arriva tra due minuti con il resto del cibo.-
Un'oretta dopo era tutto pronto. Il cibo era a tavola, gli addobbi tutti in ordine, tra pochi minuti gli invitati sarebbero arrivati, Denise, Paul e Frankie erano tutti vestiti e profumati, Kevin era perfetto, Joe sarebbe rientrato tra mezz'ora con Nick, io... IO NO! Oh, cavolo! Ancora non ero pronta.
-KEEEEEEV!- Urlai. -Corse da me preoccupato. -Cos'è successo? stai bene?- Chiese.
-Io...Io...ancora non ho scelto cosa mettermi, devo farmi la doccia e tra poco arriveranno gli invitati.- Gridai isterica. Senza attendere la sua risposta salii e aprii l'armadio. Riflettei e scelsi l'abito che avevo comprato con Joe, lo aveva scelto lui, anche le scarpe. Presi anche un completo intimo. Corsi nel bagno e mo feci una doccia.
Sette minuti netti dopo ero fuori dalla doccia con i capelli bagnati. -Maledizione a me.- Mi affacciai alla porta e sentii delle voci. Qualcuno era già arrivato. -Maledizione  a tutti!-
 
Mi asciugai i capelli in un baleno e li piastrai in dieci minuti scarsi, mi truccai ed infine mi vestii. Mi guardai allo specchio, aggiunsi degli accessori, presi una borsetta per dopo mettendoci il telefono, il portafogli con i documenti e uno specchietto. Corsi nella mia camera e presi il regalo per Joe. Sperai gli sarebbe piaciuto.
Oh, Joe! Se non ti piacerà mi sentirò morire.Mi affacciai alla finestra della camera e vidi la Mustang di Nick parcheggiare sotto casa. Cazzo! Scesi e trovai tutti gli invitati.
-Scusate, per preparare la festa non ho avuto tempo per vestirmi.- Mi giustificai. -Ho visto la macchina, sono arrivati.- Spensi la luce e mi misi dietro tutti gli invitati, avrei avuto tempo per fargli gli auguri. Aprì la porta Joe, qualcuno accese la luce e gridarono -AUGURI!-
Sul viso si poteva leggere sorpresa e gioia, eravamo riusciti a non far scoprire nulla. Sentii il telefono squillare, ma con tutta la confusione non sarei riuscita a sentire nulla. Salii e presi la chiamata, avevano semplicemente sbagliato numero. Andai nella mia camera e mi specchiai un attimo, sistemai la matita nera e riavvivai i capelli. Tornai giù, ma a metà delle scale mi sentii strana. Puntai lo sguardo verso gli invitati e notai che tutti i ragazzi invitati mi fissavano a bocca aperta. Sopratutto Joe, Nick e Kevin. Joe mi corse incontro. -Giulia... Sei stupenda!-
Arrossii violentemente, -Allora, Joe, vado a cambiarmi subito. Questa è la tua serata, non voglio apparire più bella di te.- Mi feci beffa di lui. Erano le undici ormai, i Jonas mi avevano presentato moltissime persone. La famosa Miley, Chelsea, Selena, Demi, Taylor e tantissime altre star della Disney o di Hollywood.
Era il momento giusto, Joe era solo. Mi avvicinai alla mia borsa e presi il regalo di Joe. Presi la mano a Danger e lo trascinai in giardino, in un posto quasi nascosto. Il mio posto in casa Jonas, oltre la mia camera.
 
 
-Joe... volevo darti il mio regalo senza tutta quella gente...-
-Anche un regalo?- disse Joe. -La festa a sorpresa non basta?-
Scossi la testa. -Joe, però devo chiederti una cosa. Anzi due.- Dissi a metà tra la paura e la timidezza.
-Dimmi, Piccola!- Mi sorrise incoraggiandomi e prendendomi una mano nelle sue.
