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Autore: divinity    02/04/2012    0 recensioni
"Ragazzi presto fate i bagagli" era la madre di Sam che annunciava l'atteso ritorno della famiglia Hevans a Lima.
Sam ritorna a Lima più intenzionato che mai ad intraprendere una relazione con il suo Kurt, questa cosa però lo porterà anche ad affrontare determinate sfaccettature del rapporto di tipo sessuale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Finn Hudson, Kurt Hummel, Sam Evans
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passato all'incirca un mese da quando Sam aveva proposto ufficialmente a Kurt di essere suo per sempre, di completarsi l'uno con l'altro, di restare uniti fino a che “morte non li separi”. Kurt ovviamente aveva detto di sì, non perché si sentisse obbligato dal tempo che ormai li legava da tempo o dal aver presentato Sam alla sua famiglia, bensì si sentiva semplicemente sincero nel pronunciare quel - sì – che avrebbe dimostrato ancora una volta di come l'amore trionfi su tutto. Oggettivamente i due erano in un'età

alquanto immatura per poter affrontare dei ruoli e dei doveri simili, per questo motivo la proposta di Sam era da considerarsi a lungo termine; cioè i due in un futuro avrebbero reso possibile tutto ciò che si erano giurati fedelmente l'un l'altro. Ad entrambi quelle condizioni sembravano più che giuste e azzeccate per la loro età. Il loro gesto, burocraticamente, non aveva nessun valore ma simbolicamente rappresentava un fidanzamento ufficiale propedeutico per un futuro prossimo. Per questo esatto motivo non si erano preoccupati di allarmare parenti e amici dei loro avvenimenti, lo avrebbero fatto con calma e serenità quando più comodo visto che in fin dei conti nulla era accaduto. La mente di Kurt in quel mese stava vagheggiando più che mai, tutti conoscevano la velocità con cui il soprano iniziava a fantasticare sulle cose più disparate e in quel preciso istante stava pensando al suo futuro matrimonio, anche se Sam gli aveva detto che questa cosa doveva essere affrontata cautamente lui non ci faceva caso. Stava lì seduto sulla scrivania e pensava a come sarebbero stati loro due nei vestiti tipici di un matrimonio. Chiudeva gli occhi per dormire e riusciva solamente a proiettarsi verso il centro di una pista da ballo dove Sam lo teneva stretto a lui. Beh sì Kurt era fatto così, non sarebbe stato lui se non fosse stato un sognatore, un manipolatore dell'immaginazione. Sam sembrava felicemente sereno, quel pensiero non lo animava affatto. Anche lui aveva una caratteristica; il tenere tutto sempre sotto controllo, per questo Kurt lo ammirava era affascinato dalla freddezza con cui gestivo ogni situazione, dalla più complicata alla più pericolosa.

***

Il rumore degli armadietti rimbombava sempre più prepotente per i corridoi e i passi dei ragazzi facevano vibrare timorosamente il pavimento, fra tutti quei rumori Sam riuscì a distinguere la voce di Kurt che si avvicinava sempre più dolce alle sue orecchia che sembravano affamate di udire quella melodia.

- Allora? Non mi è sembrato di ricevere alcun invito per questa sera! - esclamò Kurt con un sorriso sulle labbra con un tono chiaramente scherzoso.

Sam chiuse con un piccolo gesto la porta in metallo dell'armadietto che produsse un lieve rumore metallico fastidioso ad udirsi, il suo volto cambiò subito espressione. Il suo sorriso si trasformò in un broncio dispiaciuto da cane bastonato.

- La Beiste mi ha incastrato per questa sera. - gli rispose Sam con un tono sottomesso sapendo già che la reazione del moro non sarebbe stata delle migliori.

Quel giorno era sabato, in questo giorno tutti i ragazzi si preparano per uscire e dimenticare per una sola sera i problemi quotidiani e legati alla vita scolastica, così doveva essere anche per Sam e Kurt.

- Lo sapevo! Avevo questa sensazione da stamattina, non riesco più a vederti dopo la scuola e questa cosa non mi fa per nulla piacere. - aggiunse distogliendo lo sguardo dal biondo Kurt che sembrava fare di tutto per non ricordare di dover rimanere ancora un altro sabato sera da solo.

