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Autore: mercscilla    03/04/2012    1 recensioni
[ Stargate Universe ]
Rush guarda interrogativamente Chloe, ma lei scuote la testa e si limita a indicare lo schermo, mordendosi il labbro, così obbedisce al suo ordine silenzioso.
Sullo schermo l’
altra Chloe, quella di un tempo alternativo, parla tranquilla alla Kino, circondata da un’aura di tristezza.
“... ne sa nulla, nemmeno T.J., ma dovrò dirglielo presto. Sono incinta. E non è di Matt.”

[ 2x12/2x17 ]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chloe Armstrong, Nicholas Rush, Nuovo Personaggio
Note: Raccolta, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Secret of your past you never knew

 

 

 

 

Domanda

 

Per quanto non sia insolito che Chloe gli faccia visita in questo periodo, Rush è sorpreso di vedere la ragazza che le è accanto quando lui apre la porta.

Ricorda vagamente di averla già vista, in uno dei corridoi, e che lei lo ha fissato senza la paura che Jason ed Ellie hanno manifestato nell’incontrarlo.

Chloe.” Facendosi da parte, fa loro cenno di entrare, e osserva da vicino le due giovani donne che si scambiano un’occhiata prima di accettare il suo invito. C’è una strana tensione attorno a loro e Rush non è sicuro di cosa farne. Tutti i suoi sensi sono all’erta. “A cosa devo il piacere della tua visita?”

“Dobbiamo parlare.” L’espressione di Chloe è uno strano miscuglio di mestizia e simpatia mentre tende la mano, mostrando un’unità di memorizzazione dati. “C’è qualcosa che dovrebbe vedere.”

 

 

 

Sorriso

 

Rush alza un sopracciglio e fa un cenno col capo verso la ragazza. “E lei cos’ha a che fare con tutto questo?”

“Oh, chiedo scusa. Questa è Jane.” La dimenticanza delle buone maniere la fa arrossire mentre si rivolge alla compagna, che sorride timidamente in risposta, e all’improvviso Rush ha come un déjà-vu, come se avesse già visto quel sorriso. “L’unità dati è sua, appartiene alla sua famiglia da molto tempo.”

“Davvero? Mmm...” Prendendole l’unità dalla mano, Rush la esamina da ogni lato, ne sogguarda ogni piccolo segno prima di restituirla a Chloe. “Tutto molto interessante, ma perché volete che la guardi?” Incrocia le braccia, la sua solita postura quando vuole comunicare che non è davvero interessato.

“Non è l’unità in sé, ma ciò che è all’interno che vogliamo mostrarle,” interviene Jane e la sua voce è sorprendentemente forte se paragonata all’atteggiamento timido di poco fa.

 

 

 

Scelta Tua

 

“Per favore,” lo supplica Chloe, gli occhi che brillano di frustrazione per la sua mancanza di cooperazione, ma anche di qualcos’altro. Percepisce l’esitazione di Rush, sa che è già abbastanza difficile per lui constatare che un’intera civiltà discende dai loro alter-ego tranne che dal suo, e che è riluttante a lasciarsi coinvolgere di più – ma questa è una cosa troppo grande perché resti segreta per sempre.

“Si tratta...” La sua voce esita e Rush drizza la schiena, turbato dall’evidente ansia di Chloe. Anche quando il DNA alieno ha preso il controllo della sua mente e del suo corpo, non è mai stata così angosciata.

Chloe...” La sua espressione si ammorbidisce e reagisce senza riflettere, prendendole la mano. Solo quando lei s’irrigidisce al suo tocco, Rush si rende conto di cos’ha fatto, e incontra i suoi occhi sorpresi e sconcertati.

Di solito non è il tipo da instaurare contatti fisici ma, quando si tratta di Chloe, si ritrova a confondere i confini senza nemmeno pensarci.

Fissandola deliberatamente, le schiude con gentilezza le dita, le rivolta il palmo e lascia che l’unità dati cada dalla mano di lei nella propria.

Un discreto colpetto di tosse spezza l’incantesimo e Chloe libera la mano di scatto, arrossendo furiosamente sulle guance, mentre Rush si dirige svelto alla postazione dall’altro lato della stanza, dando le spalle alle due donne e nascondendo così che anche lui è avvampato.

 

 

 

Notte

 

Seduti attorno alla consolle nella sua stanza, Chloe alla sua sinistra, Jane a destra, Rush connette l’unità al sistema con più fretta di quanta ne abbia avuta Eli e ben presto lo schermo s’illumina, mostrando un’immagine scura e granulosa, ma lui non fatica a riconoscere il volto che compare.

