Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: moira78    28/10/2006    5 recensioni
Questa è una storia che ho scritto un paio di anni fa e, visto che stiamo in periodo halloweeniano ho deciso di riproporla qui.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL BALLO IN MASCHERA




La tregua parve essere giunta, e la musica rallentò nel grande salone. Ognuno sognava di ballare un lento con qualcun altro.

Shampoo e Ukyo si lanciavano sguardi accesi d’ira contendendosi Ranma, Kodachi preparava un infuso per addormentarlo e sedurlo.
Ranma, dal canto suo, sedeva in un angolo cercando di non farsi catturare o avvelenare dalle sue pretendenti.
‘Come ho potuto trattare Akane così? Pensò ‘chissà dov’è adesso’ girò lo sguardo attorno a sé e…la vide. Kuno la stava importunando, e lei lo scacciava stizzita.

“Vuoi diventare uno zombi Kuno? Lasciami in pace!” Poi il suo sguardo si incrociò direttamente con quello di Ranma. Lui imprecò dentro di sé: Shampoo e le altre avevano scelto quel momento per saltargli addosso, e lui udì distintamente Akane dire “Va bene Kuno! Balliamo pure!”

“Ahh Kodachi, allontana quell’affare, non lo berrò mai!”

“Ma è il cocktail dell’amore, mio tesoro!” Cinguettò lei avvicinandoglielo di prepotenza.

“Accidenti, ti ho detto che non lo voglio!” E così dicendo si abbassò di scatto, e Ukyo, che era alle sue spalle, ricevette il liquido violaceo in piena faccia.

“OOOPS!” Esclamarono Shampoo e Kodachi in coro.

“Oops?” Domandò Ranma che non aveva visto nulla.

Ucchan gli cadde in grembo russando sonoramente “Ucchan! Kodachi, che le hai fatto!”

“Ehm…credo che abbia ingerito il sonn…il cocktail che avevo preparato per te…!”

“Già – fece Shampoo stizzita – un cocktail che addormenta! E tu lo volevi dare al mio Lanma?!”

“Ah ah ah ah ah! Che dici ragazzina?! Ranma è solo mio!” La Rosa Nera attaccò, e Ranma saltò a debita distanza da loro con Ukyo tra le braccia.

“Lanma! – gli urlò l’amazzone – aspetta solo un secondo e sarò da te!”

“No mio tesoro! – gridò Kodachi – sarò io ad essere da te in un secondo!”

“Ahhh, fate un po’ come vi pare!” Esclamò Ranma esasperato. Guardò Ucchan e sospirò ‘poveretta’ pensò ‘ci ha rimesso al posto mio!’

“RANMA! IO TI UCCIDO!!!!”

Ranma saltò in tempo per evitare il colpo di Ryoga, afferrò una bottiglia d’aranciata e gliela versò addosso “Datti una calmata P-chan!”

“BWEEEE!! BWEEEEEEE!!!” Strepitò il porcellino seminascosto dal mantello nero.

Ranma sorrise “Il vampiro di un porcellino! Sei proprio buffo P-chan!”

“BWEEE!”

“Ora stai calmo e veglia su Ucch...UGH!”

SBONK!

“Ranma! Che hai fatto a P-chan!!”

“Ma Akane….non stavi ballando con Kuno?!”

Lei prese il maialino tra le braccia “Sì perché, sei geloso per caso?! Si dà il caso che lui mi trovi molto più femminile di te! Oh mio piccolo P-chan, chi ti ha ridotto in questo modo? E’stato quel cattivone di Ranma, vero? Vieni che ti lavo il musetto!”

“Guarda che non sono stato io a conciarlo così! E poi NON SONO GELOSO!!” Ringhiò Ranma.

“Oh lo so! Vedo che ti sei già consolato!” Esclamò lei indicando Ucchan con un cenno della testa.

Lui si accorse di averla ancora in braccio “Eh? Uh? Lei…è stata avvelenata da Kodachi, e così…”

“Si, certo!” Fece Akane voltandosi e andando via con P-chan in braccio.

