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Autore: FairyFrida    05/04/2012    11 recensioni
Crack Pairing ♥ | Fred Weasley/Demelza Robins
- Su, per stasera abbiamo finito - annunciò baldanzoso Fred riponendo la cartellina nella borsa. Poi notò che a parte loro due la Sala Comune era deserta. - Oh, è già così tardi? Coraggio, honey, Morfeo ci attende!
E nel dare la buonanotte a Demelza, le posò un bacio sulla fronte. Merlino, si stava affezionando seriamente a quella mostriciattola.

[Seconda classificata e vincitrice del Premio Stile e del Premio Caratterizzazione al Contest “Crack Pairings!” indetto da Shnusschen sul forum di EFP]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Fred Weasley
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Of Bludgers and Skiving Snackbox ~ quando nasce un amore









#Quidditch {1993, 6 novembre}


Avvolta in sciarpa e mantello e incastrata tra ombrelli e Grifondoro, Demelza Robins assisteva alla prima partita di Quidditch della sua vita. Non appena Jimmy Peakes le aveva parlato di quello sport, aveva capito che la sua più grande ambizione durante i successivi sette anni sarebbe stata entrare a far parte della squadra di Grifondoro come Cacciatrice.
E ora era lì, sugli spalti, con il viso rivolto verso il cielo plumbeo e gli occhi totalmente attratti dalla Pluffa che schizzava da un giocatore all’altro.
Improvvisamente Demelza vide un Bolide sfrecciare nella sua direzione, ma prima che potesse anche solo abbassarsi per evitarlo, uno dei Battitori di Grifondoro lo deviò contro il portiere della squadra avversaria.
    - Bella giornata, eh? - le gridò lui facendole l’occhiolino.
    - Come si chiama quel ragazzo? - chiese Demelza alla sua vicina non appena il Battitore scomparve nella pioggia.
    - Fred Weasley. O George. Sai, sono due gemelli, e…
Ma Demelza non la stava già più ascoltando.
Si era appena presa una grandissima cotta per Fred Weasley.





#Barba {1994, 31 ottobre}


Era passato ormai un anno da quando Demelza aveva avuto quella che chiamava la Rivelazione, eppure, nonostante dodici mesi fossero un considerevole lasso di tempo, non faceva altro che pensare a Fred Weasley. Da quando teneva una sua foto sotto il cuscino, poi, lo sognava anche.
Del resto era impossibile per lei rimuoverlo dalla mente, dal momento che lui e George erano i più chiassosi inquilini del dormitorio di Grifondoro, ed erano sempre alla ribalta grazie ai loro scherzi e alle loro battute.
Quella mattina di fine ottobre, in Sala Grande, Demelza tenne le dita incrociate sotto la veste finché vide apparire sul viso dei gemelli Weasley due lunghe barbe bianche, segno che il loro piano di raggirare il Calice di Fuoco non aveva affatto funzionato.
Sospirò di sollievo, poi andò a prendersi un toast. Se Fred fosse mai stato scelto come Campione di Hogwarts, il suo povero cuore non avrebbe retto. Il Torneo sembrava davvero troppo pericoloso, e l’ultimo dei desideri di Demelza era che succedesse qualcosa a Fred.
In fondo, era carino anche con la barba.





#Cavia {1995, 4 settembre}


    - Fred Weasley, mi chiamo Demelza Robins, e sono disposta a farti da cavia gratis - dichiarò Demelza un paio di giorni dopo aver letto l’annuncio dei gemelli in bacheca.
Si era fatta coraggio e aveva deciso che doveva farsi notare da Fred. Era troppo innamorata di lui per darsi per vinta e lasciarsi annegare nella disperazione di non avere alcuna possibilità.
Il gemello sollevò lo sguardo dalla pergamena su cui stava scrivendo, la studiò un attimo, poi le disse con un sorrisetto:
    - Per prima cosa, bambina, io sono George. Sarà meglio che impari a distinguerci se hai intenzione di diventare la nostra cavia a tempo pieno. Poi, per quale nobile motivo una primina come te dovrebbe offrirsi a noi totalmente gratis? Non che questo sia un problema, sia chiaro!
    - Non sono una primina - ringhiò Demelza furente - Sono al Terzo Anno, e desidero parlare con Fred Weasley, grazie.
George fischiò, stupito e ammirato dalla faccia tosta della ragazzina, poi chiamò il fratello, impegnato a confabulare con Lee, e gli indicò Demelza.
    - Ha detto che testerà per noi qualsiasi nostro esperimento senza alcun compenso!
    - Temeraria fanciulla - la lodò Fred stringendole la mano - Sbaglio o ci conosciamo già, noi due?
    - S-sì - balbettò Demelza arrossendo fino alla radice dei capelli.
Da molto, molto lontano le giunse la risata di George.





