Servire il mio dio è alla base della mia eccitazione, del mio piacere della vita.
Lui è di fronte a me, agonizzante, i suoi rantoli di dolore mi eccitano in modo quasi fisico.
Mi rendo conto che sono drogato, drogato di dolore altrui e questo mi emoziona; il mio corpo sembra quasi in preda ad un piacere quasi orgasmico, mentre vedo quel fumatore miscredente di nome Asuma agonizzare.
Sento la lama conficcarsi nel mio petto, e lo vedo emettere un urlo di pura agonia... E' bellissimo onorare il mio Dio Jashin, che può ben considerarmi tra i suoi devoti più fedeli.
La lama mi provoca una strana sensazione: un piacevole bruciore che si diffonde nelle mie membra, un'ulteriore dose della mia droga quotidiana si diffonde, è il carburante che mi fa sentire vivo e vitale.
Il mio animo vorrebbe domandare perdono al mio dio, perchè vivo e provo queste emozioni in modo dissoluto e non uniforme al Suo credo. 
Spero che Jashin mi perdoni.
Il mio compagno di squadra Kakuzu non capirà mai questo mio modo di vivere, ma è un compagno adatto a me.
So già che la morte di questo ninja mi sazierà per poco tempo.
Sono come un animale che si nutre della morte e del dolore degli altri, è come un puro carburante per me che mi fa emettere un sospiro di piacere.

FINE