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Autore: deba    03/04/2012    4 recensioni
ff che parte dalla 3x12 e l'arrivo a Mystic Falls di una ragazza davvero interessante. ma chi è questa Iuli? e come faremo a scoprirlo se lei per prima non lo sa? attirerà l'attenzione di Elijah, ma soprattutto quella di Damon...
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16

 

 

 

 

Damon aveva tralasciato la parte importante del discorso e si era concentrato solo su un’affermazione di Iuli. Lei si fidava di lui. E la cosa più incredibile era che lei ci credeva davvero. L’aveva capito dal suo tono, dal suo sguardo, da tutto il suo corpo. Tutto era d’aiuto per far si che quelle parole fossero intoccabili, anche da una come Rebekah, alla quale Damon non le stava poi tanto simpatico. Il fatto però era proprio questo, non quello che pensava Rebekah, ma quello che provavano tutti. Come sempre era stato, nessuno aveva mai messo al primo posto Damon Salvatore. Ci si poteva fidare di Stefan: bravo e cortese ragazzo, figlio, amante; ma non di lui, Damon. Lui era la pecora nera, come ragazzo, figlio e amante. Il fatto che Iuli avesse colpito così forte da crepare il sistema in cui il suo mondo girava, lo spiazzava. Poteva essere felice, ma allo stesso tempo cauto, sospettoso. Quante volte nella sua esistenza aveva provato a dare fiducia alle persone, e poi puntualmente venire allontanato e lasciato ancora una volta, desolatamente solo? Tante, troppe forse.

Avrebbe lui, Damon Salvatore, dato ancora fiducia a qualcuno?

“Damon, tutto ok?”.

Iuli aveva posato dolcemente la sua mano sulla guancia del vampiro, seriamente e visibilmente preoccupata per la strana reazione da lui ricevuta.

Lui la guardò profondamente negli occhi, e lei non si scompose, lo lasciò fare, anzi fece lo stesso. Mentre lui si perdeva nei suoi occhi, lei si perdeva nei suoi.

 

Si, Damon Salvatore, avrebbe dato ancora la sua fiducia!

 

“Se Klaus lo venisse a sapere, saresti davvero in pericolo! Dobbiamo trovare un modo per tendergli una trappola, e ucciderlo prima noi!”.

Prese la mano di lei e la strinse dolcemente.

L’aria intorno a loro si era fatta elettrica, tutti lo percepivano e di conseguenza si sentivano di troppo in quella situazione stranamente mielosa, anche se a dire il vero, i due non stavano facendo niente di così vistoso. Le loro emozioni però erano più forti dei loro muscoli.

Elijah tossì cortese. Voleva prendere parola, ma non troppo rumorosamente, però era anche vero che voleva quietare quella situazione troppo romantica, di cui era protagonista proprio la sua sorellina preferita e quel dongiovanni di un Salvatore, di cui sua sorella sembrava provare, chissà come, interesse.

“Su questo penso siamo tutti d’accordo.”.

Attese che tutti annuissero.

“Come faremmo a trovare la posizione esatta dell’albero?”.

Kol sbuffò sonoramente.

“Spero proprio di non dovermi fare un giro turistico per Mystic Falls, sinceramente, ci sono tanti alberi!”.

Damon rimasto in silenzio mentre era rapito dagli occhi di Iuli, si era ricordato di una cosa, che in passato lo aveva annoiato a dir poco, ma che ora, al pensiero, ringraziava i suoi antenati per la loro mania del caricarsi di impegni cittadini.

Rebekah nel frattempo rispondeva ai suoi fratelli.

“Kol, davvero? In un bosco cosa ci vuoi trovare sennò, se non alberi, tanti alberi?”.

“Non è questo che intendevo Raperonzolo!”.

Rebekah ruggì tra i denti.

“Come diavolo mi hai chiamata?”.

Kol stava per rispondere divertito per aver irritato la sorella, ma Elijah si frappose tra loro.

“Kol, Bekah. Per cortesia, non mi pare il momento!”.

“Elijah ha ragione. Fatela finita!”.

Anche Esther si era messa tra i due.

Kol si voltò sbuffando e mormorando un “il solito guastafeste”.

Bekah si rimise in discorso, dimenticandosi già dell’accaduto.

