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Autore: oODreamy88Oo    03/04/2012    10 recensioni
Il liceo è finito. E nuove e sfavillanti avventure attendono i nostri ragazzi a New York.
Kurt crede di non poter desiderare niente di più dalla vita. Ma, anche grazie all'aiuto indesiderato delle sue amiche, sarà costretto a ricredersi quando qualcuno di totalemnte inaspettato entrerà nella sua vita scoinvolgendola con parole che lo scuotono nel profondo.
Ciò che non sa è che l'oggetto del suo interesse è più vicino a lui di quanto possa immaginare.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3. Una mancata svolta

 

Ho ritirato il mio copione. Vediamoci in auditorium dopo le lezioni.

Tu. Io. Il palcoscenico. Proviamo! ;)

 

Blaine

 

Kurt continuava a rigirarsi il biglietto tra le mani, nervosamente.

I suoi piedi seguivano una strada tutta loro, spingendolo verso il luogo dell'incontro. E dentro di sé continuava a ripetersi che non era affatto una buona idea. Non quando si sentiva così dannatamente confuso su quello strano ragazzo che un attimo lo accarezzava con lo sguardo, e l'attimo dopo aveva già una battutina sulla punta della lingua.

Arrivò dinanzi alle porte chiuse dell'auditorium e deglutì, indeciso sul da farsi.

Poggiò le mani sulla maniglia della porta, ci pensò per un'altra manciata di secondi e proprio mentre stava per aprire la porta ci ripensò, allontanò la mano e si voltò arrestandosi di colpo. Così come il suo cuore.

Poggiato con nonchalance al muro del corridoio che Kurt aveva appena percorso stava Blaine, con un sorrisetto sul volto.

"Hai intenzione di darmi buca?", disse con una nota divertita nella voce.

"Eh?! Io?!", chiese Kurt, ancora stordito. Poi fece una risatina che usci fuori più isterica di quello che avrebbe voluto, e cercando di deglutire continuò, "Stavo solo...andando a prendere qualcosa da bere...prima di...prima di entrare".

Blaine si lasciò andare a una risata abbassando la testa. "Possiamo andare insieme dopo le prove. Che ne dici?" disse poi, sempre sorridendo e guardandolo da sotto in su.

Kurt deglutì per l'ennesima volta. Confusione. Non faceva che mandarlo in confusione.

Si schiarì la voce prima di parlare, cercando di assumere una sicurezza che non aveva.

"Va bene. Allora...entriamo?"

"Certo! Dopo di te", rispose Blaine, avvicinandosi, aprendo la porta e spostandosi quel tanto che avrebbe permesso all'altro ragazzo di oltrepassarla.

E nel momento in cui Kurt stava per entrare nell'auditorium, sfiorò con la spalla il corpo dell'altro avvertendone il calore, lasciandosi avvolgere dal suo profumo e alzando di scatto i suoi occhi, resi più grandi dallo smarrimento del momento, in quelli profondi di Blaine.

Che ricambiò lo sguardo, sorrise e con voce calda gli disse “Dai, entriamo”.

I loro corpi si distanziarono lentamente e il momento sembrò lentamente passare, anche se una piccola vibrazione, quasi elettrica, continuò a permeare l'aria intorno a loro, mentre attraversavano l'auditorium, l'uno di fianco all'altro, senza mai guardarsi.

Salirono sul palco e restarono semplicemente lì, per qualche attimo, l'uno dinanzi all'altro. Blaine si schiarì la voce, quasi fosse in imbarazzo.

“Bene. Direi di iniziare a provare”.

Al che Kurt si mosse, posò la sua borsa a tracolla in un angolo e tirò fuori il suo copione.

“Da dove cominciamo?”, disse.

“Dalla parte più difficile direi. Sei d'accordo?”, disse Blaine, tornato quello di sempre.

“Certo”, convenne Kurt aprendo il suo copione e iniziando a sfogliarlo. Si fermò sulla pagina in cui era inserita la scena di “I'll cover you”, il loro duetto più importante. Poi alzando lo sguardo vide il ragazzo continuare a sfogliare il suo copione.

“E...quale sarebbe questa parte difficile?”, chiese dunque manifestando la sua confusione.

“Beh, la morte di Angel, no?”, rispose Blaine con espressione seria.

Kurt si lasciò andare ad una risata. “Non vedi l'ora di sbarazzarti di me, vero?”, domandò con ironia.

“Nonostante ciò che possa sembrare...non è affatto così”, rispose Blaine con voce bassa, quasi un sussurro nell'aria.

Kurt si schiarì la voce, le guance leggermente arrossate. “E va bene, ti permetterò di farmi fuori. Ma solo stavolta!”, disse cercando di restare serio. Poi si portò al centro del palco e leggendo dal copione cercò di entrare nel personaggio.

In tutto questo non si accorse di Blaine, che non aveva smesso un attimo di seguirlo, con una strana luce in quei suoi magnetici occhi dorati.

