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Autore: heijuss    01/04/2012    10 recensioni
-Elizabeth, prepara la tua roba. Ci trasferiamo.- fu tutto quello che disse mia madre.
-Mamma, non posso abbandonare tutte le mie amiche.. Sono maggiorenne, me la caverò da sola. Non voglio abbandonare Milano e andare in qualche altra stupida città!-
-Magari cambiassimo solo città..- disse con un sospiro. -Beth, cambiamo paese, andremo a Londra.- spiegò notando il mio sguardo interrogativo.
...
No, non posso credere ai miei occhi. Davanti a me Zayn Malik in persona. Non può essere.
..
Lui è la mia vita, lui è il mio universo, lui è il centro del mio universo, lui è il mio tutto.
Lui è mio. E non passa giorno senza che io ringrazi Dio di avermi donato Zayn, la mia vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Elizabeth, prepara la tua roba. Ci trasferiamo.-fu tutto quello che disse mia madre.
Ci trasferiamo. Due parole che mi colpirono come una frusta allo stomaco. Cosa voleva mia madre da me?! Una lacrima sfuggì al mio controllo e scese lungo la guancia.
-Mamma, non posso abbandonare tutte le mie amiche.. Sono maggiorenne, me la caverò da sola. Non voglio abbandonare Milano e andare in qualche altra stupida città!-
-Magari cambiassimo solo città..-disse con un sospiro. -Beth, cambiamo paese, andremo a Londra.- spiegò notando il mio sguardo interrogativo.
Londra. Altro colpo allo stomaco. Quante volte avevo sognato di andare a vivere in quella città?
-Lo.. Londra?-chiesi in un sussurro.
-Sì. Era il tuo sogno no?-
-Lo è, ma non sono pronta ad abbandonare tutto qui..-
-Prima facevi come una pazza perché ti portassimo lì per vedere quei cinque stupidi eora non vuoi venire?- chiese stupita.
-Non chiamarli cinque stupidi, cazzo! Hanno un nome: ONE DIRECTION.-ringhiai minacciosa.
-Sì, beh, quelli lì.-
-Vattene, mamma. Preparo la mia roba. Quando partiamo?-
-Domani.-disse semplicemente.
Uscendo si chiuse la porta alle spalle e io mi buttai sul letto per riflettere.
Londra. Sarei andata a vivere a Londra. Si può essere estremamente felici e nello stesso tempo distrutti per lo stesso motivo? Non lo avrei creduto possibile, eppure io in quel momento provavo quello.
Presi il cellulare e scrissi un messaggio alla mia migliore amica.
Non avrei mai creduto che questo momento arrivasse, ma è arrivato. Mi mancherai Alex, tanto.scrissi velocemente.
La sua risposta arrivò quasi immediatamente. Che cazzo dici?
Me ne vado Alex. Mi trasferisco. Andrò a vivere a Londra.le lacrime scorrevano copiose sul mio viso.
Se è uno scherzo, non fa ridere. Col cazzo che te ne vai!
Non è uno scherzo. L’ho appena saputo! Sto cominciando pure a fare le valigie..
Quando parti?
Domani.e chiusi il cellulare.
Non avevo più la forza di fare niente. Adesso che avrei fatto? Devo riuscire ad andare avanti e affrontare ciò che la vita mi riserva.
 
 
 