Ranma rimase lì a vederla ancheggiare lontano da lui, e si domandò come mai non si fosse accorto fino ad allora di quanto fosse sexy la sua fidanzata. Con cura, adagiò l’amica su un cuscino “Scusami Ucchan – mormorò – devo impedire che bagni quell’idiota con l’acqua calda!” E saltò via.



Genma e Soun giacevano completamente ubriachi in un angolo, e Kasumi li guardava preoccupata.

“Non temere sorellina! – la rincuorò Nabiki – è stato solo il sake! Una bella dormita e torneranno come nuovi!”

La maggiore delle sorelle Tendo annuì, poi scorse Kuno tra la folla “Oh! Ma Kuno ha cambiato costume!”

“Già – fece Nabiki avvicinandolo – per cause di forza maggiore! Vero Kuno?”

“Taci ragazzina! E’il cuore che fa più male!” Esclamò.

“Vuol dire che Akane ti ha mollato? Vuoi che te lo conceda io questo ballo?” Fece lei maliziosa.

Lui si voltò stizzito “Mpfh! Piuttosto inviterò questa dolce creatura….come ti chiami bella maga?”

“E’una strega!” Precisò Nabiki.

“Sorella! – esclamò Kasumi arrossendo - Io sono Kasumi, Kuno, non mi riconosci?”

“Oh! La mia futura cognata! Mi concederesti questo ballo?” Le domandò con un baciamano.

“Ma io…”

“Vai Kasumi – la incitò Nabiki con una piccola spinta – Non è la mia più grande aspirazione ballare un lento con Kuno, e…….divertiti!”

“Ma tu…..” Esitò lei.

“SHAMPOOO! AMOREEEEEEE!”

“Io credo che ballerò con lui!” Esclamò Nabiki fermando Mousse con un pugno e afferrandolo poi per un braccio.

“Non sono Shampoo, idiota! Ma ti va di ballare lo stesso?”

Mousse la squadrò “Oh…bè…perché no? Magari la farò ingelosire! Ah ah ah ah!”

‘Sì, nei tuoi sogni!’ Pensò Nabiki sapendo quanto l’amazzone lo ignorasse.

E così le strane coppie ballarono in silenzio.



Mentre Shampoo e Kodachi continuavano a lottare, Akane raggiunse la stanza da bagno con P-chan.

“Stupido….!” Mormorò sentendo già le lacrime salirle agli occhi.

Il maialino la guardò con tristezza ‘Ranma – pensò – perché la fai soffrire così?! Sei un verme!! Non meriti il suo amore!!’

Deciso a fargliela pagare, saltò giù dalle sue braccia e corse a cercarlo.

“P-chan dove….?!” Akane si interruppe non appena si voltò: Ranma era lì in piedi, e aveva P-chan in una mano.

“Ehi Ryoga! Come mai tutta questa fretta? Non vuoi che Akane ti faccia il bagnetto?”

“BWEEEEEEE!!!”

“Lascialo stare idiota! E poi che c’entra Ryoga?!” Ringhiò lei.

Lui sorrise maligno “Lo vorresti sapere, eh?” Lentamente si avvicinò al rubinetto dell’acqua calda, e P-chan lo graffiò saltando via.

“Ah! Maledetto!!”

Akane gli mollò l’ennesimo schiaffo “Ti ho detto di lasciar stare P-chan!!!”

“Oh, vai al diavolo! – poi si accorse che piangeva – Akane…”

“NON TI AVVICINARE!!” Gridò scappando via.

“Akane aspetta!!” Ranma la seguì ancora.



Nel giardino la musica arrivava lontana ma chiara, e Akane rabbrividì nell’aria fresca. Le lacrime che le si andavano asciugando sul viso le avevano lasciato tracce di mascara sulle gote, e ora erano gelide al vento della sera.

Sentì i suoi passi, ma era decisa a non girarsi; non voleva che quello stupido la vedesse piangere per lui! Fece per andare via, ma una mano le si posò sulla spalla nuda. Akane trasalì al suo calore.

“Akane” Mormorò Ranma con una voce che le parve tanto calda e dolce.

“Lasciami stare!” Ribattè freddamente.

“Akane….guardami!” Ranma la fece girare verso di lui, nonostante le sue proteste.

“E perché dovrei guardarti, idiota!”

“Perché così….posso chiederti scusa” Bisbigliò soffiandole alito caldo sul viso.

