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Autore: Mari24    02/04/2012    11 recensioni
[dal cap 2] "Tutto in torno a lei era scuro. Una strana aurea nera circondava la stanza. Non sapeva dove si trovava, ma sapeva che doveva cercare suo padre. Philippe, il loro fedele cavallo, l’aveva condotta in quel castello.
Tutto era lugubre e le infondeva timore nel proseguire.
Trovò il cappello di suo padre, e molto timidamente si avviò alla ricerca.
Il buio faceva da padrone, e non si sentiva nessun rumore."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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*PICCOLO CONSIGLIO: dove ci sono i link del tubo apriteli e guardate! xD *



Passarono alcuni giorni dopo quella notte in cui fu attaccata dai lupi e la Bestia l’aveva salvata.

Ora aveva conosciuto gran parte degli strani abitanti del castello, e in particolare aveva legato con la scopettina Babette.

Anche lei aveva un che di familiare, le ricordava tanto Lanie. E quando glielo disse, affermò:

-“Lanie?! Che nome buffo!”-

Kate scrollò le spalle. Sarà stato anche un nome buffo ma con quella risposta era certa che le somigliasse davvero.

-“Sai cosa c’è di interessante? Il padrone è più gentile da quando sei qui. Lo stai cambiando!”- disse Babette.

-“Io?! No non credo. Credo che lui fosse sgarbato per la sua attuale condizione, ma che sotto sotto sia timido e piacevole. Non mi ero accorta che era incantevole.”-

Babette la guardò maliziosa e si voltò subito verso Lumière, il suo fidanzato.

Ora che ci faceva caso Lumière era schietto come Esposito, ma anche tutti gli altri abitanti avevano un che di familiare.

Tockins non le ricordava nessuno, ma andava spesso a braccetto con Lumière. Erano molto amici, nonostante tutti i diverbi e i dispetti, e questo le fece ricordare l’amicizia fra Ryan ed Esposito.

Scosse la testa. Quei ricordi non potevano essere veri.

Lei ormai era lì, in quel castello, doveva ambientarsi il più possibile, e dovette ammettere che Babette aveva ragione, la Bestia nei giorni successivi era davvero cambiato, e in più tutti loro cercavano di farla sentire a suo agio il più possibile.

Decise di fare una passeggiata nel grande e vasto giardino.

Le giornate erano sempre molto fredde e nevicava spesso, ma quella era una mattina di sole, così avvolta nel suo pesante mantello e accompagnata da Philippe passeggiava tranquillamente sulla neve, non accorgendosi neppure che la Bestia, Tockins e Lumière la osservavano.

-“Vorrei fare qualcosa per lei…”- disse ad un certo punto la Bestia.

-“Beh ci sono le solite cose, fiori, cioccolatini…promesse che poi non manterrete…”- iniziò ad elencare Tockins.

Lumière gli diede uno scappellotto dietro la nuca ad orologio, intervenendo a sua volta.

-“Ma no, no!! Dev’essere qualcosa di veramonte spesciale…qualcosa che possa ascendere il suo interesse…ecco ho trovato!!”- si illuminò Lumière.

La Bestia ascoltava avido e dopo aver capito l’idea di Lumière, chiamò Kate.

La condusse attraverso un lungo corridoio del castello, arrivando poi di fronte a un’immensa porta.

La Bestia non aveva mai provato prima quelle sensazioni di felicità e contentezza che lo facevano stare bene. Fare qualcosa di speciale per lei lo rendeva migliore.

Quella ragazza testarda, fiera e orgogliosa lo rendeva una persona migliore.

Era contento di poter fare felice Belle, anche se era ancora confuso sul suo nome.

Aveva chiesto a Chicco e la piccola tazzina gli aveva detto che in realtà lei si chiamava Kate, ma che siccome era molto bella lui le aveva dato un altro nome, chiamandola Belle, e in fondo anche Kate aveva iniziato a chiamare la piccola tazzina Alexis.

Scrollò le spalle, e decise di chiamarla comunque con il suo nome.

-“Kate, chiudi gli occhi.”-

Kate corrugò la fronte in segno di incertezza.

-“Coraggio! Fidati!”-

Fiducia. Un flash le apparve sotto i suoi occhi. ‘He’s someone I trust!’