-Eccoci arrivati a casa.-disse mio padre.
Casa? Quella non era una casa, assolutamente. Villa o reggia rendeva meglio l’idea, tanto era enorme. Tre volte più grande della mia vecchia casa.
Andai subito in camera mia. Il letto era stile medievale, i tipici letti a baldacchino con le tende che nascondevano tutto. Sulla destra c’era uno scrittoio e sulla sinistra invece una cabina armadio enorme e mi chiesi come avrei fatto a riempirla tutta. Beh, di sicuro avrei dovuto fare tanto, ma tanto shopping, il che non mi dispiaceva affatto.
Presi le cuffie del mio iPod e misi la musica a tutto volume.
Moments. Possibile che il mio iPod metta sempre le canzoni giuste al momento giusto? Cominciai a canticchiare e decisi di fare una passeggiata anche se ero appena arrivata.
-Io esco!-urlai senza preoccuparmi della risposta dei miei.
Mi ritrovai a girovagare tra le vie affollate di Londra. Nelle mie orecchie continuavano a scorrere le canzoni del mio iPod. Ero così felice in quel momento che avrei voluto piangere, urlare al mondo intero che un sogno si era realizzato, ma poi il ricordo di tutto quello che ho lasciato a Milano, i miei parenti, i miei amici, Alex, mi fanno venire i sensi di colpa.
Ero davvero lunatica. Un attimo prima ero così felice e subito dopo eccomi a camminare malinconica per strada. Non notavo più neanche i passanti finché non urto contro qualcuno che era fermo davanti a me.
-Oddio, scusami.-dissi al ragazzo contro cui avevo sbattuto.
-Tranquilla, fa niente.-mi rispose lui con un sorriso. E che sorriso.
Mi rimisi le cuffie alle orecchie e tornai a perdermi nel mio mondo di pensieri. Pensai anche a quel ragazzo di cui avevo visto solo il sorriso a causa del berretto e gli occhiali che portava. Era alto, muscoloso, bello e.. non lo avrei mai più rivisto.
Ero ancora persa nei miei pensieri, ma i miei occhi registrarono una cosa che catalogarono automaticamente come “One Direction”. Tornai subito alla realtà. Di fronte a me c’era un cartello che diceva che il giorno successivo ci sarebbe stata una signin a Londra. Non potevo crederci! Tornai immediatamente a casa, dissi tutto ai miei genitori e dopo aver cenato andai subito a dormire.
Quella notte sognai, come sempre, quei cinque ragazzi che avevano rubato il mio cuore, sognai di incontrarli finalmente.
 
 
 
Appena sveglia pensai che i miei sogni sarebbero diventati realtà di lì a poche ore.
Per l’occasione decisi di vestirmi casual, un jeans e una maglietta a righe, con un paio di Hogan. Non mi truccai, odiavo il trucco.
Arrivata al luogo dell’incontro notai che già c’erano tantissime ragazze.
Dopo un paio d’ore i buttafuori cominciarono a fare entrare le ragazze. Da dentro si sentivano le urla e io mi imposi mentalmente di non fare la pazza scatenata.
Ed ecco, finalmente il mio gruppo viene fatto entrare. All’interno la luce era soffusa e davanti a noi c’era un tavolo a cui erano seduti quelle cinque meraviglie. Non riuscivo più a respirare, il cuore batteva velocissimo. Dal vivo erano anche più belli!
Le guardie ci fanno avvicinare. Ogni ragazza allungava la propria copia di Up all night e loro a turno la autografavano e ci era concesso anche fare qualche foto.
Finalmente arriva il mio turno! Davanti a me c’era Harry che subito mi fa un enorme sorriso, mostrando le sue adorabili fossette. Gli do la mia copia di Up all night, lui la autografa e dopo facciamo una foto insieme. La stessa cosa con Niall, Liam e Louis. Zayn invece non mi ha degnata neanche di uno sguardo, ma si è limitato ad autografare il mio CD.
Un secondo dopo due mani forti mi spingono verso l’uscita per far passare le altre ragazze, che venivano accolte da sorrisi di tutti e cinque i ragazzi.
Una volta fuori all’aria fresca di Londra, ripensai al comportamento di Zayn. Perché? Perché l’aveva fatto? Non poteva farmi un sorriso finto come a tutte le altre fan? Perché? Perché questa sua indifferenza?
Decisi di andare nel retro del palazzo, prima o poi sarebbe uscito a fumare una sigaretta ed io sarei stata lì ad aspettarlo e chiedergli spiegazioni.
Non so quanto tempo aspettai, se minuti, od ore, ma ad un certo punto l’attesa si era fatta insopportabile e così decisi di andarmene più delusa che mai. Stavo quasi per arrivare in strada quando mi scontrai contro il petto di qualcuno finendo col culo per terra.
-Che cazzo..- comincio a dire, ma mi interrompo notando chi era e spalanco gli occhi.
-Che ci fai qui?- mi chiede Zayn, aiutandomi ad alzarmi.
-Dovevo parlarti e sapevo che saresti uscito a fumare.-
-Bene, cosa volevi dirmi?-
-Perché non mi hai degnata di uno sguardo lì dentro? Perché solo a me? Cosa ho fatto? Volevo ricevere solo un tuo sorriso, anche finto, e fare una foto con te. Einvece mi ritrovo questa indifferenza. Perché?- dico d’un fiato.
-Non lo so. Sono uno stupido.- dicecon un sospiro.
-Va bene, tutta questa attesa per un “non lo so”. Sono stata una stupida! Addio Zayn,è stato un piacere incontrarti.- detto questo vado via.
-Mi dispiace!-mi urla dietro lui. 
Non mi giro, continuo a camminare. Mi aveva delusa, e anche tanto. Credevo che lui fosse diverso da tutti gli altri, ma mi sbagliavo di grosso. Camminavo per strada senza una meta, col viso bagnato da lacrime amare a la morte nel cuore.
 