 

Passarono l'ora successiva a provare la scena, tralasciando la parte musicale per dedicarsi a quella recitativa. E di volta in volta qualcosa in Blaine si incrinava perché quel ragazzo, dal volto d'angelo ma con la forza di un guerriero, riusciva a fargli mettere in discussione tutto ciò che pensava, tutto ciò in cui credeva. E fino a quel momento solo un'altra persona c'era riuscita; un particolare ragazzo che era entrato quasi per caso nella sua vita, molti mesi prima, e di cui non conosceva neanche il nome. Un ragazzo che gli infondeva la vita. Il suo dolcissimo Unicorn007.

Ma quella luce. Quell'abbagliante scintilla che riusciva sempre a scorgere nei recessi di quegli occhi di zaffiro, lo lasciava sempre stordito.

“Che ne dici di provare anche la parte musicale?”, gli chiese Kurt, interrompendo il flusso sconnesso dei suoi pensieri. “E poi, magari, prima di andare...proviamo anche il duetto”, continuò un po' titubante.

“Sì. Sì, penso sia una buona idea”, rispose Blaine, incuriosito ed emozionato all'idea di sentir cantare Kurt.

Così riprovarono la scena, per entrare nella parte, e poi Blaine iniziò il suo canto.

Era la prima volta che cantava davanti a Kurt, e il ragazzo era piacevolmente colpito. Blaine poteva capirlo dalla sua espressione, dagli enormi occhi che non lasciavano i suoi, le labbra deliziosamente socchiuse, in un tacito invito.

Chissà che sapore avranno? Si ritrovò a pensare Blaine, mentre la sua voce continuava a permeare l'aria intorno a loro, in quell'assolo di addio per l'uomo amato.

Per qualche strana ragione Blaine si sentì infinitamente potente, come se avesse conquistato il mondo intero. Mentre teneva tra le braccia quel ragazzo dallo sguardo sognante, completamente abbandonato a lui. Indifeso come mai l'aveva visto fino a quel momento.

Continuò a cantare finché la canzone non volse lentamente al termine scemando. E in quel lasso di tempo dilatato Blaine si perse nelle profondità di quei mari in tempesta che erano gli occhi di Kurt. Perse la cognizione di tutto. E contro ogni logica agì dettato solo dalle forti emozioni di quel momento. E Oh, che dolce. Così dolce. Fu tutto ciò che riuscì a pensare.

 

La voce di Blaine risuonava calda e vibrante nell'auditorium, ma Kurt la sentiva dentro al cuore come non gli era mai successo prima. Percepiva un'emozione così grande da impedirgli anche di respirare o spostare gli occhi, che teneva puntati come due grandi riflettori sul volto di Blaine.

Quando lentamente la canzone volse al termine, Kurt avrebbe voluto piangere e abbracciare Blaine, ma il suo corpo non era più suo, e dallo sguardo un po' perso di Blaine capì che anche per lui doveva essere così. In quel momento non erano più di quel mondo.

Poi accadde tutto troppo velocemente perché Kurt potesse rendersi conto di cosa stava realmente accadendo.

Un attimo prima Blaine lo stava stringendo tra le braccia, guardandolo con un'intensità troppo grande per essere descritta. E l'attimo dopo...le sue morbide, calde labbra premevano dolcemente sulle sue.

Kurt andò alla deriva. Fu travolto da quell'enorme onda che era Blaine. Blaine e il suo intenso sapore che come caldo e dolce miele si riversava in lui.

Sentì una mano insinuarsi tra i suoi capelli sulla nuca, invitandolo ad intensificare il bacio, a partecipare a quel passionale passo a due. I colori, i sapori, gli odori tutto si fece più nitido, man mano che le loro bocche continuavano a carezzarsi languidamente in quella danza.

Di Kurt non restava quasi più nulla ormai. Un po' come Angel, il personaggio che interpretava, si lasciò andare al torpore delle tenebre. Rinascendo poi dalle sue stesse ceneri, come un'araba fenice. In quel suo magico, incredibile primo bacio, dato sul palcoscenico della sua vita, nella città dei suoi sogni, Kurt si sentì vivo come non gli era mai successo prima.

Poi, in una lenta carezza, il bacio finì. Le labbra si separarono e gli occhi si incontrarono, quelli di pura ambra di Blaine in quelli liquidi d'acqua di Kurt. I respiri leggermente affannati, le guance arrossate, il marchio del loro bacio ancora sulle loro labbra.

L'attimo passò così come era arrivato, quando Kurt sbatté le palpebre interrompendo il contatto. Sentì Blaine schiarirsi la voce senza tanti risultati. “A questo punto...dovresti essere morto”, lo sentì dire a bassa voce, quasi fosse un segreto.

“Non lo sono?”, rispose Kurt, arrossendo ancora di più dopo essersi reso conto di cosa aveva appena detto. E anche per via della risata calda di Blaine che gli mandava tanti piccoli brividi lungo il corpo. “Credimi...ci sto provando”, continuò in un sussurro, chiudendo gli occhi.

Quando li riaprì vide lo sguardo carezzevole di Blaine, quello a cui stava iniziando ad abituarsi, e sentì una stretta in un qualche posto imprecisato nel suo petto quando il ragazzo gli regalo uno dei suoi sorrisi, quelli che gli aveva visto riservare solo ai suoi amici. E quel sorriso, quel dolce sorriso, che in quel momento era solo per lui...Kurt non l'avrebbe mai più dimenticato.