“Dovremmo cercare negli archivi dei fondatori!”.

Damon ghignò.

“Cosa c’è?”.

Rebekah si era irritata al sorrisino fuori luogo di Damon.

“Direi che forse sarebbe meglio guardare nei registri della falegnameria!”.

Rebekah storse le labbra scocciata.

“E allora dato che fai tanto il sapiente, fa tu allora!”.

La vampira si girò teatralmente, come per chiudersi fuori dalla discussione.

“Dolcezza ritieniti fortunata che io sia chi sono!”.

La bionda si rigirò con un sopracciglio alzato.

“Cosa dovrebbe essere, una minaccia?”.

Il battibecco venne interrotto da una risata.

Damon si voltò verso Iuli con un sopracciglio alzato, ma si pentì subito, perdendosi in quella visione celestiale che era lei, mentre rideva.

“scusa!”.

La ragazza ancora sorrideva sotto i baffi, mentre cercava di trattenersi.

“scusa?”.

Ripeté Damon, un po’ scettico e un po’ sorridente, specchio della sua risata.

“Scusa, ma la battuta di Bekah, era troppo bella!”.

Cosa che non era mai successa, Damon non si arrabbiò. Normalmente il sue ego e il suo orgoglio, avrebbero già fatto piantare i suoi canini, sul collo di colui o colei che avesse preso in giro la sua persona, ma ciò non avvenne. Nel suo cuore questo lo rabbuiò, non era da lui, non gli era mai successo…  o forse si. Era già successa una cosa simile quando era ancora semplicemente il Damon umano, quando per la prima e anche ultima volta ,si era innamorato delle bella dama Katherine… quando… un momento. Damon bloccò i suoi pensieri attorno ad una parola che lampeggiava nella sua mente come un’insegna di Las Vegas. Innamorato? Possibile, che il suo cuore potesse ancora provare quel sentimento, che tanto l’aveva cambiato, che tanto l’aveva fatto soffrire, portando ad odiare tutto e tutti, perfino se stesso, per essere quello che era, e non come un Stefan, attaccato alla sua umanità? Possibile che si stesse innamorando di Iuli? E per Elena allora cosa provava? Lui aveva creduto di amarla, ma più guardava Iuli, più si rendeva conto, che non era Elena che aveva pensato di amare, ma che ancora una volta lui aveva amato Katherine. La loro somiglianza era stata in parte la sua rovina. Damon infine odiava Katherine, per tutte le sue prese in giro, ma aveva provato un qualche sentimento per Elena, perché rivedeva in lei, il suo amore per la vampira, e le belle qualità che la doppelgaenger umana possedeva, erano quelle che Damon voleva che Katherine avesse, ma solo ora si rendeva conto di quanto tutto ciò fosse assurdo e inverosimile. Solo ora si accorgeva che lui per Elena, provava un affetto familiare. Si, perché alla fine lei e Stefan erano diventati per lui la sua famiglia. Solo ora si rese conto di quanto lui fosse stato stupido.

Ora si guardò in giro con occhi nuovi.

“Ovvio piccola Cullen. Tutto quello che riguarda il sottoscritto è bello!”.

Lei sbuffò divertita e roteò gli occhi al cielo, dandogli una pacca alla spalla.

“Dai Mr Mondo, a cosa ti riferivi prima? Cosa centri tu con i registri della falegnameria?”.

Lui sorridendo sornione riprese a parlare.

“Si da il caso che nei primi del novecento tutte le falegnamerie erano di proprietà Salvatore. Onde per cui la risposta alla nostra domanda, la troveremmo in casa mia, poiché i registri sono tutti lì!”.

Mutismo stupefatto seguì quelle parole. Nessuno parlava e Damon chiuse quella scenetta con una delle sue.

“Un ‘grazie Damon per esistere’ penso possa bastare!”.

Tutti mossero in modo negativo la testa, convincendosi che con quel vampiro non c’era proprio niente da fare, la sua ironia era davvero infinita.

“Damon?”.

Iuli richiamò dolcemente la sua attenzione.

“grazie per…”.

“si?”.

Era irretito da lei.

“… per abitare non molto lontano da casa mia. Ci muoviamo?”.

