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Autore: Elettra28    01/04/2012    6 recensioni
Prese un grande respiro prima di suonare il campanello di quella casa che le sembrò immensa, con un grande giardino, sembrava una di quelle case delle bambole con il quale giocava da piccola....
FF Brittana
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno
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“Sorgi e splendi mia dolce nipotina!”
Sentì una voce acuta ed una luce accecante improvvisa sul viso
“mmmmmm nonnaaaaa! ti ho detto mille volte di non aprire le tende la mattina appena sveglia, così mi uccidi”
“ perché? sei un vampiro per caso?” la signora si avvicinò al suo letto e si mise a sedere, dandole una leggera carezza e sorridendole dolcemente

“che ore sono?”  rispose l’altra, mentre si stiracchiava
“sono le 9 ed è ora che ti alzi, per fare colazione, per aiutarmi a sistemare e soprattutto per raccontarmi come è andata la tua giornata di lavoro, visto che, ieri sera, sei arrivata a casa arrabbiatissima e ti sei rintanata nella tua stanza”
“Dio nonna, hai già detto troppe cose assieme, non ricordo più la prima parte” rispose, mettendosi una mano in fronte
“il primo punto è semplice: Alzati da quel letto Brittany!!!” disse ridendo, per poi uscire

Brittany si mise il lenzuolo sopra il viso, avrebbe voluto passare tutta la giornata a letto, non aveva assolutamente voglia di alzarsi, aiutare la nonna, ma soprattutto non aveva voglia, nel pomeriggio, di tornare in quella casa e cercare di farsi accettare da una ragazzina viziata ed istigata dalla sorella ad essere stronza verso di lei, ma lo doveva fare, la sua ormai era una questione di principio, avrebbe conquistato Becky ,alla faccia della sua bella e stronza sorella.
Fece un sospiro e si alzò stiracchiandosi


Entrò in cucina e vide che la nonna trafficava, per preparare la colazione, si sporse verso il vassoio e rubò un biscotto, facendola spaventare
“hey! Ti sei lavata prima?” le chiese poi la signora
“no mi lavo dopo…”rispose, addentando il biscotto e notando lo sguardo di ammonizione della nonna
“è sveglia?” poi chiese
La nonna di Brittany fece si con la testa rattristandosi
“ma non si vuole alzare nemmeno oggi” Brittany l’anticipò, prima che potesse parlare
“già…. Anche ieri sera ci è andata pesante”
“mi dispiace nonna” si avvicinò per abbracciarla.


Fecero colazione in silenzio, dopo aver aiutato a sistemare ed essersi preparata per la giornata, si avviò verso una stanza chiusa della casa, bussò ma non ricevette risposta, decise di entrare

“oh no cazzo, Gin la mattina presto no!” si precipitò verso il comodino, dove la donna davanti a lei si stava versando un bicchiere di alcool, glielo strappò immediatamente dalle mani
“avanti Brittany è solo un goccio!”
“mamma sono le 9.30 del mattino ti rendi conto? Non puoi iniziare a bere da ora!” la rimproverò
“mmmm fanculo!” la donna si rimise a letto e si coprì tutta fino al viso, per non vedere la figlia
Brittany sospirò, sollevò le coperte e le tirò fino alla fine del letto, scoprendola completamente e procurandole un lamento
“avanti alzati!” le disse
“no…. Non mi và!”
“ora ti alzi e ti fai una doccia mamma! Puzzi come un topo di fogna!”
La signora si girò dall’altra parte, Brittany non si arrese e la fece girare verso di lei, guardandola dritta in viso le disse
“ti dò un paio di secondi, se non ti alzi, ti prendo io di peso e ti butto dentro la vasca da bagno”
“oooohhh che palle! Mi alzo mi alzo!!!! Sei una testarda, da chi avrai preso?” disse, mettendosi in piedi e guardandola finalmente dalla sua stessa altezza
“un’idea ce l’avrei!” si mise le mani sui fianchi, facendole l’occhiolino con un ghigno divertito e soddisfatto
“sei adottata, non sei mia figlia, come te lo devo spiegare?” disse, trascinandosi fuori dalla stanza verso il bagno
“si si certo! muoviti signora Pierce, perché dopo che ti sarai lavata, farai una vera colazione, ingerendo del cibo e soprattutto bevendo delle cose che non contengano nessun tasso alcolico…..” urlò, per poi continuare “e per questa ultima battuta, ti avviso che ti sei meritata una passeggiata al parco alla luce del sole!”
sorrise ed iniziò a sistemarle la stanza, iniziando a buttare la bottiglia di Gin ancora presente sul comodino.

