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Autore: nothing_but_the_truth    02/04/2012    2 recensioni
Lui era seduto sul marciapiede, sotto il lampione, ormai da ore. Sapeva che non sarebbe tornata, e solo per colpa sua. Non se lo sarebbe mai perdonato.
C'era tanta nebbia, la luce era ormai opaca. Beh, tutto il suo mondo lo era, opaco, ora che lei se n'era andata. Senza Hermione, il suo mondo sarebbe andato a puttane. Sapeva che lei, al suo posto, non avrebbe mollato, ma avrebbe continuato a lottare, fino alla fine.
La fine..
ecco a cosa l'aveva portato, tutto quell'amore. La fine.
Eppure, scorrendo i ricordi, Draco non riusciva a capacitarsi di come quelle parole abbiano potuto uscire dalla sua bocca, da come le sue mani avevano potuto alzarsi sulla ragazza che amava così intensamente. Non era lui, quel mostro che l'aveva fatta piangere. Non poteva essere lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Per le prime righe, ho reso spunto dalla canzone "Fumo e cenere", dei Finley. E questa è la mia pagina Fb,dateci un'occhiata se vi va :) http://www.facebook.com/pages/Flawfull/178524625552934

  DRAMIONE.


 

Lui era seduto sul marciapiede, sotto il lampione, ormai da ore. Sapeva che non sarebbe tornata, e solo per colpa sua. Non se lo sarebbe mai perdonato.

C'era tanta nebbia, la luce era ormai opaca. Beh, tutto il suo mondo lo era, opaco, ora che lei se n'era andata. Senza Hermione, il suo mondo sarebbe andato a puttane. Sapeva che lei, al suo posto, non avrebbe mollato, ma avrebbe continuato a lottare, fino alla fine.

La fine..

ecco a cosa l'aveva portato, tutto quell'amore. La fine.

Eppure, scorrendo i ricordi, Draco non riusciva a capacitarsi di come quelle parole avessero potuto uscire dalla sua bocca, da come le sue mani avessero potuto alzarsi sulla ragazza che amava così intensamente. Non era lui, quel mostro che l'aveva fatta piangere. Non poteva essere lui.

Per lei aveva lottato cotnro tutto e tutti, in primis contro la sua famiglia, che non accettava la sua scelta. Cioè, suo padre non accettava che avesse scelto una MezzoSangue e non una PuroSangue.. sua madre l'aveva capito. Quella donna c'era sempre riuscita, nonostante tutto.

Ma anche ora, che il suo mondo sembrava non avere più senso, lui non riusciva a pentirsi delle sue scelte. Nè di aver confessato a Hermione di amarla, nè di averla baciata la prima volta, nè di aver fatto l'amore con lei la prima volta.. l'unica cosa che non riusciva a perdonarsi -e che neanche lei gli avrebbe perdonato,lo sapeva- era la litigata di quel pomeriggio. Quelle accuse, al dire di Hermione, infondate.

Eppure Draco era pazzo di gelosia, lo era sempre stato, sopprattutto nei confronti di lei. L'aveva sempre amata con un tale trasporto,una tale passione.. che ogni suo sguardo verso gli altri uomini lo facevamo tremare e dubitare di sè, di lei.

Ora, solo al buio, si rendeva conto del guaio di aveva provocato. Solo ora,che era solo, solo come non mai, si rendeva conto che i suoi dubbi forse erano esagerati, che la relazione per cui dava corpo e anima valeva più di quello sguardo. Solo ora,che l'aveva persa per sempre e sapeva che non l'avrebbe mai più riavuta. In fondo, se le cose fossero state capovolte, probabilmente neppure lui avrebbe accettato di stare con qualcuno che non gli credeva e che una volta gli aveva perfino alzato le mani addosso.

Che fallimento.

Aveva fatto ruotare la propria vita intorno a quella di Hermione, e lei aveva fatto lo stesso per lui.. e ora, che sarebbe stato di lei? Senza di lei, non si vedeva più.. il suo scopo era renderla felice.. ogni giorno, appena vedeva quei bellissimi occhi scuri, si ricordava perchè faceva un lavoro dignitoso e onesto, perchè viveva lì, perchè aveva rinunciato a quel che aveva rinunciato.. e non gliene aveva mai dato la colpa. Lui aveva voluto lasciare tutto ciò che lo legava al suo orribile passato per stare con lei, lui le aveva proposto di passare qualche tempo nel mondo Babbano.. e non se ne pentiva. In quei mesi, aveva respirato e vissuto di lei, ed erano stati di gran lunga i migiori della sua esistenza.