 
 
 
Il giorno successivo cominciai a cercare lavoro. Camminavo per strada, quando invece avrei voluto essere a letto a piangere. Mi sentivo tradita! Zayn era una delle persone più importanti della mia vita, una di quelle persone per cui pensavo che questo mondo non facesse poi così tanto schifo come pensavo. Zayn era il ragazzo che amavo con tutta me stessa e, nonostante l’episodio del giorno prima, non riuscivo ad avercela con lui.
Camminando mi ritrovai davanti a Starbucks, alla cui vetrina era appeso un cartello che diceva che si cercava una cameriera. Non me lo feci ripetere due volte ed entrai subito.
Mezz’ora dopo avevo addosso una delle loro divise, pronta a fare la mia giornata di prova. Se l’avessi superata, mi avrebbero assunta. Il tempo passava velocemente e quel lavoro mi divertiva tantissimo.
 
 
Mancava soltanto un’ora alla fine della mia giornata di prova e avevo appena finito di prendere le ordinazioni all’ennesimo tavolo. Mentre tornavo al bancone mi scontrai contro un cliente. Ma che cazzo! Era diventata un’abitudine?
-Mi scusi, non volevo.-dissi alzando il viso.
Lo riconobbi subito. Era il ragazzo di due giorni prima, quello col cappello e gli occhiali da sole con un sorriso stupendo.
-Dobbiamo finirla di vederci così.-mi sorrise lui.
Dio, che sorriso! Me ne sono innamorata. Avevo voglia di fare una foto a quel sorriso e guardarlo nei momenti più bui, così da illuminare tutto.
-La vedo difficile! È già la seconda volta.- gli sorrisi.
-Terza.-
-Terza? Non ci siamo visti solo due giorni fa?-
-Ehm.. Sì, giusto.. È la seconda volta.-disse poco convinto.
-Mi togli una curiosità? Posso vedere il tuo viso?-gli chiesi.
-Non qui, davanti a tutta questa gente.-mi disse lui.
-Finisco il mio turno tra un’ora, se vuoi..-dico imbarazzata.
-Ti aspetto fuori allora.-mi sorride. -A tra poco.-
 
 
 
