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Autore: La Chiave di Do    01/04/2012    2 recensioni
Il cubetto di ghiaccio le scivolo' dalle mani rotolando rumorosamente sul pavimento.
L'altra lo raccolse e glielo rituffo' distrattamente nel whiskey e coca.
“Lo so che l'hai fatto apposta” disse.
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Scritta una sera, per lei, mentre camminavo sui tavoli nella casa del vetro.



*



Il cubetto di ghiaccio le scivolo' dalle mani rotolando rumorosamente sul pavimento.

L'altra lo raccolse e glielo rituffo' distrattamente nel whiskey e coca.

“Lo so che l'hai fatto apposta” disse.

Quella sorrise, comodamente stesa sul letto col bicchiere in mano; ripesco' il cubetto dal drink, infilandoselo in bocca.

Aspetto' strusciando le gambe nude l'una contro l'altra che la compagna si sedesse vicino a lei.

Inutilmente.

“Siedi” intimo' alla fine.

Inaspettatamente la ragazza obbedi', stendendosi puntellata sui gomiti.

“Ne vuoi?” le disse allungando il bicchiere dopo averci lasciato ricadere il cubetto.

Lei annui', sporgendosi per bere, ma si vide sottratta la preda.

Incrocio' quegli occhi bruni, maliziosi mentre bevevano al suo posto, riprendendo nuovamente il ghiaccio fra le labbra; poi lei stessa si offri', con la bocca colma di whiskey.

Delicatamente si avvicino', dischiudendole le labbra lentamente e incollandovi le sue progressivamente affinchè neanche una goccia andasse sprecata.

Ne bevvero entrambe trasformando quell'atto in una calda carezza delle lingue assetate, e il cubetto di ghiaccio passo' gelida nella bocca dell'altra.

Si staccarono, ma non prima di aver eliminato ogni goccia di alcol dalle labbra dell'altra.

Quella rimasta orfana del suo cubetto ne pesco' un secondo dal bicchiere, ormai abbandonato sul comodino.

Lo lascio' scivolare lentamente lungo il collo dell'altra.

“Fa caldo” disse mentre la vedeva rabbrividire.

Il ghiaccio segui' fra le sue dita la linea del seno senza evitarlo, risalendone le curve fino al suo punto piu' sensibile, lasciando una striscia argentea dove passava. La pelle si contrasse, lei tremo'.

Una bocca, bollente, sostitui' il ghiaccio, già scorso altrove, e il contrasto le fece inarcare la schiena.

Una mano, calda ma con al centro una gelida umidità, s'impossesso' del suo interno coscia, ma il suo gemito fu placato da quella lingua ormai conosciuta nella sua bocca in cui il suo cubetto si era ormai sciolto, lasciandovi solo una leggera frescura.

Istintivamente tuffo' entrambe le mani fra i suoi capelli corti mentre la mano, inesorabilmente lenta, le risaliva la gamba.

Ma crudele, lei, la lascio' libera di spalancare le labbra in un gemito muto quando il ghiaccio tocco' il suo piacere.

   
 
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