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Autore: Daisy Pearl    03/04/2012    5 recensioni
Questo è un amore tra due persone diverse ...
… vissute a lungo lontane per poi trovarsi ...
… questo è un amore sincero ed eterno ...
… questo è un amore che sfida tutte le leggi del mondo …
… Un Amore che va oltre il tempo e oltre lo spazio …
… un amore di cui solo le stelle sono testimoni silenziosi …
… un amore così non esiste sulla terra …
… ma solo TRA LE STELLE.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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THE PRESENT – 8
 

Dagli eventi più inaspettati può nascere qualcosa di fantastico …
… qualcosa di magico …
… qualcosa di cui solo le stelle saranno testimoni.
Nasce
l’amore …

 

 
 
Le mie prime ventiquattrore con Eric segnarono l’inizio del periodo più bello della mia vita. I giorni seguenti trascorsero tra dolci baci rubati, che lasciavano sapore di cielo sulle mie labbra, e sorrisi.
Sorridevamo sempre.
Come due idioti, ubriachi dell’essere fianco a fianco, inebriati dall’esserci incontrati per pura fortuna in quella sera in cui io ero giunta in questo lontano mondo.
 Pian piano avevo imparato a conoscere il suo universo, quello in cui lui era nato e cresciuto. Memorizzavo termini, cose, conoscevo persone, compravamo oggetti, vestiti, andavamo a feste.
All’inizio non era stato facile. Uno dei momenti più imbarazzanti fu quando mi presentò ai suoi amici.
Facevano tutti i finti perfettini e non appena avevano individuato la mia mano intrecciata in quella di Eric, mi avevano squadrata da capo a piedi.
Una di loro era stata particolarmente fastidiosa.
Si era avvicinata a me facendo ondeggiare i fianchi e mi aveva rivolto un sorriso falsissimo.
Poi aveva allungato la mano verso di me.
“Io sono Jasmine!” aveva cinguettato.
“Cassidy!” risposi senza stringerle la mano. Ancora non ero a conoscenza di quella strana usanza.
Lei lasciò cadere il braccio leggermente infastidita dalla poca confidenza che le avevo dato.
Poi aveva dato una rapida ma scrupolosa occhiata al pub dove eravamo, come se si volesse assicurare di essere sola con me. A quel punto mi si avvicinò come se volesse farmi una confidenza.
Dovevo ammettere di essere parecchio curiosa.
“Cosa c’è precisamente tra te ed Eric?”.
Domanda a bruciapelo. Arrossì violentemente, ma abbassai il viso per non farle cogliere il mio imbarazzo.
Troppo tardi.
“Ah-ah! Lui ti piace!” il suo tono era quasi derisorio. Cercai di non farmi sottomettere da quella ragazzina qualunque, dopotutto lei non era nessuno, io, invece, ero la nipote di Tycho Brahe.
“Devi sapere …” continuò gongolando delle sue stesse parole “… che io e Eric stiano insieme!”.
Ancora inesperta, non capii a fondo il significato di quella frase, così la guardai perplessa e lei scoppiò in una fragorosa risata.
Una risata falsa. Poi il suo tono di voce divenne tagliente.
“Siamo f-i-d-a-n-z-a-t-i! ti è chiaro adesso il concetto? Quindi giù le manacce da lui!”.
Le rivolsi uno sguardo stupito e ferito.
Sul mio cuore si formarono numerose crepe, crepe destinate a crollare pochi minuti dopo.
Crepe che rendevano tremendamente fragile quel mio piccolo, ma vitale, organo.
“Menti!” dissi alzando lo sguardo e rivolgendomi a lei con tono di sfida. Non mi sarei fatta mettere i piedi intesta da quella nullità.
“Scommettiamo?” domandò.
A quel punto a gran voce chiamò Eric, che distava a pochi passi da noi e che stava chiacchierando con altri suoi amici.
Lui si avvicinò con quei sui splendidi occhi verdi e quel meraviglioso sorriso.
Ricordo di aver pensato che non poteva essere fidanzato, dopotutto erano giorni che baciava solo me.
Poi ebbi una consapevolezza improvvisa.
Anche io ero fidanzata, con Johannes, ma baciavo lui!
Come potevo allora frenare le lacrime di fronte a ciò?
Lei si avvicinò e sfiorò le morbide e sensuali labbra di Eric con le proprie.
Tale scena mi provocò una dolorosa fitta alla bocca dello stomaco. Non sapevo come si chiamasse quel sentimento, ma mi stava divorando e non era piacevole. Avrei voluto prendere a pugni quella ragazza, seriamente. I pensieri che attraversavano la mia mente erano così violenti e dolorosi che iniziai a credere di essere posseduta da chissà quale forza oscura e maligna.
Due si staccarono. Jasmine con un sorriso compiaciuto e Eric sconvolto.
“Jas, io e te NON STIAMO PIU’ INSIEME!! Ti è chiaro?” domandò ormai in collera il bel ragazzo dagli occhi verdi.
A tali parole anche Jasmine si incollerì.
“E stai con questa qui?” disse indicandomi con disprezzo.
“Vale mille volte te!”.
Rimasi colpita nel profondo da quelle dolci parole. Le aveva pronunciate con un tono dolce, quasi adorante. Come potevo rimanerne indifferente? Semplice, non potevo.
Poi mi circondò la vita con un braccio e mi baciò la fronte, come per sottolineare la veridicità della sua affermazione.
Poi mi condusse via con se, ci lasciammo così alle spalle una Jasmine fin troppo arrabbiata.
Il mio cuore traboccava di gioia, non ne conoscevo ancora la ragione, sapevo solo che la parola felicità andava a braccetto col nome Eric e ciò mi faceva sorridere.
“A te va bene se ci mettiamo insieme?” mi chiese dopo qualche minuto di silenzio, fissandomi con quegli occhi luminosi.
“Intendi dire che vuoi fidanzarti con me?”.
Lui ridacchiò.
“Direi di sì, mia dolce stellina!”.
Sorrisi come un’ebete di fronte a quelle semplici parole. Come potevano i suoni che uscivano da quella bocca crearmi così tante emozioni?
Mi alzai in punta dei piedi e lo baciai sul naso, poi mi allontanai soddisfatta.
“Hai sbagliato mira!” mi disse sogghignando e, prendendomi il viso tra le mani, fece aderire la sua bocca alla mia.
 
