Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: _diana87    04/04/2012    2 recensioni
TRAMA: [SEGUITO DI "GANGASTA'S PARADISE"] New York, inizio anni '40. La vita non potrebbe andare meglio ad Alexander Castle. Sposato con Kate, 2 figlie, continua a fare il detective per la omicidi. Un giorno, la famiglia viene invitata ad un matrimonio, e lì Martha rivela ad Alexander che il padre della sposa, tale Don Vito Provenzano, è in realtà il suo vero padre, uno dei più potenti capi della mafia italo-statunitense. Trovandosi in una posizione complicata, Alexander inizierà a capire parecchie cose sul suo passato e avrà dei dubbi sulla strada che ha intrapreso...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Calvary

Calvary (part II)

 

 

 

 

"L'ultima tentazione è il tradimento più grande:

fare la cosa giusta per la ragione sbagliata."

[Thomas Stearns Eliot]

 

 

 

La cena della "nuova famiglia" si svolse tra un velo di imbarazzo e un velo di stranezza. Tuttavia, dopo questi sentimenti iniziali, fu grazie sopratutto alla piccola Johanna se Martha e Katherine iniziarono a conversare con Vito Provenzano.

Johanna, infatti, rideva di fronte quell'anziano che aveva una faccia così buffa, a suo parere. Martha temeva che Vito potesse risponderle male, o peggio ancora, tirar fuori qualche arma. Invece lui sorprese tutti, rise insieme alla sua nipotina chiedendole se la sua faccia le facesse tanto ridere e perché.

"Hai degli occhi grandi! Proprio come il lupo di Cappuccetto Rosso!!"

"Allora questo ti rende Cappuccetto Rosso, mia cara!"

Poi Johanna metteva i gomiti sul tavolo, Katherine la rimproverava dicendole che non era buona educazione e che sopratutto avevano un ospite a tavola. Invece il Padrino diceva alla donna di lasciar stare, "E' una piccirella così carina!"

Insomma, l'anziano boss aveva conquistato le donne di casa Castle. Ed era una cosa che non si vedeva tutti i giorni. Ma del resto era un mezzo italiano, emigrato nel lontano 1890 o su per giù... ci sapeva fare con le donne grazie al suo charme.

Eppure quella calma e quella gioia non sarebbero durate ancora a lungo.

 

I due agenti di polizia continuavano ad indagare sul loro capo, e amico, Alexander Castle.

Sebbene Esposito non poteva credere ad un possibile coinvolgimento di Castle, visto il suo passato e il suo legame col Padrino, non aveva altra scelta che tornare ogni volta sulla scena del crimine e poi consultare la balistica.

Ryan, invece, era un po' scoraggiato da questa situazione. Forse ancora incredulo. Ultimamente era sempre giù di morale e accigliato. Mangiava anche poco mentre era al distretto!

Dopo ore di attesa davanti al coroner, giunsero ad una conclusione sorprendente: un capello di Alexander Castle era stato rinvenuto dalla scena del crimine... in quel bar dove Tom Demmings era stato ucciso.

Ryan scosse la testa; pensò ad una coincidenza, del resto chiunque poteva trovarsi lì; eppure non tutti. Secondo alcuni frequentatori poco raccomandabili, quel locale era famoso per traffici illegali e clandestini di alcool. La malavita organizzata si riuniva la sera tardi per effettuare scambi.

Inoltre, iniziarono ad uscire fuori i primi pentiti dalla mafia. Un italiano parlò, disperato con la polizia. Esposito lo interrogò. Serio, ascoltava per bene la confessione di quel malvivente, che non volle mai rivelare il suo nome. Raccontò di come il circolo di Provenzano gli uccise moglie e figlia perchè non aveva rispettato il sacrosanto patto di rispetto reciproco. La mafia non perdonava, e quelli erano sicuramente gli anni di piombo dove furono più attivi.

