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Autore: _Lollipop_    05/04/2012    2 recensioni
[Sequel di "Io sono Tom! Io sono Bill!"]
E se dopo cinque anni Sara si trovasse a contatto ravvicinato con due vecchi amici? E se la loro presenza non fosse poi così ben voluta? E se alcuni imprevisti troncassero una nuova storia d'amore sul nascere?
"-Buongiorno signor Jost- aveva salutato, sorridendo cordialmente, l'uomo seduto dietro la scrivania che riordinava dei fogli. David aveva alzato lo sguardo da quella pila di carta e le aveva altrettanto sorriso.
-Buongiorno signorina Lena- aveva risposto lui incrociando le mani sui fogli e invitandola a sedersi con lo sguardo. Sara aveva immediatamente obbedito, accomodandosi sulla sedia di fronte all'uomo e osservandolo in attesa che parlasse.
-Signorina Lena, ci tengo a farle presente, che mi è stata raccomandata come una delle migliori, e più giovani, tecniche e arredatrici di tutta la Germania. Ripongo molta fiducia in lei. Il palcoscenico per il nuovo tour dev'essere sorprendente. Per questo l'abbiamo contattata. Crede di riuscire ad accontentarci?-
-Certamente signor Jost, non ci saranno problemi. Potrei sapere per chi dovrò lavorare?-
-Conoscerà i ragazzi tra poco(...)"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter nine:  Amici mai

 
Si guardò allo specchio che aveva davanti mentre Helen, dietro di lei, le squadrava il volto e le toccava i capelli.
<< Sicura che posso fidarmi? >> domandò la mora, sorridendo sfacciata all’amica. Questa le fece una linguaccia.
<< Conosci una truccatrice migliore di me? >> rispose altezzosamente. L’amica alzò gli occhi al cielo e sorrise. << Quindi dovrai accontentarti! >> La bionda prese tra le mani una ciocca di capelli scuri e la avvolse intorno  alla piastra per boccoli. Continuò la medesima operazione con tutte le altre ciocche, poi prese le superiori unendole tra loro con delle spille adornate da fiorellini di mirto, fiori simboli di Afrodite.
<< Posso vedermi adesso? >> sbuffò Sara.
<< Col cavolo! Devo ancora truccarti! >> la bionda prese tutto ciò che le serviva e lo posò sul mobiletto davanti all’amica.
<< Helen, non riesco ancora a realizzare… >> le mise dell’ombretto rosa sulla palpebra e lo sfumò con il marrone.
<< A chi lo dici… La mia migliore amica si sposa. E io con chi mi divertirò adesso? >> fece la medesima operazione sull’altro occhio e poi le mise la matita nera sulla palpebra.
<< Beh, c’è sempre Bill… >> ammiccò la mora. La bionda sussultò ma non si scompose e continuò a stendere il fard rosa sulle guance di Sara. << Vi siete più visti dopo il bacio del tuo compleanno? >> Helen abbassò lo sguardo sui pennelli che aveva di fronte. Non rispose. Girò la sedia dell’amica, mostrando la sua immagine riflessa nello specchio. Sara spalancò gli occhi portandosi le mani alla bocca.
<< O mio Dio, Helen, hai fatto un lavoro perfetto! >> la bionda sorrise ma non smise di pensare alla domanda precedente. Non si erano più rivisti. Lei era troppo codarda. Sara si accorse della sua espressione.
<< Lo vedrai tra poco. Perché non parli con lui? >> le propose. Helen scosse la testa.
<< Meglio di no >> Sara sbuffò.
<< Dammi una buona motivazione >>
<< La stessa per cui tu non molli Lukas per Tom… Paura. >> quelle parole la trafissero. Abbassò lo sguardo sentendo la tristezza crescere in lei insieme ai ricordi.
<< Io non ho paura. Tu di cosa ce l’hai, invece? >>
<< Sai quel che penso dell’amore… Esattamente quello che pensavi tu prima di rammollirti… Che non esiste e che ti imbroglia. T’illude, ti fa credere che tutto sia perfetto e poi ti porta via ogni cosa, lasciandoti una ferita che non si rimargina >> le parole dell’amica la colpivano più del solito quel giorno. Proprio quello dove aveva più bisogno di certezze.
<< Devi vestirti. Tra un po’ devi sposarti >> Helen le sorrise, come se niente fosse successo. Sara cominciava ad avere paura. Doveva legarsi a quella persona per sempre. Ci sarebbe riuscita?
Si guardò all’enorme specchio della stanza. Quel vestito era bellissimo. Il corpetto a cuore bianco le fasciava il busto. Era senza spalline e costellato di Swarovski. Poi scendeva e lateralmente si allargavano delle balze mentre la gonna diventava sempre più ampia. Era meraviglioso e le stava a pennello. Helen arrivò dietro di lei, coperta dal suo vestitino color lavanda, e le fissò il velo trasparente ai capelli.
<< Sei bellissima >> le disse, sorridendo. Sara la osservò dallo specchio: aveva gli occhi lucidi. Si voltò verso di lei e la strinse come meglio poteva con quel vestito.
<< Sai che ti voglio un bene assurdo, vero Bionda? >> Helen annuì e alzò lo sguardo tentando di fermare le lacrime ed evitare che il trucco si sbavasse.
<< Sei pronta, splendore? >> “no, neanche un po’” avrebbe voluto risponderle. Ma, questo, Helen già lo sapeva.
 