- Odio la squadra di football ti giuro! Io non dovevo esserci e che la Beiste ha ordinato a tutti di essere presente agli allenamenti di questa sera. Avevo pensato che forse potevi venire ad assistere gli allenamenti ma poi la Beiste mi ha ricordato che è proibito, solamente la crew può farlo. - si giustificò Sam cercando di rincontrare gli occhi di Kurt che gli sembravano ancora intenti a sfuggire a qualunque cosa.

- Ho sbagliato! - gli rispose il moro voltando lo sguardo su i suoi occhi verdi – non è colpa tua. - aggiunse prima di prendergli la mano e stringergliela forte.

- Possiamo comunque vederci dopo gli allenamenti? - gli chiese dolce Sam cercando in qualche modo la maniera di poter stare con il suo ragazzo.

- Vieni a casa subito dopo la partita o gli allenamenti quel che siano, sarò felice di premiare il capitano dei Titans – gli rispose Kurt abbassando lo sguardo maliziosamente ma allo stesso tempo teneramente.

***

L'orologio del suo iphone segnava le 00.05 in punto, in casa Hummel la vita regnava anche a quell'ora. Burt e Carol erano spaparanzati sul divano a vedere una delle solite commedie americane, ingurgitare pop-corn e a ridere fragorosamente ad ogni stupida freddura venisse recitata. I loro simili più giovani, Rachel e Finn erano presi da qualche musical nella camera affianco a quella di Kurt, mentre quest'ultimo era rimasto solo sigillato in camera sua in attesa del suo principe azzurro che sarebbe dovuto arrivare da un momento all'altro, o perlomeno così recitava il messaggio che gli aveva inviato Sam qualche istante prima. 00.25, il campanello rimbombò per tutta la casa provocando lo spavento di tutti gli inquilini che erano alla sconosciuto che un nuovo ospite si sarebbe unito a loro sotto lo stesso tetto. Kurt era intento a direzionarsi verso la porta ma suo padre lo batté sul tempo visto che era fisicamente più vicino all'ingresso, quando si ritrovò d'inanzi Sam non fece altro che sorridere e scostarsi amichevolmente come se fosse appena entrato un suo amico di vecchia data. - Salve signori Hummel! - disse sentendo ricambiare i due, senza troppa esitazione si direzionò verso la camera in cui nel frattempo Kurt era rientrato. Appena aprì la porta lo squadrò vedendolo più casual che mai. Indossava una tuta aderente che gli fasciava tutta la parte inferiore del corpo e sulla parte superiore aveva indosso la felpa ufficiale della squadra.

- Cos'hai lì? - chiese Kurt scorgendo da lontano uno strano colore sul suo labbro inferiore, si avvicinò frettolosamente per vedere cosa gli fosse successo; stava sanguinando, malgrado avesse cercato di nasconderlo la ferita che si era procurato o che gli avevano procurato era terribilmente messa male per essere nascosta.

- Nulla... è semplicemente un graffio! - rispose Sam cercando di tranquillizzare il moro che sembrava terribilmente preoccupato.

- Ma questo non è un graffio. È una vera e propria ferita! - aggiunse Kurt prendendogli la mano timoroso per il suo labbro. Adorava quella parte del suo corpo e al solo pensiero di averla danneggiata per sempre impazziva.

- Non è nulla non preoccuparti, la Beaste mi ha detto che guarirà fra qualche giorno dovrò solamente stare attento a non peggiorare la situazione. - concluse Sam con un sorriso sul volto che rasserenò Kurt.

Sam annullò completamente le distanze fra lui e il moro con un bacio leggero ma sostanziale nella sua dolcezza.

- Questo non significa che non potrò più baciarti! - esclamò ancora fra le sue labbra il biondo che provocò automaticamente un sorriso al soprano che era ancora intento ad assaporare le labbra del ragazzo.

Un istante fu necessario per far sì che l'atmosfera di preoccupazione che arieggiava in quella stanza si trasformasse in una più sensuale e carnale. La distanza era così nulla che Kurt riuscì ad annusare l'odore di bagnoschiuma che proveniva dalla pelle di Sam che aveva chiaramente fatto una doccia prima di raggiungere il moro. I movimenti dei due erano scaltri e decisi effettuati con una tranquillità impressionante, sembravano sapere esattamente cosa fare e come farlo d'altronde non erano dei novizi in quel campo. La passione era calata su di loro più volte e ripetutamente loro l'avevano accettata come segno del destino. Il corpo esile di Kurt stava spingendo quello più muscoloso di Sam verso la porta che non era chiusa a chiave, per questo motivo il moro sbatté contro la superficie ruvida della porta il biondo e allungando di qualche metro la mano girò la chiave verso sinistra in modo da sigillare quella camera in cui si sarebbero abbandonati ogni tipo di pensiero per far spazio alla pulsione vera e propria del desiderio.