Rush guarda interrogativamente Chloe, ma lei scuote la testa e si limita a indicare lo schermo, mordendosi il labbro, così obbedisce al suo ordine silenzioso.

Sullo schermo l’altra Chloe, quella di un tempo alternativo, parla tranquilla alla Kino, circondata da un’aura di tristezza.

... ne sa nulla, nemmeno T.J., ma dovrò dirglielo presto. Sono incinta. E non è di Matt.” Sospira, passandosi una mano sul viso. “Non so neanche perché lo sto facendo. Sgusciare via nel buio con l’unica Kino che abbiamo, a lasciarti un messaggio che probabilmente non vedrai mai... Ma se Eli ha ragione e un giorno tu, beh, noi torneremo, dovresti almeno saperlo, Ru– Nicholas.

 

 

 

Opposto

 

Non ha mai pronunciato il suo nome, e ora che glielo sente dalle labbra, anche se si tratta dell’altra lei, è... strano, in mancanza di una parola migliore; ma prima che possa riflettere sulle implicazioni, l’altra Chloe riprende a parlare.

Non so se sei andato avanti nel tentativo di sintonizzarti con la Terra o se hai finito col fare qualcosa di completamente diverso, ma in ogni caso non posso essere sicura che le cose si ripeteranno nello stesso modo, nel futuro.

Sussulta e mormora qualcosa che la Kino non riesce a cogliere, prima di sedersi più composta. “Dovrò darmi da fare per impedire a Eli di trovare questa registrazione nella banca dati, perciò credo che...” La sua voce si spegne e lo sguardo si fa lontano, come se guardasse qualcosa che lo spettatore non può e non potrà mai vedere.

Ti ricordi i quindici minuti che il colonnello Telford ci ha concesso, prima che gli altri attraversassero lo Stargate? Tu mi hai presa da parte e hai voluto sapere una cosa: perché avevo scelto di restare.” Scuotendosi, fissa intensamente la Kino. “La mia risposta ha colto entrambi di sorpresa e quello che c’è stato dopo sembra ancora un sogno, una fantasia, eppure so che è successo davvero.” Con una mano si accarezza dolcemente il ventre. “Dopotutto, Nicholas, questo bambino è tuo.

E poi lo schermo si fa nero.

 

 

 

Fuori

 

Il sangue gli romba nelle orecchie come una cascata, la mente è completamente vuota e–

“Rush?”

È una di quelle poche volte in cui si ritrova a corto di parole.

“Rush? Sta... Sta bene?”

“Dammi... solo un minuto, va bene?” La sua voce è rauca, chiaro segno dell’impatto che la rivelazione ha avuto su di lui. A dirla tutta non sente più la terra sotto i piedi.

“Forse sarebbe, ah, meglio guardare il resto prima che...”

Volta la testa di scatto, bloccando Chloe con uno sguardo incredulo. “C’è dell’altro?”

“Un’altra registrazione, una sola.” Si sporge al suo fianco, prendendogli la decisione dalla mani, e preme il tasto ‘play’.

Sono passati... cinque mesi dalla nascita di mio figlio. A differenza del bambino di T.J., Nick non è nato su ‘Novus’, ma su uno dei pianeti che abbiamo visitato alla ricerca di cibo e altre materie prime necessarie alla sopravvivenza.” Sorride sognante alla Kino. “Sì, gli ho dato il tuo nome, Nicholas. Matt e il colonnello Young hanno protestato un po’, ma se non fosse stato per te, probabilmente saremmo tutti morti. E naturalmente c’è l’altro motivo, il più importante, che mi ha spinta a chiamarlo Nick.

La Kino trema, l’immagine si fa sempre più scura.

Io non...” Sospira. “Il nostro futuro è incerto e... e forse niente andrà come è andato, forse non vivremo mai quel momento ma… Voglio che tu sappia che sei...

 

 

 

Famiglia

 

Fissa il fermo-immagine dell’altra Chloe, e non si fida ancora a parlare. Ai margini del suo campo visivo Chloe si agita e lui comprende il suo senso di irrequietezza. La pelle è troppo stretta, troppo calda, vuole sbarazzarsene, i battiti sono più veloci della Destiny quando viaggia in FTL e la mente... la sua mente è sull’orlo di un esaurimento.

Il suo altro sé ha avuto un figlio. Ha avuto un figlio con l’altra Chloe. Con l’altra Chloe. È così... surreale.

“Rush?” La mano incerta di lei gli sfiora il braccio e il contatto brucia sulla stoffa, giù fin nella pelle, dissipando ogni dubbio su quanto questo sia reale.

