Pov
Trent
Era passata una settimana da quello
spiacevole incidente al ristorante, per non parlare della strana
chiacchierata con Gwen.
Da quel giorno non ci siamo più
rivolti la parola, tranne una volta, per sbaglio ci siamo incontrati
lungo la strada che portava alla sua Università, non
immaginavo ci
fosse un'Accademia delle Belle Arti qui a Toronto.
Non sono arrabbiato
con lei, ma non capisco il perchè sta
cercando di evitarmi.
Sono convinto che la situazione non
sarebbe così se non avebbe scoperto di Courtney.
Ma d'altra parte...Forse meglio così,
dal momento che è impegnata con quel Drake, non avrei avuto
possibilità.
La scuola non è male, non ho
ancora
fatto piena conoscenza di tutti i compagni di corso, ma per fortuna
che c'è Zoey a farmi compagnia.
Mi secca solo il fatto che ho sempre
meno tempo per esercitarmi con la chitarra, a casa non c'è
un
secondo di pace, l'unico momento libero è quel breve stacco
di
trenta minuti prima che Courtney ed Heather rientrino, ovviamente,
l'umore non è dei migliori.
Oggi finisco alle 10 di mattina,
riprendo le lezioni più tardi, verso il pomeriggio.
Rientro velocemente in casa, sperando
di trovare quella mezz'ora di pace e tranquillità che tanto
ho
bisogno, sfortunatamente, non succede mai quello che spero.
Prima che potessi entrare, sento dei
bisbigli all'interno dell'appartamento, mi immagino una normale
litigata giornaliera tra le ragazze, ma appena metto piede in
corridoio, noto un'enorme pozzanghera uscire dal bagno.
<Che succede?>
Domando ad
una delle due.
Heather mi raggiunge, prendendo la
giaccia all'attaccapanni <Secondo te?! Quella
geniaccia di
Courtney ha distrutto il nostro bagno solo per una stupida
collana!>
<Non ho “distrutto il
bagno”,
ho solo manomesso un tubo.... Se ti senti così tanto esperta
in
idraulica allora perchè la prossima volta non ci pensi tu a
risolvere la situazione?!>
<E' un problema tuo, non mio, ho
cose ben più importanti da fare>
<Oh certo...Come ad esempio
uscire con le tue false amiche snob ogni sera>
<Almeno io ho una vita privata.
Studi come un ossessa, ma finirai a vendere articoli sportivi in un
negozietto di bassa categoria come molte altre prima di te>
<Smettetela!> Cerco,
inutilmente di fermare questo litigio, ma Heather non ne vuole
sapere.
<Pensateci voi, io me ne
vado>
Afferra nuovamente la sua borsa, uscendo di casa, probabilmente
dirigendosi al lavoro.
Una volta andata via, mi volto verso
Courtney, che tira un lungo sospiro di esasperazione <Ora
non
ti ci mettere anche tu>
<Io?! Siete voi che non fate
altro che litigare per qualunque cosa>
<Non è vero>
Ecco...Ci risiamo.
Ma
non sarò io quello che inizierà un altra
discussione cara Courtney.
Raggiungo il bagno, notando il tubo che
perde acqua e il pavimento del tutto bagnato. <Bisognerebbe
chiamare qualcuno che...>
<Già fatto, tra un ora
arriverà
l'idraulico e sistemerà tutto. Mi sono già
offerta di restare qua,
anche se questo porterà a perdere un'importante lezione di
Giurisprudenza>
<Non credo ti rovini la carriera
se salti una lezione>
Lei scrolla le spalle, incrociando le
braccia <Probabilmente no, ma mi secca. E poi il
professore mi
odia, solo perchè l'ho ripreso più volte>
Mi lancia una
veloce occhiata <Non posso farci nulla se sbaglia
alcuni
termini tecnici ed io, nonostante la mia giovane età so
molte più
cose di quanto si possa pensare>
Mi viene quasi da sorridere a
quell'affermazione. C'è da dire che Courtney è
davvero unica nel
suo genere.
Credo di non aver mai conosciuto nessuna con un'autostima così alta.
Credo di non aver mai conosciuto nessuna con un'autostima così alta.
In un certo senso, vorrei avere io
la sua determinazione, se non altro avrei potuto così
convincere mio
padre a farmi continuare gli studi di musica.
Ma ovviamente, per lui è solo
una
perdita di tempo, ed io non ho saputo oppormi.
Tuttavia continuo ad esercitarmi,
non tanto come prima, perchè il tempo è poco, ma
voglio
perseverare.