Lo shock era palesemente visibile sul suo voltò, che subito dopo cambiò assottigliando lo sguardo sorridendo di traverso, sempre più colpito dal carattere di lei.

“dai piccola stronzetta, monta in macchina!”.

Detto ciò lasciò la stanza.

Iuli si voltò versò la sua famiglia tornando seria.

“semmai troveremo l’albero cosa faremmo?”.

“Lo distruggeremo!”.

Era stata Rebekah a parlare in tono combattivo.

Tutti erano d’accordo, anche Esther.

“Non possiamo rischiare. Dobbiamo essere certi che non vi siano armi che possano essere un pericolo per voi tutti. Se Niklaus lo sapesse, sarebbe un guaio! E se come pensiamo, si troverà una strega è meglio sbrigarci!”.

Iuli annuì e raggiunse l’auto dove Damon l’attendeva.

 

*

 

Klaus in pieno momento creativo stava camminando avanti e indietro nel suo appartamento di Chicago. Non poteva credere a quella che la strega gli aveva detto. La quercia bianca era stata ripiantata. Doveva trovare assolutamente quell’albero. Doveva distruggerlo, bruciarlo ancora una volta, ma non prima di aver rifilato lui stesso con le sue mani cinque paletti, che avrebbe personalmente piantato nel cuore dei suoi fratelli traditori. Per prima però avrebbe dovuto uccidere Iuli, lei era la sua minaccia numero uno.

Si guardò in giro col suo sguardo furioso, freddo e paurosamente felice.

“Tyler, è tutto pronto?”.

L’ibrido lo raggiunse dal salone.

“Si. Ho caricato l’ultimo pacco. La macchina è pronta!”.

Klaus si voltò verso la finestra, che dava sulla piazza sorridendo.

“Ho sempre detto che l’amore era per i deboli… preparati Iuli!”.

 

*

 

“Hai mai pensato di trasformare casa tua in una biblioteca pubblica?”.

Iuli si guardava affascinata in giro per la stanza. Una volta arrivati alla pensione, i due si erano precipitati nella biblioteca dei Salvatore.

Damon le si avvicinò porgendole un bicchiere di Bourbon.

“A dire il vero, ho sempre immaginato di trasformarla in una casa chiusa. Si additerebbe di più alla mia persona!”.

Iuli lo guardò con i suoi occhi pungenti.

“Stefan potrebbe non gradirlo!”.

Damon alzò il sopracciglio, sorpreso che la vampira avesse menzionato il fratello.

“Uhm… vero! Ma Stefan è tornato ad essere divertente, potrebbe darmi man forte!”.

“Non contarci!”.

Il diretto interessato era comparso alla porta.

Iuli si voltò divertita verso Damon.

“Visto? Avevo ragione!”.

Lui le fece una smorfia socchiudendo gli occhi, poi si rivolse al fratello.

“Stef, non dovresti stare dalla parte della famiglia?”.

“Quando mai sono stato d’accordo con le tue decisioni?”.

Damon sbuffò teatralmente.

“Si salvi chi può. Coniglietti di tutto il mondo scappate, sta tornando di nuovo il coscienzioso ed educato Stefan!”.

Stefan sorrise ai modi di fare di suo fratello.

“Ammettilo che ti piaccio di più così!”.

“Non mi arrenderò con te, fratellino! Ti farò diventare divertente come me, vedrai!”.

Iuli affiancò Stefan guardando Damon come se lo studiasse, con il viso corrucciato e una mano sotto il mento, e iniziò a parlare al vampiro, come se ci fossero solo due nella stanza, ignorando volutamente Damon.

“Si, perché sai lui si crede divertente!”.

Stefan seguì la sua scenetta.

“Già, ho provato a fargli capire che le sue battute non fanno ridere, ma niente”.

“Dici che gli vengono improvvise o se le studi di notte?”.

“sai, a volte penso che se le scriva sulla mano…”.

“Dovremmo controllare non credi?”.

“EHI! Voi due! Fatela finita, non siete affatto divertenti!”.

Damon si era allontanato di spalle dai due infastidito. Loro forse potevano pensare che lo facesse perché non gli piaceva essere preso in giro, ma la verità era che era geloso. Non voleva che Iuli e Stefan avessero un rapporto, che lui agognava e ancora pensava di non avere. Non doveva essere ancora ‘sempre e solo Stefan’.