-Prima di tutto. Che regalo ti aspetti da me? Per favore, rispondi!-
Sembrò pensarci, poi mi fece una smorfia come a scusarsi. -In realtà non mi aspettavo nulla. Quindi non ne ho la più pallida idea.-
-Va bene. Non è soddisfacente come risposta, ma è sincera. Questo mi basta. Altra cosa; Joe, devi promettermi che se il mio regalo non ti piace, ti fa sentire a disagio o qualsiasi cosa devi dirmelo.-
-Ok!- disse semplicemente lui. -No, Joe. Devi prometterlo!- Lo ripresi. Mi porse il mignolo e io avvicinai il mio al suo, li intrecciammo e disse: -Lo prometto.-
Chiusi gli occhi e respirai. Li riaprii e presi il regalo di Joe.
-Vedi Joe, noi ci conosciamo da poco, però io già ti voglio bene. Sei diventato com un fratello per me. A volte maggiore, altre minore. Alcune volte mi dispensi consigli o mi dai una svegliata, altre ti comporti da bambino e tocca a me farti ragionare. Ma da quando ci siamo incontrati qui fuori, io ho capito che tu eri un ragazzo unico. Non lo so come... Istinto, credo! E il mio raramente fallisce...-
-Tranne quando si tratta di Nick.-
-Non interrompermi! Dicevo, non sto qui a snocciolarti tutto questo per fare un discorso. Non ti ho portato qui per nessun motivo, - una lacrima mi solcò la guancia, ma la ignorai e continuai a parlare con gli occhi lucidi. -Questo è il mio posto in casa Jonas. E ti ci ho voluto portare perchè tu ora sei parte della mia famiglia. Perdonami se questo può sembrarti eccessivo, ma non voglio mentirti. Questo è il tuo regalo.- Posai nelle sue mani il piccolo dono. Delle piastrine da militare.
-Aspetta che non riesco a leggere.- disse avvicinandosi sotto il lampione. Ora il mio viso era segnato da due cascate di acqua salata. -Paolo... Rossini.- Alzò gli occhi di scatto, brillavano. Corse verso di me e mi abbracciò, quasi non riuscivo a respirare ma non dissi nulla. Allontanò un po' il viso dal mio, lo prese tra le mani e mi fissò.
-Giulia, è il più bel regalo che potessi farmi. Io davvero, non so se posso accettarlo. In fondo quando te lo chiesi mi hai detto che è l'unica cosa che ti rimane di tuo padre.-
-Ed è proprio per questo che voglio che lo abbia tu, Joseph. Se non ti avessi reputato all'altezza l'idea neanche mi avrebbe sfiorata. Joe, se te l'ho voluta regalare è perchè io so che non mi scorderò MAI, e ripeto mai, di te. Promettimi che neanche tu mi dimenticherai.-
-Lo prometto.- disse semplicemente. Mi abbracciò di nuovo. E mi asciugò le lacrime. Risi per un attimo, -Perchè ridi?- chiese Joe, curioso.
-Perchè stavo pesando che ho messo il trucco resistente all'acqua perchè sapevo che avrei pianto.- Rise anche lui con me. Poi mi prese per mano e rientrammo in casa, un attimo prima di congedasi ed andare da alcuno suoi amici mi disse a bassa voce: -Grazie!-
Il deejay mise un lento, poichè Denise voleva ballare con Joe, si formarono delle coppiette. Innamorati o amici, quasi tutti ballavano. Frankie era rimasto in un angolo così lo presi in braccio ed iniziai a ballare per la sala con lui. -Giuly, lo sai che tu mi stai simpatica? Poi sei anche tanto bella.- Mi sorrise, il classico sorriso alla Jonas. Ma erano stati fatti con uno stampino!?
-Anche tu piccolo. Sei bello e simpatico.- Gli sorrisi a mia volta e lui poggiò la testa sulla mia spalla. -Posso farti due domande?-
-Dimmi pure.- Lo incitai guardandolo. -Vuoi essere mia sorella?-
-Ne sarei davvero contenta.- Lo strinsi forte e lui mi schioccò un bacio sulla guancia.