- Non sei stanco? - chiese premuroso Kurt anche se non si distaccò in alcun modo dal corpo di Sam che ormai era un tutt'uno con quello del soprano.

- Avevi promesso di premiarmi, forse è stato questo pensiero che mi tiene attivo tutt'ora! - gli rispose Sam facendo scivolare lentamente le sue mani sui fianchi di Kurt che guardava passivo la scena. Le mani fredde di Sam si intrufolarono sotto la maglia di Kurt come se fossero delle flotte nemiche in cerca di una qualche fonte di arricchimento. Kurt accolse quelle gelidi navi nemiche come se tutto d'un tratto fossero diventate l'opposto di come si erano presentate. Le mani si muovevano in maniera confusa e spinte dal desiderio di percorrere ogni centimetro di quella pelle che non doveva rimanere inesplorata. Il quaterback sfilò lentamente la maglietta del soprano che non aveva alcuna intenzione di interrompere quel contatto visivo che si era creato fra i due, così facendo il corpo snello e minuto di Kurt venne allo scoperto in tutta la sua naturalezza. Il desiderio del biondo sembrava non essersi ancora placato per questo fece scendere lentamente le sue mani verso il pantalone che teneva coperto ancora la parte inferiore del corpo del ragazzo. Infilò prepotentemente le sue dita nel jeans che nascondeva l'erezione del soprano ancora mezzo vestito. Ci fu un concatenarsi di gesti che portarono il soprano a rimanere completamente nudo privo di qualsiasi barriera mentre invece il biondo era ancora completamente vestito. L'erezione che il moro aveva avuto era nascosta dal tessuto molto doppio del denim mentre quella del quaterback era chiaramente evidente visto che lo ricopriva una tuta aderente che metteva in risalto ogni minimo particolare. Kurt lo fissò respirando affannosamente sentendo il membro del biondo premergli contro il ventre energicamente. Le labbra di Kurt si fiondarono sul collo pallido del biondo che ansimava ogni qual volta il ragazzo posasse le labbra sulla sua pelle. Le mani del moro si posizionarono cautamente sul pube del biondo che era occupato nella sua totalità dall'enorme protuberanza della sua erezione, il soprano non esitò a sfiorare lentamente ma con decisione quella parte che ripercorse più volte con la punta delle dita. I gemiti del quaterback si facevano sempre più pronunciati a ogni contatto con la mano del soprano, quest'ultimo infilò l'indice della mano destra nell'elastico della tuta in modo da farlo scivolare velocemente sul pavimento. Ora Sam aveva indosso solamente la felpa da quaterback e i boxer, per Kurt tutto ciò non era ancora abbastanza voleva osservare il suo ragazzo nel modo in cui lui aveva fatto prima con Kurt stesso. Così facendo, sbottonò lentamente la felpa che raggiunse anch'essa il pavimento gelido e con tanta naturalezza sfilò i boxer. Finalmente l'erezione che per tanto tempo era stata tenuta ricoperta era pronta a venire fuori, il corpo di Sam era perfetto. Il colore della sua pelle diafana faceva impazzire Kurt, il corpo ricoperto da muscoli dava l'impressione di essere scolpito nel marmo. I due si allontanarono dalla porta per poter raggiungere il centro della camera in cui era posizionato il letto, dove la coppia si sdraiò vogliosamente. Sam era completamente disteso con le spalle sul letto mentre invece Kurt gli era posizionato sopra, le ginocchia posizionate ai lati dei fianchi di Sam che si stava muovendo lentamente sotto di lui. La mano destra di Kurt scese fino in fondo andando in cerca del membro di Sam che iniziò a stringere e a muovere lentamente. Il biondo invece percorse tutta la coscia di Kurt bramosamente arrivando fino al fondo schiena, con l'indice iniziò a penetrarlo lentamente per poi iniziare a muoverlo aumentando sempre più la velocità. I due erano rigorosamente intenti a scambiarsi un bacio passionale che ricordava che tutto ciò che stavano facendo non era semplicemente del puro sesso ma bensì era amore.

  
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