I due risero, e Iuli gli tirò pure la lingua da monella.

“e dai… non farai mica l’offeso, vero? Sei proprio permaloso!”.

Damon tuttavia non rispose. Si era seduto su una poltrona, perso nei suoi pensieri.

Stefan allora cercò di spezzare la tensione che si era andata inspiegabilmente a creare.

“ehi Iuli cosa stavate cercando?”.

“I registri della falegnameria che parlano di…”.

La vampira stentava a continuare. Non sapeva perché, forse perché lui non era Damon. Era una cosa stupida pensarci. Alla fine lei sapeva che Stefan era una brava persona e affidabile, però chissà come gli era stato più facile parlare di quella cosa davvero importante con Damon che con lui. Il maggiore dei Salvatore, intanto, nel sentire l’incertezza che la ragazza aveva nel confidarsi con Stefan, gli fece vedere uno spiraglio di luce. Si alzò e si avvicinò mettendole una mano sulla spalle. Lei lo guardò e chissà perché, riprese sicurezza.

“…di dove sia situato l’albero di quercia bianca!”.

Stefan sbarrò lo sguardo.

“Cosa? Di cosa stai parlando?”.

Stefan guardò prima Iuli, poi il fratello, poi di nuovo Iuli, in attesa di una spiegazione.

“Ho visto da Alerick le foto fatte nella grotta dei Lockwood… e su una, i graffiti dicevano chiaramente che quando gli antichi lasciarono le terre del nuovo mondo, l’albero fu ripiantato!”.

“Ma è una notizia magnifica!”.

“Già, basta che non lo scopra anche Klaus perché potrebbe diventare un problema, soprattutto per Iuli!”.

Stefan annuì.

“Senti Stefan, puoi farmi un favore?”.

Il vampiro sorpreso annuì,in attesa di sapere a cosa si riferisse.

“Puoi andare da Elena e raccontarle la novità e scusarmi per essere fuggita senza dire nulla, né a lei né ad Alarick. Solo che non sapevo che fare e mi sembrava giusto parlarne prima con la mia famiglia!”.

Stefan annuì comprensivo.

“Certo, ci vado subito! E Damon? Io cercherei dopo il primo decennio. Eravamo tornati entrambi qui nel 1912, e se non sbaglio la falegnameria era piena di progetti in quell’anno.”.

Damon ritornò con la mente al passato cercando di ricordarsi quell’anno.

“Hai ragione, tu cercavi di fare il fratellino a modo, e la città cercava di costruire nuove strutture!”.

Dal nulla Stefan diventò triste e si avvicinò a al fratello.

“Damon… potrai mai perdonarmi?”.

Stefan aveva ripensato ancora una volta a quello che aveva fatto al fratello. L’aveva costretto a trasformarsi e a vivere quella esistenza.

“Basta coi drammi, Stef. Pensiamo al presente!”.

In passato Damon aveva giurato che avrebbe fatto vivere a Stefan una vita d’inferno e soprattutto che non l’avrebbe mai perdonato, ultimamente però si chiedeva spesso dove fosse finito tutto quell’odio verso il fratello, che forse non era mai veramente esistito.

I due fratelli si guardarono, Stefan annuì, poi salutò Iuli e lasciò la pensione.

Rimasti soli nella stanza, Iuli dopo aver osservato lo scambio di pensieri dei due, poté scorgere un Damon pensieroso e teso.

“Ne vuoi parlare?”.

Lui la guardò e sorrise fintamente.

“di cosa? Dai cerchiamo nei registri di quell’anno!”.

Lei rimase ferma a fissarlo. Lui prese il libro che gli interessava e poi la guardò nuovamente, vedendo che non si muoveva.

“Che c’è?”.

Iuli aveva pensato più di una volta che Damon non era poi il duro che cercava assolutamente di far credere agli altri. Si era un cazzone, come anche lei gli aveva fatto notare, ma era una copertura e allo stesso un’armatura, per difendersi dalle delusioni che gli altri gli potevano riservare. Ai suoi occhi, ciò, era una cosa triste e la portò a chiedersi cosa Damon avesse mai potuto passare nella sua vita per arrivare ad essere chi era ora. Elena le aveva raccontato cosa avesse fatto Katherine, ma sicuramente un conto era raccontare la storia, un altro averla vissuta in prima persona.

