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Autore: Ria-chan    02/04/2012    8 recensioni
Marco vede la musica.
Marco sente l’amore.
Non possiede le parole ed ora ha perduto anche il suo cuore.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ria-chan
Titolo: Hai mai visto la musica?
Fandom: Originale
Prompt: Numero 14 (anafora)
Rating:  Verde
Avvertimenti:  Triple drabble
Genere : Generale
Introduzione/riassunto:
Marco vede la musica.
Marco sente l’amore.
Non possiede le parole ed ora ha perduto anche il suo cuore.
N.d.A (facoltative):
1)  Il “qui” si riferisce al luogo in cui si trovano i personaggi. Che scoperta dirai XD. Quello che voglio specificare è che si trovano in un luogo di accoglienza per senza casa.
3) Ho spezzato volutamente la frase per dare l’idea che la ragazza lo bloccasse senza permettergli di continuare. Spero s’intuisca :D
2) Euterpe è la musa della musica secondo la mitologia greca. Questa triple drabble partecipa ed è stata creata per il contest: "Drabble di stile" di Marge86




Hai mai visto la musica?

 

-Hai mai visto la musica?-  Mi chiede Marco agitando veloce le mani, costruendo nell’aria le parole.
-Vedere? Forse intendi “sentire”.- Gli rispondo muovendo a mia volta le dita, sorridendogli dolcemente.
-Sono sordomuto, come pensi possa sentire?- Ride di cuore e non sa, che quella sua risata limpida e quella frase, detta senza cattiveria, mi feriscono come una scheggia di vetro conficcata nel cuore.
-Già…hai ragione- fatico a rispondere abbassando il capo mortificata.
-Cosa intendi allora, per “vedere”?-
-E’ semplice, per me sentire e parlare non esistono come per te. Io sento con gli occhi e parlo con le mani; non meravigliarti quindi, se ti dico di aver visto la musica.-
 
++++

Lo guardo confusa. Il silenzio pesa su di noi per qualche istante.
Marco fissa il vuoto. Sorride. Sembra vedere qualcosa che non c’è ma che per lui è lì, davanti a noi.
-L’ho incontrata ieri sera, mentre tornavo qui*.
Volava su trasparenti punte di cristallo; i capelli d’oro raccolti in un elegante chignon.
Volava muovendo le braccia come ali di cigno e al suo passaggio scie di stelle d’argento disegnavano la musica.
Volava al centro della strada affollata e nessuno sembrava vederla. Nessuno sembrava sentirla.
Ma io l’ho vista. L’ho sentita. E mi sono innamorato.
Ah, se mi sono innamorato.-
 
++++
 
Continuo a guardare Marco confusa, silente.
-L’hai vista davvero? Era reale, o l’hai solo sognata?- Gli domando incuriosita.
Marco ride. Ancora. Sempre solare, sempre felice, sempre sincero.
-La domanda giusta è come un sordomuto possa innamorarsi della musica, non ti pare?-
-Beh, la musica è amata da tutti; apre il cuore e cura l’anima, che importa quindi se la senti o la vedi? Non innamorarsene è impossibile!... E dimmi, sai il suo nome?-
-Ti sembra che un sord*-
-Sì sì, lo so!-
-Mi sono morte le parole in gola quando ci ho provato.-
-Ma tu non hai parole da pronunciare e far morire.-
-Tu credi? Allora mi sono morte le mani.-
Ride. Sospira.
-Euterpe*. Così mi ha detto.-
-Che nome strano.-

 


   
 
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