Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: groffgasm    02/04/2012    0 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5, 6, 7, 8
Dall'inizio!
Più in alto quella gamba, David!
Voi nella terza fila siete fuori tempo!
Luci!
Ragazzi, più energia, più grinta!
Forza, Jesse, puoi fare di meglio!
Sorridi, Katharine!
Il vibrato, Anjelica! Devi lavorare di più sul vibrato!
Ok, ragazzi, cinque minuti di pausa.



"Giornataccia?" chiese Rachel quando si ritrovò il suo ragazzo alla porta. Jesse entrò e si gettò sul letto a pancia in giù affondando la testa nel cuscino. "Voglio morire."
"Ah, capisco... Momento Drama Queen?" Rachel  si sedette affianco a Jesse e cominciò a passare le sue dita tra i suoi ricci.
"In questo momento non ho neanche la forza di innervosirmi perchè mi stai scompigliando i capelli, pensa un po' tu come sono ridotto. E devo assolutamente lavorare su due scene stasera."
"Se solo avessi una ragazza disposta a studiare le battute con te davanti a un piatto di spaghetti..."
Jesse alzò la faccia di scatto. "Hai cucinato gli spaghetti con la ricetta di Kurt?"
"Saranno pronti tra qualche minuto." Rachel si chinò per baciare Jesse sulle labbra e poi si alzò dal letto per tornare ai fornelli. Fece ritorno poco dopo con due piatti fumanti in mano e invitò Jesse ad accomodarsi a tavola. Il ragazzo ubbidì.
"Allora, vuoi raccontarmi cos'è successo?" chiese la ragazza prima di infilare la prima forchettata in bocca.
"Ho fatto schifo. Non mi stupirei se decidessero di rimpiazzarmi a dieci giorni dalla Prima."
"Esageri come sempre. Non puoi essere stato così terribile."
"Fossi stata presente alla prove la penseresti diversamente." Jesse buttò giù un po' di vino rosso. "Forse hanno sbagliato a scegliere me. In fondo la maggior parte del cast è gente con tanta esperienza alla spalle. E io sono solo..."
"E tu sei Jesse St. James, una delle persone più talentuose che io abbia mai conosciuto in vita mia. Sai recitare, cantare e ballare... E sei decisamente bravo, molto bravo."
"Forse non lo sono abbastanza..."
"Ok, basta così." Rachel posò la forchetta nel piatto e allungò le sue mani per raggiungere quelle di Jesse dall'altra parte del tavolo. "Il giorno in cui ti chiamarono per comunicarti che avevi ottenuto la parte, ricordi cosa ti dissero con esattezza? Perchè scelsero proprio te?"
Certo che se lo ricordava, Jesse. Come poteva dimenticare quelle parole che avevano reso quell'afoso pomeriggio di Luglio uno dei giorni più belli della sua vita? Aspettava quella chiamata da una settimana. Aveva passato quei giorni incollato al cellulare in stato d'ansia. Non se n'era staccato nemmeno per un secondo. Aveva superato quattro provini. Ora la chiamata che aspettava non significava più un luogo e un orario d'incontro per un altro provino ma un sì o un no. Sei dentro o sei fuori. Era al bar con Matt quando ricevette la tanto attesa chiamata. "Il regista mi disse che nell'istante in cui cominciai a cantare capì di aver trovato la persona giusta. Rimasero colpiti dalla mia grinta e dal mio talento. Abbiamo notato qualcosa di diverso in te. Una innata sicurezza e predisposizione a muoversi sul palcoscenico. Broadway ha bisogno di volti nuovi come il tuo. Congratulazioni, ragazzo, la parte è tua." Jesse si accorse che un sorriso si era formato tutto d'un tratto sul suo viso mentre raccontava a Rachel della telefonata che gli aveva cambiato la vita.
"Bene, in tal caso io darei retta a loro piuttosto che demoralizzarmi per una giornata andata male. Sono professionisti. Lascia giudicare a loro se sei bravo abbastanza. Non credi che lo sappiano meglio di te? Ti hanno scelto tanto tempo fa e lo rifarebbero anche ora. Perchè credono in te. E anch'io credo in te."
Jesse strinse la mano di Rachel più forte. "Ecco perchè ti amo. Sai sempre cosa dire e cosa fare per farmi stare meglio. Ma soprattutto perchè mi prepari gli spaghetti. Sì, prima di tutto per gli spaghetti."
I due ragazzi scoppiarono a ridere guardandosi negli occhi. Poi Rachel si alzò dalla sedia e si andò a sedere in braccio a Jesse. "Sei uno su un milione, ricordi? Capisco che sei agitato per la Prima, ma non puoi abbatterti così. Sarai fantastico. Il pubblico ti adorerà. Ben presto ti ritroverai lunghe file di ragazzine che ti aspetteranno all'uscita del teatro per avere il tuo autografo. E io sarò lì per te."
"Cioè sarai nella fila insieme alle ragazzine?"
"No, cretino." Rachel diede un colpetto sulla testa di Jesse. "Intendo che potrai sempre contare su di me. Anche se pensandoci meglio...  probabilmente sarebbe meglio se mi facessi trovare anch'io nella fila tra le ragazzine così da mettere subito in chiaro che non sei disponibile, che sei mio e che solo a me è permesso fare certe cose..."
"Tipo?"
"Tipo..." Rachel posò le labbra sul collo di Jesse e lo percorse tutto con i suoi teneri baci. "... questo...". Poi mentre le loro lingue erano incollate tra di loro portò le mani alla cerniera dei suoi jeans e la abbassò.  "... e questo."
"Interessante..." sussurrò Jesse.
"Scommetto che vuoi prima finire gli spaghetti..."
"È inutile... Come mi capisci tu non mi capisce nessuno."



