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Autore: zuccheroaffilato    02/04/2012    7 recensioni
"Le sue labbra, l'unica cosa che vorrei sulle mie."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Un frappuccino al caramello grazie.” Dico sorridendo al barista che mi guarda come se fossi pazza. Lo so, è il ventiquattro di dicembre, qui a Londra ci sono -12°C e io bevo un frappuccino ghiacciato. Non sono mai stata molto normale, ma non riuscirei mai a rinunciare alla mia ‘bevanda’ preferita. Anche se alla fine è più una specie di granita si. Prendo il freddo bicchiere di plastica trasparente con le dita coperte da un paio di guanti di lana bianca ed esco dal negozio, raggiungendo uno dei tavolini all’esterno. Sono l’unica seduta fuori e visto il freddo che fa mi pare anche ovvio. Metto la cannuccia verde smeraldo in bocca e prendo il mio iPod dalla borsa, infilandomi le cuffiette nelle orecchie.
Vedo la gente camminare di fretta, donne cariche di pacchetti, regali dell’ultimo minuto, uomini tornare dal lavoro, la testa coperta da un cappellino di lana scura e il naso rosso per il freddo. Passano dei ragazzi in bicicletta, mi lanciano occhiate che faccio finta di non notare. Scelgo finalmente la canzone, anche se mi ricorda terribilmente lui.


“I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree”


Lui che ama follemente il Natale.Lui che, anche a novembre, smaniava affinché arrivasse la sua festa preferita. Lui che mi faceva ascoltare canzoni natalizie ventiquattro ore su ventiquattro. Mi faceva sedere sulle sue gambe, poggiare la testa sul suo petto e poi mi infilava una cuffietta nell’orecchio. Le ore più belle le ho passate con lui. Quando fuori nevicava forte, mi prendeva da casa e mi portava da lui, chiacchieravamo del più e del meno davanti al camino per ore, con il suo sottofondo preferito, musiche di Natale.


“I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true oh
All I want for Christmas is you”

Mi asciugo velocemente una lacrima che mi riga il volto. Questa canzone dice tutto quello che io vorrei urlare al mondo. Mi manca da morire. Mi manca sentire il suo naso sul mio, le sue labbra sulle mie. Mi manca svegliarmi nel suo letto, vederlo dormire con i capelli scuri tutti scompigliati. Mi manca vederlo svegliarsi e rivolgermi il sorriso più bello del mondo. Prendo un fazzolettino dalla borsa e mi tampono le lacrime che continuano a scivolare imperterrite. Tiro un altro sorso di frappuccino, ma questa volta il sapore dolcissimo del caramello mi disgusta. Lo allontano dalla mia vista, quasi a pensare che non vederlo più possa farmi stare meglio. Lo stesso sbaglio che commetto ogni volta. Anche con Lui ho fatto così. Dopo che ci siamo lasciati ho evitato ogni contatto, me ne sono andata da mio padre per qualche giorno, ma non è servito a nulla. Eppure tornare ogni giorno a casa mia, quella casa che mi ricorda tanto lui, mi fa male.


“I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day”

 

Non ho ancora tolto le nostre foto dalla mensola sopra il camino. Sono squallida lo so, ma non posso fare a meno di sperare che tutto alla fine si risolva. Già adesso ci siamo come ‘riappacificati’. Ogni tanto mi manda qualche messaggio per sapere come sto e una volta ci siamo perfino incontrati. E’ stato imbarazzante per me, non riuscivo quasi a trattenere le lacrime. Lo amo troppo. Non riuscirei mai a vederlo con un’altra. Mi farebbe troppo male. E’ l’unico con il quale sono stata davvero bene, l’unico a cui abbia mai detto ‘ti amo’. Perché so di amarlo davvero. Ho vissuto i momenti più belli della mia vita con lui. Quando mi ha baciata la prima volta proprio in cima al London Eye. Quando mi ha regalato una piccola collanina con un cuore d’oro che porto ancora adesso. Quando i paparazzi ci hanno inseguiti per le vie del centro perché volevano sapere chi era la sua ‘nuova fiamma’. Ero felice con lui, felice come non lo sono mai stata.


“I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe”


Alzo lo sguardo e sorrido, quasi mi aspettavo di vedere del vischio sopra la mia testa. Sono una stupida, lo so. Passo in rassegna la gente che mi passa davanti, uomini e donne di tutti i tipi, bambini coperti fino alle orecchie con le guance rosse e gonfie, turisti con cartine della metropolitana in mano e un bicchiere di plastica di Starbucks in mano. Il solito. Mi soffermo sul Tamigi che scorre davanti a me. Le acque sono agitate, il colore è tra il verdeazzurro e il giallognolo. Qualche gabbiano volteggia in direzione del Tower Bridge, quasi accanto a me. Fa freddo fuori, il tavolino di metallo scuro è gelido come il ghiaccio, non mi stupirei se ci fosse qualche stalag… stalatt… stalacosa che pende lungo la gamba. Un rumore mi distoglie dai miei pensieri. Un messaggio. Oh mio dio, lui.
“Che fai?” Mi scrive semplicemente.
“Nulla, penso.” Gli rispondo velocemente.
“Come pensi? Non sai cosa stai facendo? :)” Una faccina sorridente, che me ne faccio della tua faccina sorridente adesso?
“Sto pensando, scemo.” Quanto è scemo, si. Ma lo amo tanto.
“Ah, non avevo capito. HAHAHA.” La sua solita risata in stampatello, che ricordi.
“Come al solito no?” Gli rispondo in due secondi.
“Certo baby. Dove sei?”
“Allo Starbucks sotto il Tower Bridge. Tu?” Aspetto la sua risposta.
“Chissà dov’è” Mi chiedo pensando ad alta voce.
“Proprio dietro di te.” Una voce, la sua voce. Alle mie spalle. Mi volto di scatto, me lo ritrovo davanti. I riccioli scompigliati dal vento gelido, gli occhi verdi che mi fissano e un sorrisetto sulle labbra.
“Harry.” Mi tolgo il cappellino di lana grigio lasciando liberi i lunghi riccioli biondi.
“Penn.” Mi guarda negli occhi, verde dentro azzurro.
“Come facevi a sapere che ero qui?”
“Ci vieni sempre. E’ il tuo posto no?”
Gli sorrido e faccio un cenno per rispondergli. “Perché sei venuto?”
“Mi manchi.” Dice mordendosi il labbro inferiore.
Continuo a guardarlo, non riesco a credere alle parole che dice. Istintivamente porto una mano alla collanina che mi ha regalato lui. Lo faccio sempre. Nota il mio movimento e fissa la collana per due secondi.
“Ce l’hai ancora.”
“Certo Harry.”
“Perché?”
“Perché ti amo.” Dico abbassando lo sguardo.
“Ti amo anche io.” Si avvicina a me, devo alzare la testa per guardarlo bene in faccia, è dieci centimetri più alto di me. La distanza tra noi due diminuisce secondo dopo secondo. Il mio battito cardiaco aumenta in fretta. Mi prende tra le sue braccia, stringendomi forte come solo lui sa fare.  Mi cinge i fianchi con le mani e mi bacia dolcemente. Le sue labbra, la cosa più bella del mondo. Le sue labbra, l’unica cosa che vorrei sentire sulle mie. Inspiro il suo profumo mentre mi passa una mano tra i capelli.
“Mi sei mancata amore.” Mi dice quando mi stacco da lui.
“Mi sei mancato anche tu. Buon natale Harry.” Gli rispondo sorridendo.
Mi sorride. “Buon natale amore mio.” Afferma prima di riprendere possesso delle mie labbra.
   
 
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