 

 

*****

 

 

Kurt dovette ricredersi. Perché se quella prima settimana era stata parecchio stressante, quelle a seguire furono un crescendo infernale. Kurt viveva in costante apnea, cercando di districarsi tra tutti i vari impegni e cercando di non pensare a ciò che era accaduto con Blaine. Non ne avevano neanche parlato, come se l'episodio non fosse mai accaduto. Anche se tra loro qualcosa era leggermente cambiato. Ed era stata Rachel a farglielo notare, chiedendogli cosa fosse accaduto, ma Kurt non era ancora pronto a parlarne, neanche con la sua migliore amica. Voleva prima cercare di capire. Capire perché lui e Blaine continuavano ad attrarsi e respingersi l'un l'altro come poli contrastanti. Ma quello non era di certo il periodo migliore per fermarsi a riflettere, soprattutto quando Kurt continuava a vivere agonizzante per i suoi week-end, in cui si rifiutava categoricamente di uscire a divertirsi per restare in casa a rilassarsi e per dedicarsi a quello che cercava di far diventare sempre di più il suo pensiero fisso: WarblerBA.

Quella sera Rachel sarebbe uscita con Mercedes, ma con grande stupore delle ragazze Kurt aveva nuovamente declinato l'invito ad unirsi a loro.

Nessuno potrà più togliermi i miei week-end con lui. Continuava a pensare mentre, dopo aver salutato le ragazze, si chiudeva in camera e accendeva il pc.

Ormai, tranne per le e-mail che riuscivano ad inviarsi a vicenda, non avevano più avuto molto tempo per le loro chiacchierate in chat. Senza contare che a breve avrebbero anche dovuto sostenere gli esami per alcuni dei corsi che seguivano. Ergo, il tempo scarseggiava e dovevano trovare tutti i modi possibili per poter passare del “tempo insieme”.

Se solo ci potessimo incontrare. Pensò Kurt mentre si collegava alla rete. Ma nell'esatto momento in cui quel pensiero attraversò la sua mente cercò subito di scacciarlo via. Aveva troppo da perdere. Un loro incontro avrebbe comportato troppi problemi, primo fra tutti la sua assoluta certezza che non sarebbe mai piaciuto a WarblerBA.

I suoi pensieri furono interrotti dai suoi acustici che emetteva il computer quando arrivavano dei messaggi istantanei.

Un grande sorriso si aprì sul suo viso. Non aveva neanche effettuato l'accesso che WarblerBA gli aveva già scritto qualcosa.

 

WarblerBA (20:42)

 

Ciao Unicorn :)

Finalmente ci troviamo

Mi è mancato tutto questo!!

 

Unicorn007 (20:43)

 

Ciao Warbler :)

Sì...è mancato anche a me...

Come è stata la tua settimana? :)

 

WarblerBA (20:45)

 

Diciamo tutto regolare. Ma mi sento stremato.

Ho bisogno di un po' di Unicorn per tirarmi su ;)

La tua?

 

Unicorn007 (20:47)

 

Eheheh!! ^////^

Farò quello che posso...anche se anch'io ho avuto delle giornate infernali.

Sapevo che sarebbe stato stressante, ma non immaginavo così tanto...

 

WarblerBA (20:50)

 

Già! Ma un po' di duro lavoro è il giusto prezzo per il successo, no?

 

Unicorn007 (20:51)

 

Assolutamente d'accordo :)

Ok...preparati.

Ieri ho letto un articolo interessante su un nuovo spettacolo di Broadway. Ti passo il link, devi leggerlo assolutamente.

 

WarblerBA (20:54)

 

Va bene. Ma devo farti una proposta prima di perderci in una delle nostre infinite chiacchierate. :)

Ti ricordi di quella volta che ti dissi che avremmo dovuto vedere l'alba insieme?

Che ne dici di restare a chattare tutta la notte e di vederla domattina? :)

 

Unicorn007 (20:57)

 

Oh, Warbler!! Questa è una splendida idea. :D

Sì. Assolutamente. Voglio vedere l'alba con te.

 

WarblerBA (20:59)

 

Ti ho mai detto quanto sei adorabile? ;)

Perché lo sei. E tanto anche.

 

Unicorn007 (21:02)

 

Ok...sto arrossendo...smettila di mettermi in imbarazzo! ^////^

 

Così passarono la serata insieme, a ridere e flirtare. Ad ascoltare le reciproche canzoni preferite e leggere gossip sullo star system. A parlare di tutto e di niente. Il tempo volò via velocemente, così come accadeva sempre.

 

WarblerBA (23:45)

 

Non so se ti rendi conto di quante cose abbiamo in comune.

Non pensavo che avrei mai conosciuto qualcuno come te.

 

Unicorn007 (23:47)

 

Siamo stati fortunati in questo.

Non credi? :)

 

WarblerBA (23:48)

 

Sì. Hai pienamente ragione. :)

 

Guardarono “West Side Story” e parlarono delle reciproche esperienze scolastiche. E si raccontarono altri aneddoti sul Glee Club di cui avevano fatto parte, senza mai scendere troppo nei dettagli. E, ancora una volta, di come le reciproche famiglie avevano reagito alla notizia della loro omosessualità.