"Kate, sono qui!" gridò Rachel quando individuò la sorella di Jesse tra la folla.
La ragazzina corse verso di lei lasciando indietro i suoi genitori e gli altri parenti che cercavano inutilmente di tenere il passo. "Ciao, Rachel!" disse buttandosi tra le sue braccia. Poi salutò con la mano Kurt, Matt, Vanessa e  tutti gli amici di Jesse.
"Ti trovo in ottima forma, Kate!"
"Ti piace il mio vestito?" chiese la ragazzina facendo una giravolta su se stessa.
"Tantissimo!"
"È nuovo. L'ho comprato per l'occasione. Dio, quanto sono elettrizzata!" confessò Kate facendosi aria con le mani. "Lui come sta? Quando l'hai sentito l'ultima volta?"
"Una decina di minuti fa mi ha mandato un messaggio. È agitatissimo. Voleva sapere come fosse la situazione qui fuori. Avrei voluto cercare di farlo stare meglio ma dicendogli che il teatro è già quasi tutto pieno credo di non aver fatto altro che peggiorare le cose."
"Non è colpa tua. Credo che in questo momento niente e nessuno sarebbe in grado di tranquillizzarlo."
"Sì, lo so, hai ragione. Se mi trovassi io ad un'ora dal mio debutto starei letteralmente impazzendo. Oh, quasi dimenticavo, loro sono i miei papà." disse indicando Hiram e Leroy, i quali avevano già preso posto.
"Piacere di conoscerti, signorina. È impressionante la somiglianza con Jesse, non è vero Leroy?"
"Sì, è incredibile."
Subito dopo vennero raggiunti dalla famiglia di Jesse. Il padre e la madre indossavano rispettivamente uno smoking nero e un tailleur rosso. A primo impatto, Rachel pensò che fossero molto sulle loro. Poi c'erano i suoi zii, quelli che praticamente l'avevano cresciuto. Elegantissimi anche loro e in più i loro volti sembravano molto più rassicuranti.  Il fratello maggiore di Jesse non era riuscito a liberarsi dagli impegni di lavoro e anche se Jesse non aveva voluto ammetterlo, un po' ne era rimasto deluso. E infine c'era una coppia di anziane signore. Devono essere le sue due nonne, entrambe vedove, pensò Rachel.

"La tua famiglia è appena arrivata. Tua madre mi ha squadrato dalla testa ai piedi ma tutto sommato credo di aver fatto una buona impressione. Tua zia è un tesoro, gentilissima. Le manchi tanto. Siamo tutti in trepida attesa. Come va dietro le quinte?"

