HAPPY THOUGHTS
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Esiste quella persona che non puoi trovare altrove, colei che riesce a comunicare pensieri e parole con l’anima, in silenzio. Una sagoma unica che anche al buio sai riconoscere perché tante volte l’hai tenuta con te, stretta a te, vicina a te.
 

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Nella sua vita ci furono tre grandi traumi.
Tre; il numero perfetto, il numero divino… Se non fosse che lui non ha mai creduto in Dio.
 

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Il primo grande trauma di George Weasley avvenne durante la pausa estiva dell’anno 1992.
 
Hogwarts aveva chiuso i battenti…  Aveva rischiato di chiuderli per sempre, in verità. Le leggende si erano dimostrate vere, la Camera dei Segreti era stata aperta… Di nuovo. Harry Potter, un ragazzino di soli dodici anni era riuscito a scongiurare il ritorno di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato… Di nuovo. Ma tutto questo non è rilevante ai fini della storia. Ciò che davvero conta è che, quella fine di luglio, i gemelli Weasley riuscirono a produrre, per la prima volta, un Patronus corporeo.
 
George era stato felice, quasi euforico quando l’impalpabile nebbiolina argentea che fuoriusciva dalla punta della bacchetta protesa aveva  lentamente assunto la forma di una piccola scimmietta; un animale simpatico, vispo e intelligente proprio come il mago che l’aveva evocato.
Il ragazzo rideva mentre con lo sguardo cercava il gemello e… E fu così che lo colse il fermarsi del tempo, con le labbra stirate in un sorriso e gli occhi pieni di sorpresa.
 
Il Patronus di Fred non era una scimmia.
Il Patronus di Fred non era nemmeno un primate.
Il Patronus di Fred era… Diverso.
 

***

 
Il secondo grande trauma di George Weasley fu in assoluto il peggiore di tutti.
 
Durante la battaglia finale di Hogwarts i morti furono tanti, troppi. Fred Weasley fu uno di loro. Di lui rimase un corpo rigido, freddo, steso amorevolmente sul pavimento in pietra di quella grande sala che tante volte aveva calpestato. Rimasero un paio di labbra livide sulle quali aleggiò in eterno lo spettro di un’ultima risata, un paio d’occhi lontani che guardavano a un mondo sconosciuto.
 
Il dolore che patì George fu  sordo, ascoltò solo sé stesso e non lasciò spazio all’affetto con cui gli altri provarono a soffocarlo. Fu muto perché nessuna parola lo potè mai spiegare, nessuna parola ne potè mai diminuire l’intensità, nessuna parola potè mai colmarlo.
 

***

 
Nella vita di George Wealsey ci furono tre grandi traumi. L’ultimo di essi gli regalò la consapevolezza di essere sopravvissuto al dolore pagando un prezzo troppo alto.
 
Dopo la morte di Fred, gli amici, la famiglia, avevano tutti pensato che il Patronus del gemello sopravvissuto avrebbe assunto le sembianze dell’altro. Purtroppo, o per fortuna, rimasero sempre e solo ipotesi, mai confermate né smentite. Nessuno ebbe più occasione di vedere l’uomo evocarne uno.
La verità rimase nascosta fino alla fine dei suoi giorni e nessuno seppe mai che George Weasley non potè più praticare l’incanto dopo quell’ultima battaglia che gli strappò il fratello dalle mani.
Tutti i pensieri felici gli aveva portati Fred con sé e a George non n’era rimasto nemmeno uno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
THE END
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ave popolo di EFP!
Nuova storia in arrivo! Fatemi sapere cosa ne pensate e tenete sempre bene a mente che le recensioni sono il pane quotidiano di uno scrittore e NON creano dipendenza!!!
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Un saluto e un bacio a tutti!