Akane arrossì lievemente, rabbrividendo al tocco caldo delle mani di lui sulle proprie spalle gelide.

“Cosa…?” Biascicò incredula.

Lui fece scivolare le mani sulle sue braccia e le prese le mani, pensando che non si sarebbe mai stancato di toccare la sua pelle liscia.

“Perdonami…io…non volevo offenderti…” Ranma prese un respiro profondo, e si preparò a dire ciò che non aveva mai avuto il coraggio di dire.

“Ranma io….” Ma lui le posò un dito sulle labbra, obbligandola a tacere, e la guardò intensamente.

“Per favore non interrompermi….non so se riuscirei a ripeterlo…perciò ascolta”

Akane resistette a malapena all’impulso di posare un bacio lieve sul suo dito ruvido, e chiuse gli occhi per non perdersi in quelli profondi di Ranma.

“Ti ascolto” Disse guardandolo di nuovo.

“Bene – Ranma prese fiato – Io non penso affatto che tu sia grassa…o brutta….in realtà….in realtà questo vestito da strega…ti sta benissimo”

“Ranma…!”

“No, zitta ti prego! Io credo…che tu sia…molto…molto…carina Akane, anzi, sei proprio…bella stasera”

Akane si sentì avvampare, e anche Ranma sentiva un caldo del diavolo quando le prese una mano tra le sue.

“…quindi – continuò lui con voce tremante – visto che sei la mia fidanzata….balleresti con me?”

Akane sorrise e fece un piccolo inchino “Con molto piacere Ranma, anche tu sei un vampiro niente male”

Impacciati, cercarono di allacciarsi in un lento, e Akane gli suggerì di porre una mano sulla sua vita; poi pose la propria sulla spalla di Ranma, e con l’altra intrecciò quella libera di lui.

“Pronta?” fece lui tremante.

Akane annuì, e piano piano, seguendo il ritmo lento della musica, volteggiarono lievemente, mentre il vento leggero faceva svolazzare il vestito di Akane e il mantello color porpora di Ranma.

I battiti dei loro cuori accelerarono, e Ranma assaporò il tocco della propria mano sulla vita sottile di lei, desiderando ardentemente di stringersela al petto, proteggendola, cullandola….
Akane non sentiva più freddo; l’affascinante vampiro che aveva di fronte aveva le gote rosse e gli occhi accesi, e lei poteva avvertire il profumo muschiato e maschile che proveniva da lui. Come riflesso ai pensieri del suo fidanzato, desiderò ardentemente di posare la testa sul torace muscoloso e sicuro di lui, aspirandone il profumo, inebriandosene….

E, come per un tacito accordo, i due si strinsero in un abbraccio dapprima lieve, poi più stretto e profondo, e in quel momento la musica sparì, il vento divenne caldo, e la luna fu solo un cerchio appeso in un cielo pieno di stelle. Tutto era silenzio; solo il loro respiro li cullava in quel ballo fuori dal tempo.

Ranma affondò il viso trai capelli profumati di lei, aspirandone l’odore pulito, e lentamente pose tutte e due le mani sulla schiena di lei, trasmettendole lunghi brividi caldi.
Akane fece salire le proprie mani sul collo di lui, e affondò le punte delle dita sulla sua treccina morbida, carezzandola lievemente.

Come vittime di un incantesimo, il vampiro affascinante e la strega sexy si guardarono con occhi che brillavano da far invidia alle stelle, e i loro volti si avvicinarono pian piano. Ranma le pulì le macchie di mascara con dita tremanti, foggiò a coppa il volto di Akane, e si chinò.
Lei si lasciò condurre, le guance in fiamme, il respiro corto, già sentiva l’alito caldo di lui pregarla di chiudere gli occhi….ecco, le loro labbra si stavano già sfiorando….

“RANMA SAOTOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!”

I due gridarono all’unisono, staccandosi precipitosamente.

Davanti a loro….

“Aiuto Ranma! Un vampiro vero!!!”

In effetti Ryoga era stato truccato in maniera magistrale, ma fu la rabbia di vedere Akane tra le braccia di Ranma a trasformarlo in un vero mostro d’ira. I capelli fluttuavano nell’aura rossa che emanava, liberi dalla bandana, il mantello era spalancato sulle sue braccia pronte ad uccidere l’avversario, e dai canini tipici del ragazzo colava una sostanza rossa.