"La tensione è alle stelle. Qui sono tutti impegnati nei loro rituali pre-esibizione. Chi prega, chi stringe il proprio portafortuna... e io me ne sto qui in disparte seduto per terra a far nulla. Ora il regista ci sta chiamando, dice che deve parlarci. Ci sentiamo dopo."

"Ok, ragazzi, vi ho convocati tutti qui per dirvi un paio di cose. Ormai ci siamo. È arrivato il vostro momento. Manca mezz'ora all'apertura del sipario. Per molti di voi tutto ciò non è una novità. Molti di voi sono abituati ad esibirsi in un teatro pieno di gente e questa è solo una delle tante serate in cui si esibirà per loro. C'è gente tra voi che è veterana di Broadway. Ma c'è anche chi non lo è. Per qualcuno di voi questa è la prima volta. Per qualcuno di voi questa non è solo una serata tra tante, ma la serata. Qualcuno di voi stasera farà il suo debutto, il suo ingresso ufficiale nel meraviglioso mondo di Broadway. Un mondo in cui per due ore ogni sera possiamo essere chiunque vogliamo essere. In un mondo in cui auto-tune e la musica commerciale venduta da ragazzini nel pieno della pubertà sembrano vincere il favore del pubblico, noi siamo quelli che abbiamo passato anni e anni di dura preparazione, che cantano, ballano e recitano dal vivo, con tutti i pro e i contro che ne derivano. Per qualcuno di voi salire su quel palco tra poco  significa realizzare un sogno. Significa dimostrare a sè stessi e a tutti gli altri di che pasta si è fatti, che tutti gli sforzi e i sacrifici sono valsi a qualcosa. Ora, che questa sia la vostra prima volta o la vostra ventesima volta, poco importa. Siamo un gruppo, un bel gruppo. Abbiamo fatto un percorso insieme. Abbiamo lavorato sodo per mesi e mesi. Non ci resta che raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato per tutto questo tempo. Non ci resta che salire su quel palco e regalare a tutti quelli lì fuori uno spettacolo indimenticabile. E credetemi, ne siamo in grado. Ci sono le vostre famiglie e i vostri amici lì fuori, così come celebrità e alcuni dei giornalisti più importanti non solo di New York, ma di tutta la nazione. Voglio che per stasera dimentichino tutte le loro preoccupazioni e tutte le bollette da pagare. Sorprendeteli, entusiasmateli, emozionateli. Ognuno di voi è in grado di farlo. Ognuno di voi è degno di essere qui. Siete cresciuti e migliorati in questi mesi. E io vi ringrazio, vi ringrazio tutti perchè mi avete dato tanto. Siete un bellissimo cast. Mi avete emozionato e mi avete ricordato ogni giorno perchè amo il mio lavoro. Ok, ora, dato che ho già adocchiato qualche ragazza che si sta commuovendo e non ho intenzione di rovinarvi il make-up, dirò solo un'ultima cosa: salite su quel palco, fate il culo a tutti e soprattutto... divertitevi, perchè se non vi divertite a fare ciò che state per fare, se non vi rende felici, allora vuol dire che dovete cambiare mestiere."

"Michael, il regista, ci ha appena fatto un discorso d'incoraggiamento davvero toccante. Si è creata un'atmosfera bellissima qui dietro le quinte. Mi sento pronto e carico. Non vedo l'ora di cominciare!"
"Fantastico! Anch'io non vedo l'ora di vederti sul palco! Sono così fiera e contenta per te! Sarai fantastico, non ho dubbi a riguardo. Ti amo."

"Sappi che stasera su quel palco mi esibisco per due persone. Mi esibisco per me stesso, perchè ballare, cantare e recitare è ciò che mi rende felice, e mi esibisco per te, perchè tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Ti amo."

"3... 2... 1... Si va in scena, ragazzi!"

