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Autore: nyere    04/04/2012    9 recensioni
Avete presente quando nella vita sembra andare tutto storto?
Quando le cose vogliono complicarsi a tal punto da non poterne uscire più?
A me è andata anche peggio, fin da piccola a dieci mesi fa, ho dovuto sopportare il peso del mondo sulle mie spalle, ma ora ho trovato uno spiraglio di luce.
Nonostante tutto quello che ho provato fosse davvero grande, il dolore, la tristezza, la paura, voglio raccontarvi la mia “difficile” storia dall’inizio.
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Questa è la mia prima shot, è un po' triste, in quanto è basata sul tema della nuova canzone dei Sonohra: The sky is yours.
Mi farebbe piacerebbe se qualcuno passasse e mi direbbe la sua :3
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Look at me:
Se volete c'è il soundtrack: 
http://www.youtube.com/watch?v=4pLzke0NcrY

Buona lettura :)                                                                                                

The sky is yours;


 



Avete presente quando nella vita sembra andare tutto storto?
Quando le cose vogliono complicarsi a tal punto da non poterne uscire più?
A me è andata anche peggio, fin da piccola a dieci mesi fa, ho dovuto sopportare il peso del mondo sulle mie spalle, ma ora ho trovato uno spiraglio di luce. Nonostante tutto quello che ho provato fosse davvero grande, il dolore, la tristezza, la paura, voglio raccontarvi la mia “difficile” storia dall’inizio.

Close your eyes,
the monster is still there.
Feeling strong, feeding on your silence.
Save yourself,
from the man who stole your sweet dreams,
feel the need of living consciously and truly free.
 

Mi chiamo Emeli, ho diciotto anni. Non conosco il mio cognome.
Ho avuto un’infanzia da film tragico per mia sfortuna, appena nata mi avevano lasciata in uno dei soliti tetri e bui vialetti londinesi.
Lì mi trovò una suora, che sentendo il mio pianto era venuta a vedere chi ci fosse; si era impietosita vedendo i miei occhioni blu e mi aveva portato in un orfanotrofio.
Credo che lei sia sta l’unica persona che forse abbia provato qualcosa di positivo nei miei confronti, prima di lui. Ma tornando a noi, ho vissuto tre anni in quel luogo terrificante.
Perché terrificante? Perché io ero una bimba sola e indifesa, nonostante avessi solo due anni, i bambini più grandi mi maltrattavano, mi picchiavano, mi avevano anche tagliato i lunghi capelli neri con un trinciapollo arrugginito.
Le lacrime mi rigano le guance a quel ricordo, ma cerco di asciugarle e di ricacciare le altre che minacciano di scendere.

There’s no reason you should hide,
heal the bruises of the past,
don’t look back on what is lost,
and live your life.
Hatred is still haunting you,
close your eyes to reality;
cry you truth out loud tonight,
the sky is yours.

 
Alla tenera età di tre anni e mezzo i signori Barwon avevano deciso di adottarmi, ma solo perché non potevano avere bimbi completamente loro.
Per i primi due anni della mia vita con essi tutto andò bene, ero felice, mi trattavano come se fossi davvero loro figlia, mi sentivo accettata.
Ogni mattina Serafine veniva a svegliarmi dolcemente con un bacio sulla fronte e poi Jack mi portava all’asilo, dove i miei compagni erano buoni, e avevo trovato un amichetta del cuore, Lucy.
La domenica andavamo a messa, e poi a pranzare da Christine, la madre di Jack, che mi regalava sempre un lecca-lecca alla fragola di quelli rotondi e piatti che a me piacevano tanto.
Andavamo a fare le passeggiate al parco, davamo il pane alle paperelle che erano nel laghetto e guardavamo mamma cigno che sguazzava nell’acqua con i suoi piccoli dietro.
Ero riuscita a mettere da parte il dolore sia fisico, sia mentale, sia interno che mi aveva procurato l’orfanotrofio.
Ma non tutte le cose belle possono durare, no?
 

Run away and try to hide your fear,
silently it’s tearing up your soul.
Pray your god,
cos the monster is the man you love more,
than yourself and the need of feeling free and clean.

