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Autore: starmoon    04/04/2012    1 recensioni
Per risolvere tutto Elena spera di ottenere dei risultati con un occhiata al futuro, ma cosa succederebbe se l'incantesimo fallisce e lei si ritrova bloccata nel futuro?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sacrificio 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Juliet aprì gli occhi, era tutto buio, non riusciva a vedere niente,si alzò lentamente e si diresse verso la tenda..

-NO non farlo-urlò Elena,ma fu troppo tardi.

- perché non dovrei?-disse Juliet, dietro di lei la finestra spalancata.

Elena guardava shoccata la scena davanti a lei, Juliet era esposta al sole,ma se ne stava tranquilla, come se fosse tutto normale

-ho fame,vado a fare colazione-disse la ragazza tentando di uscire dalla stanza 

-aspetta…hai fame? non hai nessuna voglia in particolare…tipo…

-tipo che? voglio solo il mio tost caldo, senti io non so cosa sia successo ieri sera,ma mi sono svegliata con un mal di testa terribile, ho fatto un incubo stranissimo e adesso voglio solo rilassarmi-disse guardandola negli occhi,seria

-certamente-disse Elena sentendosi un po' in colpa,ma senza capirne il motivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

-SVEGLIA!-la voce di katherine arrivò fino alle orecchie di Janette,nonostante tentasse di coprirsi con il cuscino.

-altri cinque minuti 

-200 anni fa saresti scattata in piedi 

-200 anni fa avevo un padre antiquato e fissato con le regole aristocratiche

-ma avevi paura di lui 

-ei mi avrebbe fatto sposare quel manichino della bottega 

-era ricco che te ne importava 

-era stupido 

-era carino 

-non abbastanza-disse Jane pensando con disgusto a cosa avesse passato pur di ribellarsi ai suoi doveri da piccola nobile.

-brucia il passavo vero?-disse con una smorfia,bevendo una tazza fumante di caffè 

-oh si è tu lo sai benissimo-disse Janette alzandosi dal letto- comunque…ho già preparato le valigie, questa città non è sicura per me 

-mossa furba scappare da Klaus 

-non sto scappando…sto solo…andando via 

-certo come no, so cosa si prova, la paura che da un momento all'altro entri da quella porta e ti uccida

-smettila ok? non è questo il punto, quello che ho fatto è stato imperdonabile, è lui farebbe solo bene…

-stai dicendo sciocchezze, hai solo agito di istinto 

-l'ho abbandonato ok? ho lasciato che se la prendessero con lui,pur di pensare a me e questo mi fa male, perché per colpa mia c'è andata di mezzo mia sorella-disse furiosa la vampira 

-credi che solo tu abbia un passato drammatico 

-no,io so di te, ricordati che sei venuta da me per sapere di lei 

-non è servito a niente 

-non sono stata io a non lottare per riaverla

-ero sola contro tutti 

-quando sei diventata vampira perché non l'hai cercata? sai io lo fatto, ho cercato mia sorella, e sai cosa ho scoperto?? che era morta…-lo sguardo di Katherine si fece strano e Janette incominciò ad avere dubbi,che vennero confermati quando la vampira evitò di guardarla per più di un paio di secondi

-tu lo sapevi?-disse arrabbiata- non posso crederci-dicendo questo entrò in bagno chiudendo la porta.

-sarebbe stato più difficile-disse Katherine ripensando ai suoi piani passati

-per te-disse Janette dall'altra stanza

 

 

 

 

 

 

 

Kaus faceva roteare quel liquido rosso all'interno del bicchiere.

-a cosa stai pensando?-la voce di Rebecka lo fece distrarre

-ti ricordi quando eravamo in Italia?

-no tu eri in Italia,io ero in America ricordi 

-già 

-che hai combinato laggiù 

-niente che ti interesserebbe 

Rebecka alzò le spalle e uscì dalla stanza, Klaus si diresse verso la scrivania ed estrasse dal primo cassetto una foto o meglio un immagine che ritraeva lui e due ragazze.

 

 

 

 

 

 

 

-allora?

