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Autore: Lullola    02/04/2012    3 recensioni
Konnichiwa.~
Lo so che ho altre 3 (O erano 4?) Long in corso, ma mi andava di scrivere ed impostare lo stesso questa short.
Tratta della BanGaze, coppia che io personalmente, amo molto.
Spero che vi piaccia o almeno non vi faccia troppo schifo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gazel era confuso. 
Lui e Burn avevano litigato da oltre un mese e ormai non si ricordava nemmeno il motivo per la quale aveva discusso con lui. 
A scuola lo ignorava completamente e prendeva un' altra strada, se per caso dovevano andare nella stessa direzione. 
Però a differenza sua, Burn era sempre circondato da persone, forse suoi amici o semplici conoscenti, con cui poteva discutere e chiaccherare, mentre lui no. 
In classe durante le ore di lezione lo fissava, senza dare nell' occhio ai suoi compagni o semplicemente al ragazzo-tulipano e durante i cambi d' ora o nella ricreazione, lo vedeva stare in compagnia. E Gazel, come al solito, se ne stava seduto immobile nel suo banco, isolato. 
Il ghiacciolo era sempre stato da solo, sin da quando lo avevano portato nell' orfanotrofio, ma da quando aveva conosciuto Burn non si sentiva più appartato dagli altri ed era proprio la presenza del tulipano a infondegli coraggio e quando stava con lui, si sentiva più 'umano', cioé meno freddo e distaccato con gli altri bambini. 
Si conoscevano fin da quando erano piccoli e avevano sempre giocato insieme. 
É vero, a volte litigavano anche per cose di poca importanza, ma alla fine avevano sempre fatto la pace. 
Ogni volta era Burn che faceva la prima mossa, che si scusava per primo. 
Però questa volta era diverso. 
Sapeva che se non avrebbe reagito, avrebbe potuto perdere il suo amico per sempre, ma il suo orgoglio gli impediva di andare da lui e scusarsi. 
E senza di lui, Gazel si sentiva smarrito. 
Era sempre stato Burn il suo punto di riferimento, come per i naufraghi la Stella Polare e senza la sua vicinanza, Gazel non sapeva proprio cosa fare. 
La campanella suonò un paio di volte e i ragazzi si alzarono in piedi per salutare la professoressa ed attendere l' arrivo di un nuovo insegnante. 
Gazel era deciso, avrebbe chiesto scusa a Burn in quel breve tratto di tempo che divideva l' uscita e l' entrata di un nuovo tutore. 
Ci teneva alla loro amicizia e non voleva che per colpa di uno stupido litigio, per la quale non ricorda nemmeno la causa, il loro legame si offuscasse. 
Si alzò dal suo banco e si diresse verso il rosso. 
Arrivò davanti al ragazzo, che stava tranquillamente chiaccherando con Heat e Nepper -"Burn, devo parlarti"- gli disse, prendendolo per un braccio e trascinandolo in un angolo della classe. 
-"Che cosa vuoi?"- domandò il tulipano, senza opporre resistenza. 
L' albino si irrigidì, gli avrebbe chiesto scusa a qualunque costo, fosse l' ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua. 
-"Burn, volevo.."- il ghiacciolo tentennò, fissandolo dritto megli occhi. 
Non era abituato a scusarsi, soprattutto se era lui, la persona a cui doveva chiedere scusa. 
-"Allora?"- ripeté il rosso, spazientandosi. 
-"..volevo chiederti scu.."-, purtroppo non riuscì a terminare la frase, poiché un urlo lanciato da Maki, catturò la loro attenzione e quello delle persone presenti nella stanza. 