 

WarblerBA (03:16)

 

Tuo padre è davvero una persona incredibile. Un giorno potremmo farlo conoscere a mio padre...sia mai che gli faccia cambiare il suo modo di essere.

 

Unicorn007 (03:19)

 

E' il migliore del mondo.

Mi dispiace che per te non sia stato così semplice.

 

WarblerBA (03:21)

 

Non dispiacerti :)

Adesso va molto meglio. Ha imparato a capirmi e accettarmi...o almeno ci proviamo giorno dopo giorno. Diciamo solo che stare in due stati differenti aiuta :)

 

Unicorn007 (03:24)

 

Lo sai che la cosa che hai appena scritto è molto triste, sì?

Tuo padre dovrebbe amarti a prescindere. E' questo che fanno i genitori.

 

WarblerBA (03:26)

 

Così dicono...

 

Unicorn007 (03:27)

 

Facciamo che...da oggi ci sarò io a...volerti bene e a sostenerti.

Capisco che non è il massimo, ma almeno è già qualcosa...

 

WarblerBA (03:29)

 

Come fai?

Come riesci a farmi sorridere anche quando sembra la cosa più difficile da fare? :)

 

Unicorn007 (03:31)

 

E' un dono di natura! :)

 

Cercando di distrarre WarblerBA, Kurt lo convince a scaricare l'intero cd del musical “Wicked”. Lo ascoltarono insieme e Kurt gli racconto di quell'episodio che aveva vissuto al liceo, quando lui e la sua migliore amica avevano entrambi fatto l'audizione per avere l'assolo Defying Gravity.

Nel frattempo Kurt sentì Rachel rientrare e chiudersi in camera sua.

E poi la discussione cadde su un territorio molto pericoloso...almeno per Kurt.

 

WarblerBA (04:34)

 

Ok. Lo so che abbiamo deciso di non scendere troppo nei dettagli della nostra vita personale...e sentiti libero di non rispondere se non vuoi, ma devo chiedertelo.

Hai mai avuto un ragazzo?

 

Unicorn007 (04:38)

 

Woah!!

Questa sì che è personale.

 

WarblerBA (04:39)

 

Oh...andiamo!

 

Unicorn007 (04:43)

 

Ma non giudicarmi, ok?

No. Mai avuto un ragazzo.

Insomma...al liceo c'era qualcuno...che diceva di essere innamorato di me, ma siamo sempre rimasti solo amici.

 

WarblerBA (04:45)

 

Ehi! Non potrei mai giudicarti!

Credo di conoscerti abbastanza da poter capire che stai aspettando quello giusto, vero? :)

Anch'io non ne ho mai avuto uno. Insomma...ho fatto le mie esperienze. E non sempre ne sono andato fiero. Ma non ho mai davvero avuto un ragazzo.

 

Unicorn007 (04:49)

 

Grazie...per non avermi giudicato. E...sì, sto aspettando quello giusto. :)

 

WarblerBA (04:50)

 

Ma ti pare! ;)

Ok...mi è sorta spontanea una nuova domanda...visto la tua risposta a quella precedente.

Sei mai stato baciato?

 

Unicorn007 (04:52)

 

Ma che ti prende oggi? >////<

Uhm...devo rispondere?

 

WarblerBA (04:53)

 

Cerco solo di fare conversazione :)

E...sì, ti prego.

 

Unicorn007 (04:56)

 

Due volte.

Ma io ne conto solo una. Perché il primo è stato al liceo, ma non era voluto...non da me.

Mentre il secondo...è abbastanza recente...

 

WarblerBA (05:00)

 

Oh! Wow!

Quanto recente?

 

Unicorn007 (05:01)

 

Un paio di settimane fa.

Sentì...mi dispiace di non avertelo detto prima...e solo che non credo sia importante.

Insomma il ragazzo in questione è un pomposo viziato che crede di poter avere tutto dalla vita. Anche se penso che in fondo possa avere i suoi lati positivi...

 

WarblerBA (05:03)

 

Quindi ti piace o no?

 

Unicorn007 (05:04)

 

No! Cioè...io...non lo so.

 

WarblerBA (05:06)

 

Bene. Mi fa...piacere che ne abbiamo parlato, perché...anch'io dovrei dirti qualcosa...

 

Unicorn007 (05:08)

 

Oh...certo. Dimmi pure.

 

WarblerBA (05:09)

 

Ricordi quel ragazzo con cui mi ero scontrato al locale? Ti ho detto che siamo nello stesso spettacolo.

Beh...ecco...mi sta capitando di non poter fare a meno di pensare a lui.

E...insomma...l'ho baciato.

 

WarblerBA (05:15)

 

Ci sei? Mi dispiace. Davvero tanto.

 

Unicorn007 (05:17)

 

Sì. Ci sono. E solo che...non me lo aspettavo. Scusa.

 

WarblerBA (05:18)

 

Non scusarti. Sono io che mi scuso. Insomma...noi non stiamo insieme, però...mi sembra di averti fatto un torto.

Forse...se ci incontrassimo...

 

Unicorn007 (05:20)

 

Non so se è una buona idea?

 

WarblerBA (05:21)

 

Perché no?

Non è la prima volta che lo dici. Quindi spiegami. Perché non vuoi incontrarmi?

Di cosa hai paura?