Ero fuori da Starbucks, la giornata di prova era andata alla grande, l’indomani avrei cominciato a lavorare finalmente.
Mi guardai intorno, ma del ragazzo misterioso nessuna traccia. Mi maledii mentalmente per aver creduto che mi avesse aspettata sul serio e cominciai ad incamminarmi verso casa.
-Dove stai andando?-era la sua voce.
Mi blocco di scatto a ruoto la testa. Lui era lì, su una macchina nera col finestrino abbassato che mi guardava sorridente.
-Su, sali!-mi disse e non me lo feci ripetere due volte.
Stavo davvero per salire sulla macchina di uno sconosciuto? E tutto per vedere il suo viso? Questo ragazzo mi ossessionava, non avevo smesso di pensarlo neanche per un secondo. La curiosità era troppa e volevo sapere com’era il suo viso, i suoi capelli.
Dopo circa 20 minuti di viaggio in completo silenzio, arriviamo in un grande prato deserto.
Scesi dalla macchina e mi incamminai lungo quel paradiso.
Intorno a me c’erano tantissimi girasoli, fiori di tutti i tipi. Cose così le avevo viste solo nei film, ma toccare con mano quei fiori mi faceva capire che non stavo sognando.
-È stupendo.-dissi interrompendo quel lungo silenzio.
-Ti piace? È il mio posto preferito. Ci vengo sempre quando voglio stare da solo e perpensare.- mi sorride lui e di nuovo quel meraviglioso sorriso oscura tutto quello che c’era intorno a lui.
Mi accorgo di averlo guardato troppo a lungo e giro la testa per non mostrare il mio imbarazzo.
-Quando mi dirai chi sei?-gli dissi.
-L’idea di farti sapere chi sono non mi piace molto. È più divertente sapere che tu non lo sai.-
-Eh no, mio caro. Mi hai portato qui e ora me lo dici! A quanto pare non vuoi essere riconosciuto e questo spiega il tuo modo di camuffarti. Dimmi un po’, sei per caso un serial killer?-lo presi in giro.
Lui butta indietro la testa e comincia a ridere.-No, non sono un serial killer. Sono solo un po’ troppo famoso.-
-Uh. Sei famoso? Dimmi un po’, ti conosco?-
-Sì.-mi risponde lui. -E quando scoprirai chi sono, mi odierai.-
-Dopo che mi hai portata qui, dubito che potrei odiarti. E poi io non odio nessuno. Avanti ragazzo del mistero, togliti quegli occhiali e quel cappello e mostrati per quello che sei.-
Lo sento sospirare e poi si porta una mano sul cappello e lo toglie lentamente. Senza rendermene conto trattengo il respiro. Finalmente sto per scoprire chi è il ragazzo misterioso.
I suoi capelli erano scuri, per l’esattezza era moro, perfetti. Stava per togliere anche i grandi occhiali e..
No, non posso credere ai miei occhi. Davanti a me Zayn Malik in persona. Non può essere.
-Tu.. Tu..-non riuscivo a parlare.
-Per favore, so che ce l’hai con me per ieri. Mi scuso ancora per come mi sono comportato..-abbassa gli occhi dispiaciuto. -Probabilmente mi odi.-
Scossi la testa. -Zayn, come potrei odiarti? Sono stata una stupida ieri. Ho esagerato, tanto. Non avevi fatto niente di male! Non posso odiarti Zayn, non potrei mai farlo. Per te provo tutto, ma di certo non odio. Come potrei odiare la persona che amo di più al mondo?-
Sì, mi ero appena confessata a Zayn, ma probabilmente lui era abituato a sentire le fans dirgli che lo amano. Non mi sento in imbarazzo perché so di aver fatto la cosa più giusta.
-Non puoi sapere quanto mi abbia fatto piacere sentirti dire queste cose. Scusami, davvero. Scusami tanto.-
Mi avvicino a lui e lo abbraccio. -Non scusarti Zayn. Ora è tutto apposto.- sussurro al suo orecchio e sento che un brivido lo percorre.
-Grazie, Beth.-mi stringe più forte.
-Ehi, come fai a sapere il mio nome?-gli chiedo appena finisce il nostro abbraccio.
-L’ho letto sulla tua copia di Up all night.-mi sorride. Dio, che sorriso stupendo. Come ho fatto a non riconoscerlo prima?
-Zayn, io devo tornare a casa. I miei saranno preoccupati.-
-Su, ti accompagno.-
Appena arrivati fuori da casa mia lo ringrazio per la bella giornata e mi accingo a scendere dalla macchina.
-Ehi, aspetta! Ti andrebbe di vederci domani?-mi chiede.
-Certo! Mi farebbe tanto piacere.- e scendo dalla macchina.
-Dimentichi la buonanotte, signorina Beth.-mi canzona.
Gli do un bacio sulla guancia attraverso il finestrino aperto. -Buonanotte Zayn.-
-Buonanotte principessa.-detto questo va via.
 
 
 