Senza Hermione non sarebbe mai più stato nessuno; sapendo ciò che le aveva fatto, non si sarebbe mai più potuto gaurdare allo specchio senza sentirsi un verme.

Ed era giusto così.

Dopo qualche ora passata immobile, seduto sul marciapiede umido e con la testa tra le mani, a ripercorrere i mesi più belli della sua vita, sentì un suono.

Dei passi.

Li riconobbe e all'istante alzò la testa.

suoi passi.

Avvolta in un giobotto a righe, con una sciarpona al collo e i capelli sciolti, Hermione si sedette accanto a lui, senza dir nulla.

Per qualche minuto, il cervello di Draco si spense, mentre sentiva il calore del corpo della ragazza raggiongere il suo, mentre sentiva il profumo dei suoi capelli invadere le sue narici.

<< Oh, Hermione... >> disse Draco ad un certo punto, disperato, senza più riuscire a sorreggere quel pesante silenzio che si era creato tra loro. << io... >>

<< Lo so. >> lo interruppe lei, chiudendo gli occhi.

Il cuore di Draco battè a mille,quando la vide sospirare.

<< sono terribilment.. >>

<< Lo so. >>

<< Hermione, io.. >>

<< Ora stai zitto, ti prego. >> lo ammonì. Lui obbedì.

Quando Hermione riaprì gli occhi, era ancora più confusa di prima.

<< Come posso perdonarti, Draco, se non ti fidi di me, se non mi credi, se dubiti di me fino a questo punto? >> Gli domandò lei, cercando di avere un tono controllato.

Draco non sapeva che dirle. << Sinceramente? Non lo so, Hermione. Non lo so. So solo che ti amo da morire, che non voglio stare mai più così tanto tempo distante da te, che non permetterò mai più a nessuno di dividerci. >>
<< Ma sei stato tu a dividerci, Draco, con tutta la tua gelosia.. >> sussurrò lei.

<< Lo so. E mi odio per questo, credimi. Mi conosci. Sai come sono.. io.. Hermione, ti prego, perdonami. >> la supplicò.

<< Dopo che mi hai picchiata? Dopo che mi hai urlato addosso di essere una bugiarda, di tradirti con il mio migliore amico? Draco, come potrei mai riaver fiducia in te? >> gli domandò.

Lui non rispose.

Disse,infine << tu.. mi ami ancora? >>

<< Sì >> rispose lei,dopo averci riflettuto qualche minuto. << Sì, nonostante tutto, ti amo ancora. >> il suo amore per quel ragazzo, lo sapeva, era potentissimo, l'aveva invasa e posseduta fino al midollo, era sempre stata una cosa certa per lei, anche prima della morte di Ron.

<Ci basta, amore. Riniziamo tutto daccapo, ce la faremo. Non ripeterò gli stessi errori, te lo prometto. >>

<< Harry è tutto ciò che mi resta della mia adolescenza, Draco. Ho passato quasi 10 anni con lui, spalla a spalla. Ed io, assieme a Ginny, sono tutta la famiglia che ha. Sai anche tu che la morte di Ron è stata un colpo molto duro da affrontare,da accettare,specialmente per lui. In tutti questi anni Harry ed io siamo diventati come fratello e sorella, e ti ho ripetuto migliaia di volte che dietro ai nostri sguardi non c'è nulla. >> gli spiegò Hermione,per l'ennesima volta.

<< lo so! >> rispose Draco, << ma vederti lì, abbracciata a lui, guardarvi così.. io... >>

<< Lo so. >> ripetè lei. Sapeva della sua gelosia, e l'aveva accettata. << ma non accetterò mai di venir picchiata, Draco, mai. >>

Draco nascose la testa tra le mani. << io.. non so veramente più che dire, Hermione.. dammi un'altra possibilità, ti prego. Ci amiamo, ci basterà! >>

<< E invece no, perchè se mi avessi amata veramente mi avresti creduta, e non mi avresti... >> le parole le morirono in gola, mentre la sua mentre ripercorreva quei ricordi. Le urla, gli insulti... lo spintone. Automaticamente, passò la mano sulla propria schiena, esattamente dove la spina dorsale aveva sbattuto violentemente contro il legno della gamba del tavolo.

Draco non osò alzare lo sguardo.