 

Unicorn007 (05:24)

 

Vuoi davvero saperlo?

Ho paura di non piacerti. Di non essere all'altezza. Di deluderti.

 

WarblerBA (05:26)

 

Cosa? Vorrai scherzare spero!

Io sono sicuro che tu sia perfetto, Unicorn. Non può essere diversamente.

Quindi...ti prego, incontriamoci. Non voglio sciupare quello che c'è tra noi. E non voglio che la mia mente vaghi in...altre direzioni. Non prima di averti conosciuto. Non prima di aver capito se può esserci un futuro per noi.

 

Unicorn007 (05:30)

 

E' questo il problema?

Vuoi conoscermi prima di poter fare la prossima mossa con questo ragazzo che sta iniziando a piacerti?

 

WarblerBA (05:32)

 

Oh...andiamo! Ti stai arrabbiando con me?

 

Unicorn007 (05:35)

 

No. Solo...non credo di farcela in questo momento. Quindi ti pregherei di non forzarmi.

 

WarblerBA (05:36)

 

Fantastico! Quindi ti starei forzando?

Sai cosa ti dico? Forse è meglio se non ci sentiamo per un po'.

 

Unicorn007 (05:37)

 

Come? Perché?

 

WarblerBA (05:39)

 

Perché ho bisogno di fare chiarezza con me stesso.

Insomma, io ci tengo davvero a questo rapporto che sta nascendo, ma non puoi sperare di svilupparlo solo tramite e-mail e chat...quando il tempo ce lo permette.

Io voglio conoscerti davvero. Voglio imparare tutto di te.

Per te non è importante?

 

Unicorn007 (05:42)

 

Certo! Non dico che non sia importante...e solo che...ho bisogno di un po' più di tempo.

 

WarblerBA (05:44)

 

Facciamo così. Pensaci. E quando avrai preso una decisione fammelo sapere.

 

Qualche secondo dopo WarblerBA era già offline.

Kurt resto con le dite poggiate sulla tastiera del computer, gli occhi spalancati e il cuore a mille. Cosa è successo? Come siamo arrivati a questo? Ovvio. E' stata colpa mia e del mio innato senso di inadeguatezza. Quando sono diventato così? Questi i suoi pensieri confusi, mentre cercava di dare un senso a ciò che era accaduto.

Quasi meccanicamente si alzò dalla sedia e si avvicinò alla finestra.

Oh! Tra poco si vedrà l'alba. Pensò con tristezza. Quell'alba che non avrebbero visto insieme.

 

 

*****

 

 

Kurt non riusciva a crederci. Erano passate quasi due settimane da quando aveva sentito l'ultima volta WarblerBA. Non aveva più ricevuto neanche una piccola e-mail. Silenzio più assoluto da parte del ragazzo, che però era stato chiaro. A meno che Kurt non avesse fatto chiarezza con se stesso...non avrebbe dovuto cercarlo.

E quindi, eccolo lì. In un sabato di inizio Novembre. Con Rachel. In fila, per entrare in un esclusivo disco-pub di New York. Thad, Blaine, Nick e Jeff li aspettavano già dentro. Dopo quella prima cena a casa loro si erano visti parecchie volte, ed erano diventati amici. Ma Kurt non si sentiva mai completamente a suo agio in posti come quello. Semplicemente, non era il suo elemento.

“Ricordami perché siamo qui”, disse guardando Rachel. Mentre facevano qualche altro passo avanti verso l'entrata del locale.

“Perché è sabato sera. Siamo giovani. Siamo a New York. E perché dobbiamo viverci questa città fino in fondo adesso che abbiamo l'occasione per farlo”, rispose Rachel, con fervore. Era euforica.

“Sarà. Ma avrei preferito essere...” Kurt non riuscì a terminare la frase.

“No. Fermati. Ti proibisco di continuare”, lo interruppe Rachel. “Questo è l'unico posto in cui dovresti essere. Con i tuoi amici...a divertirti”, continuò poi. “Quindi non provare a menzionare Tu Sai Chi. Chiaro? O non rispondo delle mie azioni”, terminò guardando l'amico con sguardo livido.

“D'accordo!”, gli disse Kurt con tono esasperato. Era stanco di quella situazione.

“Oh, guarda...stiamo per entrare”, fece Rachel, di nuovo allegra.

Dopo qualche minuto di attesa, e aver passato il muro creato da quei due bestioni in smoking dei buttafuori, furono finalmente dentro il locale.

Il loro tavolo non era molto distante dall'entrata, quindi non ebbero difficoltà a trovarlo. Nick e Jeff erano seduti e ridevano di qualcosa.

“Aloha!”, disse Kurt, sorridendo in direzione dei due ragazzi, che si voltarono verso di loro.

“Ciao bellezze!”, rispose Nick strizzando l'occhio nella loro direzione.

“Ciao ragazzi. Scusate il ritardo, ma fuori c'è una fila interminabile”, disse Rachel, togliendosi il capotto e ravviandosi i capelli dietro le spalle.

“Ehi Rachel, ti va di scatenarti?”, chiese Jeff alla ragazza, mentre si alzava e iniziava a ballare al ritmo della musica incalzante.

“Jeff, siamo appena arrivati!”, rispose Rachel, ridendo di cuore. Imitata anche da Kurt.