-"Ragazzi muovetevi, sta arrivando il prof!"-.
Burn ritornò in fretta alla sua precedente postazione e Gazel imprecò mentalmente, avviandosi al suo banco. 
I ragazzi si alzarono in piedi per salutare l' insegnante, mentre quest' ultimo volse lo sguardo su Maki. 
-"Mercury, lo sai che non sono sordo vero? La tua voce si sente benissimo anche dall' altra parte della città!"- annunciò il professore senza esitazione e la ragazza arrossì, mentre il resto della classe rideva a bassa voce. 
Quando tutti si sedettero la lezione iniziò, senza troppa voglia da parte dei presenti. 
L' azzurro notò che quasi nessuno, lui compreso, stava seguendo la lezione. 
Hiroto era occupato a inviare messaggini scritti su dei foglietti a Midorikawa, mentre quest' ultimo li strappava davanti allo sguardo da cucciolo di Kiyama. 
Maki si era addormentata davanti al libro e sognava beatamente. 
Heat stava giocando di nascosto al suo inseparabile Game Boy e cercava in tutti i modi di battere la Lega Pokémon. 
Reina era l' unica che prendeva appunti, mentre l' insegnante spiegava. 
E Burn, come gli altri del resto, non era attento e fissava fuori dalla finestra, pensieroso. 
Gazel si maledisse, ripensando alla precedente conversazione con il tulipano e il suo invano tentativo di chiedergli scusa. 
Avrebbe voluto inveire il suo stupido orgoglio ed era sempre colpa sua, se fino ad ora lui e Burn non si erano ancora riconcigliati. 
-"Ehi Gazel, questo é per te"- gli sospirò Rean porgendogli un foglietto. 
Il ghiacciolo smise di pensare ai fatti suoi, prese il biglietto e lo lesse. 

Ghiacciolino, troviamoci dopo la scuola al campo di calcio. 