#Uguali {1995, 5 dicembre}


    - Odio non riuscire a distinguerti da tuo fratello, lo sai? - borbottò Demelza una sera di dicembre tra un pezzo di Torrone Sanguinolento e un tampone infilato nella narice destra.
Fred ridacchiò. Stava prendendo appunti su una cartellina, e sembrava più interessato alla quantità di sangue che usciva dal naso della sua cavia che alla cavia stessa.
    - È che siete così uguali
    - Dici? - fece Fred finalmente incuriosito - In realtà non siamo poi così identici. Prendi il tè, ad esempio. Io lo bevo con un cucchiaino di zucchero e una goccia di limone, mentre lui ci mette addirittura due gocce di limone. Allora, non ci trovi diversissimi?
A quel sorriso un po’ storto eppure così affascinante Demelza non riusciva proprio a resistere. Anche se era consapevole che Fred la stava prendendo in giro, scoppiò a ridere di cuore.
    - Su, per stasera abbiamo finito - annunciò baldanzoso Fred riponendo la cartellina nella borsa. Poi notò che a parte loro due la Sala Comune era deserta. - Oh, è già così tardi? Coraggio, honey, Morfeo ci attende!
E nel dare la buonanotte a Demelza, le posò un bacio sulla fronte. Merlino, si stava affezionando seriamente a quella mostriciattola.





#Palude {1996, 27 aprile}


    - Allora, che te ne pare?
Fred era raggiante. Osservava la palude con l’orgoglio di un padre, e i suoi occhi saettavano su tutti i presenti nella speranza di cogliere nei loro sguardi la stessa euforia che anche lui stava provando.
    - È straordinaria! Scommetto che la Umbridge andrà su tutte le furie! - esultò Demelza accanto a lui.
Fred le sorrise grato e le cinse le spalle con un braccio.
    - A questo proposito... - iniziò lui esitante - è possibile che George ed io abbandoneremo la scuola, uno di questi giorni.
Demelza lo guardò preoccupata, la paura impressa negli occhi scuri.
    - Ve ne andate?
    - Sì, insomma, due mesi in più ad Hogwarts non faranno la differenza, non trovi? E poi abbiamo già trovato un locale per il negozio. A Diagon Alley. Puoi venirci a trovare quando vuoi, sarai sempre la benvenuta.
    - Mi mancherai tanto, Fred - sussurrò Demelza, le lacrime che già spuntavano tra le ciglia.
    - Anche tu - disse Fred, e lo pensava davvero.
Per tutta la settimana successiva, Demelza sostò ogni giorno davanti alla palude per qualche minuto, quell’anche tu che le riecheggiava nella mente come una dolce nenia.





#Lettera {1996, 14 settembre}


Caro Fred,
da questo pomeriggio Demelza Robins gioca ufficialmente come Cacciatrice nella squadra di Quidditch di Grifondoro! Non sei orgoglioso di me? Ho appena realizzato il mio sogno! Non credo sarò mai più felice di così, o forse sì, ora che ci penso... ma credo dipenderà da te, se farai il bravo e mi darai ragione su quella cosa.
Comunque. Harry ha scelto me, Katie e tua sorella. Mi ha detto che ho un’abilità particolare nello schivare i bolidi e che sarò sicuramente un ottimo elemento all’interno della squadra: credo di essere arrossita quasi quanto la prima volta che mi hai stretto la mano, l’anno scorso in Sala Comune... ti ricordi?
Sai, la prima cosa che ho pensato quando Harry ci ha comunicato il verdetto è stata che se tu fossi ancora qui ad Hogwarts potremmo allenarci insieme... un giorno verrai a vedere una partita? Se verrai, segnerò per te. Mi manchi tanto, Fred, manchi a tutti con le tue risate e i tuoi scherzi, ma a me di più, e lo sai perché.
Ora ti lascio, devo studiare Storia della Magia. Lo so che noi vuoi che io studi, ma questa volta è strettamente necessario. Tranquillo, non marcirò sui libri né cercherò di spodestare Hermione Granger dal suo trono di Prefetto so-tutto-io.
Ciao, Fred Weasley, a quanto pare sei l’unico bolide che non riesco ad evitare.
Demelza