Esposito sospirò e lasciò cadere le braccia a terra... e pensare che Al Capone era in prigione adesso... credevano davvero che avrebbero risolto un bel problema? No, i guai erano appena cominciati.

Un riluttante Ryan mostrò al loro interrogato la foto di Castle. Gli occhi dell'uomo si accesero come una lampadina. Riconosceva quell'uomo. Lo aveva visto parlare di famiglia e di rispetto in una delle ultime riunioni dai Provenzano!

Esposito e Ryan si guardarono in faccia increduli. I nodi stavano iniziando a venire al pettine. Qualcuno si sarebbe fatto del male.

 

"Fa male sapere queste cose, bro..." disse Javier, arrivato insieme all'amico e collega Kevin davanti la porta di casa Castle, "ma dobbiamo farlo e stare dalla parte della giustizia... capito?"

L'irlandese annuì, poi bussò alla porta.

Ad aprire fu Katherine, la quale si vide smorzare il suo sorriso all'ingresso dei due detective. Le facce di Esposito e Ryan, infatti, non presagivano nulla di buono.

La donna li fece entrare, facendoli accomodare in salotto. Poi chiese se volevano qualcosa da bere, e portò loro dei caffè. Poco dopo, Alexander li raggiunse, sedendosi con loro.

"Ehi, ragazzi... tutto okay? Avete delle facce... parlatemi pure, vi ascolto..."

I due si guardarono e titubarono un po'. Era davvero giusto indagare ancora sul loro capo? Esposito, quello più deciso, non aveva altra scelta.

"Dobbiamo interrogarti di nuovo."

Castle sospirò, poi si allungò gambe e braccia, per stare più comodo. Gli fece segno di iniziare.

"Se proprio dovete."

Ryan prese il blocco notes e iniziò ad appuntare.

"Dov'eri la sera che Josh Davidson è stato ucciso?"

"Ah bene, almeno avete cambiato disco, non mi chiedete di Demmings... Josh Davidson non so neanche chi è... comunque non ero sul luogo del delitto. Non c'entro nulla ragazzi. Io ero con mia moglie. Chiedetelo a lei."

La donna infatti confermò l'alibi.

"Sì, ci ha raggiunto per cena. Era tardi, se non sbaglio, detective Esposito, era proprio l'orario in cui Josh è stato ucciso?" socchiuse un occhio, facendo finta di ricordare qualcosa. Stavolta li aveva fregati. "Eh già, mi pare fossero le 11!"

Castle accennò un sorriso.

"Okay..." rispose il portoricano, incerto. "E come lo spieghi questo... è un capello trovato sulla scena del crimine."

Alexander sospirò.

"Dannazione, Esposito! Ci sono entrato per puro caso... sai che ho due fratellastri nel clan dei Provenzano? Beh, li stavo incontrando... non si può manco più fare questo?"

I due detective restarono senza parole. Katherine mise le mani sulle spalle di Alexander, per rilassarlo, poiché sentiva che i suoi muscoli erano in tensione.

"Sentite, mio marito ne ha passate tante... sta cercando di aprirsi a questa famiglia che pensava di aver perso da tempo... non stressatelo ancora!"

"Allora spiegaci perchè un ex del clan mafioso è venuto in centrale, pentito, dicendoci di averti visto in una di queste riunioni coi mafiosi..."

Castle rimase scioccato. Maledizione, chi poteva essere? Chi aveva tradito il clan? Sicuramente uno di quelli più deboli che non avevano niente di meglio da fare che spifferare tutto alla polizia...

Anche Katherine rimase senza parole. Aveva difeso così tanto suo marito, e adesso? Non aveva più parole.

Castle aveva un misto di sentimenti e sensazioni. Poi tornò serio.

"E va bene, se proprio ve lo devo dire... vi confesserò tutto." Castle sospirò, mise una mano sulla faccia, e iniziò a parlare lentamente e sottovoce, "Sto indagando su quei mafiosi e lo sto facendo sotto copertura. Ecco perchè non potevo rivelarvi nulla! Mi sono finto loro amico così da entrare nella loro cerchia!"