-allora che?-disse Damon guardando la soglia della porta 

-non vai a vedere come sta?-domandò Caroline mentre beveva una delle tante scorte del vampiro 

-se dovessi farlo dovrei raccontarle tutto

-non è detto 

lo sguardo accusatorio di Damon fece si che Caroline sbuffo e se ne andò dalla stanza 

-raccontarle tutto?

la voce pungente alle spalle era abbastanza evidente per Damon 

-Stefan? che ci fai tu qua?

-ero passato a vedere come andavano le cose…

-di la verità sei qui per Elena-disse pungente lui

-è pur sempre mia nipote e ho sentito quello che è successo, Elena non c'entra niente e dovresti dirle tutto 

-dirle che?-disse con disappunto lui 

-dirle che tua figlia e un mezzo vampiro 

 

 

 

 

 

 

 

-ok devo farlo o ora o mai più-si disse Janette mentre era in macchina, parcheggiata davanti a una grande casa in stile antico, se sarebbe scappata non sarebbe servito a nulla, ormai era decisa. 

scese dalla macchina di fretta e si diresse verso la porta, bussò senza esitare.

-non ti aspettavo così presto 

-finiamola qui Klaus dimmi cosa vuoi che faccia

lo sguardo del ragazzo si fece serio 

-entra-disse semplicemente e lei automaticamente lo fece,non perché fosse ammaliata, ma perché sentiva la necessita di finire quella storia 

-qualsiasi cosa tu faccia non la riporterà indietro 

Janette lo guardò sicura, sapeva quello che faceva e Klaus notò subito questo particolare 

-o forse si?-fini la frase lui 

-c'è un incantesimo

-che genere? 

-io e lei eravamo sorelle quindi abbiamo un legame 

-in che consiste?-disse lui servendo da bere 

-un sacrificio

Klaus spostò il suo sguardo dal bicchiere a lei 

-chi?

-non importa chi,ma tu lo vuoi?-disse lei spaventata dalla risposta, ma il silenzio che c'era fece capire che lui era d'accordo 

-bene,ne riparliamo un altro giorno, quando sarò tornata 

-dove credi di andare?

-il più lontano possibile da te…aspetta posso chiederti una cosa?

-dimmi 

- perché quella sera non hai salvato lei? perché hai scelto me?-disse Janette come se quel gesto fosse stato uno sbaglio enorme 

- non lo so, non ho avuto il tempo di salvare anche lei 

-dovevi farlo invece,sarebbe stato tutto più facile

 

 

 

 

 

 

 

Elena spinse Damon in camera prendendolo dalla maglietta

-qualcosa non va! lei era esposta al sole, ma non succedeva niente-disse sconvolta lei

Damon nemmeno l'ascoltava,ma continuava a guardare nei cassetti alla ricerca di qualcosa

-la smetti di cercare e mi dai ascolto- Elena perse le staffe e iniziò ad urlare 

-shii così ti sente-disse Damon poggiandole un dito sulla bocca

-se le mie supposizioni sono vere può sentirti e questo non è di certo il posto migliore per parlare-disse fissandola negli occhi 

-ok fa come vuoi!-disse lei arrendendosi e sedendosi nel letto. 

-Jeremy?

-cosa?

-Jeremy dov'è?

-a lavoro, ma cosa centra Jer?

-devo parlare con lui

-non credi che anch'io debba sapere cosa sta succedendo- disse ironica lei

-ti ho detto non qui Elena- a quelle parole Elena si imbronciò, odiava quando la trattava come una bambina, anche se con lui non riusciva ad essere arrabbiata, poteva sempre fare finta.

-dai Elena-disse piano lui avvicinandosi a lei, era quasi a un palmo dal suo naso, quando una botta li fece spaventare. Damon sparì un istante dopo e Elena si precipitò sotto.

-che succede?-disse arrivando in cucina

-stavo preparando del tè, ma quando lo bevuto mi sono bruciata…troppo forte…cioè non lo so spiegare era come se avessi dell'acido…-disse Juliet guardando i pezzi della tazza per terra

Elena e Damon capirono subito che si trattava della verbena,ma cosa ci facesse in quel tè non se lo riuscivano a spiegare.