<< Tom? Sei pronto? >> dal piano superiore non ci fu nessuna risposta. Bill sbuffò e salì le scale di corsa. Spalancò la porta della camera del fratello, trovandolo seduto con le cuffie in testa. Gli diede uno scossone per attirare la sua attenzione.
<< Tom, cazzo, muoviti o arriveremo in ritardo! Che diavolo ci fai ancora in tuta? >> urlò indispettito.
<< Io non ci vengo, Bill >> la sua voce era flebile, tanto che Bill si acquietò leggermente.

Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili, indissolubili, inseparabili.
Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non è possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
basta sorridere…


<< Non puoi non venire, ci tiene che noi andiamo >> Bill prese posto sul letto, di fianco al fratello. Sapeva che sarebbe stata dura convincerlo. Quanto Tom avesse sofferto in quei giorni solo lui lo sapeva.
<< Non posso venire, non ce la faccio >> Bill sospirò. Per farlo uscire di casa e portarlo a quel dannato matrimonio avrebbe dovuto usare le maniere forti.
<< Adesso basta, Tom! >> si alzò di colpo, sotto lo sguardo sconcertato del fratello. << Smettila di piangerti addosso! Alza quelle chiappe, infilati uno smoking e vieni a riprenderti la donna che ami, per l’amor del cielo! >> Tom lo guardò allibito.
<< Ma che cazzo stai dicendo? >> Bill aprì le ante dell’armadio, estrasse l’abito e lo appoggiò sul letto.
<< Vuoi indossarlo o devo fartici entrare io? >> lo minacciò. Tom era esterrefatto.
<< Vorresti che andassi al suo matrimonio e le impedissi di sposarsi? >> Bill annuì animatamente.
<< Ti sei bevuto il cervello? >>
<< Muoviti Tom, cavolo, è la tua ultima occasione! Per una volta, una cazzo di volta, vuoi fare quello che ti dico? >> il gemello corrugò la fronte.
<< Dammi cinque minuti >>
<< Te ne do due >> Bill uscì dalla stanza sospirando, sollevato. Sorrise mentre afferrava le chiavi della macchina.
 
La marcia nuziale era partita. Non riusciva a crederci. Stava andando all’altare. Aveva tra le mani un bouquet. Il velo le copriva il viso. Suo padre le teneva il braccio e, con una leggera spinta, le intimò di avanzare. Sara prese fiato. Fece un passo tentando di sorridere. Nei suoi occhi cominciarono ad accumularsi lacrime brucianti. Helen sapeva bene come l’amica si sentiva. Scosse la testa.
<< Siamo arrivati in tempo? >> ansimò Bill, fermatosi dietro di lei. Alla ragazza si fermò il cuore. Annuì piano senza distogliere lo sguardo dall’amica.
<< Tom, puoi ancora farcela >> gli disse il gemello. Ma Tom non lo sentì. Il suo sguardo era puntato su di lei. Con quel vestito pareva un angelo. Un sorriso si fece spazio sul suo volto. Era meravigliosa. Per un attimo, desiderò di essere lui l’uomo che l’attendeva all’altare per pronunciare quel fatidico “sì” e accompagnarla per il resto della vita.
<< Ti prego, fermala prima che faccia la cazzata più grande della sua vita. >> gli sussurrò Helen, speranzosa.
<< Non posso… >> rispose con lo sguardo ancora fisso su di lei.
<< Come sarebbe a dire che non puoi? >> squittì il gemello.
<< Se lei è felice con lui, è giusto che salga su quell’altare e faccia la sua scelta. >>
<< Ma lei non è felice!  >> strillò Helen, tentando di mantenere il tono abbastanza basso.
<< Tu non la ami… >> sussurrò Bill. Tom si voltò verso di lui, gli occhi spalancati.
<< Certo che l’amo, Bill! >>
<< No, tu non sei innamorato. La rivolevi solo perché non è più tua… >>
<< Ma non è vero! >> urlò il gemello.
<< Ah no? E allora come mai sei ancora qui a discutere con me invece che cercare di riprendertela? >> sentenziò il ragazzo, guardandolo in modo provocatorio. Tom la osservò di nuovo. << Non lasciartela scappare di nuovo, Tom… >> il ragazzo aveva lo sguardo vacuo, perso su di lei. Non poteva perderla di nuovo.
 
