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Autore: Directioner99    05/04/2012    1 recensioni
Questa storia parla di un sogno che si realizza, come tutta la vita può cambiare con un semplice colpo di fortuna..
"Io sono una ragazza. Non bevo, non fumo e non vado a ballare ogni sera. Non dormo tutto il tempo e non inizio lo spettacolo per avere attenzioni; e allora perché hai scelto me!?"
LOVE!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Tutto cominciò con quei cinque ragazzi, quelli capaci di farmi saltare il cuore con un solo sguardo, di farmi innamorare con una sola parola; ero agitata, molto agitata, ero in camera mia, avevo il cellulare vicino al computer al quale ero incollata dalla mattina, i miei occhi andavano da uno schermo all’altro, ma su entrambi nemmeno un movimento, solo uno piccolo su quello del pc, ma non era il movimento che volevo io,sarebbe bastata quella piccola finestrella che si apriva in fondo al desktop a destra, quella che diceva che c’era una nuova e-mail, ma non arrivava vedevo solo quello frenetico della freccetta mossa da me attraverso il mouse che cambiava ogni tre secondi la pagina web: da face book a twitter per vedere se c’erano novità, ma niente, nessun nome chiamato, vi chiedete qual è il motivo di questa agitazione, due semplici parole racchiuse in cinque ragazzi SPECIALI: One Direction. Si loro, quei cantanti, che io amo con tutto il cuore stavano facendo un concorso: le venti fortunate vincitrici avrebbero passato una giornata con loro in un locale italiano a Milano. Io abitavo a Londra e in Italia c’ero già stata ma non con i One Direction, di certo venti ragazze erano poche ma io ci credevo apparentemente, ma dentro di me, forse, un po’ di meno, non ero stata mai troppo fiduciosa in me stessa, alcuni dicessero fosse un bene, altri fosse un male, ma non m’interessava io ero fatta così: poca autostima, socievole e chiacchierona, per quanto riguarda l’aspetto non ero una brutta ragazza, andavo a giorni, 16 anni, biondo-oro, magra, non molto alta e occhi color cioccolato, che assomigliavano a quelli di chihuahua talmente erano grossi quando ero bambina. Stavo cadendo nella depressione: già 2-3 nomi erano stati estratti e già mi sentivo che non ce l’avrei mai fatta, per tirarmi un po’ su di morale presi il telefono di casa e chiamai Alicia una delle mie due migliori amiche: alta all’incirca quanto me, magra, capelli castani con qualche punto un po’ più chiaro e occhi multi-color. Lei era stupenda, era particolare, non come me, la solita normale ragazzina. Lei mi rispose dopo pochi secondi Alicia: Pronto Io: Sono io,Giorgia, sto uno schifo! Ali: Perché? Chi ti ha dato fastidio adesso!? Io: No nessuno, non ti preoccupare, è colpa di questo concorso sto aspettando la chiamata da stamattina ma ancora niente, a te come va? Ali: Sto cercando di farmi passare la depressione che si accumula, e il mio telefono non squilla da ieri sera Io: Stessa situazione mia quindi Ali: Più o meno, aspetta sta squillando l’altra linea ti richiamo tra un po’ Io: Ok, ciao Lilly (è il suo sopranome) A quel punto una volta poggiato il telefono mi accorsi di quello che mi aveva appena detto, l’altra linea squillava, questo significava che poteva essere la Sony, l’agenzia che organizzava l’incontro, magari lei aveva vinto, ci sarei rimasta malissimo ma infondo anche se non l’avrei dimostrato molto dalla rabbia sarei stata felice per lei, insomma lei lo era sempre stata per me, mentre io ero avvolta nei miei pensieri il telefono squillò : era lei! Risposi con la voce tremolante, che a malapena usciva perché avevo un groppo in gola dalla paura che l’avrebbero chiamata Io: Lilly.. Lilly: Giorgiaaaaaa, non sai che è successo! Io: One Direction, Sony tu? Lilly: Sii, non ci posso credere Sentito quel si la mia faccia iniziò a sbiancare, lo vedevo dallo specchio che avevo di fronte, non ci potevo credere, ero gelosa, anche un bel po’ a dirla tutta. Io: AH! Sono felice per te, ma ora vado a fare uno spuntino ciao Lì! Mi sentivo morire, ora l’avrei dovuta accompagnare al centro commerciale sicuramente per aiutarla a scegliere il vestito, sarei stata malissimo, mentre se lo provava. Mentre pensavo i miei occhi iniziarono a bagnarsi, avevo visto quella scritta che diceva esattamente queste parole: le venti fortunate vincitrici sono state chiamate! Non ci potevo credere anzi, non ci volevo credere, le lacrime iniziarono a scendere veloci, una dopo l’altra, mi stesi sul letto non riuscivo nemmeno a dire una parola, sprofondai la faccia nel cuscino che sentivo sempre più bagnato e i miei occhi piano, piano si chiusero. Fui svegliata da uno squillo di cellulare, il mio, era Lilly, con quella voce da funerale risposi Io: Si Lilly: Giò sono io, mi accompagneresti al centro commerciale, ci attendono un po’ di compere, ti ricorderei che devo incontrare i One Direction! Io: Come scordarlo, che ore sono adesso? Lilly: Le 10, alle 12 là? Io: Okay, ci vediamo dopo In quel momento mi sentivo tradita dalla mia migliore amica stessa, quelle parole risuonavano nella mia testa ‘ti ricorderei che devo incontrare i One Direction, ti ricorderei che devo incontrare i One Direction’ mi sentivo strana. Mi misi sotto la doccia con le canzoni dei One Direction che rimbombavano nel bagno e non mi facevano sentire sola, restai mezz’oretta nella doccia e per le 11 ero pronta. Scesi giù in cucina e spalmai un’abbondante coltellata di nutella su una fetta di pane della mulino bianco e per le 11.45 uscii, presi la macchinetta parcheggiata in garage e mi avviai, per le 12 ero là, Lilly stava già davanti al parcheggio, appoggiata al suo motorino a picchiettare sul cellulare, sicuramente giocava a Fruit Ninja, adorava quel gioco da quando andavamo alle medie insieme, le andai in contro e lei con la sua vocina acuta che col tempo non era per niente cambiata mi salutò Lilly: Ei! Io: Eccoti, sei ancora in fibrillazione per la notiziona di ieri? Lilly: Come potrei non esserlo! Io: Vabbè ora entriamo prima che io muoia di caldo! Entrammo dentro e lei mi chiese Lilly: Oggi che negozi facciamo? Io: Oggi tutti, sono in vena devo affondare la mia depressione Lilly adorava fare shopping, sempre e comunque Lilly: Mi dispiace ma ti devo contraddire! Prima facciamo una fermata al bagno (continuaaa..)
  
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