“E allora?”, disse il ragazzo affiancandola. “Andiamo Nick. Portiamola in pista”, continuò poi, sollecitando l'amico. Che non se lo fece ripetere due volte. Affiancò Rachel dalla parte opposta al biondo e insieme trascinarono via la ragazza, verso la pista da ballo.

Kurt osservò la scena divertito, scuotendo la testa. Si era tolto la giaccia e stava per sedersi quando qualcuno lo abbracciò da dietro. E, chissà per quale assurda ragione, in un primo momento pensò potesse essere Blaine.

“Eccovi qua. Finalmente!! Credevamo non sareste più venuti”, gli disse Thad all'orecchio, poggiando poi il mento sulla sua spalla.

“Thad! Hai bevuto?”, gli chiese Kurt ridendo e cercando di staccarsi il ragazzo di dosso.

“Naaa! Solo una birra, per ingannare l'attesa. Vieni dobbiamo ballare anche noi”, rispose Thad, prendendo per mano Kurt e trascinandolo dietro di sé, senza dargli modo di rifiutare. E per sua fortuna il corso di danza che seguiva alla NYADA stava dando i suoi frutti, altrimenti avrebbe fatto la figura peggiore della sua vita.

Thad a volte aveva la capacità di metterlo in imbarazzo come pochi altri. Come in quel momento. Ballavano tutti insieme, ma di tanto in tanto il ragazzo si avvicinava un po' troppo sfacciatamente a Kurt e gli si strusciava addosso. Certo, da quando si erano conosciuti avevano passato molto tempo insieme. Anzi, era certo di aver passato più tempo con lui che con Blaine, che era il suo partner nel musical. E si erano anche spesso incontrati nei reciproci appartamenti. E Kurt non sapeva se perché il ragazzo fosse interessato a Rachel o perché di tanto in tanto gli era capito di sentire i suoi occhi su di sé.

Chissà se sa che Blaine mi ha baciato? Si ritrovò a pensare mentre continuava a ballare.

Mentre tornava, col fiato corto, verso il tavolo affiancato da Nick, un altro pensiero gli attraverso la mente.

“Ma Blaine? Non doveva venire anche lui?”, chiese Kurt curioso al ragazzo.

Nel frattempo erano arrivati al tavolo e mentre stavano per sedersi Nick per tutta risposta fece un cenno a Kurt con la testa, in direzione della pista. Dal lato opposto a dove avevano ballato loro.

La scena che gli si parò davanti agli occhi gli secco la gola. Quello non se lo aspettava.

Un ragazzo davvero carino, vestito come gli altri ballerini del locale, era sceso dal suo cubo e ballava incollato a Blaine, mentre quest'ultimo gli praticava un'attenta ispezione delle tonsille.

Kurt deglutì. Gli occhi quasi fuori dalle orbite. Come aveva fatto ad essere così stupido?

“Si chiama Sebastian”, interruppe i suoi pensieri Nick. “Frequentava la Dalton insieme a noi. E' per questo che si conoscono”, continuò dopo, quasi intuendo il disagio interiore di Kurt davanti a quella scena. E nella sua voce c'era qualcosa di strano. Era quasi come se volesse scusarsi per il comportamento dell'amico.

“Oh!”, fu la risposta da antologia che riuscì a tirar fuori Kurt. Un attimo dopo cercò di riprendere il controllo di se stesso e continuò “E...stanno insieme?”, chiese dunque, con tutta la dignità di cui era capace.

“No. Diciamo che ogni tanto capita che traggano qualche beneficio dalla loro amicizia”, rispose Nick sospirando. A quanto sembrava quella situazione non andava giù a nessuno di loro.

Bene. E con questo ho visto davvero di tutto. Pensò Kurt mentre il ragazzo, Sebastian, palpava il sedere di Blaine.

“Credo che andrò a prendere qualcosa da bere”, disse a Nick, tirando fuori un finto sorriso.

“D'accordo. Io torno dagli altri”, fece il ragazzo, ricambiando il sorriso e dirigendosi nuovamente verso la pista da ballo.

La serata non poteva certo andare peggio.

Kurt bevette due drink, con non sapeva neanche cosa dentro. Aveva scelto in base al nome che gli ispirava più fashion glamour. Poi si era buttato in pista con gli altri e aveva ballato fino a dimenticare come si respirava. Semplicemente non voleva pensare a niente. Peccato che la pacchia non durò a lungo. Mentre stava ballando un improbabile passo a due con una Rachel, che non riusciva a smettere un attimo di ridere, si sentì palpare il sedere da qualcuno. A quel punto si voltò di scatto e si ritrovò davanti il cubista con la faccia da schiaffi, quel Sebastian. Con un sorrisetto sghembo. A qualche passò da lui stava Blaine, che lo fissava con gli occhi sgranati. Forse perché non sapeva fosse lì. O forse perché non l'aveva mai visto in quel modo prima.

“Oh, guardate chi c'è! Il ragazzo aspirapolvere”, disse rivoltò ai ragazzi e scoppiando a ridere insieme a Rachel e Thad.

“Ci conosciamo?”, chiese Sebastian con sguardo stranito. Evidentemente era abituato ai tipi che cadevo ai suoi piedi anche solo guardandolo.

