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Autore: Nihal07    01/04/2012    2 recensioni
Ecco, lui aveva il potere di farla stare bene. Di farla tremare, di farla arrossire, di farla sentire importante e farla vivere.
Ecco, lui aveva il potere di farla stare male. Farla piangere, renderla triste, di farla sentire dannatamente sola.
Dedicata al mio punto di riferimento =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ecco come mi fai stare
 
 
Ecco, lui aveva il potere di farla stare bene. Di farla tremare, di farla arrossire, di farla sentire importante e farla vivere.
Ecco, lui aveva il potere di farla stare male. Farla piangere, renderla triste, di farla sentire dannatamente sola.
 
 
Chiuse gli occhi, e nascose la testa tra le braccia conserte sopra il tavolo.
“Naruto, hai mai avuto paura di perdere tutte le persone a cui vuoi più bene per un tuo errore? Ad avere paura di tutto il dolore che questo può procurare?” Avrebbe mai potuto sopportarlo?
Il biondo guardò la rosa. “Credo che in alcuni casi basti chiedere scusa.”
Sakura alzò la testa. “E quando non siamo noi a voler rimanere da soli?”
Naruto si avvicinò alla finestra della biblioteca, e osservò Konoha. “Basta lottare perché questo non avvenga, fare del proprio meglio, in modo da non lasciare questo mondo con dei rimpianti.” Sorrise.
L’Haruno sospirò alzandosi. “Vado a casa, ci vediamo domani ad allenamento.” Perché era sempre così determinato? Perché niente lo turbava? Perché era dannatamente felice?
 
Camminava. Cercava di pensare ad altro, ma la sua mente ritornava ogni volta a lui. A quella persona.
Tirò su con il naso. Non ora stupide lacrime.
Perché la nostra felicità deve dipendere soprattutto dalle persone?
Perché loro possono farci stare così bene, ma nello stesso momento così male?
Perché lui è capace di tutto questo?
Arrivata davanti la porta di casa, esitò per un attimo.
Quasi aspettasse qualcosa, che però non arrivava.
“Sakura.”
Il corpo della ragazza sussultò sotto il suo tocco. Se fosse stato Naruto, gli avrebbe come minimo dato fuoco.
“Kakashi?”
“Come stai?” La fatale domanda.
Trattenne a malapena le lacrime. Perché tutti i problemi dovevano arrivare in gruppo in una volta sola?
Ma sorrise. Perché quella sensazione, dopo un po’ svaniva.
Sorrise, nonostante avrebbe voluto dirgli tutto.
Ne uscì un indeciso e flebile “Bene, lei?”
Il jonin alzò le spalle.
Nella sua testa avrebbe voluto che le chiedesse di nuovo, se stava veramente bene. Avrebbe voluto che qualcuno l’ascoltasse. Non pretendeva tanto, voleva solo…
“Adesso devo andare. Ci vediamo domani ad allenamento.”
Poter sentire che lui c’era…
Probabilmente alla vista di quegli occhi, era arrossita. Ogni volta che la salutava, poggiandole una mano sulla testa, tutto il resto intorno a loro svaniva. Si sentiva invincibile con lui vicino. Quello che voleva? Fare qualcosa per non correre il rischio di perderlo.
Annuì, e quando fu abbastanza lontano, lo guardò per un’ultima volta mentre apriva la porta.
Salì le scale in fretta, ed arrivò in camera sua.
Si portò le mani al viso.
Si sentiva patetica. Si sentiva impotente. Si sentiva un nulla.
Un nulla nella vita di lui.
Le lacrime iniziarono a cadere.
Finalmente. Perché era da tanto che voleva lasciarle libere. Sapeva che quella sensazione di leggerezza sarebbe durata per poco, per questo cercava di trattenere sempre quel dolore. Almeno non si sarebbe illusa di una felicità solo momentanea.
Si chiedeva perché lui riuscisse a farla stare bene quando erano insieme, e così stupida quando se ne andava.
La sua mente era attraversata da ogni momento nel quale, lui faceva qualcosa per lei.
Anche una stupidaggine, ma era bello perché lui era lì.
Non aveva mai provato che cosa volesse dire la parola “Amare”. Molte volte usata a sproposito, dato che secondo lei, significava qualcosa di immenso. Morire per una persona, e soffrire per lei, andando avanti con il pensiero che questa starà bene. A quel punto, tu annulli te stesso.
Non voleva ammettere di amare qualcuno, anche se dopo di lui non vedeva nessun’altro. Lui era tutto quello che potesse desiderare, quello che non aveva mai avuto.
Si affacciò per poco alla finestra.
Probabilmente era là.
Avrebbe voluto scendere le scale, e correre fin da lui.
Avrebbe voluto dirgli tutto, fargli sapere quello che era per lei, capire se per lui, lei contava qualcosa.
Ecco, lui aveva il potere di farla stare bene. Di farla tremare, di farla arrossire, di farla sentire importante e farla vivere.
Ecco, lui aveva il potere di farla stare male. Farla piangere, renderla triste, di farla sentire dannatamente sola.
Si asciugò le lacrime, e scese. Aprì la porta e corse verso il suo maestro.
Si chiedeva perché proprio lui. Perché lui era entrato nella sua mente e nel suo cuore?
Che frasi fatte pensò.
“Sensei!”
Il jonin si fermò, e si girò a guardarla.
“Io…”
Quel giorno, aveva capito di non poter combattere contro qualcosa di così forte.
Aveva capito che soffrire era inevitabile. Soffrire per qualcosa di così bello ed impossibile.
Strinse i pugni.
Avrebbe voluto dirgli molte cose.
Come la faceva stare. Quanto il suo cuore iniziava a battere quando sapeva di doverlo vedere. Sorrise: proprio come una bambina. Quanto avrebbe voluto recuperare il tempo perso, ogni ricordo, ogni emozione. Quanta stima e affetto provava per lui. Forse anche qualcosa di più profondo.
Voleva gridargli quello che avrebbe voluto da questa vita futile e infondo vissuta alla buona. Avrebbe voluto sentirlo vicino. Sapere ogni giorno che poteva contare su di lui. Dirgli che era il suo punto di riferimento, in una vita dettata da un tempo così bastardo. Chiedergli di non andarsene mai.
Una semplice parola uscì dalle sue labbra.
Di rassegnazione, mista di dolore e felicità.
“Grazie…”
 
 
 
Note dell’autore
 
Spero che come storia vi piaccia. Mi sono impegnata molto per scriverla =) O almeno ci ho provato.
È dedicata ad una persona favolosa, che credo ammirerò per sempre.
Diciamo che per scriverla mi sono immedesimata in Sakura, o per meglio dire, ho adattato quello che provo io, ad una Kakasaku.
Quindi… Per te…
Grazie di tutto =)
Nihal
 


  
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