Apro lentamente gli occhi e ruoto la testa per vedere che ore erano. Le 10.00. avevo dormito per quasi 10 ore. Ieri sera ero così stanca e anche eccitata per il fatto che avessi passato la mia giornata con Zayn.
Non posso credere che tutto sia realmente accaduto, ma quel girasole nel vaso sul mio comodino era la prova che non era un sogno. Decido di scendere per vedere se c’era qualcuno in casa, ma evidentemente ero sola.
Quel giorno il mio turno di lavoro era solo il pomeriggio perciò avrei avuto tutta la mattinata libera e decisi di non starmene con le mani in mano. Tornai in camera e misi dei pantaloncini, una canottiera, i capelli legati in una coda di cavallo e in fronte una fascia, come se fossi pronta per fare una maratona.
Presi il CD di Up all night e scesi in salotto, lo misi nello stereo e alzai il volume al massimo.
Per tutta la casa risuonarono le note di Up all night e presi in mano la prima cosa che mi capitò: una spazzola.
Che cavolo ci faceva una spazzola in salone? I miei pensieri vengono interrotti dall’inizio della canzone.
-It feels like we been living in fast-foward, another moment passing by.-canto a squarciagola.
Canto con tutta la mia voce in corpo correndo per casa e facendo la pazza, finché non suona il campanello. Mi dirigo alla porta per aprire sempre cantando.
-I wanna stay up all night and find a girl and tell her..-la vista del suo viso mi interrompe.
-She’s the one.-conclude Zayn per me.
Lo guardo incapace di dire niente, sconvolta dal fatto che mi abbia vista in quelle condizioni.
-Allora, mi fai entrare?-
-Oddio, scusa. Entra pure.-mi risveglio dalla mia trance. -Tranquillo, sembro più pazza di quello che sono in realtà.- dico abbassando il volume dello stereo.
-Cantavi benissimo. Ti va di continuare?-
Lo guardo stupita, poi alzo di nuovo il volume e stavolta insieme riprendiamo quel meraviglioso momento di pazzia.
Dopo aver cantato tutte le canzoni del CD cadiamo sul divano distrutti.
 
-Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia, neanche durante i concerti!-mi sorride lui.
-È così che faccio fitness. Bel modo no?-
-Oh, assolutamente!-mi risponde lui. -Comunque Beth, io devo andare. Ho un’intervista con i ragazzi. Ti va di uscire stasera?-
-La ascolterò ovviamente. E comunque certo che mi va.-gli sorrido.
-Bene, stasera alle otto fatti trovare pronta.-e dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia va via.
 
 
 
 
Erano le sette e trenta e io ero già pronta. Avevo deciso di mettere un vestitino nero, con un fiocco bianco grande proprio sotto al seno e per l’occasione mi ero anche truccata leggermente. Mancava solo mezz’ora, così decisi di scendere in cucina a bere un bicchiere d’acqua. Peccato che incontrai mia madre.
-Dove stai andando?- mi chiese.
-Esco.-dissi fredda.
-Fin qui c’ero arrivata da sola. Con chi esci?-
-Tanto non t’interessa.-
-Smettila Beth! Certo che mi interessa.-cominciava ad alterarsi.
-Va bene. Esco con uno di “quei cinque stupidi”.-dissi con un sorriso finto.
-Figurati se ci credo.- sbuffò.
-Vaffanculo mamma.-dissi col sorriso ancora più grande e in quel momento suonarono alla porta. -Oh, mamma, vai tu ad aprire visto che non mi credi. Ti ricordi le loro facce? O vuoi che ti faccia vedere una loro foto prima?- sì, ero stronza.
Lei però non rispose e andò ad aprire la porta e io la seguii. Una volta aperta, si mostrò ai miei occhi l’ottava meraviglia del mondo.
-Buonasera signora. Ciao Beth.-disse Zayn educato.
-Ciao Zayn.-gli sorrisi. -Mamma io vado. Faremo tardi perciò non mi aspettare alzata.- le diedi un bacio (l’ho già detto che sono lunatica?) e me ne andai.
Una volta chiusa la porta sentii mia madre urlare un “Zayn Malik esce con mia figlia!”. Cominciai a ridere come una scema e fui subito seguita da Zayn. Se ero pazza da qualcuno avrei dovuto ereditarlo, no?
-Allora, dove mi porti?-
-A casa mia, o meglio, nostra. Ti porto a conoscere i One Direction.-
-Cosa? No, no, no. Mi vuoi morta vero? Zayn, non farlo. Oddio, non posso crederci.-ero appena salita in macchina e già cominciavo a sclerare.
-Ehi, tranquilla! Non scleri con me e scleri con loro? Suvvia, che sarà mai!-mi prese in giro.
-Mi devo distrarre, rischio l’infarto.-e in quel momento suonò il mio cellulare.
Lessi il nome sul display e con un sospiro risposi.
-Alex..-dissi semplicemente.
Brutta stronza! Non mi hai chiamata! Sei partita e non ti ho sentita per tre fottutissimi giorni. Questo cazzo di cellulare sempre spento. Che migliore amica sei? Sai quanto sono stata preoccupata?
Più che parlare urlava, e ringrazio il cielo che Zayn non potesse capire quello che diceva.
-Alex, calmati cazzo! Mi vuoi ascoltare? Mi dispiace! Scusami se non mi sono fatta sentire, ma è stato uno strano periodo. E poi ho tante cose da dirti.-
Hai conosciuto un ragazzo?
Come faceva a capirmi subito quella santissima ragazza? Dio, per niente era la mia migliore amica?
-Sono in macchina con un ragazzo. E non uno qualunque..-dissi sicura che avrebbe capito, e così fu.
Oddio! Non mi dire che.. è Za.. no cazzo non dirlo!
-Zitta! Non dire il nome, cazzo! Se ti sente ti uccido. Sì, è lui. E mi sta portando a casa degli altri.-la interruppi.
Tesoro mio, hai fatto colpo su.. Beh, sì, su di lui! Salutami gli altri, soprattutto Styles!
-Styles? Ho sentito bene?-mi chiede Zayn ridendo. -State parlando di me?-
-Ehm, forse.. Aspetta che chiudo.-gli risposi.-Brutta stronza, io ti uccido appena ti vedo! Ha capito tutto! Vabbè, io chiudo e mi godo questa serata con le cinque meraviglie. A domani amore!- e le chiusi il telefono in faccia.
 