<Allora, se non ti dispiace, io
andrò al parco a suonare>
<Perchè proprio al
parco?>
Domanda Courtney
<Perchè mi rilassa,
è molto più
tranquillo>
<Anche qui è
tranquillo>
Non faccio in tempo a rispondere che
Dakota piomba improvvisamente in casa, tirando un urlo agghiacciante
<Il mio papi ha bloccato le mie carte di credito!! Non
ho più
un centesimo! Sarò povera! Una povera bella con un trucco
perfetto!>
Piagnucola la ragazza, correndo verso camera sua.
<Povera Dakota...>
In fondo mi dispiace, è
sempre
stata abituata al lusso e alla comodità, ora invece si
ritrova...Senza tutto questo.
Courtney alza gli occhi al cielo,
appoggiandosi contro il muro <Quante storie per una
carta di
credito>
<Sai anche tu da che famiglia
proviene>
Lei in tutta risposta, tira fuori un
piccolo sorrisetto <Se ha pianto così tanto
per i soldi
spariti, non oso immaginare a quando sentirà il messaggio
che gli ha
lasciato suo padre questa mattina nella segreteria telefonica>
Alzo un sopracciglio, guardando
incuriosito Courtney che però non mi dice nient'altro al
riguardo.
Di certo non posso dire che questo
appartamento sia tranquillo.
Dopo quello strano avvenimento, decido
comunque di andarmene al parco, esercitandomi con la chitarra e
prendendo un po' d'aria fresca.
Di sicuro mi sarei rilassato molto
di più che in casa.
…...................................................................
Pov
Bridgette
E' da una settimana che vado avanti
di silenzi imbarazzanti, serate in camera a riflettere e pochi
sorrisi, non posso continuare così, Geoff e Gwen avrebbero
sospettato qualcosa prima o poi.
Non oso pensare a quel che
succederà
una volta che lo verrà a sapere.
Perchè prima o poi dovrà
saperlo.
Non posso certo continuare
così per
altri nove mesi, per quanto possa negare o mentire, credo che alla
fine si accorgerà della pancia.
La mia paura, è che possa
reagire
male...
In fondo stiamo parlando di un
bambino...O una bambina.
Futuri genitori, una sistemazione,
pannolini, scuola materna, elementari, serate di famiglia.
Geoff sarà pronto per tutto
questo?
Ed io...? Credo di non saperlo
ancora.
<Bridgette? Bridgette tutto
bene?> Mi domanda Gwen.
Ci troviamo in un bar, come ogni
mattina a far colazione. Ero talmente immersa nei miei pensieri da
essermi scordata che sono in sua compagnia.
<Che ti succede? Ti comporti in
modo strano in questi giorni>
Io mugugno un “Non
è vero”,
ma prima o poi avrei dovuto dirglielo.
Forse questo è il momento
più
adatto, se non altro mi fido di lei, Gwen non avrebbe mai raccontato
in giro della mia gravidanza.
<Io...Ecco...>
Cavoli non so
come dirglielo, sono così agitata, e sono davanti a Gwen.
Probabilmente
sarei svenuta quando mi sarei trovata faccia a faccia con Geoff.
Gwen posa il suo caffè, tirando un
leggero sospiro <Non puoi continuare così
per sempre, prima o
poi “si noterà”, non credi?>
Sgrano gli occhi, senza smettere di
balbettare <M_ma tu...Come...>
<La sera della cena, eri talmente
scossa che hai lasciato in bagno il test di gravidanza in bella
vista> Tira fuori un piccolo sorriso <Io
non ho detto
niente, aspettavo che lo confessassi di tua spontanea
volontà>
Non posso crederci di essere stata
così stordita.
La notizia deve avermi scosso
più
di quanto pensi se ho addirittura lasciato il test in bagno senza
rendermene conto fino al giorno successivo.
Ma forse meglio così, in
questo
modo è stato più facile per me, confessare tutto.
<Non sei sconvolta?>
In tutta risposta, Gwen alza le spalle,
scuotendo il capo <Non direi, mia cugina è
stata da noi quando
è rimasta incinta a diciassette anni, ho dovuto sopportare
la sua
gravidanza isterica per tutti i nove mesi>
<Non mi avevi mai parlato di
questa tua cugina>
<Non andiamo molto
d'accordo>
Beve un sorso del caffè, lanciandomi un'occhiata <Quando
lo
dirai a Geoff?>
<Quando avrò il
coraggio. Non so
come reagirà...E… >Deglutisco <Se
mi lasciasse?>
<Sarebbe un codardo, e non credo
lo farà> Risponde schietta.
In fondo ha ragione...
Forse la paura in sé non
è tanto
quella della reazione di Geoff.
Ma la mia.
Questo fatto cambierà
completamente
la mia vita, sarò pronta a tutto questo?
...........................................
Pov
Heather
Ma guarda guarda.
Dopo una delle tante litigate con Courtney, ora mi trovo ad ascoltare la discussione delle ragazze che detesta, sulla probabile gravidanza della biondina.