 
Anche se non avevo mai capito come, erano riusciti ad avere un figlio, Justin.
All’inizio andavamo d’accordo, ci volevamo bene.
Ma poi lui, come me d’altronde, ha cominciato a crescere e se litigavamo tirava fuori la scusa del “Tu non sei la mia vera sorella, sei un’estranea!” Serafine e Jack, anche se non a parole, davano ragione a lui.
Con il tempo le cose erano peggiorate, a scuola - ormai superiore - ero ridiventata una sfigata.
Mi prendevano di mira come non mai, ho ancora le cicatrici addosso di tutto quello che mi hanno fatto.
Le più profonde sono quelle lasciate da un coltelletto sulla coscia destra e sull’addome.
Come se poi non bastasse, mentre un giorno ero in bagno e mi disinfettavo l’ennesima ferita, qualcosa luccicò difronte a me.
Una lametta. La guardai a lungo, poi la mano si mosse inconsciamente e la presi senza pensare, rigirandola con cura tra le dita.
Guardai il mio riflesso allo specchio, i capelli neri erano lunghi fino a seno, il viso pallido, gli occhi blu pieni di dolore e il fisico sottile e fragile quanto una foglia.
Ma si, tanto, che male in più avrebbe potuto farmi?
Me la posai sul polso sinistro, iniziando a lasciare una riga leggera, poi però sempre più interna e dolorosa.
Il sangue scorreva, ma non m’importava. Quel masochismo mi faceva stare.. bene?

There’s no reason you should hide,
heal the bruises of the past.
Don’t look back on what is lost,
and live your life,
hatred is still haunting you.
Close your eyes to reality,
cry your truth out loud tonight,
the sky is yours.

 
Quel giorno tornai a casa, completamente ignara che Serafine e Jack non ci fossero.
A casa eravamo solo io e Justin. Lo trovai sul divano, mentre guardava la tv; decisi di non disturbarlo.
Non volevo litigare di nuovo. Ma proprio mentre stavo per salire le scale inciampai sul tappeto prima di queste, cadendo rovinosamente a terra.
Sentii un urlo provenire dal salotto,
“Emeli, che cazzo hai fatto?” poi dei passi che si avvicinavano.
Mi rialzai in fretta, pulendomi il labbro che aveva preso a sanguinare.
Appena mi vide alzò un sopracciglio,
“Allora?” io feci spallucce,
“Niente, sono caduta.” Cercai di sorpassarlo per andare a prendere un fazzoletto, mi bloccò il polso.
“Dove vai?” il respiro iniziò a strozzarsi in gola,
“A.. a prendere un fazzoletto per pulirmi.” Sorrise beffardo, qualcosa gli illuminò lo sguardo.
“Ci penso io.” Mi alzò il mento, fondandosi violentemente sulla mia bocca dolorante.
Ci misi del tempo a capire, e quando riuscii a farlo lui stava già sbottonando la mia camicetta.
Provai a divincolarmi, a dargli dei pugni, dei calci, a fare qualunque cosa purché mi lasciasse andare, ma gli sforzi furono invani.
Mi bloccò con una mano il viso e con un braccio mi teneva saldamente per la vita.
Poteva sembrare una posizione di quei film romantici, peccato che di romantico quella scena non avesse completamente nulla,
“Devi stare ferma se vuoi che tutto finisca in fretta.” Le lacrime si fecero spazio sul mio viso,
“Mi fai schifo.” Lui annuii,
“Lo so, ma non mi farai cambiare idea così”.
 

You don’t know what laughing means,
you don’t know what living is,
if you want you can defeat the pain.
And emptiness inside your soul,
beneath the shame of memories,
you can rise and break the pain.

 
Due notti dopo, scappai dall’ennesima lite che stava scoppiando.
Spalancai la porta, e iniziai a correre, correre, correre.
Urtai contro un muro, mi resi conto di essere di nuovo in uno di quei vicoli.
In quel momento desiderai non essere mai nata.
Mi sedetti a terra, stringendo le ginocchia al petto e piansi per ore, molto probabilmente, quando ad un tratto sentii dei passi avvicinarsi a me.
Mi avevano trovata, morsi il labbro inferiore per impedirmi di fare uscire qualunque suono dalla mia bocca.
Vidi l’ombra dei passi avvicinarsi e chinarsi in ginocchio di fianco a me.
Chiunque fosse, poggiò una mano sulla mia spalla, mi ritrassi di botto.
“Ehi, non voglio farti del male, voglio solo sapere se posso aiutarti. Ti ho sentito piangere e mi sono preoccupato.”
Non conoscevo quella voce, ma qualcosa mi diceva che non mi stava mentendo.
Alzai la testa piano, trovandomi davanti una massa di riccioli castani e due occhi verdissimi.
Provai invano a dire qualcosa, “Io..” lui sorrise e mi mostrò due bellissime fossette.
“Piacere, sono Harry.” Presi un bel respiro,
“I-io sono Emeli..” il riccio annuii,
“Vuoi che ti accompagni a casa?” spalancai gli occhi e scossi subito la testa.
“D’accordo, allora dove ti porto?” continuai a torturarmi il labbro.
“Non lo so, ho paura. Non voglio tornare a casa.” Ci pensò un attimo e mi tese la mano,
“Vieni a casa con me.” Esitai. Chi lo conosceva alla fine? Ma allora perché mi infondeva una certa sicurezza? Sorrise,
“Non ti farò del male, te l’ho già detto.” Annuii debolmente e afferrai la sua mano, ma appena mi misi in piedi le gambe mi cedettero.
Fortunatamente Harry mi prese al volo, poi mi sollevò tra le braccia e mi portò su una Range Rover nera.
Appoggiai la testa al finestrino e chiusi gli occhi.
 

