Scusate. çç
Sono stata via dal
fandom un casino –e, cacchio– non ho nemmeno
recensito.
Vi lascio questa shot
improvvisata, ci vediamo giù a chi ci arriva ~
Hey Barbie, wanna go for a ride? ♪
[ Semmai hey Maki, ma non sono problemi miei se la canzone è diversa. ]
To Mary.
Che una
moto le sfrecciasse davanti scompigliandole i capelli era già
qualcosa di inammissibile, ma si trasformava in
qualcosa di incredibile quando la moto tornava indietro dal moletto sul
mare.
Prima di tutto
Maki ebbe la sfacciataggine di pensare perché fra tutti
aveva
incrociato proprio lui.
Quello si
tirò su gli occhialini arancia, sfoggiando
i suoi occhi ocra.
Perché
uno come Burn non poteva non dare spettacolo di sé, in
qualsiasi
occasione si trovasse.
A diciassette
anni compiuti, sembrava che si fosse addirittura deciso a
sistemarsi il tulipano in maniera più decente, ma Mercury
non avrebbe mai
smesso di prenderlo per i fondelli, nemmeno davanti a un piccolo
accenno. O, al
massimo, se non c’era più nulla, riferendosi al
passato.
« Ehi,
Maki!
» Gli si allargò un sorrisone sul viso.
« Dove stai andando? »
Lei di certo
non era cresciuta molto in altezza, ma aveva delle forme deliziose
che contrastavano con il caratterino pepato. Ogni tanto lo stesso Burn
faceva
parola con lei di quanto la parola “pepato” si
collegasse al rosso, il suo
colore, mentre Hiroto azzardava con qualche sgomitatina.
Ma lei non
faceva altro che ignorarlo, sbuffando e guardando altrove.
«
Stavo tornando al Sun Garden. »
«
E’ lontano da qui. »
« Ma
dai? »
Il viso di
Burn si contrasse in una smorfia, una delle sue solite espressioni
che capitavano spesso in presenza della ragazza e delle sue risposte
sarcastiche.
Poi il ragazzo
disse qualcosa che Maki non capì, mentre guardava i
triangoli di
carta vetro color pastello appesi fra i pali e i balconi delle case,
annusando
il profumo estivo del mare.
«
Allora? Lo vuoi? » Insistette quello, porgendole una mano.
Lei
indietreggiò di colpo, arrossendo, con dei pensieri che chissà per
quale motivo
le stavano
attraversando la mente.
Come dal
vedere Burn in moto fosse passata a pensare a lui in completo
elegante, pronto a sposarsi, non lo intuì nemmeno lei.
«
C-cosa? » con quella domanda tentò di richiamare
tutta la calma che le era
rimasta, ignorando il color pomodoro che molto probabilmente le stava
tinteggiando
le guance.
« Ma
un passaggio! » disse in mezzo alle risate lui, allungandole
il palmo.
«
Oh. Ok. » sussurrò sollevata, senza pensare alle
conseguenze, solo al fatto
che Burn non avrebbe mai scoperto cosa le era passato per la testa.
« Ci
facciamo un giretto~? »
«
O-oi, Nagu-pan, non fare scherzi! »
Ma le temute
conseguenze non furono delle peggiori. Maki era una ragazza che
amava con tutta se stessa le cose spericolate e, diciamocelo chiaro e
tondo,
una ragazza del genere non poteva che essere una candidata perfetta per Burn.
Il passaggio
si trasformò presto in un giro della cittadella sul mare,
con
Maki, che era poco ingombrante, davanti a Burn e lui dietro che teneva
il
manubrio in una maniera che si sarebbe detta una delle più
scomode mai
possibili. Ma
chi aveva tempo di pensare
allo stare comodi?
La ragazza
ogni tanto gridava di rallentare, ma solo perché non sapeva
cosa
dire, specialmente quando il mento ruvido, mal rasato del rosso le
sfiorava la
punta dell’orecchio, vicino alla crocchia.
Lui rispondeva
a Maki urlando altrettando forte in prossimità del suo
timpano,
ricevendo colpi nello stomaco che lo facevano sbandare dovunque.
E
già che c’era, Maquia alzava il mento fiera e
diceva che lui non sapeva
guidare.
Mentre i due
andavano a zonzo, a caso, nella città, c’erano
tutti i ragazzi
loro amici che si voltavano, chi ridacchiando chi ad occhi sgranati; e
in mezzo
a tutti Burn – il “teppista sulla moto”
– si immaginava, impacciato come mai,
Maki col velo da sposa.
Angolo cubo. ♪
Un senso? Hahahahahahahahaha!
No, seriamente, non ha
un senso compiuto, volevo solo scrivere sulla BanMaki.
Avrei voluto anche
mettere una side-shot (?) in cui raccontavo la versione
degli amici che li vedevano sfrecciare e perché no? Anche i
poveri cittadini
investiti dallo pseudo-patentino di Burn x''
Ma credo che basti
così.
Ad essere sincera Maki
come Barbie non ce la vedo, anzi, secondo me quando era
piccola di divertiva a trucidarle in tutti i modi possibili,
quelle “bambole
battone” [
cit. Edoardo -sii fiero,
ti ho citato-
]
Si
sposeranno e avranno tanti figliuoli. *cough* Fra cui Yuuichi,
Kyousuke,
Masaki e Akahana.
Siamo già a
quattro, eh. :')
E' qualcosa di
tremendamente spensierato e allegro, ma ultimamente penso che le
one-shot andranno più o meno così, visto che sto
scrivendo altro di
terribilmente angst.
Grazie mille a chi
legge o recensisce! ♥
Cha.