Ricordava quelle parole ma tutto il resto era sfocato, come se non riuscisse a mettere a fuoco l’intera scena. Lo fissò negli occhi e per la prima volta notò che erano azzurri come il mare, profondi come l’oceano.

Si perse in quegli occhi così belli. Sapeva che significavano qualcosa, ma com’era successo qualche istante prima non riusciva a ricordare.

Ormai rinunciava a sforzarsi di ricordare, pensava che prima o poi avrebbe ricordato tutto. Iniziava a stare bene lì al castello, non aveva più quel forte desiderio di andare via, anche se le mancava terribilmente suo padre.

Decise di fidarsi e chiuse gli occhi.

La Bestia, soddisfatto, aprì la grande porta e la condusse all’interno di una stanza buia.

Si diresse subito alla finestra e scostò le tende, dalle quali filtrò subito la luce fortissima del sole.

Kate si accorse del cambiamento e aprì gli occhi.

Lo spettacolo che si ritrovò davanti fu la cosa più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita: erano dentro la biblioteca della Bestia.

Era enorme. File di libri ovunque, con tante scale per raggiungere i libri posti in cima agli scaffali, che arrivavano quasi al soffitto.

Libri, libri ovunque girasse il suo sguardo vi erano libri. Da Goethe a Kafka, da Orwell a Woolf. C’erano proprio tutti.

A Kate brillarono gli occhi. Non aveva mai visto tanti libri in vita sua.

-“Le…le piace?”- chiese incerto.

-“E’ meraviglioso!”- esclamò Kate.

-“Allora sono suoi!”- disse felice di regalarle tutti quei libri e di averla resa in qualche modo felice.

-“Oh… grazie! Grazie!!”- disse prendendogli le mani e buttandosi letteralmente fra le sue braccia.

Un altro flash. Si era buttata fra le braccia di un uomo dagli occhi azzurri. Non sapeva bene in quale occasione. Sentiva solo come la sensazione che erano sopravvissuti a ciò che sarebbe stato un disastro nucleare.

Si staccò dalla Bestia e sorrise incerta dirigendosi verso alcuni libri.

Erano stati completamente presi l’uno a rendere felice l’altra che non si erano neppure accorti che Tockins, Babette, Lumiére, Mr Brick e Chicco li stavano osservando.

Erano tutti eccitatissimi perché avevano capito che era lei la ragazza che avrebbe potuto spezzare l’incantesimo.

 

Nei giorni successivi, la Bestia cercò di rendersi il più civile possibile, iniziò ad usare le posate a tavola e si impegnò a non far scappare gli uccellini mentre gli dava da mangiare, tutto sotto l’occhio paziente di Kate.

Durante una passeggiata sotto la neve, mentre la Bestia cercava di dare da mangiare agli uccellini, Kate si ritrovò a pensare:

 

“Qualcosa in lui, si trasformò.

Era sgarbato, un po’ volgare, ora no.

È timido, piacevole, non mi ero accorta che ora è incantevole.”

 

“Lo sguardo suo, su me posò.

Sfiorò la zampa ma paura non provò.

Son certo che, mi sono illuso.

Lei non mi aveva mai guardato con quel viso.”

 

[ http://www.youtube.com/watch?v=0FfOA43MLqs ]

 

 

 

Iniziarono una furiosa battaglia di palle di neve, dove la Bestia puntualmente veniva colpita e non riusciva mai a colpire Kate.

Tra risate e scherzi si rifugiarono all’interno del castello, infreddoliti, si avvicinarono al camino acceso per trovare un po’ di calore.

Kate prese uno dei suoi libri e iniziò a leggere.

Passarono alcune ore ma erano talmente immersi nella lettura che neppure se ne accorsero, fin quando Kate lesse le ultime righe:

-“Mai ci fu storia d’amore più dolorosa, di quella di Giulietta e del suo Romeo.”- disse sospirando.

La Bestia l’ascoltava rapito tanto che le chiese di rileggerla di nuovo.

-“Perché invece non la leggi tu a me?”- chiese sorridente Kate passandogli il libro.

La Bestia prese con fare esitante e dopo essersi sforzato un po’ ammise di non saper leggere.

-“Non hai mai imparato a leggere?”-

-“Ho imparato! È che è passato tanto tempo. Scrivevo anche qualcosa, delle storie di fantasia, ma ormai…”-  disse la Bestia rattristandosi.