I presenti erano senza parole.

Questo era un colpo di scena che non si aspettavano.

Il loro amico e collega era un genio del male!

"Cavolo, boss.... non ci aspettavamo una cosa simile!"
"Sei un genio!!" disse Ryan sul punto di dare il cinque al capo, ma Esposito lo bloccò. Forse non era proprio il caso di esultare.

Katherine, invece, restava fissa, impalata, guardando un punto imprecisato del vuoto.

Tutto questo tempo... e lui non le aveva detto nulla? Non le aveva accennato un bel niente!

"Bene, non abbiamo altro da aggiungere. Ci vediamo al lavoro, capo." disse Ryan.

"Un'ultima cosa... ti spiace se diamo un'occhiata in giro?" Esposito aveva sempre l'ultima parola.

"Fate pure!" rispose Alexander aprendo le braccia e mostrandosi completamente a suo agio.

I due detective controllarono le stanze una per una, senza mettere a soqquadro... controllarono anche quei cassetti dove Katherine in precedenza aveva notato la foto di suo marito e Provenzano. Castle deglutì quando Ryan andò a scavare in un cassetto... ma tornò normale quando l'agente non trovò nulla.

Alla fine, Ryan chiuse il blocco notes, Esposito si arrese e salutò il suo boss. Non c'entrava nulla a quanto pare. Forse quel capello trovato dalla balistica era lì per puro caso. Scosse la testa. Non ci avrebbe più pensato. Avrebbe archiviato il caso l'indomani.

Alexander poi abbracciò sua moglie.

Aveva capito che di lei ci si poteva fidare. Sarebbe stato il momento giusto per dirle tutta la verità? Ma sentiva che nell'abbraccio della donna c'era qualcosa che non andava... il suo battito era irregolare... Katherine, in realtà, si sentiva tradita da suo marito.

 

Poco lontano da casa Castle, due losche figure avevano appena portato a termini una truffa ai danni di un casinò.

I due uomini, fieri, nascondevano per bene la refurtiva nel portabagagli dell'auto. Si poteva notare che stavano nascondendo anche un'arma... una pistola calibro 39...

"Ehi, Sonny, che ce ne facciamo di questa?" Sasà prese l'arma per mostrargliela. Il fratello subito corse per tappargli la bocca.

"Ma sei scemo?? Grida un altro po' e ci ritroviamo la polizia alle calcagna!! Per fortuna Alexander ce l'ha restituita proprio prima che entrassero quei detective a far piazza pulita!"

"Non glielo diciamo che abbiamo fatto fuori noi quel Josh Davidson?"

Sonny storse la bocca divertito.

"Nah... è pur sempre un detective, ricordalo! Lasciamo brancolare la polizia ancora nel buio. Tanto ormai avranno capito che lui non c'entra niente con questo omicidio, e non hanno neanche prove per collegarlo a noi. Papà sarà contento di come sta procedendo la cosa."

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco sana di mente):

State iniziando a capirci qualcosa su questa storia?

Arrivati a questo punto possiamo dire che la trama s'infittisce: Castle ha ottenuto ciò che voleva, l'accordo di cui si parlava nel capitolo precedente era questo. Con la polizia che può archiviare il caso, Castle si stringe sempre di più nella rete mafiosa, ottenendo anche una vasta gamma di protezione dalla criminalità organizzata - infatti sono stati i suoi fratellastri a salvargli il suo alibi. Che il nostro protagonista stia diventando uno di loro? Al di là di questo, c'è Katherine, una donna che ama tanto suo marito, che lo proteggerebbe ad ogni costo. E che ora si scopre però tradita. Arriverà ad un punto in cui scoprirà tutta la verità?

Tutte le risposte nei prossimi capitoli! XD

xoxo

D.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: _diana87