Sara osservò il ragazzo all’altare. “Tom?” pensò, sconvolta. Un enorme sorriso si aprì sul suo volto. Sbatté le palpebre e riposò lo sguardo nel medesimo punto. Tom non c’era. Ma Lukas era là in piedi ad attenderla. Il suo sorriso scomparve. Stava per sposarsi. Stava per sposarsi con un ragazzo che non amava. Che diavolo stava combinando? Una lacrima scivolò giù sulla sua guancia. Le sue gambe tremarono sotto all’enorme gonna del vestito nuziale. I suoi piedi si piantarono a terra. Si immobilizzò a pochi passi dall’altare. Le persone sedute cominciarono a parlare tra loro mentre un brusio di sottofondo si innalzava. Lukas si toccò il colletto della camicia, nervosamente. La marcia nuziale si fermò. Sara osservò suo padre. Scosse piano il capo. Lui le sorrise. Lo sapeva già, aspettava solo che anche lei lo capisse. La ragazza si voltò verso l’uscita e si mise a correre in quella direzione, strappandosi il velo e lasciandolo al vento. Le lacrime scesero sul suo viso, marcando la sua pelle con strisce di mascara. Si fermò davanti al laghetto, non lontano dalla chiesa. Era circondata dai cespugli e anatroccoli che nuotavano sul filo dell’acqua. Si accasciò sull’erba e si lasciò andare ai singhiozzi.
 
<< Muoviti Tom! Va da lei! >> gli suggerì Helen. Bill lo spinse fuori dalla chiesa mentre il gemello si voltava a guardarlo, ancora tramortito. Bill gli lanciò uno sguardo complice, sorridendo incoraggiante. “Forza fratello” Pensò mentre Tom si allontanava di fretta.
La trovò velocemente. Era seduta davanti ad un laghetto, piangeva.

No no non piangere
ma come faccio io a non piangere
Tu per me sei sempre l'unica
straordinaria, normalissima
vicina e irraggiungibile, inafferrabile, incomprensibile.

 
Lui sorrise. L’amava, ne era certo. Stava per avanzare verso di lei quando una voce lo fece immobilizzare.
<< Kaulitz! >> Tom grugnì, infastidito dalla sua sola voce. Lukas lo affiancò mentre entrambi la osservavano.
<< Già… Fa male vederla così… >> Tom lo osservava sconcertato, non capendo dove volesse parare.
<< Va da lei… >>
<< Cosa? >> esclamò sbigottito.
<< Lo sappiamo entrambi che non è questo ciò che vuole… >> continuò indicando la chiesa. << Perciò… va da lei. È te che vuole >> Tom sorrise. I ragazzi si strinsero la mano. << Grazie >> gli sussurrò prima di dirigersi verso di lei.
Più si avvicinava più avvertiva la sua sofferenza. Si sedette al suo fianco. La ragazza alzò lo sguardo lucido verso di lui.
<< Non pensavo saresti venuto >> gli disse asciugandosi le lacrime.
<< Come avrei potuto perdermi il tuo matrimonio?!?! >>
<< Credevo mi odiassi. E poi… non ti saresti perso niente. >> Sara puntò lo sguardo su due anatroccoli che nuotavano al filo dell’acqua.
<< Ma sono felice che tu sia venuto… >> continuò, posando lo sguardo su di lui. Tom sorrise dolcemente e lei perse un battito.

Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
sarebbe inutile.


<< E io sono felice che tu non ti sia sposata… >> stavolta fu lei a sorridere. Tom si avvicinò un po’ di più a lei, posando la mano sulla sua, appoggiata sull’erba.
<< E come mai? >> rispose lei, ammiccante.

Mai mai il tempo passerà
Mai mai il tempo vincerà


<< Non avrei mai potuto vederti tra le mani di un altro uomo… >> Tom si avvicinò ancora al suo viso.
<< E come mai? >> continuò a punzecchiarlo con medesimo tono.
Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
e' una tortura da vivere

<< Perché ti amo >> Sara spalancò gli occhi. Non si aspettava una confessione simile. Ma, anche se lui continuava a fissarla impassibile, lei riuscì a notare una scintilla di verità nel suo sguardo. << Sei davvero bellissima... >>

Il nostro amore e' unico, insuperabile, indivisibile
ma amici mai.


<< Non mi lascerai mai più, vero? >> domandò lei speranzosa, con la voce tremolante tanto che Tom si fece prendere maggiormente dalla compassione e dall’amore per quella ragazza bellissima.
<< Non ci riuscirei mai >>
<< Allora ti amo anche io >> Tom fece un sorriso enorme.
<< Dio, quanto ti amo… >> riuscì a dire prima che lei gli si lanciò sopra buttandolo a terra e premendo le proprie labbra sulle sue.

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Ciao ragazze! Cavolo ce l’abbiamo fatta finalmente xD purtroppo non posso ringraziarvi singolarmente poiché sono stanchissima e probabilmente per questo troverete anche degli errori, chiedo venia D: spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto :) La storia è quasi giunta al termine! :) Non sono sicura di quanti saranno ancora, probabilmente il prossimo sarà l’ultimo ma non è detto! :) Fatemi sapere se vi è piaciuto o meno! Un enorme bacio e grazie a tutte quante!
Sara.
 
 
 
  
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