“Ryo…Ryoga?! Quello non è sangue, vero?” Balbettò Ranma inorridito.

“E’IL TUO SANGUE CHE VOGLIO; RAZZA DI PORCOOOOOO!”

“Ma Ryoga…noi non…” Akane cercò di spiegarsi, ma lui neanche la sentì.

“E’inutile Akane! Questo testone ha in mente solo di combattere!”

Con un salto gli si parò davanti, ma prima che cominciassero la lotta, qualcuno lo chiamò a gran voce.

“LANMAAA! Che ti ha fatto quella ragazza violenta?! Ha cercato di sedurti?!”

Akane guardò Shampoo in cagnesco “Ehi, tu! Violenta a chi?!”

“Cosa hai fatto al mio Lanma?!”

“Ah ah ah ah ah ah! Sciocca ragazzina! Ranma è solo mio!” Kodachi spuntò dal nulla in un turbinìo di rose nere.

“Ci mancava anche lei…” Mormorò Akane con una mano sulla fronte.

Ranma e Ryoga guardavano allibiti la scena, poi si ricordarono di dover combattere, ma non appena Ryoga caricò il destro…

“SAOTOMEEEEE!!!!”

“Già….mancava ancora Kuno” Commentò Ranma contrariato.

“Nabiki Tendo diceva il vero! Tu cercavi di abusare di Akane!”

“ABUSARE?! Ma che vai cianciando!” Mentre si spiegava, il ragazzo col codino evitava i colpi della spada di legno “Noi [salto] stavamo [schivata] solo [salto] ballando! [pugno]”

Kuno cadde a terra come un salame, e Ryoga si rimise in guardia.

“Dì un po’ P-chan… - esordì incuriosito schivando un pugno – cos’è, sei caduto con la faccia su un pomodoro?”

“NON chiamarmi P-chaaaan!”

Ranma non rispondeva agli attacchi di Ryoga, si limitò a schivarlo e ad avvicinarsi

“Va bene: Ryoga….allora? Mica avrai succhiato il sangue a qualcuno!” Ora si trovava naso a naso con lui.

“Mi sono morso la lingua, IDIOTA!” Gli gridò in faccia.

Ranma cominciò a ridere, e Ryoga reagì, ma lui fu lesto a spostarsi con un salto mortale all’indietro.

“Quando ho visto che stringevi Akane tra le tue braccia – continuò Ryoga drammaticamente – ho perso il controllo dei miei movimenti….ORA MUORIIII!!!”

“RANCHAAAAAN!!!” La spatola di Ukyo colpì Ryoga alla nuca, interrompendolo nel pieno dell’attacco.

“Ukyo? Stai bene?” Domandò lui premuroso.

SCIAFFF!!

“Ehi, ma stasera volete proprio riempirmi di schiaffi?!” Esclamò indignato.

“Mi hai tradito! Tu….”

“Allontanati da Ranma brutta strega!” Kodachi sciorinò il suo nastro.

“Che fai, lasci un incontro a metà?!” Sbraitò Shampoo che stava combattendo con la Rosa Nera.

Kuno si svegliò, e si avventò su Akane “Mio tesoro, fuggi con me stanotte!”

“Mollami Kuno!”

Dietro ad un cespuglio, Nabiki seguiva la scena con un sorriso.



Dietro di lei, un gruppo assortito di compagni del Furinkan vestiti da mostri, la avvicinarono come d’accordo.

“Bravi, siete venuti in orario!” Commentò lei.

“Allora? – domandò uno zombie – queste istantanee?”

“Sì, è vero che li hai fotografati insieme?” Intervenne uno strano mostro.

“Calma, calma….vi interessano queste foto dove Ranma e Akane si baciano? Mille yen l’una!”



E così, mentre la lotta di Ranma e Akane contro i rispettivi pretendenti proseguiva, e Nabiki guadagnava a loro discapito, nel cielo la luna fece capolino da una piccole coltre di nubi, illuminando una figura oscura e sghignazzante su una scopa……..



FINE!
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: moira78