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Autore: penguin    03/04/2012    3 recensioni
Ma era il loro piccolo angolo di paradiso, aveva conosciuto i loro corpi, poco a poco, esattamente come loro stessi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto quello che sta per venire, è nato grazie ai discorsi su #THEGAYSHAVEGAYEDAGAIN e su quanto Niall possa assomigliare ad un Trudi.
Vi prego, non chiedete dettagli, è stato già imbarazzante riversare i nostri pensieri su quella pagina.
Come ha detto zeroschiuma, Niall è semplicemente da coccole hardcore.
La strofa che segue, è tratta da Spectrum dei Florence and The Machine - se non li conoscete, vergognatevi e acculturatevi
qui.
L'icon è presa da
qui
.
Grazie alle belle pulzelle del gruppo, ed in particolare a Mandys per la sorpresina di ieri.
Enjoy, e se avete voglia recensite, che non fa male a nessuno. 


And when we first came here we were cold and we were clear
With no colors in our skin 'til we let the spectrum in.

Say my name and every color illuminates
We are shining and we will never be afraid again.



 
 
Le sfiora il viso con un dito, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Quel divano era ormai diventato il loro castello proibito. Marrone, come i peggiori divani dei peggiori appartamenti londinesi. Di pelle, e che quindi lo rendeva appiccicoso appena i loro corpi iniziavano a sudare. Con qualche rottura che faceva intravedere la gommapiuma gialla, perché entrambi non erano tranquilli come poteva sembrare all'apparenza.
Ma era il loro piccolo angolo di paradiso, aveva conosciuto i loro corpi, poco a poco, esattamente come loro stessi.
Julie chiude ancora gli occhi, con il viso affondato nel collo di Niall, che sa di caramella e cioccolato. Porta la punta del naso dietro l'orecchio del biondo solo per poter annusare ancora l'odore del suo shampoo, per poi tornare nuovamente sul collo liscio e candido dove posa le labbra leggere, una, due, tre volte. Percorre quel sentiero schioccandogli baci qua e là e mentre una mano si posa sul suo petto, l'altra gli accarezza i capelli. Il fiato quasi le manca.
Niall sfiora delicatamente la schiena nuda di Julie, stringendole di tanto in tanto un fianco morbido. Con le dita le sfiora piano la spina dorsale, fino ad arrivare al tatuaggio tra le scapole. Quando con l'unghia ne percorre i contorni, Julie geme, il suo nome tra le labbra ed i denti.
«Niall..»
«Mmh-mmh.» mugugna lui distrattamente, intento a raggiungere le sue labbra ed a mordicchiarle piano.
Julie non riesce neanche a spiegargli che, se l'avesse nuovamente sfiorata tra le scapole, probabilmente avrebbe fatto in modo che altri centimetri del divano venissero lacerati. Niall ha mani dappertutto, delicate e timide, le cinge un fianco e la fa rotolare dall'altro lato, posizionandosi su di lei, prima ridendo e poi annusandone il profumo tra i seni piccoli e risalendo piano, sfiorandole il corpo con il ciuffo biondo. A Julie piace stare sotto, sentirsi piccola piccola sotto le mani di Niall - nonostante l'età dica l'esatto contrario - le piace sentire il suo peso sulle gambe appena aperte coperte ancora dai jeans, ed il suo respiro corto sul collo.
Julie sente i denti piccolini di Niall morderle piano il labbro inferiore, più pieno rispetto a quello superiore, per poi posarsi nuovamente sulla sua bocca, senza prima sfiorarsi le punte dei nasi.
Julie apre gli occhi e non riesce a smettere di guardare in quelli di Niall.
Azzurri, splendenti, felici. Li guarda, contornati dalle ciglia scure come fossero i petali di un fiore, gli passa un dito su una guancia liscia ed ancora da bambino.
Poi sorride e gli prende il viso tra le mani, mentre lui è ancora lì, che le sorride di rimando, mostrandole i denti bianchi e l'apparecchio che, per quanto strano possa sembrare, le piace un sacco.
«Sei bello quando hai gli occhi lucidi, il fiato corto e le guance arrossate.» confessa Julie.
Niall sorride ancora di più, stringendo lievemente gli occhi.
«Bugiarda.»
Julie si lascia in una smorfia scherzosa e Niall poggia la fronte su quella della ragazza, le sfiora il naso ancora e continua a sorridere.
Poi la bacia, si stacca di qualche millimetro, sorride, la ribacia, si stacca ancora e poi si lamenta.
«Lo odio.» mormora, fingendo di mettere il broncio mentre litiga col gancetto del reggiseno di Julie.
E Julie ride, e lo ribacia. 
  
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