Sono solo pensieri che mi sono sentita di mettere per iscritto dopo aver vissuto alcune esperienze.

Sicilia, 1988. Tre bambini, Stefano, Enrico e Claudia, giocano insieme nella campagna bruciata dal sole estivo. Sono amici per la pelle, ma non sanno che tra loro c'è un segreto che può dividerli per sempre.
Milano, 2015. Stefano ha cambiato vita completamente e crede di essere libero dal passato, fino a quando non riceve una telefonata che lo riporta indietro, dove tutto è iniziato. E se ciò che si è lasciato alle spalle distruggesse il suo presente?
[Un nuovo capitolo ogni martedì]
AVVISO!
L'aggiornamento di martedì 16 luglio è rimandato a martedì 23 luglio.

TW: Disturbi mentali gravi e ciò che ne consegue come pillole, lesioni, allucinazioni.
« Sai Gio, la morte chiama la vita. Lei porta con sè una rabbia infantile, che scalcia come un
neonato ma è consapevole come un anziano. Eppure, impotente come un adolescente. Ci fa
vivere ogni stadio e come una malattia fa il suo corso portandosi via sempre un pezzo di noi.
Ma la tua malattia non doveva portarti via. »
Tratto dalla lettera per una compagna, un'amica, il cui cuore spento ora fa vivere una stella.
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"Marte ha detto che sta male." "Cosa ha detto di specifico?" "C'è una mano morta in corridoio, ha detto." "Stai vicino a Urano, ha la febbre. Marte è la solita, credo che la 'mano' sia solo il nuovo gatto che abbiamo preso in casa."
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[ In questo libro, parlo di sei ragazze. Sei esseri umani. Ci conoscerete. Per motivi di privacy
ho romanzato le storie. Fatti accaduti e descrizioni sono affini alle persone ma non esatte,
bensì romanzate e adattate al contesto. Perciò, per privacy, ci conoscerete come Sole,
Mercurio, Urano, Marte e Venere. Giove, è la dedica principale e il motivo di nascita di
questo libro. Grazie Marte per avermi detto che forse, lo dovevo

Silenzio. “Ma ti piaceva tanto?”
Abbastanza da pensare che forse non deve fasciarsi la testa e restare a Milano. Abbastanza da pensare che, se lui volesse, Manuela si sposterebbe pure in Piemonte, o in Campania. Abbastanza da farle capire che è come un albero in vaso, e che può ancora aspettare prima di decidere dove piantarsi. Può scegliere con cura, con calma, e nessuno le dice niente se intanto tiene le radici nello stresso confine di terracotta che le hanno assegnato i suoi genitori. Manuela può rimanere piccola un altro po’, ma vuole diventare grande.
“Sì, mi piaceva.” Tanto.

Primo giorno del Writepmber del gruppo Hurt and Confort su Facebook! Una storiella sul rapporto padri/figli, sulla paura di perdersi e sui sogni che meritano di avverarsi
Prompt: Non toccare quel tasto/Compagnia/Ferro da stiro

Lettera sull'amicizia. Nulla si crea, nulla si distrugge.

Ovvero: come un anti-eroe americano tentò di sopravvivere alla sua apocalisse personale nel mezzo di una guerra mondiale.
***
Per raggiungere il suo obiettivo doveva dimostrare di non essere quel che era realmente. O’ Hagan poteva vantare una consolidata esperienza nel campo. Da buon impostore aveva finto in ogni genere di situazione, poteva fingere di essere anche un valoroso soldato. O almeno così credeva...

Il signor A. Z. saltò giù dal letto, diritto, con il braccio teso verso l’alto, la mano chiusa in un pungo, l’indice proteso. Saltò giù dal letto con estrema sicurezza, la sicurezza di un momento, di chi si fa sordo alle opinioni altrui. Saltò giù dal letto, padrone di se medesimo e del mondo. Saltò giù dal letto e... splash.

Vorrei essere soltanto diversa a volte, senza le cose che ho in testa , senza paure .
Vorrei solo non nascondermi piu'.

Raccolta di testi brevi ed eterogenei, piccole scene di quotidianità e missing moment a volte buffi, a volte dolci, spesso ironici e leggermente cinici, da leggere durante la pausa caffè...
1) Saggezza di nonna
2) (No)Problem solving
3) Caffè... e un pizzico di cinismo
$) Natura (R)
6) Devi morire tesoro (due flash)
7) l'ingordigia

Song-fic della canzone di Lucio Dalla "4/3/1943"

La sedia è scomoda, la sala d’attesa è piena di gente e sembra che tutti mi guardino.
Quel maledetto dottore è sempre in ritardo.
Il telefono stretto in mano vibra con insistenza ed io speranzosa rivolgo lo sguardo allo schermo.
Non sei tu.
Da "Scelte" Capitolo 2
Raccolta di piccoli racconti dimenticati in un cassetto.

Rose innaffia spesso i quattro cactus coltiva sul suo piccolo balcone. Spesso, durante questi momenti di giardinaggio, osserva il balcone dirimpetto al suo e le persone che lo frequentano.
Quanta importanza hanno le persone di cui ci circondiamo e che consideriamo dei modelli?

Ecco come la tigre ha ottenuto le strisce

Scritta nel mentre accendevo una candela, rappresenta lo stato della mia anima, attualmente