Dopo una delle tante litigate con Courtney, ora mi trovo ad ascoltare la discussione delle ragazze che detesta, sulla probabile gravidanza della biondina.
Questo sì che è
interessante.
Sbaglio o è la ragazza di Geoff? Sarebbe davvero sconvolgente per lui venirlo a scoprire da una fonte estranea e non dalla sua fidanzata in persona.
Sbaglio o è la ragazza di Geoff? Sarebbe davvero sconvolgente per lui venirlo a scoprire da una fonte estranea e non dalla sua fidanzata in persona.
Pago il mio caffè
e mi dirigo al lavoro, con un piccolo sorriso stampato sul volto.
Eh sì...Credo proprio che mi
divertirò oggi.
.................................................
Pov
Dakota
<Sbrigati con quel panino! I
clienti stanno aspettando!>
Non ci posso credere, di norma non
entro nei fast food da quando ho 12 anni, ed ora mi ritrovo a
lavorarci all'interno come cameriera!
Mio papà non scherzava sul
volermi
farmi diventare più responsabile. Capisco farmi vivere da
sola in un
appartamento per niente lussuoso. Ma perchè costringermi a
lavorare
in questo postaccio?
E solo perchè ho esaurito una carta di credito di tremila dollari...Tzè...
E solo perchè ho esaurito una carta di credito di tremila dollari...Tzè...
In fondo non è la prima
volta che succede.
Butto l'occhio verso l'angolo della
cucina, dove i cuochi stanno friggendo delle patatine fritte, seguite
dall'odore nauseante di carne piena di grassi.
Mi viene quasi da piangere.
Perchè farmi questo Papi?!
<Dakota?>
Quando volto lo sguardo vedo davanti a
me uno strano ragazzo.
Lo fisso attentamente, sicura di averlo già visto da qualche parte.
Lo fisso attentamente, sicura di averlo già visto da qualche parte.
Ad un tratto però, ricordo esattamente
dove l'ho conosciuto.
<Ti ricordi di me? Sono
Sam>
Mi dice tutto sorridente.
<Ah...Sì> Rispondo
un po'
infastidita <Tu sei il tizio che mi ha gettato i
ravioli in
faccia>
Al suono di quelle parole, il ragazzo
ride nervosamente, tentando di guardare altrove per l'imbarazzo
<Ehm...Già...Mi dispiace per quell'episodio.
Mi sono lasciato
prendere dal momento>
I miei capelli ne hanno risentito
per giorni.
Sopratutto perchè non potevo
usare
i miei classici prodotti di bellezza, ormai sono troppo costosi ed io
non ho....Sigh...Abbastanza soldi.
Non posso crederci di essermi
ridotto in questo stato.
Io, Dakota Milton, futura
ereditiera, credo di non essermi mai sentita così a disagio
come
ora.
<Ad ogni modo, non pensavo
lavorassi qui>
<Sono in questo posto
perchè il
mio papi mi ha costretto> Sospiro
snervata <Dice che devo comportarmi come una persona
“normale”
e quindi trovarmi un lavoro...>
<E non potevi trovare posto
migliore! Fanno degli ottimi panini, io sono un cliente fisso
ormai>
Mi dice con
un enorme sorriso
sulle labbra
In
tutta risposta mostro un sorriso forzato.
E'
più forte di me, lui si starà
divertendo ma io non di
certo.
Sono così triste...
Io devo spendere
al centro commerciale. Non lavorarci.
…........................................................................
Pov
Courtney
Che giornata stressante, non solo
perderò la lezione di Giurisprudenza ma mi tocca restare in
casa ad
aspettare l'idraulico.
Tra l'altro è anche in ritardo, e poi
la gente si lamenta che vogliamo sbrigarcela da soli.
Vedrò di fargli una bella ramanzina, e
che non gli venga in mente di fare con comodo, ho cose più
importanti da fare che stare tutto il giorno in casa ad attendere il
suo arrivo.
Devo fare una serie di commissioni,
comprare nuovi libri...
Non posso perdere tempo prezioso.
Guardo nuovamente l'orologio, 11:30.
Mezz'ora di ritardo, non ci posso
credere, che nervoso.
Ad un tratto sento suonare il
campanello, finalmente si è deciso ad arrivare.
Avanzo seccata verso la porta
d'entrata, aprendola di scatto.
<E' più di mezz'ora
che aspetto,
qui si sta allagando tutto>
<Chiedo scusa dolcezza, ma mi
hanno fermato i carabinieri...> Dopo una breve pausa <Per
la terza volta questa settimana. Tzè...Avrò la
faccia da
delinquente> Dice
ridacchiando.
Quella voce.
Quella risatina.
No....Non lui.