Mossa dal suo istinto lentamente lei si avvicinò e sorprendendo il bel vampiro, lo abbracciò.

Damon rimase in un primo momento spiazzato , voleva quasi allontanarla, perché quel contatto tanto agognato, ora lo imbarazzava e lo impauriva contemporaneamente. Ma fu solo per un momento. La parte umana di lui si svegliò e lo fece tuffare nelle braccia di lei, nascondendo il viso tra i suoi capelli e ispirando il suo profumo profondamente.

Dopo quello che parve un minuto o un’ora i due si staccarono, ma non perdendo il contatto visivo. Come sempre accadeva, l’aria si fece elettrica intorno a loro e questa volta nessuno li avrebbe interrotti. Come due pezzi perfetti di un puzzle, si unirono. Unirono le loro bocche accorgendosi entrambi di come quella sensazione ora li appagasse entrambi. Tutti e due si sentivano completi. Il bacio all’inizio fu dolce, ma la passione crebbe sconvolgendoli entrambi. Il bacio divenne famelico, le loro lingue si intrecciavano, i loro denti mordevano ognuno le labbra dell’altro. Si accorsero che volevano sempre di più. Damon la sollevò appoggiandola alla libreria, i loro bacini entrarono in contatto tra di loro e la voglia li assalì all’inverosimile. Damon prese a baciarle il collo alternando i baci con la lingua, Iuli gemeva in preda alla lussuria. Voltò la testa a destra per esporre di più il suo collo, ma con gli occhi socchiuse vide una cosa che la portò brutalmente alla realtà.

“D… Damon..”.

Affannata cercava di parlare.

“mmm..”.

Lui era troppo preso dal corpo di lei, ma bastò una parola.

“il libro!”.

Il vampiro si bloccò immediatamente e sbuffò sconsolato sul collo di lei. La fece scendere dalla sua morsa e la baciò di nuovo, stavolta dolcemente.

“ancora due secondi e giuro, che anche se fosse scoppiata la terza guerra mondiale, non mi avrebbe fermato nessuno!”.

Lei si morse un labbro ancora eccitata.

“davvero promettente!”.

“avanti, meglio mettersi sui libri o giuro che ti prendo qui e subito!”

Lei si avvicinò sensuale e gli soffiò sulle labbra: “sempre se non lo faccio prima io…”.

Poi gli passò oltre e come se nulla fosse si mise a sfogliare il registro.

Damon stava letteralmente perdendo la testa. Quella ragazza era fatta su misura per lui. Era dolce e buona, ma sapeva essere anche cattiva e dannatamente sexy. Stavolta le cose sarebbero andate diversamente. Niente gli avrebbe portato via la felicità. Klaus doveva morire.

 

“Ehi Damon guarda qui!”.

La ragazza indicava con l’indice un puntò a metà pagina. Damon prima di guardare a cosa lei si riferisse, si perse nell’ammirare la sua mano, il suo dito e perfino la sua unghia curata. Poi finalmente lesse.

“Che fortuna sfacciata!”.

“Ma come facciamo?”.

“Alarick proprio stamani mi ha detto che si stava occupando della scritta da mettere dopo la ristrutturazione del Wickery Bridge! Arriva a proposito. Pare che stiano togliendo le vecchie assi di legno per mettercene delle nuove!”.

“quindi abbiamo trovato l’albero!”.

Lui sorrise felice con lei.

“Si, abbiamo trovato l’albero!”.

Lei emise un gridolino di felicità e poi saltò al collo del suo vampiro.

 

 

 

 

 

 

************************

Bene bene bene.

Finalmente Damon e Iuli si sono baciati, e finalmente Damon sta mettendo chiarezza sui suoi sentimenti.

Klaus sta tornando a Mystic Falls, cosa combinerà?? Niente di buono, su questo siamo sicuri!!

Ringrazio sempre di cuore voi che mi seguite, e specialmente voi dears che mi recensite, mi date sempre nuovi spunti per continuare la storia!!!

Un bacione

deba

  
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