A parte quell’episodio legato a Jasmine, fui accolta con entusiasmo tra gli amici di Eric, tanto è vero che iniziavo ad adorare la mia nuova vita.
Quelle poche volte in cui avevo nostalgia di casa o che provavo risentimento per la cattiva condotta di Johannes,Eric mi abbracciava e mi cullava sussurrandomi paroline dolci, finchè non mi tranquillizzavo.
Vivevo in una favola stupenda. Una favola senza fine.
“Voglio farti conoscere il mio di mondo!” esclamai un giorno, circa due mesi dopo il mio arrivo. Lui sorrise all’idea! Dopotutto lui sapeva ben poco di me, ed era ansioso di conoscermi meglio.
“Caspita, se ti avessi incontrata prima che finissi le superiori avrei studiato la storia molto più volentieri!”.
“No, il mio mondo non è confinato nella storia!” esclamai.
Nei miei mesi di permanenza in quella grande città avevo scoperto una piccola collinetta. Si trovava in un campus universitario, quello dove studiava Eric. Volevo condurlo lì.
Quando arrivammo ormai era notte inoltrata e lo vedevo visibilmente preoccupato.
“E’ tardi Cassidy! Torniamo a casa!” mi intimò.
“E vuoi perderti il mio mondo?” ribattei innocente.
“MAI!” disse sorridendo e scuotendo la testa. Per lui era impossibile non darmela vinta.
“Non ci vorrà molto!” gli assicurai.
Il suo volto fu illuminato da un sorriso furbo, mi prese in braccio e si mise a correre sulle pendici della collinetta.
“Non ho dubbi!” ansimò per lo sforzo.
Arrivammo ben presto in cima. Io ridevo perché lui si rifiutava di farmi scendere dalle sue dolci braccia.
“E adesso?” fu la sua domanda.
“Bè dovresti sdraiarti!” . mi chiesi come avrebbe fatto a mettersi supino se non voleva far toccare terra ai miei piedi, ma lo avrei scoperto presto.
Lui assunse un’espressione dolcissima e, chinandosi, mi posò a terra. Nel farlo le nostre labbra si sfiorarono e le farfalle cominciarono, per l’ennesima volta, a vorticarmi nello stomaco. Era una continua magia stargli accanto. Era una delle esperienze più belle della mia vita. Mi correggo: ERA L’ESPERIENZA PIU’ BELLA DELLA MIA VITA!
Lui prese posto accanto a me e mi guardò.
“Allora? Il tuo mondo dov’è?” era impaziente.
Sorridendo alzai una mano al cielo e la mossi da sinistra a destra.
 “Eccolo il mio mondo!”.
Il cielo ci sovrastava silenzioso e da quella postazione si potevano vedere molte più stelle di quelle che si sarebbero viste normalmente a Milano. La loro luminosità era interrotta e disturbata dalla luna, ma come potergliene fare una colpa? Era anch’essa così bella.
Rimanemmo in silenzio ad ammirare la volta celeste per diversi minuti. C’era qualcosa di magico lassù e quella magia mi aveva completamente stregata. Le stelle silenziose avevano ascoltato le mie numerose preghiere di raggiungerle e di stare con loro. Ma lo avevano fatto in modo originale. Avevano mandato la loro magia da me. Mi avevano mandato una stella. Quella che illuminava le mie giornate dalla mattina alla sera, quella stella dagli occhi verdi brillanti.
Le ringraziai tacitamente.
