What the hell?!
in corsivo son messe le citazioni-flashback/riflessioni di Shikamaru.
«
Che hai detto? »
Shikamaru si sistemò a sedere, le gambe
incrociate. Guardò la donna in piedi a bordo del letto con
espressione confusa.
« Sei
per caso vittima di qualche ipnosi speciale? EHI TU ESSERE CHE HAI
PRESO POSSESSO DI INO: ESCI
» asserì ad alta voce puntando un dito in direzione di lei.
Ino
lo osservava a braccia incrociate, un gesto che doveva aver appreso
da Sakura, gli occhi azzurri sembravano lanciare bagliori alla luce
del tramonto.
« Sei proprio stupido » disse scuotendo la testa.
Sbuffò rassegnata. E a Shikamaru parve di percepire nell'aria
profumo di menta.
“Ehi,
vuoi una mentina? Hai l'alito che puzza”. L'aveva baciata
ugualmente, prepotentemente.
Riemerse
dai ricordi e si ritrovò il volto di Ino a pochissimi centimetri dal
proprio. Odore
di menta.
«
Non farmelo ripetere due volte, tesoro »
Shikamaru si ritrovò
catapultato con la testa sul cuscino, trattenne un urlo di dolore
allorchè il corpo della ragazza gli arrivò addosso.
“Ingrassata?
Vai a fare in culo, Shikamaaaaru. Sempre se trovi qualcuno
disponibile.” “Lo sai che la volgarità rovina la bellezza?” Si
ritrovava a dire cose senza senso, con lei.
Riemerse
ancora una volta dai ricordi e premette le labbra contro quelle
morbide di Ino. Senza che avesse il tempo di realizzarlo, appoggiò
le mani sulla schiena della donna. Poi sulla pelle liscia e calda.
«
E perchè mai dovresti essere così masochista, tu? » le domandò
riprendendo ossigeno e accarezzandole la nuca.
Ino aveva adagiato
la testa nell'incavo della sua spalla, respirava piano, ora. Era
stanca, aveva lavorato tutto il giorno. Lui lo sapeva bene. Era
stanco anche Shikamaru. Ma sapeva bene anche che, in occasioni come
quelle, in due in una stanza minuscola, la stanchezza sarebbe presto
stata messa in secondo piano.
“In
certi affari che sappiamo solo te ed io non sei poi così pigro,
volevo dirtelo”. Si era impossessato delle labbra di lei. Era il
modo migliore di zittirla.
Riemerse
per la terza volta dai ricordi e chiuse gli occhi. Inspirò
intensamente profumo di menta e shampoo. Possibile
che dopotutto si stesse rilassando in un certo assurdo modo?
«
Grazie, Shika_kun
»
Shikamaru mugugnò qualcosa di indecifrabile, poi le mani
partirono in esplorazione del corpo della donna.
Solamente diversi
minuti dopo, ad esplorazione inoltrata, si rese conto delle ultime
parole di Ino. E tutto ciò che seppe fare fu morderle il collo.
“Sei
diventato un rammollito, eh Shikamaru?” Aveva cominciato a parlare
pure da solo, quando non c'era lei.
« Suna,
fratelli Sabaku, Temari, andare, inviti al matrimonio.
»
Allora
aveva sentito giusto. Era tutto dannatamente chiaro.
N/A
Alla
fine solo
Ino potrebbe avere la faccia tosta di andare personalmente con
Shikamaru A Suna per dare a Temari l'invito di matrimonio. Non è
così? E' una ragazza con le palle, altrocchè.
Mio piccolo bliz
da queste parti per postare una cosuccia BIANCA richiestami dalla
cara vecchia
Mimi. Ho scritto questa flashfic perchè so quanto lei mosca bianca e
Voi abbiate bisogno di bianco dopo questa lunga settimana trascorsa
;) (? che giri di parole), e volevo fare qualcosa di produttivo in
merito. Anche per me. :3Io sono anni che dico a Cà (mimi) che con lo
ShikaIno non ci so fare, ma lei insiste a propormi cose e io non so
rifiutare. Perciò prendetevela con lei per IC e compagnia bella. (L)
E' che ho paura di far danni allo ShikaIno. Tanta paura. E non me lo
perdonerei mai!
Oh. La seguente flashfic è uno sclero post
lezione all'università. Mi frullava l'idea in testa e l'ho messa per
iscritto. Non vuole essere nulla di impegnativo, anzi.
Buona
bianca lettura! E grazie dell'attenzione. (L).