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Autore: Nina Rigby    02/04/2012    4 recensioni
Non ero più Jimmy, il bambino che ha sofferto e che si è gettato nell’autodistruzione.
 
Sono il figlio della rabbia e dell’amore,
sono il Gesù di Periferia.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saint Jimmy
 

Quando mi risvegliai, la prima cosa che sentii fu un intenso odore di medicine e malattia. Aprii gli occhi e subito li richiusi per la troppa luce. Le tempie mi pulsavano.
Sentii delle voci sempre più vicine, dicevano qualcosa tipo “Si è svegliato!” o “Ha aperto gli occhi!”. Ma dov’ero finito?
Evidentemente mi ero posto questa domanda a voce alta, perché subito mi sentii rispondere:
-Sei all’ospedale Saint Jimmy, ti ha portato qui stamattina il parroco della chiesa qui accanto. Ti ha trovato svenuto, evidentemente avevi bevuto troppo, hai sbattuto la testa e…
-Com’è che mi hai chiamato?-esclamai sbarrando gli occhi. Mi accorsi che stavo parlando con un’infermiera. Aveva delle belle tette: un classico.
-Veramente non sappiamo il tuo nome…
-Ma come, prima l’hai detto!-sbottai- Mi chiamo Jimmy.
-Ah ora capisco!-sorrise apprensiva - dicevo che questo ospedale si chiama Saint Jimmy”
A questo punto fummo interrotti dalla voce di una vecchia signora.
-Ragazzo mio, non è un caso, no no, non lo è,- sembrava stesse parlando con sé stessa- è il tuo santo lassù che ti ha portato qui, ti ha salvato la vita, ragazzo mio, proprio così.
Non risposi. Perché avrei voluto dire a quella vecchia balena di non dire certe cazzate.
Se davvero esisteva qualche santo o dio, avrebbe dovuto muovere il culo per aiutarmi tempo fa. E per come stavano ormai le cose, avrei preferito crepare in quel fottuto campanile.

La mattina seguente mi svegliai presto. Un dottore mi aveva detto la sera prima che, dopo un ulteriore notte di riposo, mi sarei ristabilito completamente per lasciare l’ospedale.
Io non ero stupido. Sapevo che avevano trovato nel mio sangue tracce di alcool e droghe leggere.
Sapevo che non gliene fotteva un cazzo del fatto che ero solo, senza un posto dove stare, e che appena uscito di qui mi sarei ubriacato di nuovo.
A dirla tutta, a nessuno fotteva un cazzo di me.
La vecchia signora compagna di stanza stava ancora dormendo. Mi alzai silenziosamente e mi chiusi in bagno.
Accesi le luci, e subito il mio gemello di vetro comparve nello specchio davanti a me.
Avevo un occhio nero, dovevo essere caduto, e qualche punto di sutura sul mento. I polsi erano fasciati, nascondevano i segni della rabbia.
Più mi guardavo, più mi detestavo.
Più mi detestavo, più volevo uccidermi.

Ripensai alle parole della vecchia. Un santo. Un patrono del rifiuto, con una faccia d’angelo e un gusto per il suicidio. Nato da una puttana e il maestro del terrore, Edgar Allan Poe. Il prodotto della guerra e della paura. Me lo immaginavo camminare tra le luci della città con una bisaccia piena di erba della migliore qualità appesa al collo.
Fissai negli occhi il mio gemello di vetro e subito un ghigno comparve sulle sue labbra. Mi accorsi che era bellissimo. Splendeva quasi. Le ferite sul suo volto venivano da una guerra in Oriente, in cui aveva combattuto con i 40 ladroni e Ali Babà. Tra le mani stringeva il suo rasoio come una pistola, sembrava il capo di una banda di sicari leggendaria, dalla quale ogni mamma mette in guardia il suo bambino. Il suo sguardo profondo mi disse di asciugare le lacrime rimaste sulle mie guance.
“Sbrigati” sembrava dire “O ti darò io qualcosa su cui piangere”
Mise il rasoio tra me e lui. “Dammi un po’ di sangue.”
Stracciai le fasce ai miei polsi e iniziai a premere la lama. Il sangue arrivò poco dopo.
Saint Jimmy, scrissi sullo specchio.
 


Uscii quasi correndo e presi le mie cose. Dovevo svolgere le ultime pratiche.
-Come ti chiami?-chiese stancamente la portinai.
- Saint Jimmy.-la baciai sulle labbra- Ma non dirlo troppo forte.





 Ci ho messo un'eternità ad aggiornare perchè questo è uno dei passaggi più importanti della storia e volevo fare una cosa fatta bene. Eeee niente, è venuto un disastro. Jimmy amore mio perdonami T.T
Ah, ringrazio le tre persone che hanno lasciato una recensione, le cinque che hanno messo la storia tra le seguite e la pazza che l'ha messa tra le preferite :)
Anche se fa schifo, me l'ha lasciato lo stesso una recesione? :D
Baci,
Nina
  
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