*****

“oggi è sabato che facciamo? Io propongo Bowling!”
“No Sam, lo sai che Kurt odia il bowling, mi uccide se lo obbligo, per l’ennesimo sabato, a fare una cosa che non vuole fare!”
“Avanti David, potreste fare qualcosa di etero ogni tanto voi due…. Anzi per meglio dire Kurt!” gli rispose Sam

“non contate su di me!” una voce profonda rispose, mentre imboccava l’ennesima forchettata della sua insalata, nella sala mensa dell’università
“che cosa? o avanti Santana, non mi puoi abbandonare il sabato sera con due gay, un bambino cresciuto male ed un pervertito nullafacente” rispose Quinn irritata
“a parte i gay, chi sarei io dei due?” chiese Sam dubbioso
“non lo sò… secondo te?”
“studio informatica in questa merda di facoltà, quindi non sono un nullafacente” affermò
“appunto…. Vedi che la soluzione la trovi da solo?” Quinn si sporse verso il ragazzo, che era davanti a lei per dargli un pizzicotto sulla guancia
“e Puck non è un nullafacente, forse un pervertito…. Ma comunque ha un lavoro!” si mise in difesa dell’amico, che in quel momento non era li e non poteva difendersi
“ah si? Peccato che ancora non abbiamo capito che lavoro faccia” rispose Santana
“comunque, a parte il lavoro inesistente di Puck, non mi puoi mollare San” Quinn si girò di fianco, per vedere meglio la sua amica
“si San, cosa c’è di così importante, da non farti uscire con noi il sabato?” chiese David
La latina rimase per un secondo pensierosa e poi disse
“devo passare la serata con Becky, gliel’ho promesso…. Al massimo vi raggiungo dopo”
Tutti e tre sospirarono e Quinn disse
“ma proprio il sabato? Non puoi spostarlo alla domenica?”
“No Quinn non posso, lo sai che Becky ci tiene e ci rimane male….” Disse, evidentemente scocciata, per poi continuare “ potresti approfittare della mia assenza, lasciando i due piccioncini a casa a fare sesso, visto che Kurt trova tutte le scuse, per restare solo col suo scimmione” guardò sarcastica David, che sollevò un sopraciglio incredulo “e tu finalmente, potrai scatenarti con i due bei ragazzoni rimasti e, magari…. Che ne sò…. Fare una bella seratina a tre…. Tanto sei finita a letto con tutti e due, ma mai con tutti  e due assieme” le fece l’occhiolino e notò che Sam diventò rosso come il pomodoro che aveva nel suo piatto, mentre Quinn conoscendola perfettamente rise.
“sei sempre la solita Lopez!” scosse la testa la giovane bionda

“si, sei sempre la solita! Vado a chiamare Kurt, per convincerlo per il Bowling, Sam ci vediamo trà mezz’ora a lezione di Statistica” David salutò, per poi allontanarsi

Sam si avvicinò alle altre due ragazze e disse a voce bassa
“ma secondo voi, quei due, fanno sul serio sesso?”
Quinn e Santana si diedero un veloce sguardo sul disperato andante e Santana pronunciò
“No Sam, stanno tutto la notte a guardarsi negli occhi”
 
*****

Brittany si era preparata per andare da Becky, era sabato, ma avevano concordato con la mamma di Becky che avrebbe fatto lo stesso le sue ore, per non far passare tanto tempo dall’ultima volta che si erano viste.
Percorse a piedi la strada che la portava verso casa Lopez, quando la superò ad alta velocità una gip, con il tetto scoperchiato, con dentro dei ragazzi che avevano la musica alta e stavano cantando a squarciagola

Sorrise pensando a quanto dovevano divertirsi quei ragazzi spensierati
Arrivò di fronte a casa Lopez e si accorse che, la macchina che aveva visto, era parcheggiata proprio li davanti, si mise a ridere, notando che nei posti davanti, c’erano due ragazzi, uno biondissimo alla guida e l’altro un po’ robusto e dietro c’erano due ragazze una molto bella bionda e l’altra era proprio Santana.