There is no reason you should hide,
heal the bruises of the past,
don’t look back on what is lost,
and live your life.
Hatred is still haunting you,
close your eyes to reality;
cry your truth out loud tonight,
the sky is all yours.

 
Quando aprii gli occhi, mi trovai in un letto che non era mio.
Sbadigliai piano e mi misi a sedere, qualcuno bussò e la porta si aprii.
“Ehi” era Harry.
“Ciao” risposi timida, lui si venne a sedere al capezzale del letto.
“Come ti senti?” come mi sentivo? Uno schifo.
Abbassai lo sguardo e involontariamente le lacrime mi rigarono le guance.
Lui mi accarezzò dolcemente una mano,
“Vuoi raccontarmelo?” mi passai l’altra mano nei capelli,
“E’ una storia lunga e complicata.” Lui alzò le spalle,
“Ho tempo.” annuii e mi spostai di lato, facendogli segno di sedersi accanto a me.

Mi aveva fatto conoscere quattro suoi amici, Liam, Louis, Niall e Zayn.
Gli dovevo davvero tanto, era un bel po’ che mi stava ospitando.
Avevo provato a cercare casa, ma appena lo aveva notato me lo aveva impedito, dicendomi che non aveva intenzione di lasciarmi alla fortuna.
Quella frase mi aveva fatto accelerare il battito cardiaco, come tutte le volte che lo guardavo negli occhi.
Mi aveva salvata, voleva farmi stare bene.
E io stavo bene, stavo bene quando mi guardava, quando mi sorrideva, quando mi abbracciava.
Mi sentivo protetta e al sicuro dal passato.
 

Here is no reason you should hide,
there is no reason to give up,
if you want the sky is yours.

 
Harry era dolcemente appoggiato sul mio petto, quando dormiva era ancora più bello.
Continuai ad accarezzargli quella nuvola castana che aveva al posto dei capelli, sentii la presa intorno alla mia vita stringersi.
L’avevo svegliato?
“Buongiorno piccola.” mi sussurrò con la voce ancora roca.
Ai ricordi della sera prima, il cuore mi perse un battito.
“Giorno amore.” Spostai la mano dai capelli alla sua schiena bianca.
“Come stai?” gli sussurrai all’orecchio, lui alzò lo sguardo,
“Bene.. tu?” sorrisi, sapevo che intendeva,
“Da quando ti ho conosciuto molto meglio.”
Si appoggiò a un gomito e con l’altra mano accarezzò la cicatrice che avevo sulla coscia e quella sulla pancia, poi prese il mio polso sinistro e poggiò delicatamente le labbra sulle vecchie linee lasciate dalle lamette.
Vidi la sua espressione indurirsi, e lo sentii sussurrare a labbra strette,
“Bastardi..” gli presi il viso tra le mani e lo feci voltare verso di me, guardandolo in quegli occhi di cui mi ero follemente innamorata e avvicinandolo sempre di più, fino a poggiare le mie labbra sulle sue.
Era sempre delicato, come se avesse paura che mi sarei potuta rompere in tanti pezzi.
“Harry?” lui sospirò staccandosi dal bacio,
“Mmhh?” sorrisi,
“Ti amo tanto, grazie per esserci sempre stato.” Mi fissò con quegli smeraldi,
“Ti amo anch’io Emeli, e non ti accadrà più nulla, te lo prometto.”
 Mi baciò di nuovo e in quel momento mi sentii felice, il cielo era diventato mio grazie a lui.

My cornerrr:D
O Gesù bambino santissimo quanto è lunga questa shot D:
Scusate, è la prima che scrivo e non mi sono resa conto dello spazio che mi ha preso xD
Però mi sento soddisfatta  u.u *clap clap* Va bene, la smetto çwç
Da quanto avete potuto notare, il tema era abbastanza forte, spero che non abbia sconvolto nessuno :)
Detto ciò, vorrei sapere che impressione vi ha fatto, è importante. 
Accetto anche le critiche :) Baci,
Mà.
   
 
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