Like a last smoked cigarette.

-And when it's over, and it's gone, you
almost wish that you could have all
that bad stuff back, so that you
could have the good.

Una camicia bianca sul pavimento, un jeans, un tubino nero. Il fumo vagava nella stanza ormai impregnata dal forte odore di scotch e fumo; dallo stereo provenivano le voci di una vecchia band che nascondevano i gemiti e i respiri affannati dei due. Una sua mano giocava con i ricci del ragazzo, mentre l’altra era saldamente aggrappata al suo collo. Il ragazzo le penetrava l’anima con quegli occhi chiari, forse i più belli che Faith avesse mai visto, amava il suo sorriso capace di farle accelerare i battiti cardiaci e infine, amava anche i suoi ricci perfetti nei quali amava arrotolare le sue dita. I respiri erano sempre più corti e affannati, le loro fronti erano percorse da piccole goccioline di sudore.’Sei bellissima.’ le sussurrò, sorridendo maliziosamente. Faith sorrise e gli sfiorò le labbra, gli baciò il collo e affondò il viso nell’incavo inebriando le narici del suo profumo. Faith non capiva perché quando era con lui una mandria di elefanti si rincorrevano nel suo stomaco, come la sua vita girasse intorno a lui e al suo essere fottutamente perfetto. Lo odiava, lo odiava ogni volta che lo trovava a baciarsi con un’altra e faceva finta di stare bene, stringendo i pugni e sorridendo. Nonostante sentisse gli occhi pizzicare, quando lo guardava e lui guardava  altrove. Lo odiava, lo odiava quando spariva per giorni e si sentiva morire ogni volta che lo aveva lontano. Ma lo amava, lo amava ogni fottuta volta in cui la guardava negli occhi, la baciava e facevano l’amore. Lo amava, lo amava quando la prendeva per mano e camminavano per il cortile della scuola o per il corridoio in mezzo al resto degli studenti. Semplicemente lo amava anche quando il suo cuore era in frantumi e i suoi occhi pieni di lacrime che, lentamente, le cadevano sulle guance per poi schiantarsi sul pavimento. Così come la pioggia, che lentamente cade e si schianta al suolo, perché non può essere fermata. Il riccio abbandonò le sue labbra, impregnate del suo sapore alla menta, e le baciò la fronte. Faith fissava e seguiva ogni suo movimento, come se dovesse trarne anche il particolare più invisibile, come se volesse poi essere in grado di descriverlo. Si alzò e velocemente si rivestì, afferrò il suo Iphone e si avviò alla porta. Lentamente ne afferrò la maniglia, la strinse e aprì la porta. Poi si voltò verso di lei, le sorrise e la salutò con la mano, chiudendosi la porta alle spalle. Vedeva la porta chiudersi, ogni volta allo stesso modo. E ogni fottuta volta la lasciava sola, sudata, impregnata di lui e consumata, così come un fumatore che consuma e spegne la sua ultima sigaretta.