“Tu sei una discendente.” Non è una domanda; sapeva di aver riconosciuto quel sorriso, di averlo già visto da qualche parte. È il suo.

“Sì.” E la voce di Jane è assolutamente quella di Chloe.

“Ha avuto...?” Le lancia uno sguardo.

“Dei bambini? Sì. In effetti, lui e sua moglie ne hanno avuti molti.” Jane si sposta verso la finestra mentre racconta la storia della sua famiglia, dandogli spazio e tempo per respirare, e Rush gliene è grato.

Non sa per quanto tempo potrà mantenere il controllo delle proprie emozioni, diventa più difficile a ogni minuto che passa, e se non fosse per la presenza tranquillizzante di Chloe e per la sua mano sulla spalla, sarebbe già crollato. Ma vuole, no, deve sapere cos’è successo.

 

 

 

Fossilizzato

 

“Lo tenne nascosto agli altri della Destiny e lo disse a suo figlio solo quando lui fu abbastanza grande. Diciamo che è diventato il nostro scheletro nella Kino.” Nella voce di Jane risuona un sorriso e Rush sente Chloe soffocare una risata. In risposta c’è una fugace piega obliqua delle sue labbra, mentre a poco a poco ricomincia a sentirsi se stesso.

“La conoscenza delle loro origini e il messaggio nascosto nella Kino furono tramandati di generazione in generazione, finché la tecnologia non ci ha permesso di trasferirli in un’unità dati distinta.”

“E nessuno ha mai sospettato nulla?”

“No. T.J. pensò che il bambino fosse nato un mese prima del previsto, e finì lì.” Lui sbuffa, mostrando chiaramente cosa ne pensa, e Chloe gli stringe forte la spalla come rappresaglia. “Per quanto, da quel che sappiamo, il signor Brody prese Nick particolarmente in simpatia, e quando lui e gli altri decisero di fondare un loro paese, Nick andò con loro. Forse il signor Brody sospettò qualcosa.”

Brody è un tale so-tutto,” borbotta Rush a mezza voce e subito le due donne scoppiano a ridere. “Cosa?” Non gli piace essere escluso.

Ci vuole qualche minuto perché si calmino, ma alla fine è Chloe a spiegare. “Il cugino di Jane parla esattamente come te quando parla della discendenza di Brody.”

Rush sogghigna, chiaramente fiero del proprio discendente, ma poi un pensiero orribile gli sovviene.

“Aspetta: Brody ha procreato?”

 

 

 

Dolce

 

Il tempo vola più veloce del previsto e ben presto Jane si alza per andarsene, dicendo che deve tornare dalla sua famiglia e dai suoi amici, ma che le piacerebbe cenare insieme a loro e presentargli gli altri. Suo cugino in particolare non vede l’ora di parlare con Rush, aggiunge astuta.

“Oh, per favore, no. Il suo ego esploderà comunque da un minuto all’altro,” geme Chloe, ma il sorrisetto che ha sulle labbra smentisce le parole, e Rush, seduto sul divano accanto a lei, non può nascondere il compiacimento.

Stranamente non c’è nessun imbarazzo quando la porta si chiude alle spalle di Jane: solo un confortevole silenzio.

“È fantastica, vero?”

“Già.” La sente muoversi, finché non si fronteggiano.

“Pensi che...?”

“Forse... Ma, e Matt?”

Stringendosi nelle spalle, lei abbassa gli occhi e sospira. “Io e lui non... Non funziona più così tanto.”

Chloe.” Le solleva il mento con un dito, così che possa guardarlo negli occhi. “Se ne sei sicura, davvero sicura, possiamo sempre fare un tentativo e vedere dove ci porterà.” Sta di nuovo confondendo i confini, ma questa volta non intende fermarsi.

La mano le percorre la guancia, lasciando una scia di fuoco dietro di sé, fino a raggiungere l’orecchio dietro il quale sistema una ciocca di capelli. “Tu mi piaci, Chloe. So di non essere la persona più facile con cui avere a che fare ma... se sei davvero, se sei del tutto...”

“Sì.” Non c’è esitazione. Solo quella parola, che promette tutto un mondo.

“Bene.” Offrendole la mano, si alza dal divanetto. “Allora andiamo a fare conoscenza con le nostre brillanti creazioni.”

La risata di Chloe fa voltare alcune teste mentre escono insieme dalla stanza di Rush, ma loro ignorano quegli sguardi curiosi.

Hanno un posto dove andare.

   
 
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