Si mise a ridere, quando vide che le due ragazze si erano messe in piedi a ballare sui sedili, facendo sbucare buona parte del loro corpo fuori dal tettuccio ed il ragazzo biondo le accompagnava con varie mosse del bacino, che volevano essere sensuali ,ma erano  alquanto ridicole.

“Whu vai Trouthy! Così” lo incitò Santana
Santana adorava quando partivano le improvvisazioni danzanti o canore con i suoi amici, si divertiva sempre un sacco

Continuava a ballare scatenata con la sua migliore amica al suo fianco, quando improvvisamente si bloccò, vedendo una figura bionda, che si avvicinava verso di loro con sorriso divertito, ma passando dritta ed avviandosi verso l’ingresso

“hey che succede?” Quinn si fermò con lei
Santana non poteva sopportare che Brittany l’avesse vista in quella situazione così intima con i suoi amici e, soprattutto, non poteva sopportare quel sorrisino che ancora si portava in viso
“niente, devo andare è tardi” le stampò un bacio sulla guancia e scese dalla macchina
“hey bella biondina, sei un’amica di San?... San perché non ci presenti la tua amica?” urlò Sam, ancora preso dalla foga e dal gioco, vedendo che Brittany era ormai arrivata al portone di casa Lopez
“và al diavolo Evans! Torna a casa a mettere il lucidalabbra a quei canotti che ti porti dietro!” gli rispose la latina
Brittany sgranò gli occhi incredula, per come si era rivolta al suo amico, che però ridendo e non facendoci caso, aveva messo in moto ed era sfrecciato via

“simpatici i tuoi amici”le disse poi, pensando alla scena buffa alla quale aveva assistito.
Santana le rivolse soltanto uno sguardo veloce e poi, aprendo il portone di casa, si infilò verso l’ingresso
Brittany ci rimase male, ma fece spallucce e la seguì immediatamente dietro

 
“San! evviva sei tornata!” Becky si precipitò subito sulle braccia della sorella
“hey mostriciattolo!” la latina ricambiò la stretta
Nel frattempo arrivò la mamma di Santana, che vide Brittany da una parte che aspettava che Becky le desse un po’ di considerazione.
“Becky è arrivata Brittany hai visto?” disse
“ciao Becky, salve signora Lopez” rispose la bionda
“ciao Brittany!” Becky finalmente si era avvicinata a salutarla.
Santana subito attirò la sua attenzione dicendo
“allora mostriciattolo, sei pronta?”
“per cosa San?”
“bè per la nostra serata, te l’avevo promesso, cinema e pizza? Che ne dici?” si abbassò per guardarla dritta negli occhi, notando che si spalancarono per la gioia
“sul serio?” disse Becky
Santana annuì, per poi dire “abbiamo mezz’ora per prepararci e farci belle, perciò non perdiamo tempo”
“siiiiiiiiii!!” saltò dalla gioia l’altra

“non esiste!” Santana sentì una voce forte e sicura che la fece voltare, Brittany avanzò arrabbiata verso di lei
“non esiste proprio, Becky stasera deve stare con me, sono qui per lei” continuò
“io devo uscire con mia sorella stasera, che vuoi?” Becky prese subito la parola, con la paura che, quel momento da sogno, svanisse per colpa della sua educatrice, mentre Santana sorrideva della pronta risposta della sorella
“Becky, ti avevo detto che sarei venuta stasera e saremo state assieme” Brittany addolcì la voce
“ma io voglio stare con mia sorella, tornatene a casa, non voglio stare con te” le urlò, mentre si precipitò ad abbracciare Santana
“Santana ti posso parlare un attimo?” disse la signora Lopez serissima