Il sipario si alzò alle 8:00 in punto, ma Jesse dovette aspettare altri cinque minuti prima di mettere piede sul palco. L'attrice che interpretava Tracy aveva dato ufficialmente inizio al musical con la sua performance in Good Morning Baltimore e poco dopo fu il turno di Jesse e di altri componenti del cast di portare avanti lo spettacolo con The Nicest Kids In Town.
Come ci si prepara ad affrontare il momento che si aspetta da tutta una vita? Ecco qualcosa che dovrebbero insegnare nelle scuole. Ma infondo non servirebbe poi a molto dato che la risposta è semplicissima: Non puoi. Non esiste alcun modo per prepararsi ad una cosa simile. E Jesse se ne rese conto quando si ritrovò su quel palcoscenico davanti a 1526 persone e con decine di luci puntate addosso per fare ciò che aveva sempre sognato di fare. "Il meraviglioso mondo di Broadway, un mondo in cui per due ore ogni sera possiamo essere chiunque vogliamo essere." Le parole di Michael si fecero strada nella mente di Jesse. Non era forse quella la cosa più bella di Broadway? Immergersi anima e corpo in un mondo fantastico e trascinarci dentro chiunque fosse seduto su quelle poltrone? Allora Jesse prese un respiro profondo, mise su la sua migliore showface e si trasformò in Link Larkin, la star del Corny Collins Show.
Quando Rachel vide il suo ragazzo sul palco non potette fare a meno di lanciare un grido di gioia e di stringere forte la mano di Kate, seduta accanto a lei, per l'emozione. Non sarebbe mai potuta essere più orgogliosa di lui. Era impossibile staccargli gli occhi di dosso. Era tutto ciò che si era immaginata e molto di più. Era carismatico, attraente, completamente a suo agio e sicuro di sè nei panni del suo personaggio, e dopo una rapida occhiata intorno, Rachel si rese conto che non era la sola a pensarla così.

Roll Call...
I'm Amber!
Brad!
Tammy!
Fender!
Brenda!
Sketch!
Shelley!
IQ!
Lou Ann!
Joey!
Mikey, Vicki, Becky, Bix, Jesse, Darla, Paulie!
Noreen!
Doreen!
And I'm... Link!


Il pubblico è impazzito. E non si trattava solo di ragazze ma anche di giornalisti, critici e donne di una certa età. Insomma, quel genere di persone da cui ti aspetteresti un comportamento composto e decoroso. Sono soprattutto loro a dimostrare il loro entusiasmo attraverso urla e applausi per il ragazzo con i capelli gelatinati e il completo blu scuro. Rachel non poteva esserne assolutamente certa, ma era abbastanza sicura che in quel momento Jesse avesse guardato lei con quel suo sorriso smagliante e che il suo occhiolino fosse indirizzato proprio a lei. Jesse St. James, il ragazzo che aveva conquistato il suo cuore dopo aver duettato con lei sulle note di Hello di Lionel Richie e che ora stava conquistando i cuori di tutti quelli presenti in sala. Il musical procedette alla grande e il cast continuò a dar prova di enorme bravura un numero dopo l'altro senza la benchè minima esitazione. Dai ballerini in ultima fila ai personaggi principali, erano tutti bravissimi. E il pubblico si godeva beatamente lo spettacolo. Fu con It Takes Two e Without Love che Jesse ebbe occasione di dimostrare a pieno di cosa fosse capace e Rachel potette sentire le ragazze letteralmente sciogliersi sulle loro poltrone. Jesse era perfetto. Era nato per stare su un palcoscenico. Si muoveva con una padronanza da professionista a soli 20 anni. Nessuno avrebbe potuto dire il contrario. Forse solo Jesse stesso avrebbe potuto. Probabilmente rivedendosi avrebbe detto qualcosa del tipo "Qui avrei potuto saltare più in alto" o "In questa scena non sono stato convincente abbastanza" perchè lui è sempre stato severo con se stesso e non solo riguardo a questo genere di cose. Rachel sorrise ripensando al loro primo incontro. "La tua interpretazione di Don't Rain On My Parade era imperfetta. Ti mancava totalmente la profondità emotiva di Barbra. Ma hai talento"."Si può fare sempre di meglio." soleva invece ripeterle quando provavano insieme ai tempi del Glee Club. Quanta strada aveva fatto da allora, Jesse. Era riuscito ad evadere da quella noiosa città di provincia e dopo tanti no, tante porte in faccia, ora stava finalmente vivendo il suo sogno. Jesse St. James, uno su un milione.