“E’ bellissimo il tuo mondo!” disse assorto Eric.
“Loro sono bellissime!” continuò riferendosi agli astri luminosi “Ma MAI BELLE QUANTO TE!” disse guardandomi.
Riaffiorò nella mia mente Johannes che mi diceva che io ero bella quasi quanto loro. Era lì che avevo capito che non mi avrebbe mai amata.
La felicità si impadronì di me come un fiume in piena e riempì ogni mia singola cellula.
Preferiva me. Lui preferiva me!
Gli gettai le braccia al collo euforica mentre ridevo.
“Hei!” il suo tono era dolce “Piano, o mi strozzerai!” scherzò.
Mi staccai.
“Il mio mondo non si trova solo lassù!” gli sussurrai.
“E’ anche qui accanto a me! Stasera sono nel mio mondo perfetto!”. Il suo sguardo si illuminò e il suo viso fu reso perfetto dalla gioia che lo invase. I suoi occhi sembravano risplendere di luce propria. Mi cinse la vita con un braccio e mi baciò lievemente.
“Ti amo più di qualunque altra cosa esistente sulla terra o nello spazio!”.
Il mio cuore prese a battere all’impazzata, traboccava di felicità immensa.
“Ti amo più di qualunque altra cosa esistente sulla terra o nello spazio e nel tempo!” risposi.
Il suo sorriso si aprì ancora di più.
“Il nostro amore va oltre il tempo e lo spazio … è incredibile!”.
“Incredibile e bellissimo!”.
Le nostre labbra si incontrarono desiderose.
Nel baciarci lui si pose sopra di me, regalandomi un mucchio di sensazioni splendide.
Sentire il suo peso mi faceva sentire viva. Le sue mani iniziarono a esplorare il mio corpo e il mio respiro si fece sempre più corto.
I nostri cuori battevano sincronizzati all’impazzata e i nostri vestiti sparirono ben presto.
Tutto quello era nuovo per me, ma non potevo far altro che fidarmi di quegli stupendi occhi verdi che eric possedeva.
“Ti amo!” sussurrai nel suo orecchio.
Lui sorrise come se gli avessi detto la cosa più bella del mondo e si tuffò sul mio collo.
 Solo le stelle furono consapevoli di quel che successe dopo.
 
 


Ok. Non mi uccidete!
Non potevo mettere la scena di sesso! Insomma avete presente Cassidy? Così dolce e timida non sarebbe stato coerente se avesse descritto nei minimi dettagli tutto il loro rapporto no??
Vi annuncio con piacere, ma anche con un pizzico di amarezza, che questo che avete letto è il terz’ultimo capitolo!!
La storia è quasi finita!
Fatemi sapere cosa ne pensate anche tramite messaggio privato se siete timidi/timide e non volete lasciare una recensione!!!
Devo ringraziare 

shadowdust
xxStellina92xx
AlyDragneel
come farei senza le vostre recensioni??? mi date sempre la forza e la spinta necessaria per scrivere!!
E ringrazio di cuore anche quelli che seguono questa mia storia o l’hanno messa tra le preferite o le ricordate! siete pochi, ma buoni!!! :)
Se vi va vi lascio il link dell’altra mia storia, diciamo quella a cui tengo di più.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=933169&i=1
Se volete farci un salto siete le benvenute!
Stop ho finito!
Al prossimo capitolo!
Daisy.

   
 
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