England, 29th August 1944
Eravamo
sulla spiaggia, mano nella mano.
Stavamo
guardando il tramonto. Quella sarebbe stata l'ultima volta di
lì a
sei mesi che l'avremmo guardato insieme. Liam sarebbe partito per
onorare il paese in guerra.
Ci
fermammo davanti ad una scogliera e ci sdraiammo. Liam mise un
braccio attorno al mio collo e io appoggiai la testa sul petto
muscoloso.
“Mi
mancherai tantissimo!” dissi stringendolo ancora di
più a me.
“Anche
tu. Ma non temere... non mi succederà nulla di grave. Sono
solo sei
mesi, passeranno in fretta.” mi disse baciandomi la
fronte.
Inspirai col naso e sentii quel suo dolce profumo che amavo tanto.
“Liam?”
lo chiamai.
“Dimmi.”
rispose.
“Ti
amo.”
“Anch'io,
tanto.”
“E
sono incinta.” sputai. Sentii che per un attimo non
respirava
più, ma d'altronde era la stessa reazione che ebbi anch'io.
“Liam...
di' qualcosa, te ne prego!” dissi supplicandolo.
“Scusa...
è solo che mi hai colto di sorpresa. Non... non stai
scherzando,
vero?” disse.
“No,
perchè dovrei scherzare?” dissi alzando
lo sguardo. Stava
sorridendo felice, segno che non ne era arrabbiato o turbato, come
avevo temuto.
“Oh,
sono così felice!” disse sedendosi e
accogliendomi tra le sue
braccia. Fece scontrare le sue morbide labbra contro le mie per un
secondo, e mi abbracciò nuovamente.
“Come
la chiamiamo?” disse con fin troppo entusiasmo.
“Ehm...
veramente... non so se sia un bambino o una bambina.”
dissi
imbarazzata.
“Beh,
possiamo decidere così, anche senza sapere il sesso.”
“Vorrei
chiamarla come mia nonna se fosse una femmina... Anne. “
dissi.
Annuì d'assenso e disse:”Joseph, se fosse
maschio.”
“No,
sa da vecchio.” dissi ridendo. Lui rise con me.
“Liam...
o James.” sussurrai guardandolo negli occhi. Lui mi
esaminò
nell'anima e capì che uno di quei nomi mi avrebbe dato
conforto in
caso non fosse finita bene.
“Ti
amo. Non dimenticarlo mai.” disse prendendomi la
testa nelle
sua mani grandi. Mi diede un bacio casto sulle labbra e tornammo a
casa.
Six
months later
C'era
vento di festa nell'aria. Tutti nel paese erano agitati: mogli,
bambini, fidanzate, nonne. Tutte aspettavano il proprio uomo,
aspettavano di dirgli:”Sono così
orgogliosa ti te, mi sei
mancato.” e poi sussurrargli un leggero 'ti
amo' sulle
labbra.
Uscii
sulla strada per andare a prendere un po' di acqua alla fontana e
tutti giravano per le vie danzando, gridando e addirittura ballando.
Vidi che qualche giovane ufficiale era già tornato a casa e
che
tutta la famiglia lo accoglieva con affetto e orgoglio. Io aspettavo
ansiosa l'arrivo di Liam.
“Vedrai,
papà sarà qui a momenti.”
dissi accarezzando il rigonfiamento
della pancia con una mano.
Tornai
a casa agitata, sperando di poter riabbracciare Liam il più
presto
possibile.
Iniziai
a preparare il pranzo quando bussarono insistentemente alla porta.
Corsi ad aprire sapendo che avrei rivisto il mio amore in pochi
attimi.
Aprii
la porta e mi prese lo sconforto. Davanti a me c'era un uomo sulla
trentina, con il viso sporco di cenere o polvere da sparo. Aveva
tutti i capelli scompigliati e in mano aveva un cappello e una
targhetta.
“Salve.”
dissi.
“Buongiorno
signorina Leah. Posso.. posso entrare?” chiese. Io
annuii e lo
diressi in salotto.
“Mi
dica.” dissi. L'uomo mi porse la targhetta.
Lessi:”Ufficiale
Liam James Payne” il mio cuore cominciò
a battere
all'impazzata e cominciai ad avere brividi freddi lungo la schiena.