 
 
Dieci minuti dopo ero davanti alla porta della loro immensa casa, più nervosa che mai. Zayn davanti a me aveva appena suonato il campanello, e il mio nervosismo era alle stelle.
La porta si apre e rivela un Harry Styles completamente nudo, tranne che per un minuscolo paio di boxer che coprivano le sue parti intime.
Istintivamente porto le mani agli occhi e urlo. -Oddio, è nudo!- che stupida che ero!
-Ma sei coglione? Ti avevo detto di vestirti!- era stato Zayn a parlare.
-Cazzo, avete fatto presto. Vado subito, scusatemi. Ciao Beth!-disse Harry.
Non tolsi le mani dagli occhi finché Zayn, dopo avermi fatto entrare e aver chiuso la porta alle mie spalle, non le sfiorò.
-Ora puoi guardare.-e aprii gli occhi. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e il mio viso si fece bollente.
-Sei rossa come un peperone.-mi prese in giro.
-Brutto stronzo..-borbottai in italiano per non farmi capire. -Mi metti in imbarazzo!- gli dissi dopo.
-Scusa non volevo.-sorrise. -Su dai, ti presento gli altri.- e prese la mia mano portandomi in salone dagli altri ragazzi.
Quella fu in assoluto la più bella serata della mia vita. Quante risate con quei cinque ragazzi! Erano proprio come immaginavo. Tutti dolcissimi, simpaticissimi e soprattutto giocherelloni. Il più bambino di tutti era Louis, un eterno Peter Pan. Solo il suo corpo cresceva, ma di testa era ancora un bambino. Era troppo adorabile! Dopo di lui viene, ovviamente, Harry. Quei due si vogliono un mondo di bene, azzarderei anche a dire che tra loro ci sia amore. Non fraintendete però. È quell’amore puro che c’è tra due persone che si vogliono davvero bene, che sono più uniti di due fratelli. Adoravo ognuno di quei cinque ragazzi. Durante la sera mandai anche un messaggio ad Alex dicendole di aver visto il suo amore quasi nudo e che tutti e cinque erano delle meraviglie. Stare con loro era bellissimo e non avrei voluto andarmene, ma purtroppo cominciava a farsi davvero tardi e io dovevo andarmene. Zayn mi accompagnò fino a casa e durante il viaggio non disse una parola, io invece me ne stavo con la testa appoggiata al finestrino guardando la strada che mi sfrecciava accanto, pensando a quanto avrei voluto baciare quelle  labbra perfette, ma sapendo che non ne avrei mai avuto il coraggio.
-A che pensi?-interruppe lui i miei pensieri.
-Adesso a niente.-gli dissi.
-E prima?-che impiccione!
-Non si dice.-e gli feci una linguaccia.
-Certo, certo. Dillo che pensavi a quanto fossi bello!-
-Malik, che vanitoso che sei!-sbuffai. -Non ti dico a che pensavo.- dissi risoluta.
Eravamo appena arrivati davanti a casa mia e Zayn si offrì di accompagnarmi fino alla porta.
-Che gentiluomo.-
-Solo con te.-mi sorrise.
-Oh, che onore! Zayn, grazie della bellissima serata. La ricorderò per sempre.-lo abbracciai.
-Io ricorderò questo per sempre.-disse lui.
-Questo cosa?-Lo guardai confusa.
-Questo.-e si avvicinò a me prendendo il mio viso tra le mani.
La distanza tra i nostri visi fu annullata lentamente, per tutto il tempo guardai i suoi meravigliosi occhi e le mie mani tenevano le sue sul mio viso.
Il primo contatto tra le nostre labbra mi provocò un brivido che percorse la mia schiena, poi le farfalle nello stomaco. Da un semplice sfiorarsi di labbra, il bacio si trasformò in qualcosa di più profondo. Nessuno dei due pareva intenzionato a far finire quell’istante perfetto. Quelle dannate farfalle allo stomaco mi stavano uccidendo.
-Dannate farfalle del cazzo!-dissi appena finì il bacio.
Per tutta risposta lui scoppiò a ridere.-Non ridere, è colpa tua!- gli dissi.
-Anche io ho le farfalle allo stomaco. Sei tu che mi fai quest’effetto.-e mi baciò di nuovo.
E di nuovo quelle farfalle. -Finiranno mai queste farfalle?- gli chiesi.
-Spero di no.  È la sensazione più bella che io abbia mai provato, e tu sei l’unica persona che mi ha dato queste fantastiche emozioni. Dalla prima volta che ti ho vista queste farfalle sono state nel mio stomaco. Anche solo sentire la tua voce mi fa stare bene.-ammise lui.
-Oh, Zayn. Ci credi se dico che anche io provo tutto questo? Ti amo, Malik. Cavolo quanto ti amo!-e lo baciai.
-Ti amo anche io Beth, davvero.-mi disse lui.
 