Un altro flash per Kate.

Era uno scrittore? Tutto in lui le era così familiare, e anche i flash ormai erano costantemente presenti nelle sue giornate, ma ancora non ricordava granché.

-“Qual era il tuo nome, quando eri un umano?”- chiese curiosa.

-“Richard… ma a me piaceva anche Rick.”- disse guardandola nei suoi occhi verdi.

Una sensazione di benessere e calore le invase il cuore. Possibile che solo il ricordo di quel nome la facesse stare così bene?

Era frustrante non riuscire a ricordare quasi nulla se non qualche flash sporadico, ma quel nome… sentiva che per lei era importante, quasi quanto l’aria.

Abbozzando un timido sorriso si concentrò nuovamente sulla lettura.

-“Va bene… Allora iniziamo da qui.”- disse allungandogli il libro per farlo leggere.

 

Nel mentre tutto intorno a loro era frenetico. I domestici pulivano ogni angolo del castello.

Le scuderie vennero tirate a lucido e perfino a Philippe riservarono una pulizia di prima categoria.

Le scope e le palette pulivano i pavimenti, mentre sedie, appendiabiti e candelabri spolveravano tutto ciò che era possibile.

Le tende rovinate vennero tolte e sostituite con della stoffa nuova e le porte vennero lucidate.

Babette e il suo esercito di scopette si occuparono delle ragnatele, il tutto sotto lo sguardo vigile di Mr Brick, mentre di curare il giardino se ne occupava Tokins.

Tutti erano stati chiamati a raccolta per rendere il castello uno specchio.

Tutti speravano che quella ragazza sarebbe stata colei che avrebbe spezzato l’incantesimo.

 

Parecchie ore più tardi Mr Brick e Babette si occupavano del vestito di Kate, e una volta scelto, il parrucchiere del castello la sistemò a dovere, come se fosse una vera principessa.

Nella sua stanza anche la Bestia cercava di sembrare il più presentabile possibile, o almeno Lumière ci provava.

-“Stasera è la gran sera!!”- esclamò tutto eccitato Lumière.

-“Non sono sicuro di riuscirci!”-

-“Non ha tempo di fare il timido.”- disse guardando la rosa che nel mentre aveva iniziato ad appassire, perdendo i primi petali.

-“Dovrà essere audasce, temerario! Sci sarà la musica, starete a lume di candela… alle candele sci penso io… finché al momanto justo le confesserete il vostro amore!”- continuò sicuro il candelabro.

-“Si!! Io le confes… io le confesserò… no, non posso!!”- disse sconsolato la Bestia.

-“Sci tenete a quella ragassa, non è vero?!”- chiese allarmato Lumière.

-“Più di qualsiasi cosa!”- rispose sicuro questa volta.

-“Oh beh… allora dovete dirglielo!”- continuò il candelabro.

Nel mentre che il suo parrucchiere cercava di sistemare la folta chioma, Tockins annunciò che Kate era pronta.

 

Quando la vide, nel suo vestito d’orato non poté fare a meno di pensare che quella era la ragazza giusta, colei che avrebbe spezzato l’incantesimo, e finalmente aveva imparato ad amare.

Kate era stupenda.

Indossava un lungo vestito color oro, che le avvolgeva il corpo esile.

Il corpetto aderiva perfettamente al suo busto, mentre la gonna era voluminosa e drappeggiata, con un nastro che ornava la parte bassa seguendone il movimento. Le spalline erano morbide e orizzontali sulle spalle. Indossava un paio di guanti dello stesso colore dell'abito, alti fino al gomito.
I capelli erano in parte raccolti in un morbido chignon e in parte scendevano morbidi oltre le spalle.

Alla Bestia mancò il respiro per qualche istante per la bellezza di Kate.

Offrendole il braccio la condusse a cena verso quell’enorme tavola abbondantemente apparecchiata.

Mangiarono tranquillamente e Kate notò come la Bestia era davvero migliorata in quel periodo che lei era lì con lui.

Non era più volgare e scontroso, ora era gentile e premuroso. La vicinanza con Kate l’aveva cresciuto.

La musica iniziò a suonare e Kate entusiasta trascinò la Bestia nella sala da ballo.

