Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Sashaprati    04/04/2012    1 recensioni
Nata dalle parole di una famosa canzone di Antonello Venditti (una canzone "unica" appunto), questa shot non è nulla di speciale ma si adatta piuttosto bene al tipo di rapporto di una classica Shika/Tema...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La "Supercazzola69Fanfiction"
a cura di
Sashapratitelesette e Lilith Noor Daimon

PRESENTA:

Unica Temari

Si ringraziano inoltre:

 il Trio Medusa per la canzone
Giovanni Ognibene per l'idea & il suggerimento
e i tre "matti" qua sopra per aver scritto il tutto...

BUON DIVERTIMENTO !!!

Shikamaru era seduto sul letto sua camera e meditava, non sapeva bene cos'era successo ma quella seccatura bionda dell'ambasciatrice di Suna non era tornata a Konoha da ben una settimana.
Scuoteva la testa domandandosi: "Cosa mi sta succedendo? Sono masochista per caso?"
Non riusciva a capire perchè gli mancasse così tanto, non si sarebbero mai capiti ed erano come delle monete di diverso conio.
Il suo sguardo cambiò, assottigliandosi fino a far sembrare gli occhi due lembi di ferite. Dopo aver fatto questo prese un quaderno e sentì il bisogno di mettere nero su bianco i suoi pensieri sotto forma di un'ipotetica lettera a Temari, che non avrebbe mai avuto né il coraggio né l'energia di spedirgliela.
 
***
Mi conosci ormai, non ho mai amato le donne; soprattutto molte delle Kunoichi di Konoha, in quanto troppo perse a sogni d'amore ed amenità varie, e non sanno mai come rispondermi a tono.
All'inizio non so perchè ma ho sentito qualcosa che mi faceva ancora più irritare di te: ossìa che eri così simile e così opposta... Hai presente due persone che vengono dalla stessa strada e ad un bivio si dividono? O le differenze tra Arterie e Vene? Io non riuscivo ad ammettere a me stesso che eravamo come i due punti più distanti di un cerchio che sono anche i più vicini.
Ormai sono convinto di averti stancato con tutti questi giochetti mentali (se fossimo faccia a faccia mi immagino che mi sarei già beccato un colpetto del tuo "adorabile" ventaglio nel collo).
***
 
Esausto da quel titanico sforzo, Shikamaru si alzò dal piccolo scrittoio al quale era seduto, limitandosi a vedere la luna e fissandola con il suo sguardo acuto.
Intanto Temari era quasi arrivata al villaggio, un paio di missioncine decisamente seccanti l'avevano fatta tardare nei suoi compiti da ambasciatrice; Rideva tra se e se al pensiero del Crybaby che la aspettava all'ingresso di Konoha.
Lei si divertiva troppo a punzecchiare quel ragazzo con i capelli ad ananas, era davvero bello vedere le sue facce e le sue reazioni. Dopo che la sua mente corse a questi ragionamenti, Temari si fermò di scatto: stava dicendo "bello" a quella specie di bradipo con i capelli assurdi e dall'atteggiamento totalmente insopportabile?
No, doveva essere impazzita!
Non lo vide all'ingresso di Konoha e d'istinto decise di dirigersi verso casa sua. Ricordava una delle prime volte che lei era stata "costretta" a recarsi a casa sua per destare quel bradipo dal suo letargo e quindi sapeva perfettamente dove abitasse.
Contemporaneamente Shikamaru sentì l'impulso di finire quella specie di lettera che non avrebbe mai spedito, si sedette di nuovo sul suo scrittoio, illuminato dalla pallida luce della luna, la penna riprese a zampettare sulla carta con la calligrafia minuta e fine caratteristica del Nara.

***

Ok, per quello che sto per scrivere mi dirai che sono pazzo o che ti sto prendendo in giro. Ma poniamo che io e te fossimo due foglie (visto che, oltretutto, siamo nel Villaggio della Foglia), due foglie di un unico ramo... Beh, se noi fossimo veramente come quelle due foglie, tu saresti veramente "unica" per me.
Vabbè, per i miei standard ho già scritto anche troppo! Del resto questa lettera non te la spedirò mai, perchè non ne avrei il coraggio.

***

Shikamaru si distese sul letto e il sonno rapidamente lo abbracciò.
E
ra un sonno strano, senza sogni, sarebbe bastato un niente per destarlo...
Non ricordava neppure quando si fosse addormentato: il sole mattutino filtrò attraverso i vetri, puntando ritto verso i suoi occhi; d'istinto si strofinò le palpebre, tirandosi a sedere sul letto, ma non si aspettava certo di ricevere il suo buongiorno.

- Ben alzato, Crybaby - esclamò la bionda, guardandolo con un sorriso. - Dormito bene?

FINE

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Sashaprati