“Sono
solo stronzate!”
esclamo dura una voce alle loro spalle. Ecco, quello poteva essere un
buon
inizio…
Entrambi
i ragazzi si
voltarono immediatamente trovandosi davanti al viso contratto e seccato
di
Alfred, che stava appoggiato ad un albero, a braccia conserte.
“Da
dove ti viene quest’idea
del cazzo, eh?” riprese l’uomo lasciando tutti
sbigottiti: era la prima volta
che il maggiordomo parlava così, soprattutto rivolto al suo
“padroncino”.
“Alfred!
Sei vivo!”
esclamò Jaden visto che Jesse non si decideva e parlare,
semi-sconvolto: “Non
credevamo quasi più di trovarti!”
L’uomo
abbozzò un sorriso
stanco, quindi si avvicinò ai due ragazzi, ancora
inginocchiati a terra, porse
loro le mani e li sollevo entrambi di peso:
“Jesse,” riprese poi con tono più
gentile: “Ti conosco da quando sei un bambino alto un metro e
una spanna,
quindi credimi, perché sto per dirti una cosa importante:
nonostante tutti i
suoi sforzi e i suoi tentavi, Viper non è mai riuscito a
prendere il tuo cuore.
Io lo sento battere ogni volta che sei felice, e piangere, quando le
cose vanno
male. Quell’uomo, quella bestia, non si è arreso
fino alla fine: anche ora,
pochi istanti fa, a cercato di portarti con sé
all’inferno. Ti ha spinto ha
ucciderlo, con la forza, accusandoti poi di essere perfido…
questa è solo la
sua ennesima menzogna per farti cedere e se gli crederai,
sarà la fine. Hai
resistito fino adesso, non mollare, Jesse, non
ora…” incredibilmente, così
dicendo l’uomo si chinò sul ragazzo fino a posare
le proprie labbra sulle sue,
solo per pochi istanti, poi lo abbracciò, si
voltò e sparì correndo nel bosco,
come nebbia. Non lo avrebbero rivisto mai più.
Jesse
rimase immobile e
confuso, fino a quando Alexis
non gli si
avvicinò con le lacrime agli occhi: “Oh,
tesoro!” esclamò e gli occhi di Jaden
si spalancarono ulteriormente mentre il suo cuore si stringeva per
un’improvvisa
gelosia.
“Tesoro,
sei sconvolto,
vieni qui!” riprese la ragazza e lo avrebbe abbracciato se
solo Zane non la
avesse afferrata con forza, sibilando che lui era già
impegnato e lanciando un’occhiata
eloquente a Jaden, che lo ringraziò con lo sguardo.
“Yuki,
persino lui dovevi
rubarmi!” strillò la ragazza allontanandosi di
corsa e gli altri la seguirono
subito, scusandosi con frasi come: “E’
sconvolta!” “le passerà e
tornerà tutto
come prima!”, per concludere con un “Ci vediamo fra
cinque minuti!” collettivo
e sparirono a loro volta, lasciando i ragazzi soli.
“Beh,
che dire, attiri l’attenzione
di molti.” commentò Jaden con tono accusatorio e
se ne pentì subito dopo: non
era certo il momento di fare lo stronzo.
Jesse,
al contrario di ciò
che si aspettava, rise sommessamente e lo abbracciò:
“Solo ora sai come mi sono
sentito per tutto il tempo che sono stato all’Accademia del
Duellante: lì tu
eri il re e nessuno riusciva a staccarti gli occhi di dosso; ora
è il tuo turno
di essere almeno un po’ geloso! Ma, poi, stai tranquillo:
Viper ora è morto,
Alfred non credo tornerà mai, anche se da lui non me lo
sarei mai aspettato, e
Alexis… beh, non guardo una ragazza da anni ormai!”
L’ex
Slaifer rosso si
sentì improvvisamente stupido per la sua gelosia. Stupido?
Ok, allora era tutto
normale!
“Jesse,
mi prometti una
cosa?” chiese senza lasciarlo andare.
“Certo…”
“Sii
felice.”
Anderson sorrise allontanandosi
appena dall’altro per
baciarlo subito dopo: “Sono già felice e lo
sarò sempre finché ci sei
tu…”
Rimasero
stretti, senza
parlare, sapendo solo che essere insieme li faceva stare bene.
“Sai
una cosa?” sussurrò
il blu direttamente all’orecchio dell’atro, poi
riprese senza attendere la sua
risposta: “Alfred ha detto cose vere. Viper è uno
stronzo e forse ho fatto la
cosa giusta, anche se credo che molto tempo continuerò a
tormentarmi per colpa
di questo schifo di casino… dopotutto, ho pur sempre ucciso
un uomo.”
“So
che sarà dura…”
rispose Jaden con lo stesso tono: “Ma ce la farai…
sei forte, piccolo, e
supererai anche questo. Lui era uno stronzo, ti ha… usato
e…” tremava, furioso,
odiandosi per essere stato così cieco da non riuscire a
liberare subito Jesse.
L’altro,
intuendo i suoi
pensieri, si strinse a lui maggiormente abbracciandolo e lasciandosi
abbracciare:
“Calmati, non è colpa tua…”
“Se
solo avessi capito
prima… se non fossi stato cos’ stupido.”
“Smettila!”
“Come
posso? Ho rischiato
di perderti… troppe volte!”
“Jaden?”
“Dimmi.”
“Ora
sono qui.”
“Anch’io.”
“Siamo
insieme. Per
sempre.”
“Jesse?”
“Dimmi.”
“Ti
amo.”
“Lo
so da prima che lo
sapessi tu.”
“E
Alexis?”
“Si
calmerà e farà la
damigella del nostro matrimonio. Jaden?”
“Dimmi.”
“Ti
amo.”
“Lo
so, ma solo da poco.
Si, sono un po’ cretino. E’ finito questo
casino?”
“Forse…
Devo riguadagnarmi
la fiducia del popolo e tu quella dei tuoi amici.”
“Questa
volta non sparirò.”
“Devi
solo osare! Ti
inseguirei per tutto il mondo pur di prenderti a calci nel
sedere!”
Risero.
Si abbracciarono.
Si baciavano. Iniziarono una nuova vita. Liberi. Insieme. Innamorati.
Per
sempre. E il bosco
faceva loro da sfondo…