And you can't stop 
The motion of the ocean 
Or the rain from above
You can try to stop the paradise
We're dreaming of 
But you cannot stop the rhythm
Of two hearts in love to stay 
'Cause you can't stop the beat
You can't stop the beat!
You can't stop the beat!

Calò il sipario. Il pubblico era in visibilio. Forse era troppo presto per dirlo, ma Rachel era sicura che all'indomani le recensioni sul revival di Hairspray al Winter Garden Theatre sarebbero state tutte positive. Dopo un paio di minuti il sipario venne di nuovo innalzato e tutto il cast era sistemato ordinatamente sul palco per godersi i meritati applausi. Michael, il regista, fece un breve discorso di ringraziamento e poi presentò tutti quelli che avevano reso possibile la realizzazione del musical a partire da chi lavorava dietro le quinte fino ad arrivare al corpo di ballo e agli attori presentandoli uno per volta. La maggior parte di loro venne presentata così: personaggio che ha interpretato nel musical, precedenti lavori nel mondo di Broadway (se ce ne sono stati) e nome. Al che l'attore fa un passo avanti e fa un inchino mentre il pubblico lo applaude. Ma per Jesse e altri membri venne fatta un'eccezione. "Permettete una menzione speciale per questo giovane ragazzo che oggi ha debuttato ufficialmente nel mondo di Broadway nei panni di Link Larkin." Il pubblico esplose in un applauso ancor prima che Michael potesse finire. "Jesse St. James, signori e signore!". Jesse fece un passo avanti e lanciò qualche bacio volante al pubblico in segno di gratitudine. Riservò l'ultimo in direzione della sua famiglia e dei suoi amici che erano in piedi ad applaudire orgogliosi nelle prime file. Rachel e Kate versarono più di una lacrima. Matt sollevò il pollice in aria, un gesto che voleva dire "Ce l'hai fatta, amico. Ce l'hai fatta."

Jesse aveva dato indicazioni precise a Rachel. Le aveva detto di aspettare fuori dal teatro dopo lo spettacolo insieme al resto della comitiva e ai parenti. Le aveva promesso di lavarsi e cambiarsi più in fretta che poteva e di raggiungerli subito dopo. In seguito si sarebbero diretti insieme al party organizzato da Broadway.com.  Dopo quasi tre quarti d'ora dalla fine dello spettacolo, finalmente Jesse uscì dal retro. Rachel gli corse incontro e gli saltò addosso. Gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte a sè. "Hey, non consumarlo tutto. Lasciane un po' anche a noi!" gridò Matt da lontano. "Taci, Matt!" rispose Rachel e in più gli fece la linguaccia. Poi tornò a dedicare tutte le sue attenzioni a Jesse. "Sei stato incredibile! Il pubblico era in estasi! Sono tutti pazzi di te!" Ormai Rachel era partita a raffica con i complimenti e ai suoi si aggiunsero poco dopo tutti quelli degli amici e della famiglia di Jesse. "Siamo così fieri di te." continuavano a ripetere i suoi genitori. "Ben fatto, giovanotto! Congratulazioni!" dissero invece Hiram e Leroy dando una pacca sulla spalla a Jesse.  Dopo qualche minuto di confusione, Jesse riportò l'ordine. "Stasera si è realizzato il mio più grande sogno e devo ringraziare tutti voi per questo. Ognuno di voi ha contribuito nel suo piccolo a farlo avverare. Molti di voi sono venuti da Lima per cui grazie davvero per essere venuti fin qui. Ha significato davvero tanto per me. E grazie di cuore a tutti per avermi sempre sostenuto e per aver creduto in me per tutto questo tempo."
"Soprattutto per averti sopportato per tutto questo tempo!" lo interruppe Matt scatenando l'ilarità di tutti.
Anche Jesse rise e annuì. "Sì, grazie anche per questo! Bene, ora sarei lieto se tutti voi possiate partecipare insieme a me a una festa speciale in onore della Prima. Seguite me con la macchina. Ci divertiremo."