Gazel gemette e guardò con espressione incerta la ragazza che era seduta nel banco davanti al suo. 
-"Chi é il mittente?"-. 
La rossa distolse lo sguardo, facendo spalluce, irritandolo non poco. 
L' albino sospirò e riprese a riflettere sulla possibile persona che gli avrebbe inviato il messaggio. 
Escluse subito Hiroto, poiché sapeva che il ragazzo dagli occhi acquamarina era interessato solo a Ryuuji e il pistacchietto lo amava, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Reina non era il tipo di inviare messaggi, senza scrivere il proprio nome e poi il resto della classe non lo prendevano molto in considerazione, anche se sapeva che gli volevano bene. 
L' unico rimasto fu proprio lui: 
Burn. 
Gazel sperava tanto che fosse lui, la misteriosa persona che gli aveva inviato il biglietto, ma ripensando al comportamento del rosso, lo escluse visto che Burn cercava di evitarlo in tutti i modi e sicuramente non avrebbe voluto più a che fare con lui, figuriamoci se progettava un incontro tra di loro dopo la scuola. 
Dopo un paio di ragionamenti, che alla fin fine non ebbero che l' esito di fagli confondere ancora di più le idee, concluse che era inutile rimanere a rifletterci e se avesse voluto scoprire il mittente, sapeva dove sarebbe andato dopo le lezioni. 
Fortunatamente l' ora finì molto presto e i ragazzi prepararono le cartelle, pronti a tornare a casa. 
Gazel, dopo aver messo tutto nella borsa, si diresse velocemente al luogo prestabilito. 
Durante il tragitto, si scontrò varie volte con altri individui, ma non sembrò accorgersi degli urtamenti e continuò per la sua strada. 
Scendendo le scale, uscì dall' entrata posteriore e percorse il vialetto, fino a raggiungere i campi da sport. 
Era facile trovare l' agro che cercava, tra le molte che vi erano. 
Il campetto di calcio era l' ultimo tra quelle presenti ed era il più grande. 
Di solito c' erano molte persone che si allenavano e si sentivano sempre un sacco di urli e schiamazzi, ma in quel momento regnava il più completo silenzio. 
L' azzurro notò subito che c' era qualcosa di diverso, ma non badò al suo sesto senso. 
L' unica cosa che gli importava, era scoprire chi fosse il famigerato mittente. 
Arrivato sul campetto non vide nessuno, solo gli uccelli che volavano lasciando spazio al sole che prometteva una bella giornata. 
Per un istante, Gazel pensò che fosse uno scherzo, programmato da qualcuno che c' é l' aveva con lui, ma una voce maschile, ma famigliare gli fece ricredere. 
-"Come al solito, vedo che sei in anticipo"-. 
L' albino si girò e vi trovò davanti, niente meno che Burn. 
-"Sei tu quello che mi scritto il biglietto?"- gli chiese piatto Gazel, non mostrando molto interesse per la presenza dell' altro, ma in fondo avrebbe voluto corrergli in braccio e digli che gli dispiaceva, però si trattenne. 
-"Si sono"- rispose il rosso -"Ti ho scritto quel biglietto, perché ho capito che volevi chiedermi scusa e prima non hai potuto riferirmelo, perché ti vergognavi di dirlo davanti ai nostri amici. Ma ora eccoci qua, soli soletti"-. 
Gazel si trattenne nel dargli un pugno, si stupiva di quanto poteva essere arrogante Burn, nonostante lo conoscesse da sempre. 
Si girò, dando le spalle al rosso -"Non ho niente da dirti"-, dichiarò secco, incrociando le braccia. 
-"Le cose stanno così, allora? Bene! Addio signor. Ghiacciolo"- proferì Burn arrabbiato, allontanandosi e lasciando di stucco Gazel. 
Vide la sua figura allontanarsi sempre di più, passo dopo passo. 
L' albino imprecò contro il suo orgoglio, che lo aveva tradito per l' ennesima volta, sprecando quella rara occasione di riapacificarsi con Burn. 
D' un tratto, però, senza esserne cosciente, stava correndo nella stessa direzione in cui si era avviato il rosso. 
Burn stava per uscire dal cancello principale, quando venne soffocato dall' abbraccio di Gazel. 
Lui lo stringeva forte ed entrambi avvamparono. 
-"Scusami.."- sibilò l' azzurro stringendolo ancora più forte -"..Burn, sei l' unico vero amico che abbia mai avuto, l' unico che si é degnato di parlarmi e affiancarmi quando ci avevano lasciato nell' orfanotrofio e non voglio perdere la tua amicizia per colpa di una stupida lite. Sei il mio migliore amico dopotutto"-. 
Il tulipano sgranò gli occhi, incantato da quelle parole. 
Strinse i pugni, si girò verso l' albino ricambiando l' abbraccio -"Nemmeno io voglio perdere la tua amicizia, Gazel. Ti prometto che non ci separeremo mai"-. 
L' albino versò qualche lacrima, confortato da quel caldo abbraccio. 
Finalmente si erano riuniti e Gazel sapeva che nulla li avrebbe mai più separati, nè un semplice litigio, nè nient' altro per la quale valesse la pena discutere. 
Sapeva che la loro amicizia sarebbe durata per la fine dei loro giorni ed oltre.
-"Grazie di essere mio amico..Burn. Grazie di tutto."- 


*Angolo dell' autrice* 
(Mi serve un nome per il mio angoletto tutto speciale. °-°)
Salve, rieccomi qua. º u º 
NdTutti: Ma chissene frega! 
NdIo: Che cattivi. ç u ç 
Sorvolando l' argomento, 
questa storia dovrebbe rappresentare 
una sottospecie di BanGaze
almeno credo. º - º 
Adoro questa coppia, é la mia preferita in assoluto 
e non ho potuto fare a meno di scrivere su di loro. > u < 
La dedico a Paolo, il mio migliore amico 
che mi ha sempre sostenuta e al quale voglio un bene della madonna. x3 
Grazie a tutti quelli che hanno letto 
'sta Fic e se vi ho fatto vomitare 
beh ditemelo, così la cancello. ^ u ^ 
A presto! 

  
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