 
“che diavolo ti prende? Non ti rendi conto che stai ostacolando il lavoro di quella povera ragazza?” Kate era veramente arrabbiata per l’atteggiamento della figlia e sbattè forte il pugno, sul tavolo della cucina dove si erano spostate per parlare privatamente
“quella ragazza può andare a spillare i soldi altrove a qualche idiota che non sà dove buttarli, mia sorella non ha bisogno di una balia, né tantomeno di una che la faccia sentire stupida” le urlò quasi in faccia l’altra
“tua sorella è anche mia figlia e, fino a prova contraria, decido io cosa fare con lei!”
“ah si? E decidere di far venire in continuazione persone diverse, per farle da balia così che tu ti possa liberare di lei per qualche ora, mi sembrano delle sagge decisioni, sai mamma?” incrociò le braccia, sapendo che quello che le aveva detto le avrebbe fatto male
“oh ma…. Ma come ti permetti? Non pensarlo neanche Santana, sai benissimo che porto avanti tutto io qui dentro, visto che tuo padre è sempre assente, perché si è trovato l’espediente del lavoro per non esserci”
“smettila di dare sempre le colpe a lui, stà lavorando per permettere di soddisfare tutti i tuoi capricci da signora per bene, per poterti vantare con le tue amiche e coprire la vergogna di avere una figlia Down!”

Kate rimase senza parole, ormai era stanca di sentirsi accusare così dalla figlia, si mise a sedere tenendosi la testa trà le mani
 
 
Le altre due erano sul divano, mentre sentivano che Santana e la mamma, dalla cucina, urlavano senza nemmeno avere il pudore di farsi sentire.
“la mamma e San litigano sempre sai?” Becky era diventata triste.

Tutta quella situazione era veramente paradossale, come le aveva sentite lei, anche Becky aveva sentito quelle parole dure e taglienti della sorella e di certo non era stupida.

“Davvero? Sai  cosa faccio io quando sento delle persone litigare?”
L’altra scosse la testa curiosa
“vado vicino a loro e le interrompo, urlando STOP ALLA VIOLENZA!” Becky le sorrise, Brittany la prese trà le sue braccia e continuò “ e se non funziona, allora mi metto le mani nelle orecchie e scappo e vado a mettermi le cuffie, per sentire la musica che mi piace” le sorrise
“è un bel metodo” Becky si strinse di più a Brittany

“Becky? Andiamo… su avanti!” Santana arrivò impetuosa e staccò la sorella da quell’abbraccio
Brittany rimase di stucco da quell’atteggiamento e balbettò
“ma..ma…”
“non preoccuparti, avrai i tuoi soldi lo stesso, anche se non hai fatto le tue ore! “ la interruppe la latina che era già sulle scale con la sorella
“io non voglio i soldi, non m’interessa, sono qui per Becky!” urlò altrettanto forte l’altra, facendo voltare di nuovo Santana, che la guardò negli occhi, notando che erano velati, rimase scossa da quella vista, ma decise di allontanarsi lo stesso lasciando Brittany con lo sguardo rivolto verso l’alto

“mi dispiace…” riabbassò lo sguardo, sentendo la voce affranta di Kate
“non importa…. “ cercò di sorriderle “ci vediamo lunedi signora Lopez”
 
 

Uscì di fretta da quella casa  e diede un calcio ad un sasso urlando
“vaffanculo !” era il suo ennesimo fallimento, Brittany non riusciva a fare niente senza fallire da un po’ di tempo a quella parte, quel lavoro era stata una speranza di riscatto per lei.
Non voleva tornare a casa a combattere contro una mamma che voleva farsi del male, stordendosi con l’alcool, perciò decise di prendere il tram e dirigersi dall’unica persona che sapeva tirarla su.
 
 
Entrò dentro il camerino con fatica, fuori dagli studi era pieno di gente, non capiva se erano fan o se erano persone che volevano uccidere la sua amica, dalle guardie che c’erano fuori pensava fosse di più la seconda
 