#Diagon Alley {1996, 22 dicembre}


    - Dai, Fred, solo per queste vacanze! - lo supplicò Demelza, mentre lei e Fred oltrepassavano una gigantesca foto in bianco e nero di Rodolphus Lestrange.
    - Non posso, signorina, te l’ho già detto. Sei minorenne e non ti posso assumere. Io e George non vogliamo grane in negozio, lo sai.
    - Oh, insomma, Fred Weasley - sbottò Demelza facendo voltare un paio di avventori indaffarati al banchetto degli amuleti - Chi vuoi che venga a fare un controllo? Quelli del Ministero hanno già troppi pensieri, non credo proprio che possano permettersi di perdere del tempo nel tentativo di accertarsi dell’età delle commesse che assumi!
Fred sorrise. Demelza disprezzava le regole quasi quanto lui e George.
    - D’accordo, dolcezza. Ma solo un paio di giorni dopo Capodanno, intesi?
    - Splendido! Grazie, Fred! - esultò Demelza cingendogli il busto con entrambe le braccia.
    - Se Fortebraccio fosse ancora aperto ti prenderei il gelato - borbottò cupo Fred osservando l’entrata sprangata della gelateria.
    - Ehi, non sono più una bambina! - rise Demelza un po’ ferita perché Fred si ostinava ancora a trattarla come una primina.
    - A tutti piace il gelato, non solo ai piccoli - osservò Fred - Qual è il tuo gusto preferito?
    - Succo di Zucca - rispose Demelza, e arrossì. Ogni volta che lo prendeva, pensava ai capelli di Fred.





#Scala {1996, 3 gennaio}


Dopo aver riposto una scatola di Sognisvegli Brevettati sull’ultimo ripiano dello scaffale, Demelza lanciò un’occhiata alla cassa per vedere che cosa stesse facendo Fred. Nonostante fosse di schiena, Demelza capì che stava controllando le entrate del giorno precedente, e immaginò il suo sorriso: sapeva che era soddisfatto di come gli affari stessero procedendo.
    - Ehi, ti sei incantata?
Una voce vicino a lei la fece sussultare: si voltò e con stupore e imbarazzo si trovò di fronte al vero Fred Weasley.
    - Oh, io pensavo... - balbettò Demelza, vergognandosi di aver confuso ancora una volta i due gemelli.
    - Che George fossi io?
    - George era di schiena, era difficile stabilire con precisione se fossi tu o lui - cercò di giustificarsi lei.
    - Su, non ti imbarazzare troppo che altrimenti cadi dalla scala. Piuttosto, hai notato che così siamo quasi alti uguali?
Era vero. Quando Demelza con i suoi miseri centocinquantacinque centimetri saliva sulla scaletta che utilizzava per raggiungere i luoghi più alti del negozio, i suoi occhi erano quasi all’altezza di quelli di Fred.
    - Ora sarebbe veramente molto romantico se io ti baciassi - sussurrò Fred avvicinandosi.
Demelza avvampò. Stava succedendo davvero? Fred Weasley stava per baciarla?
    - Fred? Verresti un attimo?
No, Fred Weasley non l’aveva baciata. Ma stava per farlo.





