Nebbia ~
Corre. Non sa da
quanto, non sa per dove. Corre lasciando che gli occhi si empiano d’acqua,
illudendosi che si tratti di pioggia e non di lacrime.
Crystal è
forte. Crystal non piange. Ed è questa
– prima dello sdoppiamento, prima dell’ipnosi, prima di tutto –
è questa la vera prima cosa
che sua nonna le ha insegnato.
Crystal non
piange. Crystal è forte. Ma la nonna non è qui per vederlo, non è più qui, e allora
forse quell’acqua negli occhi non è poi così deplorevole, non c’è nessuno che la veda.
Solo vagamente sente che qualcosa di forte è in
arrivo a Misty Bay, solo confusamente pensa di andare
a trovare Peter per ringraziarlo di esserci. Deve correre, continuare a
correre. Chissà per quanto, chissà perché.
Correre
lasciando che gli occhi si empiano d’acqua e della vista della lunga
strada nebbiosa e buia che stanotte è diventata la sua vita.
[ 150 parole ]
Spazio dell’autrice
Sesta flash scritta per tentinyfandoms, tabella uno, prompt ‘strada’.
La saga de Gli
Invisibili di Del Ponte è una di quelle letture adolescenziali che
di tanto in tanto mi piace riprendere in mano, perché mi ha dato davvero
molto. Ho cercato di pensare a Crystal subito dopo la morte di Susan Cooper:
sola, persa in un mondo in cui la sua vera natura deve essere tenuta nascosta,
ancora impotente nei confronti degli eventi futuri, eppure decisa a non cedere
alla disperazione. L’accenno al qualcosa
di forte riguarda l’arrivo di Douglas, che in effetti sarà il
fulcro scatenante della sua storia personale – prima di Douglas, prima
dei nuovi Invisibili, lei era inerme.
Forte, ma inerme.
Aya ~