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Autore: martamatta    01/04/2012    1 recensioni
Prima di tutto un avvertimento hai lettori, questa storia è un crossover dove ci saranno vari personaggi dell’universo Capcom e Marvel il nostro Albert sarà il protagonista ma i personaggi principali non sono meno importanti diciamo che leggete e basta….a vostro riscio e pericolo!
detto questo vai con l'introduzione: una prigione in un mondo che collega due universi; l'uno completamente diverso dall'altro. Che cosa faresti se ti risvegliassi scoprendo che il tuo mondo è solo una piccola parte di un qualcosa di più grande? E che faresti se una grave minaccia stesse incombendo su quel qualcosa? Seguitemi e lo scoprirete
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Altro Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Albert si portò la mano destra sul mento, Magneto notando il suo gesto e cogliendo i suoi pensieri disse –non pensarci nemmeno!-, Albert sussultò e disse –non so di che parli…- Magneto gli rispose seccamente –lo dico per il tuo bene ragazzo! Nessuno conosce lessata collocazione degli “archivi” e chi la trovata non è rimasto del tutto intero per raccontarlo. Se non fossero così sicuri di saper proteggere quel posto non lo avrebbero mica collocato così vicino ai detenuti. Come si può dire…”mettere lucchetto e chiave nello stesso posto, cercando di tenerli comunque separati…” un modo comodo e conveniente!-.
Victor interruppe il loro discorso dicendo –veramente, qualcuno c’è stato!- entrambi lo guardavano sbalorditi e lui continuo –come Magneto non l’hai saputo? Mi riferisco ad Akuma! Lui a tentato di penetrare gli Archivi e per poco non c’è riuscito, adesso si trova in una cella di isolamento speciale dove rimarrà a tempo indefinito-.
Magneto disse seccato –questa è un'altra affermazione che è impossibile accedere agli Archivi, se non c’è riuscito un tipo come Akuma che possibilità hai tu o uno di noi senza i nostri poteri?-. Victor annuì ma Albert era ancora più pensieroso di prima e pensò “nascondere chiave e lucchetto nello stesso posto… è veramente un idea stupida! Nessun posto è impenetrabile, ma devo aspettare! Il virus tornerà da me, lo sento che mi sta chiamando. E a quel punto giuro che la farò pagare a quei pupazzi militari vestiti di nero…”.
Avevano finito tutti di mangiare quando Victor disse –ok iniziamo il giro turistico? Vieni con noi Erik?- Magneto sbuffò e poi annuì seccato, ed Albert pensò “si vede che non gli piace essere chiamato per nome”.
Si stavano alzando quando si sentirono delle forti risa riecheggiare per tutta la mensa a quel punto tutti e tre si voltarono. Dall’altra parte della sala un gruppo di detenuti ridevano ed osservavano un uomo dai capelli rossi e gli occhi verdi,tra i quaranta e i cinquant’anni, che stava maltrattando un ragazzo moro molto giovane, avrà avuto venticinque trent’anni.
Albert si sentì che la rabbia lo stava montando nel vedere che questo ragazzo subiva maltrattamenti e stava per avvicinarsi con rabbia e determinazione ma Victor e Magneto lo bloccarono afferendolo ad un braccio e dicendogli –noi anche vogliamo farla pagare a quei bastardi per come trattano quel ragazzo…ma se lo fai avrai mezza prigione che ti prende di mira-, Albert disse con rabbia  –chi sono quelli?-, Magneto rispose irrigidito –nel nostro universo c’è un tale di nome Wilson Fisk è uno dei peggioro cattivi, tanto che si fa chiamare Kingpin. Quando l’hanno portato qui ha pensato bene di esaminare ogni singolo prigioniero e di reclutare quelli che ritiene più adatti, per formare una banda, in modo da controllare questo posto- Albert rifletté un momento poi disse –cavolo avete manie esibizioniste per tutti questi sopranomi! Quali di loro è Fisk? E se è del vostro mondo perché anche voi non fate parte di questa patetica banda?- Victor sbuffò –sia a me che a Erik non è mai piaciuto quel tipo tanto meno quelli che lo circondano, sono tutti patetici, il vero potere se lo si merita o si acquista a fatica e no leccando i piedi a un tipo del genere! Sapendo chi siamo ci ha fatto un offerta ma l’abbiamo caldamente rifiutata dicendo che non ci interessava!- poi Magneto continuò –se cerchi Fisk lui a già mangiato da un pezzo. Si starò godendo l’aria fresca fuori. Intanto lascia che ti presenti l’uomo dai capelli rossi. Si chiama Norman Osborn detto Goblin è il tipo di uomo che farebbe di tutto per raggiungere i suoi scopi. Sulla sua destra, dietro di lui, quello con il viso sfigurato che sembra uscito da un film horror di serie B è Billy Russo detto Mosaico è un tipo che farebbe di tutto pur di arricchirsi! Sono i principali lecca piedi di Kingpin. Due veri bastardi!-.
