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Autore: Claire30    05/04/2012    1 recensioni
Forse questa è una storia d'amore,forse no. dipende da quanto posso considerarmi attendibile. Questa è la sua storia. Di come mi possiede. Di come una canzone ti entra in testa e non se ne va più. Di come uno pensa che dovrebbe essere la vita. Di come le cose catturano la tua attenzione. Di come il passato ti insegue in ogni singolo giorno del futuro.
Ecco. Questo. E' tutto questo. Ognuno di noi possiede qualcuno, e al tempo stesso è posseduto da qualcun altro.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PARTE DANIEL


Sono ufficialmente uno stupido. L’ho delusa, ho visto il modo in cui mi guardava e giuro che non avrei voluto altro che cadere in gioco e chiederle scusa in tutte le lingue che conoscevo.
Avevo sbaglio la prima volta a condividere con lei il mio segreto, ma cosa ci potevo fare quando l’ho vista negli occhi, mi sono sentito in pace con me stesso come non accadeva da tanto.
Mi sono sentito a casa.
Strano a dirsi infondo era solo una sconosciuta.
Le ho chiesto scusa ma ciò non mi ha fatto stare meglio, adesso lei porta sulle spalle un segreto che non le appartiene e che sicuramente non avrebbe rivelato a nessun giornalista.
Maledetto di vizio di giudicare le persone troppo presto, devo iniziare a cambiare quest’aspetto di me.
Le persone che conoscono il mio segreto si possono contare su una mano, questa cosa mi fa stare male vorrei avere altre persone  di cui fidarmi ma essendo famoso non mi resta altro che un amico a cui affiderei la mia vita.
Dal giorno in cui il dottore mi disse: “Signor Scotti non so come dirglielo ma stando ai risultati dell’analisi le abbiamo riscontrato un tumore al sistema emopoietico e specificamente al midollo osseo”.
Mi è cascato il mondo addosso, non sapevo cosa dire, cosa fare e da chi andare per cercare conforto.
So solo che lasciato lo studio, mi sono ritrovato in quel pub e poi ho incontrato lei.
Non ho voluto sapere dal dottore quanto tempo ho ancora e non voglio saperlo, anche se penso di avere poche speranze.
La prossima settimana inizieranno le cure e fino ad allora voglio vivermi ogni singolo momento, ogni singola cosa che facciamo come se fosse l’ultima cosa che faccio.
So che potrò farlo finché non peggiorerò.
Adesso l’unica cosa che mi viene in mente è andare da Chiara e cercare di farmi perdonare in qualche modo, non so per quale motivo mi sto fissando su di lei, ma il mio istinto mi dice di fidarmi e allora lo farò.
Sono sempre stato un tipo troppo egocentrico e che sceglieva una ragazza diversa per ogni sera l’importante era che fosse bella, ma adesso mi sono stancato.
Chiara non è una brutta ragazza, certo non è una super bellezza stile modella con cui di recente sono uscito e non ha il loro fisico, ma i suoi occhi color cioccolato che si possano su di te ti fanno sentire al sicuro.
Deciso in tutti i modi a ricevere il suo perdono mi reco dal fioraio per comprare delle bellissime rose rosse e invece di farle recapitare decido di andare di persona al suo hotel.
Arrivato davanti all’hotel, la trovo lì fuori con le sue amiche , sicuramente stanno decidendo che cosa visitare oggi, e quando mi vede andarle incontro si incupisce e ciò mi dispiace.
La sento dire alle amiche: “Ragazze aspettatemi qui devo sistemare una cosa con il ragazzo dell’altra sera”.
Detto ciò la vedo avvicinarsi e appena mi è di fronte le dico: “ciao, come va?”.
Con fare sospettoso le mi risponde: “Bene, e tu?”.
Divertito dal suo tono e dal suo sguardo sospettoso, le dico: “Bene, queste sono per te. Vorrei chiederti scusa per ieri sera, sono stato uno stupido”.
La sua bocca si piega in un bellissimo sorriso quando prende le rose: “Grazie sono bellissime ma non dovevi, ammetto di esserci rimasta male ma non pensavo di ricevere un bellissimo mazzo di rosse. Comunque sappi che ti avrei perdonato anche senza queste”.
“Certo ti dovrei forse dire che le rose in realtà non servivano per ricevere il tuo perdono ma per convincerti a venire a cena con me dopo domani”.
Le mie parole l’hanno scioccata si aspettava tutto tranne che un invito per cena.
“Beh che dire, accetto volentieri, le rose hanno avuto l’effetto che speravi!”.
“Sono contento di essere riuscito a convincerti! Allora ci vediamo dopodomani, ci vediamo alle 20.00 qui davanti”.
“Ok perfetto, allora ci vediamo”. Detto ciò si sta per allontanare quando la richiamo per dirle: “Chiara aspetta auguri di Buon Natale che se non sbaglio è domani”.
“Auguri anche a te e grazie ancora per le rose”.
“Ricordati di leggere il biglietto dentro”. Detto questo la saluto e mi allontana.
Non pensavo che accettasse ma quando l’ha fatto mi sono sentito felice come non mai, adesso dovevo solo organizzare una bellissima cena indimenticabile.
Per questo avevo bisogno di un consiglio della mia adorata madre che conosce tutti i ristoranti più belli di Londra, anche se ciò voleva dire che le dovevo parlare di Chiara.
Chissà come avrebbe preso il fatto che finalmente il suo adorato figlio, purtroppo malato, stesse cercando di mettere la testa apposto prima di andarsene per sempre.
Non vedo l’ora che sia dopodomani, ho una voglia matta di impararla a conoscere, di sapere ogni piccola cosa di lei e della sua vita.
 
PARTE CHIARA

 
Arrivata in camera poso le rose dentro e il vaso e cerco in modo frenetico il biglietto. Non vedo l’ora di leggerle ma soprattutto non vedo l’ora che sia dopodomani, non pensavo che me l’avrebbe chiesto e invece è successo ed adesso sono felicissima.
Finalmente trovo il biglietto e lo leggo: “Ultimamente non riconosco le cose belle, perchè ne sto vedendo solo di brutte. Ti chiedo scusa per come ti ho trattata spero che la cena sia per noi un nuovo modo di conoscerci ma soprattutto per ricominciare da capo prima del piacere sono. Daniel”.
Adesso aspettavo più che mai che la sera in cui ci saremmo visti arrivasse più in fretta possibile.

Ero irrimediabilmente cotta.
   
 
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