Kurt scoppiò in una risata ancora più isterica, se era possibile. “No! Ma conosci molto bene il mio partner di musical. Vero, Blaine?”, fece poi in direzione del ragazzo. Che dall'espressione che sfoggiava doveva essere stato punto sul vivo.

Sebastian rise di gusto a quella frecciatina. Poi si avvicinò di più a Kurt, tanto che il ragazzo riuscì a percepire il profumo di Blaine su di lui. Quello stesso intenso profumo che aveva respirato mentre lo baciava.

“Lo sai, ti muovi davvero bene. Ti va di ballare con me?” gli sussurrò dunque il ragazzo con tono allusivo.

“Scusami, ma prima...devo andare a vomitare”, rispose Kurt, con tono disgustato.

Così dicendo lasciò la pista da ballo dirigendosi verso il lato dove erano situati i bagni. Non appena entrò si deterse il viso con l'acqua. E si chiese per la millesima volta cosa diamine ci facesse lui in un posto come quello. Sperava davvero che Rachel lo raggiungesse. Così avrebbe potuto convincere l'amica a riportarlo a casa. Era già tardissimo e si sentiva la testa scoppiare al ritmo dei bassi della musica. Ma aveva dimenticato che la vita non era mai giusta. Non con lui.

Sentì aprire la porta del bagno e quando si voltò sospirò esasperato, vedendo chi era appena entrato, e avanzò verso uno dei bagni per chiudercisi dentro.

“Aspetta Kurt...per favore”, disse Blaine. Non gli era piaciuto il modo in cui Sebastian aveva guardato Kurt. Perché dal suo sguardo aveva intuito che ne era attratto. E questo non era un bene. Ma non era andato lì per quel motivo.

“Che cosa vuoi?”, chiese Kurt con tono irritato.

“Senti, volevo solo scusarmi, ok?”, rispose Blaine, facendo voltare Kurt nella sua direzione.

“Lascia perdere...”, cercò di tagliare corto il ragazzo.

“No, dico sul serio. Insomma, non sto passando un buon periodo. E non vorrei che tu avessi...frainteso”, fece Blaine passandosi una mano tra i capelli, che erano privi di gel quella sera. “Sai...con la storia del bacio”, continuò poi, un po' imbarazzato.

“Frainteso?”, chiese dunque Kurt, con aria confusa.

“Sì. Insomma...siamo amici, no?”, chiese Blaine con tono fiducioso e insicuro allo stesso tempo.

Amici? Gli aveva davvero chiesto se erano amici? Kurt avrebbe voluto affogarlo in uno dei lavabo.

“Giusto. Siamo...amici”, cercò di fare buon viso a cattivo gioco.

“Bene. Quindi non c'è nessun problema, giusto?”, un sorriso si faceva sempre più strada sul suo volto scolpito. Ma quegli occhi, in quel momento, non esprimevano nulla per Kurt. Non erano più gli occhi luminosi che aveva imparato ad apprezzare. Avrebbe tanto voluto cavarglieli via!

“Nessun problema”, rispose Kurt meccanicamente, mentre dentro urlava di rabbia.

“Ottimo!”, disse Blaine, sospirando quasi felice, come se si fosse liberato di un enorme peso. “Ok. Allora io vado”, continuò poi.

“Sì. E' meglio!”, gli fece notare Kurt.

Così Blaine sorrise un'ultima volta al ragazzo e poi si voltò per andarsene. E Kurt lo vide uscire dai bagni sorridendo.

Amici. Amici?! Si ritrovò a pensare Kurt, chiudendosi in un dei cubicoli sterili del bagno e cercando di trattenere le lacrime che gli bruciavano gli occhi, per la rabbia repressa.

L'essere che era appena uscito aveva rubato il suo primo bacio. E poi se ne era uscito con la storia dell'amicizia. Ed era anche andato a baciare un altro davanti ai suoi occhi. Ma Nick aveva detto che era anche quello suo amico. Erano tutti amici, quindi baciava tutti quelli che definiva tali. Magari avrebbe baciato anche Rachel già che c'era!

Tornando sui suoi pensieri si sentì gelare dentro. Il suo primo vero bacio era andato sciupato.

Quel bacio era destinato al mio Warbler. Pensò con stizza Kurt. E quel pensiero gli fece perdere un battito per la sua veridicità. Da tempo aveva iniziato a vedere in quel misterioso sconosciuto il suo ragazzo ideale.

Cercando di non pensare troppo alle conseguenze, Kurt prese il suo BlackBerry dalla tasca dei suoi pantaloni, con mano tremante, digito un e-mail e la inviò cercando di fare un respiro profondo.

 

Mi sento vuoto. E tanto solo. E può sembrare assurdo, visto che non ci conosciamo davvero, ma mi manca tutto di noi. Quindi...parlami. Insultami se può farti stare meglio. Mi va bene qualsiasi cosa, ma ti prego...scrivimi ancora.

Anch'io voglio incontrarti. Adesso ne sono sicuro come mai prima. Lo voglio così tanto da star male.

 

Aspettando una tua risposta.

il tuo, Unicorn.