-Ed ora l'altra.- dissi io.
-Io... se non vuoi rispondere non fa niente però... Tu... Ti piace mio fratello Nick, non è vero?-
Mi bloccai, cavolo! Ma era un bimbo molto matura, avrebbe tenuto il segreto.
-Sei molto perspicace, fratellino.- Gli dissi arrossendo, anche lui lo aveva capito. -Cosa significa perspicace, Giuly?-
-Significa che sei intelligente. Sei riuscito a capire che mi piace.-
-Oh, non è difficile. Si vede da come lo guardi, e da come lui guarda te. Anche a lui tu piaci.-
Lo strinsi e continuammo a ballare, la musica si fermò e iniziò una nuova melodia. -Posso rubarti la dama?- disse una voce maschile alle mie spalle, Frankie saltò giù dalle mie braccia e mi fece segno di abbassarmi. Si avvicinò all'orecchio e disse: -Io spero che ti bacia. Siete belli insieme.- Mi vide sorridere, poi scappò via. Mi rialzai e notai che Nick mi tendeva una mano, -Balli con me?-
Annuii, poi mi guadai intorno. Joe ballava con Demi, Kevin con Denise e Paul con Frankie. Nick mi attirò a se, eravamo vicini. Molto vicini. Mi posò le braccia sui fianchi e io misi le mie dietro il suo collo. -Perdonami Nick. Ma sono impedita a ballare. Tu sei così bravo.- Abbassai la testa. Mise un dito sotto il mento e mi alzò il volto. -Guarda che sei molto brava.- Sorrisi debolmente, poi mi avvicinai e gli posai un bacio sulla guancia. Quella magia durò pochi attimi perchè Kevin venne a chiamare Nick per dare il loro regalo a Joe.
 
Uscimmo tutti fuori e parcheggiata davanti casa c'era una Spider argento con un enorme fiocco rosso sul cofano. -Uuuuh,- Joe urlò di gioia. Abbraccio Nick e Kevin e si mise a contemplare la macchina. Tornando in casa si avvicinò e mi abbracciò. -Il tuo regalo mi piace almeno un milione di volte di più.-
Molti invitati fecero finta di andarsene, ma andarono nella discoteca prenotata. La sala era ormai vuota, anche i signori Jonas e il piccolo erano andati via. C'eravamo io, Joe, Nick, Kevin e Demi Lovato. -Joe, c'è un'altra sorpresa.- Gli dissi euforica.
 
Lo bendammo e salimmo in auto. Io, Joe e Nick sulla Mustang del minore. Kevin e Demi andarono con quella della ragazza. Arrivammo alla discoteca circa venti minuti dopo, la musica si sentiva già da fuori, quindi Joe capì qualcosa. Ci ringraziò e si buttò in pista. Ballammo per quasi un ora, io, Joe, Nick e Kevin come scemi. Ridevamo e giocavamo, tutto mentre ballavamo.
-Ragazzi, io vado a salutare alcuni amici.- disse Nick indicando dei ragazzi al bancone. -Apetta, vengo anche io.- Lo seguì Kevin. Io e Joe ridemmo ancora un po'.
-Hey, sorellina. Io vado a prendere qualcosa da bere, torno tra poco. Tu vuoi qualcosa?- Scossi la testa e lui si allontanò. Mi accorsi che le discoteche, almeno, fossero come in Italia. Qui in America era tutto diverso, anche la mentalità. Ma ora che mi trovavo tra centinaia di persone, con la musica assordante e alla consolle David Guetta, non sentivo tutta questa differenza.