Non appena mise piede alla festa, Jesse venne tartassato da domande da parte di critici e giornalisti newyorkesi. Tutti volevano assicurarsi un'intervista o una foto con la star emergente. Sicuramente non si può dire che non ricevette una calorosa accoglienza. Matt si divertiva a fare da manager al suo migliore amico ma il suo divertimento sarebbe durato poco dato che ben presto Jesse si sarebbe dovuto trovare un vero manager per aiutarlo a muovere i primi passi in questo nuovo ambiente. Non che ne avesse bisogno. Jesse si destreggiava benissimo tra un intervista e l'altra come se non facesse altro da tutta una vita. Stringeva mani, sorrideva e ringraziava tutti con naturalezza.
Dopo qualche ora, quando le acque si erano calmate, si ritrovò solo sull'attico con un bicchiere di champagne.
"Hey, ecco dove sei finito!" disse Rachel dopo aver speso gli ultimi dieci minuti a cercarlo. "Ti avevo perso di vista."
"Avevo voglia di una boccata d'aria."
"Giornata impegnativa, eh?"
Il ragazzo sorrise in modo genuino. Non era uno di quei sorrisi che aveva mostrato sul palco. "Già. Mi sembra tutto così surreale. Continuo a pensare che domattina mi sveglierò e scoprirò di aver sognato tutto... quella chiamata, tutti i mesi spesi a provare, persino il tuo arrivo e noi. Vieni qui..."
Rachel fece qualche passo in avanti e lasciò che Jesse prendesse il suo viso tra le sue mani. "Sei splendida stasera. Grazie per non aver mai smesso di credere in me."
"Sono la tua fan numero 1. Presto fonderò uno sito web, una pagina su Facebook, un blog su Tumblr e mi farò una maglietta con la scritta I LOVE JESSE ST. JAMES che indosserò ogni qualvolta verrò a vederti."
I due ragazzi scoppiarono a ridere insieme. "Dovrei farmene una anch'io per il tuo futuro debutto."
"Sai, forse questo futuro potrebbe essere più vicino di quanto pensi..."
Jesse la guardò incuriosito. "Mi stai nascondendo qualcosa?"
"Avrei voluto aspettare domani per dirtelo, dato che questa è la tua serata, ma non riesco a tenermelo dentro! Mentre tu eri impegnato a rilasciare interviste con il cast ho scambiato quattro chiacchiere con Jennifer Damiano, la ragazza che abbiamo visto in Spider-Man: Turn Off The Dark e mi ha rivelato che lascerà il musical tra un paio di mesi perchè ha ricevuto un'altra offerta di lavoro e che stanno cercando qualcuno per rimpiazzarla. La settimana prossima cominciano i provini. Le ho parlato di me e mi ha incoraggiata a presentarmi ai provini. Lo so che non è nulla di che, è solo un'audizione, però è la mia prima vera audizione per un ruolo a Broadway e sono tanto emozionata!"
"Rachel, è una notizia fantastica! Questa non è solo la mia serata, ma la nostra serata. È l'inizio di qualcosa di nuovo, di qualcosa di grande. E qualsiasi cosa sia, l'affronteremo insieme."
"Mi aiuterai a prepararmi per l'audizione?"
"Certo. Ma non credere che ci andrò piano con te solo perchè sei la mia ragazza. Sarò molto severo."
"Proprio quello che speravo."
I due ragazzi si scambiarono dei teneri baci sotto le stelle prima di rientrare mano nella mano pronti ad affrontare un nuovo capitolo della loro vita. Ma questa volta insieme.


Nota: Ciao a tutti! Sentitevi pure liberi di versare una lacrimuccia di gioia,eh. Io stavo quasi per farlo mentre scrivevo :D Avevo creato un po' di aspettative per questo capitolo anticipandovi che avrebbe riguardato il debutto di Jesse e spero di non avervi deluso. Ci ho messo davvero il cuore a scrivere questo capitolo perchè Jesse è il mio personaggio preferito in assoluto e mi sento abbastanza soddisfatta del risultato finale. Ma ora più che mai ho bisogno di sentire i vostri pareri per cui lasciatemi tante recensioni! :) Ora posso dire ufficialmente che ci siamo... manca un solo capitolo alla fine. Oddio ora mi commuovo davvero XD Avrete il vostro finale tra pochi giorni. Vi saluto con un fanvideo interamente dedicato a Jesse: http://www.youtube.com/watch?v=DCH3kT950iU&feature=g-like&context=G2cfe391ALT2C10AAaAA
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: groffgasm