 
 
 
Sono passati due anni esatti da quel giorno. Il nostro amore è ancora più forte che mai. Adesso sono qui che organizzo il nostro matrimonio, che organizzo quello che sarà il giorno più bello della nostra vita. Stare con Zayn era la cosa più bella che mi potesse succedere, e sapere che tra 6 mesi avrò un piccolo Zayn in miniatura che correrà per la mia casa mi rende felicissima.
Sì, esatto. Sono incinta di Zayn, di 3 mesi e il nostro sarà un bellissimo bambino. So quello che state pensando. Esattamente, io Elizabeth Olivieri, di appena 21 anni, sono incinta di 3 mesi dello splendido Zayn Malik, membro della band più famosa al mondo, gli One Direction, e sua futura moglie.
Non c’è giorno che non ripensi a quella notte, alla notte del nostro primo bacio, alla notte del nostro primo ti amo. La notte in cui la ma vita ebbe realmente inizio. Non so bene cosa siano stati i miei primi 19 anni di vita, ma di sicuro ho cominciato a vivere davvero quella notte, con lui. Zayn è il mio archè, il mio inizio, la mia origine.
È stato lui a dare inizio alla mia vita, è stato lui che ha fatto battere per la prima volta il mio cuore.
Lui è la mia vita, lui è il mio universo, lui è il centro del mio universo, lui è il mio tutto.
Lui è mio. E non passa giorno senza che io ringrazi Dio di avermi donato Zayn, la mia vita.






Spazio autrice:
Saaaalve a tutte! Eccomi di nuovo qui con la mia terza OS. Sì, tutti sti casini escono dalla mia testolina contorta AHAHAH! 
Beh, questa storia mi è piaciuta particolarmente scriverla, mi piace molto e spero possa piacere anche a voi:) 
Come sempre, vi auguro una buona lettura, e vi prego di lasciarmi una recensione, anche piccola, per farmi capire cosa ne pensate, se devo continuare a scrivere storie o faccio più figura a non farne più AHAHAH :')
Vabbè, adesso chiudo qui.. Buona lettura, e buona serata a tutte!:) 
Baaaaaci, Chiara! <3

   
 
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