 

Blaine uscì dai bagni col cuore leggero. Aveva chiarito con Kurt quindi adesso non ci sarebbe più stata tutta quella tensione tra loro. Questo, almeno, era quello di cui stava cercando di convincere se stesso.

Attraversò il locale, dirigendosi al tavolo, per prendere la sua giacca. Di sfuggita intravide Sebastian appoggiato al muro vicino all'entrata. Stava aspettando lui.

Si mise la giacca sospirando. Non era giusto. Lo sapeva anche lui, ma aveva bisogno di un po' di distrazione. Dalla vibrazione sottopelle che avvertiva ogni volta che incrociava gli occhi di Kurt, dal fatto di non poter scrivere a Unicorn007. Quel ragazzo sapeva essere davvero testardo.

“Te ne vai?”, chiese Nick, che si era avvicinato dalla pista su cui gli altri si stavano ancora scatenando.

“Sì. Ne ho bisogno”, risposo soltanto.

“D'accordo”, gli disse l'amico. “Lasciò la porta aperta?”, chiese poi, guardandolo con intenzione.

“No”, fu la risposta secca di Blaine. Odiava quando i suoi amici tentavano di fargli la paternale. Paternale che anche quella volta non tardò ad arrivare.

“Quando finirà questa storia? Non siete più al liceo”, gli fece notare Nick. Perché Blaine non riusciva a capire che lo facevano solo per il suo bene?

“Ti prego, non adesso Nick”, liquidò, infatti, la questione Blaine.

Si incamminò verso l'uscita del locale, lasciando Nick a guardarlo. Mentre camminava sentì la vibrazione del suo cellulare. Lo prese senza tanto interesse e gli mancò il fiato non appena lesse il mittente. Unicorn007. Gli aveva scritto. Aveva rotto il loro silenzio. Perché?

“Blaine? Sei pronto?”, si sentì sussurrare all'orecchio dalla voce suadente di Sebastian.

Blaine chiuse gli occhi. Chiuse il cuore. E spense il cellulare senza leggere l'e-mail.

“Sì”, rispose in un sussurro, uscendo nell'aria gelida della notte newyorkese, seguito da Sebastian.

 

Quella notte Kurt non dormì. Restò sveglio, con calde lacrime imprigionate nelle lunghe ciglia. Gli occhi arrossati, il cuore pesante. Raggomitolato su se stesso, nel suo letto. Col BlackBerry stretto tra le mani. Aspettando invano una risposta che non arrivò.

 

 

 

 

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NdA: Vi prego, uccidetemi dolcemente!

Lo so, sono una persona orribile! T___T E devo chiedere venia.

Per prima cosa, perché avrei dovuto postare il capitolo, tipo una vita fa. Ma credetemi ho avuto delle settimane pestilenziali. Tra allergie, febbre, impegni e il computer che ha deciso di abbandonarmi. Per mia, e vostra, fortuna avevo tutti gli appunti della storia sulla mia agenda. E quindi ho riscritto tutto il capitolo.

E per seconda cosa, per il finale poco felice del capitolo. So che avevo detto ad alcune ragazze di preoccuparsi di Sebastard, ma non disperate. Il suo rapporto con Blaine è puramente occasionale. Fossi in voi farei più attenzione alla reazione del suddetto Sebastard nei confronti di Kurt.

Non prendetevela con me...ho recentemente letto una fanfic che ha stravolto i miei piani...ed ecco cosa è successo nel finale del capitolo. Perfide scrittrici che mi irretiscono a questo modo!!

 

Detto questo passo ai più che doverosi e meritati ringraziamenti. :)

Ringrazio la mia adorabile beta, Cristina, che con profondo spirito di osservazione mi aiuta sempre a vedere lì dove io non riesco. Come direbbe Blaine Anderson, “You Are Adorable!”. Ti voglio tanto bene, tesoro. E non finirò mai di ringraziarti. Chi ha due minuti passi a leggere la sua meraviglia: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=995103 

E ringrazio dal profondo del mio cuore l'impareggiabile Elisa. Ringraziatela anche voi, perché il titolo del capitolo è opera sua. Sei una persona unica e un'amica speciale. E sono davvero felice di conoscerti. Ti voglio tanto tanto bene, gioia. Ma dico io...le avete lette le meravigliose poesie klaine che scrive questa ragazza? Se la risposta è no (ERESIAAA!!!) andate a farlo immediatamente: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=828743 

Infine ringrazio tutte le stupende ragazze che continuano a seguire la storia e lasciano sempre una deliziosa recensione che allieta i miei giorni. E anche merito vostro se la storia sta continuando. Ed è a voi che ho pensato con disperazione quando non riuscivo a postare il capitolo e sembravo posseduta dal demonio, perché sapevo che alcune lo stavano aspettando.

E per ultime, ma non per questo meno importanti, ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia tra le seguite e preferite. E anche chi legge e poi scappa via senza lasciare traccia di sé. Vi adoro! <3

 

Bene. Stavolta ho davvero finito. Scusate la lunghezza di questa nota, come sempre sono stata colpita da un attacco di logorrea. XD

Per qualsiasi chiarimento chiedete pure. E cataclismi esclusi, dovrei riuscire a postare il prossimo capitolo per domenica.

A presto.

Un bacio, dalla vostra Cristina! <3 


   
 
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