<< Come siamo arrivati a ciò? >> gli chiese di colpo Hermione, le lascrime agli occhi. << come siamo arrivati a farci del male, così, Draco? >> disse,singhiozzando.

Lui rizzò la testa appena udì il tono alterato della ragazza. << no, Hermione, no.. è solo colpa mia.. >> farneticò, avvicinandosi a lei e cingendole delicatamente le spalle con un braccio.

Non c'era bisogno che Draco dicesse quanto male si sentiva a sapere di essere la causa di quelle lacrime, la causa del suo dolore. Lui si odiava in quel momento, e questo sia Hermione che Draco stesso lo sapevano. Una delle cose più belle di lei era, appunto, per Draco, la sua capacità di comprenderlo semplicemente gaurdandolo negli occhi, o anche restando in silenzio.

<< Ti amo, Hermione. >> le sussurrò all'orecchio, mentre lei tremava e cercava di impedire alle proprie lacrime di debordare dai suoi occhi.

La ragazza restò in silenzio a lungo, cinta dal braccio del ragazzo che amava, bagnata dalle proprie lacrime.

<< Rispondimi, ti prego, questo silenzio mi sta uccidendo! >> strepitò lui, ad un certo punto.

Lei si asciugò gli occhi e si liberò dalla sua presa.

<< Draco, io.. >>

ma lui non l'ascoltò. Nel momento in cui sentì il tono della sua voce, le sue orecchie si chiusero ed iniziarono a fischiare. Quello era il tono della fine, lo sapeva, la conosceva.

<< No. >> disse. << Non permetterò a nessuno, men che meno me stesso, di rovinare quello che abbiamo, Hermione. >> disse, con i pugni chiusi per la rabbia. << Sei la cosa migliore mai capitata nella mia vita, non ti farò allontanare. >> prese un grosso respiro. << Sposami,Hermione, lasciami dimostrarti quanto solo desolato per ciò che è accaduto, quanto ti amo, quanto non ripeterò gli stessi errori. Sposami, Hermione. >>

Lei rimase immobile: non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da Draco. E non sapeva neanche che rispondergli. Lo amava, sì, e con tutta se stessa, ma non sapeva se gli avvenimenti di quel pomeriggio sarebbero riaccaduti.

<< Hermione >> continuò Draco, stranamente incoraggiato dal silenzio della ragazza, << non riaccadrà mai più, te lo giuro. So che non accadrà mai più, lo impedirò con tutto me stesso. Non riaccardà mai più, amore mio. Credo che lo sappia anche tu. Non serve dirti che sono desolato da morire, che mi sento una feccia, indegno di te.. ma ti amo, e anche tu mi ami. Sistemerò la situazione, recupererò e ricucirò la ferita che io stesso ti ho causato. Sei l'amore della mai vita, Hermione, e lo sai. Sposami. >>

Lei passò una mano sul capo, spostando indietro una ciocca, umida a causa della nebbia.

<< Il cielo è basso. >> esordì lei, persa nei suoi pensieri, guardando verso l'alto.

Draco restò col fiato sospeso.

La ragazza abbassò lo sguardo,permettendo di nuovo alla ciocchetta ribelle di caderle sul viso, e sospirò. << Sei in prova, ricordalo. >> disse infine, con un mezzo sorriso.

Draco perse l'ecquilibrio: benchè ci sperasse disperatamente e fosse quasi del tutto certo che lei non lo avrebbe abbandonato, comunque una parte di lui si stava disperando per la possibilità di dover continuare la sua vita senza lei.

<< io.. oh, Hermione, ti amo così tanto! >> Esclamò, girandosì e baciandola con passione.

Quelle labbra gli erano mancate tremendamente, nonostante fossero stati lontani l'uno dall'altra solo qualche ora. Le sentiva morbide e umide,sotto le sue.

Lei gli accarezzò la nuca, quando si staccarono.

Si guardarono negli occhi,silenziosamente e intimamente,per qualche minuto, in un modo così profondo che un'estraneo,un passante, distolse lo sguardo da loro, tanto era intimo e intenso.

Si alzarono ed Hermione lasciò Draco prenderle la mano e stringerla nella sua. Poi lui la sollevò e la baciò.

<< Sì, Draco, sì. >> bisbigliò con un sorriso. << Ma ricordati che sei in prova. >> aggiunse, prima di farsi sollevare e baciare dal ragazzo.

  
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