-dove lo hai preso questo tè?-domandò infine lei 

-nella dispensa-disse indicando quella più alta, Elena aprì l'anta, era in una boccetta di vetro, Jeremy aveva pensato a tutto, anche all'eventualità di un ritorno dei vampiri.

-credo che hai sbagliato boccetta-si giustifico - dirò a Jeremy di comprare del tè normale-continuò

 

 

 

Katherine se ne stava in macchina, aveva intravisto la figura di Stefan avvicinarsi già un quarto d'ora prima che arrivasse e si sedesse sul lato accanto.

-cosa ci fai qui? credevo che questa città non ti avrebbe più rivisto?-domandò lui secco 

-mio care Stefan ci sono tante cose che non sai di me

-del tipo?

-del tipo che dove proteggere i Gilbert-disse con un sorrisetto soddisfatto

-perchè?-domandò sorpreso 

-perchè mi serviva qualcosa! niente per niente

-sempre la solita 

-sempre il solito curioso tu!

-cosa sai di Klaus?

-per ora? che ha un conto in sospeso e quindi sarà distratto per molto tempo

-ho  notato che vai in giro con una ragazza…

-curioso! non ti preoccupare non toccherà Elena ne tutta la tua famiglia! forse al contrario…

-è con lei che Klaus è impegnato?-domandò ridendo lui 

-perspicace! ma non è come pensi

 

 

 

 

 

 

 

Erano le quattro del pomeriggio e Juliet si stava sistemando i capelli per uscire con Michelle, quando lo squillo del suo cellulare la fece saltare in aria…

-arrivo-disse correndo nella stanzetta e rispondendo 

-pronto-disse 

"finalmente rispondi"

-ei Max!

" stai bene?"

Juliet rimase sorpresa, non capiva cosa intendesse

-perchè dovrei stare male?

"ieri ti sei sentita male al ballo, ti hanno portato via" 

Juliet fisso la sua stanza, o meglio fissava il vuoto, credeva che fosse stato solo un sogno, un incubo.

-sto bene, grazie per avermelo chiesto-disse con la voce che non voleva fuoriuscire

"mi fa piacere, ci vediamo a scuola"

-ci vediamo a scuola- ripete lei senza convinzione

 

 

 

 

 

 

Janette continuava a sfogliare quel maledetto libro da più di un ora, aveva trovato l'incantesimo,ma sperava fino all'ultimo che ci fosse un'altra soluzione,alla fine si arrese e gettò con furia il libro su quel letto che adesso era più o meno mezzo rotto. 

-non puoi distruggere l'hotel-la voce di Tyler interruppe i suoi pensieri 

-cosa ci fai qui?-disse con tono freddo 

-luna storta oggi?-scherzò lui 

-non ho nessuna notizia utile-ancora quel tono, adesso Tyler incominciò a seccarsi, a volte Janette poteva diventare insopportabile,ma solitamente aveva i suoi buoni motivi.

-siamo amici non sono qui solo per le informazione-disse lui corrucciando la fronte

-si scusami-disse lei mettendo la mano destra sulla fronte 

-non dirmi che hai la febbre-disse ingenuamente il vampiro 

-sono un vampiro Ty non mi ammalo-disse con un sorriso di stupore lei

-almeno ti ho fatto ridere- le fece notare, lei lo guardò e sorrise nuovamente 

-hai ragione-disse -ma questo non cambia le cose-disse lei continuando a osservare quel libro, Tyler seguì il suo sguardo.

-cosa sta succedendo?-domandò in fine, voleva saperne di più, lo sguardo di lei si fece serio.

Janette in fondo si fidava di lui e forse se avesse confessato a qualcuno lei sue intenzioni sarebbe stato più leggero il dolore, forse non nascondendo la verità, qualcuno avrebbe capito le sue intenzioni e non l'avrebbe giudicata una sciocca.

-ti ho mai raccontato di Selenia? 













angolo autrice: finalmente ho finito questo capitolo, scusate per l'attesa spero ne sia valsa la pena e che il capitolo vi piaccia :) al prossimo capitolo bacii!!

 

 

  
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