#Radio {1997, 27 marzo}


Ogni volta che sentiva la voce di Mordente su Radio Potter, Demelza scoppiava a piangere.
Non vedeva Fred dalle vacanze di Natale, e ultimamente non poteva nemmeno più scrivergli perché era stato costretto a chiudere il negozio ed era entrato a tutti gli effetti in clandestinità.
La sua voce era tutto ciò che le rimaneva di lui, insieme al sapore ormai quasi svanito delle sue labbra sulle sue.
Perché alla fine Fred l’aveva baciata, sulla gradinata davanti ai Tiri Vispi Weasley, mentre intorno a loro la neve cadeva in mulinelli, proprio come in una cartolina. Ma quel bacio, carico di tante silenziose promesse, preludeva una separazione di cui nessuno dei due conosceva la durata. Lei ad Hogwarts, lui in una casa protetta da Incanto Fidelius, le possibilità di rivedersi diminuivano sempre di più.
    - Forse lo è, forse no, ma resta il fatto che se vuole è in grado di spostarsi più in fretta di Severus Piton davanti a un flacone di shampoo...
Demelza rise tra le lacrime alla battuta di Mordente. Se poteva essere certa di una cosa, quella era che Fred non avrebbe mai perso il suo umorismo e sarebbe riuscito a farla ridere in qualsiasi situazione.
Strinse il ciondolo che lui le aveva regalato per Natale e sperò intensamente di riuscire a rivederlo presto.





#Domani {1998, 2 maggio}


Il sole nascente sorgeva sul castello, riflettendo i suoi raggi sulle vetrate della Sala Grande e preannunciando un’epoca di pace, un nuovo inizio per la comunità magica.
    - Credi che ora potrai assumermi a tempo pieno in negozio? - chiese Demelza a Fred, godendosi la carezza della mano di lui sui suoi capelli incrostati dalla polvere.
Erano seduti su una panca in Sala Grande. George, poco distante, parlava con Alicia e Angelina, e ogni tanto lanciava un’occhiata nella loro direzione, sorridendo raggiante.
Fred le sorrise.
    - Se ti fa piacere, sì. Ma io credo che dovresti darti qualche possibilità con il Quidditch. Perché non fai qualche provino? Sono sicuro che le Appleby Arrows sarebbero onorate di averti come Cacciatrice.
    - Dovrei allenarmi molto - osservò Demelza, accarezzando però l’idea. Non le sarebbe affatto dispiaciuto.
    - Potrei aiutarti io - le suggerì Fred - Sono sicuro che riuscirai ad evitare tutti i miei bolidi.
Demelza rise. La vita ora le sembrava meravigliosa: ora che tutto era finito e tutto sarebbe ricominciato, e soprattutto ora che Fred era accanto a lei.
    - Domani mattina ti aiuterò a riaprire il negozio, e nel pomeriggio ci alleneremo. Va bene domani?
    - Domani è perfetto - approvò Fred, il sorriso sulle labbra e negli occhi.










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Frida's corner
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Oookay. Come vi è sembrata la prima Fred/Demelza della vostra vita?
Oggi non ho intenzione di dilungarmi troppo in queste note, anche perchè quando amo particolarmente qualcosa (in questo caso questa storia
), non riesco a dire molto. Il che è paradossale, perchè quando si ama qualcosa si dovrebbero avere miliardi di cose da dire su di essa, no? Non si dovrebbe riuscire a smettere di parlarne! Per me invece funziona al contrario, più adoro una cosa, più la trovo indescrivibile. Comunque, mi sto dilungando e non volevo, quindi la smetto u.u
Passo subito ai ringraziamenti, và.
Ringrazio il Crack, perchè è quasi la mia filosofia di vita, e se non esistesse scriverei Ron/Hermione tutto il giorno - il che tra l'altro sarebbe bellissimo

Ringrazio Fred
, perchè alla fine si è innamorato di Demelza e le ha finalmente dato ragione su "quella cosa", ovvero che lui è l'uomo della sua vita. Grazie Fred, hai reso Demelza la donna più felice della Terra. Ah, e poi grazie per non essere morto durante la Battaglia

Ringrazio Shnusschen, la giudicia che ha valutato questa storia assegnandole il fantastico punteggio di 51,4/53 (qui i giudizi). Grazie giudicia, anche per i Premi
Ringrazio te che stai leggendo queste note e che quindi - si suppone - hai letto questa storia. Ti stimo perchè hai dimostrato davvero molto coraggio visto che 1) hai aperto una Fred/Demelza e 2) non hai deciso subito di richiuderla, preferendole una bellissima e canonicissima (?) Ron/Hermione: sappi che io al tuo posto l'avrei fatto, quindi grazie, davvero, per la fiducia  Poi, se la storia ti è piaciuta e non l'hai letta solo per puro masochismo, beh, allora ti amo per tutta la vita *__*

Grazie,
Frida

   
 
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