Albert prese a fissare la scena più attentamente, appena il ragazzo cercava di rialzarsi da terra Osborn lo scaraventava di nuovo a terra. Non sapeva spiegarsi però il fatto che lui desse fastidio vedere una persona che veniva maltrattata, a lui che  nel suo mondo era noto per il suo egoismo e la sua malvagità, forse centrava il fatto che le manie di bullismo non gli sono mai piaciute fin da quando era un bambino come successe all’accademia della Umbrella molti anni fa quando conobbe William Birkin, o forse anche perché senza il virus in corpo si sentiva più vicino alle emozioni umane. 
Dopo un po’ di silenzio domandò ai suoi compagni –chi è il ragazzo? Quale strano sopranome si è affibbiato? È che ha fatto per meritarsi questo?- Victor rise sotto i baffi e disse –quel “ragazzo”  è il Dio asgardiano dell’inganno e delle malefatte, e ti sorprenderò sapere che non ha nessun sopranome! Ecco a te Loki!- Wesker rimase a bocca aperta poi Magneto continuo –a parte il fatto che con Kingpin a sempre alzato la cresta, ma poi lui e i suoi sgherri non lo sopportano poiché è un autentico Dio, invidia i suoi poteri e quindi l’hanno preso di mira come per dirgli “adesso qui non sei più tanto divino è? Sei come noi!”.la stessa invidia che provano nei nostri confronti, ma noi non alziamo mai la cresta soprattutto perché non abbiamo niente contro di loro e loro contro di noi!-, Albert riflette profondamente “Loki, nella mitologia nordica è un Dio notato di grande astuzia e diabolicità, gli antichi nordici sostenevano che la malvagità di Loki era necessaria per mantenere l’equilibrio cosmico, davvero interessante questo universo Marvel, sembra un parco giochi rispetto al mio mondo è così complicato!”.
Alla fine Victor ruppe i suoi pensieri dicendo –andiamo campione! Iniziamo il giro!- e lo spinse delicatamente verso la porta d’uscita seguito da Magneto.
Si lasciarono alle spalle la mensa, attraversarono un lungo corridoio e poi Victor si fermò davanti una stanza con la porta aperta e disse –questa è la biblioteca se vuoi leggere o hai semplicemente bisogno di un po’ di quiete puoi venire qui- Albert si affacciò leggermente e vedete dei tavoli vuoti con dei libri appoggiati al di sopra, circondati da parecchi scafali pieni zeppi di libri.
Andarono avanti e Victor si affacciò ad un enorme finestra dove si vedevano delle rocce e delle buche dove dei detenuti stavano scavando con delle pale o rompendo le rocce con dei picconi e Magneto disse annoiato –ecco l’attività ricreativa che ci aspetta ogni giorno per 7 ore, delle volte dalla mattina presto fino dopo l’ora di pranzo e al’altre volte dal pomeriggio fino tarda sera. So cosa stai pensando “che razza di rieducazione è questa” ma dobbiamo stare qui punto, non per essere rieducati! È un modo per tenerci occupati-, poi Victor continuò –invece dall’altro lato della prigione, collegato alla mensa, c’è il parco giochi di noi detenuti: pesi per allenarci, panchine per oziare eccetera eccetera….poi le docce si trovano al secondo piano, bagno tre volte a settimana con cambio di vestiti che quelli sporchi dovrai lavarti da solo nel tempo libero nella lavanderia che si trova proprio vicino alle docce. A grandi linee è questo quello che devi sapere qui! Hai capito?- Albert annuì poi all’improvviso si senti un’acuta campanella riecheggiare per i corridoi e Victor disse –essendo nuovo oggi non farai granché! Ma preparati che domani mattina anche per te inizierà la “rieducazione”, ti vengo a prendere io quando sarà il momento. Adesso torna in cella e ci vediamo domani- Albert annuì e li salutò con distacco e indifferenza.
Era immerso nei suoi pensieri per lui era tutto assurdo, infondo per chiunque si sia svegliato in una stanza semi buia senza porte e abbia scoperto dell’esistenza di due universi paralleli legati tra loro. Appena entrò nella sua cella la porta gli si chiuse alle spalle, poi si sdraiò dolcemente sulla branda, era stranamente molto stanco. Da quando il suo dolce elisir si era separato da lui si sentiva più fragile, più vulnerabile e questo lo rendeva più cauto e pericoloso che mai.          
 
 
nota dell'autrice:
allora cosa ne pensate? spero che vi sia piaciuto e che abbiate riconosciuto molti personaggi del mondo Marvel.
Comunque scusate per l'attesa ho avuto parecchio da fare.
un grazie a chi segue e a che scriverò delle recensioni
baci, martamatta 
  
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