Ballai con qualche ragazza che avevo conosciuto alla festa, come Demi e Miley, ma poi ballai sola. Improvvisamente due mani si posarono sui miei fianchi, capii che non erano i Jonas. Quella presa esprimeva possesso, tolsi le mani del ragazzo e mi girai. Lo allontanai la lui mi blocco i polsi e mi avvicino. Sapeva di alcol, ne avevo prese non poche di sbronze, riconoscevo l'odore del Rum. -Bambolina, vieni qui.- Mi tirò a se, -Baciami!- Lo allontanai con una spinta. Ecco, questo era diverso da Roma. Respirai ed andai in bagno per schiacquarmi il viso. Poggiai le spalle ad una porta e ripresi fiato.
-Ecco dov'eri finita.- disse quella voce. Roca e brilla. -Cos'è non ti piacciono i ragazzi vissuti? Non sono abbastanza bello per te?- Ogni parola risuonava come lame taglienti. Si avvicinava sempre di più verso me, passo dopo passo mi aveva messa in trappola. Colmò la distanza tra noi in un baleno, schiacciandomi tra il suo corpo e il muro. Mi bloccò i polsi con una sua mano, mentre l'altra percorreva il profilo del mio volto. Provai più volte a scansarlo e scappare, ma era decisamente più forte di me. La sua mano mi sfiorava la schiena e stava scendendo troppo in basso. -Ma cosa cazzo!? Giulia!-
-Aiutami Nick.- Fu l'unica cosa che riuscii a dire. Nick corse verso di me, girò il ragazzo ubriaco e gli sferrò un pugno. Quest'ultimo cadde a terra svenuto. Mi precipitai tra le braccia di Nick. -Tutto bene? Ti ha fatto male? Sei ferita?- Il fiume di parole sgorgò dalla bocca di Nick, sentiva la preoccupazione. -Sto bene, ma abbracciamo per favore.- Più gli scossoni mi attraversavano il corpo, più Nick mi stringeva. Mi allontanai dall'abbraccio e le gambe mi abbandonarono per un attimo, mi sentii cadere ma Nick mi prese al volo. -Ehi, stai bene?- Annuii di nuovo. -Solo l'adrenalina dello spavento.- Mi avvicinai al lavandino e bevetti un sorso d'acqua fresca. In quel momento un bodyguard entrò con un altro, aveva visto la fine della scena ed era andato a chiamare un collega. Lo presero di peso e lo portarono via. -Mi scusi.- Fermai uno dei due. -Potrebbe evitare di farsi vedere dal festeggiato. Vede sono io che ho organizzato le festa, non voglio si preoccupi.-
L'omone mi sorrise, -Stia tranquilla, signorina. Lei sta bene? Vuole dell'acqua e zucchero? Chiamo la polizia e l'ambulanza?-
-Oh, no, no.- Mi affrettai a dire. -Sto bene. Niente polizia o ambulanza. Non voglio sporgere denuncia.- I due se ne andarono e rimasi sola con Nick.
-Sicura di stare bene?- Mascherai lo spavento. -Non dire nulla a Joe. Quello neanche era suo amico, si era imbucato.- Il ragazzo tentennò.
-Nick! Non dirgli nulla o te ne pentirai.- Annuì, -Permettimi almeno di starti accanto questa sera.-
Stammi accanto anche tutta la vita, pensai. -Certo, grazie!- Tornammo nella sala e ci sedemmo a bere qualcosa. Tremavo e sperai che nessuno se ne accorgesse. Nick mi stette attaccato tutto il tempo, ballammo e chiacchierammo con moltissima gente.
Tornammo a casa alle cinque e mezza del mattino e nel giro di venti minuti si addormentarono tutti quanti, io non ci riuscii.. Nonostante il sonno mi facesse chiudere gli occhi vedevo il viso di quel ragazzo e sentivo la pressione sui miei polsi. Mi alzai ed andai a dormire da Joe, che mi accolse in un abbracciò e mi ringraziò ancora per il regalo.



Sono di corsissima.
Ho aggiornato solo per non farvi aspettare ancora. :)
Spero vi piaccia e spero che le rencesioni crescano. Sono solo due... :(
Alla prossima settimana.
CJ.
  
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