“Che...
che significa?” chiesi.
“L'ufficiale
Payne è stato trovato morto, signorina. Mi
dispiace.” disse
abbassando lo sguardo.
“E'
impossibile. Aveva detto che sarebbe tornato a casa senza un graffio.
E poi non sarà l'unico Liam andato in guerra, no?”
il mio
cervello, ma più che altro il mio cuore, si rifiutavano di
credere
che se ne fosse andato.
“E'
lui signorina, ne siamo sicuri. Come le ho già detto mi
dispiace, le
mie condoglianze.”
Annuii
cercando di cacciare indietro le lacrime. L'uomo si alzo e
uscì di
casa, pensando bene di lasciarmi un po' di privacy.
D'istinto
appoggiai la mano sulla pancia e una lacrima scivolò sulla
mia
guancia. Andai in camera e presi una sua fotografia.
“Perchè
l'hai fatto? Avevi detto che non ti sarebbe successo nulla di grave,
che
mi amavi.”
piansi sull'unico ricordo del mio più grande amore.
England,
29th
July
1945
A
distanza di cinque mesi, non avevo mai avuto la forza di andarlo a
trovare, così, quella mattina, decisi di farlo.
Presi
in braccio il mio bambino, che si chiamava come suo padre, e uscii di
casa. In una mano avevo la fotografia di Liam oramai sgualcita dalle
lacrime e la sua targhetta.
Camminavo
piano cercando di ritardare il più possibile
“l'incontro” tra me
e Liam, per così dire.
Ma
alla fine, arrivai al parco in meno di cinque minuti. C'era una
leggera brezza che mi scompigliava i capelli e sembrava che sarebbe
incominciato a piovere di lì a poco.
Attraversai
tutto il parco, finchè non giunsi alla sua tomba. Si trovava
sotto
una grande albero sempreverde che teneva la pietra all'ombra.
“Ciao
amore mio.” sussurrai tremante. “Non
ci si vede da un po',
eh?”
Il
mio bambino fece un verso strano mentre dormiva ma non ci badai e
continuai.
“Mi
manchi Liam. Tanto. Non immagini neanche quello che ho passato senza
di te. Sia durante la guerra sia... dopo.” e le
lacrime
scivolarono sulle mie guance. Posai la targhetta sull'erba, vicino
alla lapide.
“Sono
fiera di te, sai? Insomma, abbiamo vinto la guerra. Purtroppo
però
io non sono riuscita a darti un ultimo bacio.”
dissi ancora.
Ero proprio masochista se continuavo a pensare a queste cose che mi
facevano star male, ma in un certo senso mi faceva bene piangere
perchè era da un po', anzi da troppo che non lo facevo.
“Ti
amo tantissimo Liam, più della mia stessa vita. Ti ho amato,
ti amo
e per sempre ti amerò, non dimenticarlo mai.”
sussurrai.
Il
mio bambino si svegliò e mi fece un sorriso.
“Ciao
Liam.” gli sorrisi. “Ti presento
il tuo papà. È andato
in guerra ed ora non c'è più per il nostro bene.
Ma so che ti ama,
sai? Non dubitarne.” gli dissi accarezzandolo la
testa.
Mi
sedetti vicino alla pietra e presi la mano di Liam e la appoggiai
insieme alla mia sopra la foto del mio amore.
“Saluta
il tuo papà Liam. Digli “ciao”
e lascialo
andare via.” gli dissi più rivolto a me
che a lui.
Mi
alzai e sussurrai un'ultima volta:”Ti amo amore mio,
addio.”
Lasciai
il parco in lacrime, ma sapevo che finalmente il mio amore stava in
un posto migliore, dove presto lo avrei raggiunto.
Never
thought we'd have a last kiss. Never imagine we'd
end like
this.
Your
name, forever the name on my lips... just like our last.
E' proprio la primissima che scrivo e non so se è scritta bene o se fa schifo, quindi se vi andrebbe
vi va di lasciare una piccolissima recensione?
Questa è stata difficile da scrivere perchè ho dovuto far morire Liam, e insommma
non è facile scrivere sulla morte di tuo marito, o no? lol
Bene, la smetto di scassare e mio ritiro nella mia tana, baci.