Alzo lo sguardo, vedendomi davanti quel
rozzo troglodita della settimana scorsa.
Come si chiamava?
Duncan.
<Tu?!> Urliamo
all'unisono, completamente ignari del nostro strano incontro.
Senza neanche dargli il tempo di
parlare, gli sbatto la porta in faccia, portandomi una mano al capo.
Non posso crederci.
Un degno amico di Gwen.
Ma che avevano tutti? Si sono dati
appuntamento per darmi sui nervi?!
<Hey...Courtney aprimi!>
<Perchè mai dovrei
farlo?!>
<Perchè altrimenti
dovrai
imparare a nuotare, pesciolina>
Mi volto nuovamente verso il bagno,
notando l'acqua che non la smette di scorrere fuori da quel tubo
rotto.
Diamine se ha ragione. Ma solo
questa volta.
Così apro la porta, lanciandogli
un'occhiataccia e...Ahimè...invitandolo ad entrare per
sistemare
quel danno.
Chi l'avrebbe mai pensato che tra
tutti gli idraulici di Toronto, mi sarebbe capitato Duncan.
Questa sì che è
sfortuna.
…........................................
Pov
Dakota
Pausa!
Per fortuna, non ne potevo
più di
sgobbare come una qualunque cameriera.
Non pensavo che questo lavoro
sarebbe stato così difficile.
Faccio per allontanarmi quando noto
ancora quel ragazzo di prima seduto ad un tavolo. Incuriosita mi
avvicino verso di lui <Sam? Che ci fai ancora
qui?>
<Oh..Dakota! Che bello
vederti...Ehm...Di nuovo.> Dopo
un silenzio imbarazzante, riprende a parlare <Ehm...Io
stavo passando da queste parti. N_non per vedere se avevi finito di
lavorare! Stavo s_solo camminando, da solo, nel centro commerciale, e
mi sono imbattuto in te! Che coincidenza eh?>
Davvero
una bizzarra coincidenza.
<Ora sono in pausa, purtroppo non
ho ancora finito questa tortura>
<Mi dispiace, ma vedrai che col
tempo ti abituerai> Mi sorride, diventando
improvvisamente
timido ed impacciato <Ehm...Che ne diresti di, fare un
giro?
Adesso che sei in pausa>
<Ho poco più di
mezz'ora. Non
posso neanche fare shopping, impiego la metà del tempo solo
a
scegliere quale negozio iniziare gli acquisti!> Tiro
un lungo
sospiro, portando le mani ai fianchi <E poi non sono
dell'umore
adatto, sono talmente arrabbiata con il mio papi che vorrei solo
sfogarmi>
Dopo diversi minuti, Sam pensa ad una
soluzione.
<Ci sono! So dove portarti,
è
qui vicino e dura esattamente mezz'ora>
<Che cosa sarebbe?>
Domando confusa
<Lo vedrai, ma sono sicura che ti
piacerà>
<Non lo so...Insomma, uscire con
uno come...Te?>
<Ma è solo un'uscita
tra amici>
Dice sconsolato, abbassando lo sguardo <Volevo solo
aiutarti>
Di fronte a quel suo atteggiamento non
sono riuscita a negargli quella possibilità.
<D'accordo Sam>
Tiro fuori
un piccolo sorriso.
In fondo non è un cattivo
ragazzo.
Cerca solo di aiutarmi.
Magari potevano davvero
essere...Amici.
ANGOLO
AUTRICE:
Wow....E'
un bel via vai di punti di vista eh?
Adesso sì che incominciano i guai.
Adesso sì che incominciano i guai.
E
dal prossimo capitolo vedremo chi svelerà per prima il
segreto di
Bridgette.
Per non parlare del piano di Scott per vincere la sua “Battaglia” contro Dawn.
Per non parlare del piano di Scott per vincere la sua “Battaglia” contro Dawn.
Ed altri intrecci vi aspetteranno
al prossimo
episod...Ehm volevo dire, capitolo! XD
PS: PROMETTO CHE MI IMPEGNERO' A RISPONDERE A TUTTE LE RECENSIONI, PERDONATE EVENTUALI RITARDI, MA SE DEVO RECENSIRE VOGLIO FARLO BENE E IN QUESTO MOMENTO HO POCO TEMPO T.T
PERO' ENTRO QUESTA SETTIMANA RISPONDO A TUTTI
PS: PROMETTO CHE MI IMPEGNERO' A RISPONDERE A TUTTE LE RECENSIONI, PERDONATE EVENTUALI RITARDI, MA SE DEVO RECENSIRE VOGLIO FARLO BENE E IN QUESTO MOMENTO HO POCO TEMPO T.T
PERO' ENTRO QUESTA SETTIMANA RISPONDO A TUTTI
Un
bacione!!
Nini