“hey ma che succede? Ci ho messo dieci minuti per riuscire ad entrare qui dentro”
Finalmente riuscì ad entrare e vide davanti a se la sua amica, seduta su una sedia, con un vestito pieno di lustrini ed un cappello con piume di struzzo, che si gustava un enorme lecca lecca
“tesoro, non ti ho raccontato di quel maledetto Stalker che non mi lascia in pace? Ebbene oggi ha minacciato di mettere una bomba nello studio” disse con noncuranza
“che cosa? e tu come puoi stare così tranquilla?” si mise a sedere su una delle sedie con le ruote ed iniziò a girare per il camerino
“Britt vieni qui…. “ le fece cenno di avvicinarsi e Brittany si trasportò velocemente con la sedia verso di lei scontrandosi, Sugar le porse il suo mega lecca lecca e Brittany l’assaggiò, soddisfatta l’altra continuò
“vedi Brittany, devi sapere che Sugar Motta è famosa per tutta Lima, non per niente conduco il programma più visto della contea, possiedo le televisioni e le radio più importanti di tutto l’Ohio… ed un semplice pischello, che si è invaghito di me e solo perché non gliel’ho data è arrabbiato, non può farmi paura” ammiccò, mentre Brittany le sorrise
“mmm immagino…. Buono il lecca lecca…. Cos’è? Fragola e panna?” le chiese
“si brava! E poi non si usano così queste sedie, te l’ho fatto vedere miliardi di volte Britt, devi prima girare” prese la rincorsa e girò velocemente per tutto il camerino “e poi ti devi alzare” Sugar si alzò e barcollò, cadendo per terrà
Brittany corse a soccorrerla preoccupata, per poi mettersi a ridere insieme a lei quando sentì
“per questo le chiamo sedie da sballo”

 
“allora cosa ti porta qui mia dolce biondina?” le chiese, una volta che si erano ricomposte e Sugar si passava del fard sul viso “non dovevi essere a quel tuo pseudo lavoro che ti sei trovata, rifiutandoti di farmi da assistente?” le rinfacciò
“mmmm si… ma se ti dico cosa è successo mi prenderai in giro” rispose l’altra
“bè? E dov’è la novità? Ti ho sempre presa in giro dolce ed ingenua Brittany, fin da quando, da piccola, venivi in vacanza da New York a casa di tua nonna e giocavamo insieme… perciò, una volta in più che male fa?” le fece l’occhiolino
Brittany, facendo il broncio, mise una gamba sopra il mobile della specchiera di Sugar e disse
“la ragazza Down ha una sorella stronza e possessiva ed oggi, per puro dispetto, mi ha fregato, prendendo con sé la sorella”
“Wau! Pensavo fosse più noioso questo lavoro” si mise a ridere, facendo ridere anche l’altra
“non credo di farcela, sembra che la sorella viva esclusivamente per mandare via chi si mette trà loro due”
“vuoi mollare Pierce?” chiese gelida Sugar
“no… è solo che….”
“ho capito vuoi mollare anche questa cosa” la interruppe, per poi lasciare il pennello che aveva in mano per sistemarsi il trucco, ed avvicinarsi al suo viso “ricordati che non ti ho ancora perdonato il fatto che hai lasciato la danza, se molli anche questa sfida…. Bè, non sei più la mia Brittany ed io adoravo quella Brittany, era la mia amica, quella che, quando ballava, prendeva tutta la scena, purtroppo anche la mia a volte…. “
La fece ridere….
“non lo sò… sono abbastanza sconfortata per ora, ci penserò domani” le rispose la bionda
“bene… allora Sugar Motta vuole tirare su la sua amica oggi, e sai che facciamo?”
Brittany sorrise incuriosita e fece no con la testa
“fammi fare questa mezz’ora di diretta e poi ci cerchiamo due bei maschioni, consultando la mia agenda e ci andiamo a divertire al Blood … eh? Che dici?”
“mmmmm non so… volevo capire come stava mamma”
“oohhhh avanti Britt, non farmi venire la tristezza anche a me, lo sai che poi, se divento triste, ballo male, tua mamma, che tu ci sia o no, si straccia lo stesso!” disse Sugar
Brittany si incupì per quest’ultima frase e Sugar se ne accorse
“scusa…. Non volevo…. Io..”
“no! Hai ragione! E poi stasera mi và di distrarmi, chiamo nonna e le dico che torno tardi” le sorrise
“ok… vado, li stendo e torno!” disse la giovane show girl, uscendo con aria da diva. Per poi rientrare e dire
“Britt… andiamo con Steve il mio autista, non preoccuparti sò che è uno dei pochi che ti dà fiducia” le fece l’occhiolino, per poi sparire di nuovo e lasciarsi dietro una Brittany sorridente, felice di avere una migliore amica come Sugar, che la sapeva capire così profondamente
 
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Secondo capitoletto, iniziano ad esserci un po’ di personaggi ed a capire un po’ di dinamiche di amicizie e di vita delle due.
Grazie mille per tutte le cose belle che mi avete scritto nello scorso capitolo. Fatemi sapere che ne pensate di questo.
Bacio
E.
  
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