Gli prese le mani e poggiò una delle sue grandi zampe sulla sua vita, facendo aderire di più i due corpi.

Iniziarono a ballare sotto le note della canzone di Mr Brick.

 

“E’ una storia sai….

Vera più che mai…

Sono amici e poi….

Uno dice un noi… Tutto cambia già.”

 

[http://www.youtube.com/watch?v=f9m08dA4FHs&feature=related ]

 

Ballarono per un tempo infinito, e Kate ebbe l’ennesimo flash. Sapeva di aver già ballato con qualcuno di speciale nella sua vita. Ricordava anche di aver indossato un vestito rosso, e ora, mentre sollevò il volto, incrociò gli occhi della Bestia, e seppe che quella persona così speciale nella sua vita, aveva gli occhi dello stesso colore.

Si sentiva protetta sia lì con lui, sia con quella persona.

Si accoccolò fra le sue braccia e la Bestia guardò trionfante verso Lumière e Tockins i quali gli fecero segno di vittoria.

Finirono di ballare e la Bestia la condusse nel balcone di fronte.

Entrambi erano imbarazzati, e Kate com’era solita fare quando la coglieva l’imbarazzo, distolse lo sguardo da lui e iniziò a sistemarsi il vestito.

La Bestia raccolse tutto il suo coraggio e si avvicinò a lei, prendendole le mani.

-“Kate, pensi di essere felice, qui con me?”-

-“Si!”- rispose sicura ma un velo di tristezza avvolse il suo viso, abbassando gli occhi.

La Bestia da prima contenta, notò il suo cambiamento.

-“Cosa c’è?”-

-“Se solo potessi rivedere mio padre. Solo per un momento. Mi manca così tanto!”- esclamò tristemente Kate.

La Bestia capì il suo dolore e ebbe un’idea: le avrebbe fatto vedere suo padre tramite lo specchio magico, che gli era stato dato dalla Fata che aveva gettato l’incantesimo, come unica finestra sul mondo esterno.

Kate attraverso lo specchio vide suo padre. Era malato, forse stava morendo e lei non era lì con lui.

La Bestia prese la decisione più difficile di tutta la sua vita: lasciare andare Kate, anche se questo significava sacrificare il suo amore e la possibilità di ritornare un essere umano, dato che la rosa aveva incominciato ad appassire e a perdere i petali.

-“Devi andare da lui. Ti lascio andare. Non sei più mia prigioniera.”-

-“Vuoi dire che sono libera? Oh grazie.”-

Kate fece per restituire lo specchio alla Bestia, ma lui la bloccò:

-“Portalo con te. Così avrai sempre un modo per guardare indietro, e ricordarti di me.”- disse accarezzandole i lunghi capelli castani.

-“Grazie per aver capito che mio padre ha bisogno di me.”- rispose Kate con gratitudine, accarezzandogli una guancia e andando via dal castello insieme al suo fedele Philippe.

Tockins raggiunse la Bestia.

-“L’ho lasciata andare.”- disse sconfortato.

-“Che cosa?! Oh come avete potuto farlo?”-

-“Ho dovuto.”-

-“Si, ma-ma-ma… perché?”-

-“Perché… ne sono innamorato.”- ammise finalmente ad alta voce la Bestia.

 

Kate era andata via dal castello in cerca di suo padre, e lui dopo tutto quel tempo aveva finalmente imparato ad amare.






ANGOLO MIO: Saalvee!!!! Buon inizio settimana a tutti!! :)
eccovi questo 3 capitolo.. ormai tt i personaggi sono stati delineati.. magari vi starete chiedendo xk Lumière è Esposito.. in parte l'ho scelto per l'accento diverso ke ha (Lumière francesissimo, mentre Espo latino! xD ) e poi xk Babette è la fidanzata di Lumière e quindi mi sembrava giusto farla fare a Lanie.. poi in effetti guardando i pg Tockins un'aria a Ryan gliela da, cn il suo essere precisino! xD
ovviamente ho dovuto cambiare il nome alla bestia, che giustamente qui si chiama Richard! xD
la descrizione del vestito di Belle/Kate è di Amy Wendys.. qndi grazie mille e ancora tantissimi Auguri di Buon Compleanno!!! :**

bon nn ho altro da dire! come sempre lascio la parola a voi!
a presto!
sbaciottiiii ;>


   
 
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