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Autore: Psychedelic Mushroom    06/04/2012    2 recensioni
E se Bionda si ritrovasse a vivere in una casa che non è la sua?
E se lei e Tom si odiassero?
E se Bill volesse avvicinarsi di più a lei?
E se loro... no vi sto dicendo troppo xD
Se vi ho incuriosito almeno un pò, leggete!
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se ho cancellato l'altra storia che avevo pubblicato, ma mi ha dato diversi problemi quindi ora ci provo con questa.
I Tokio Hotel purtroppo non mi appartengono e ogni riferimento a loro è puraente casuale.
                                       BIONDA BECKER.

- Papà dov'è mamma? -
- Bionda siediti per favore - obbedisco - amore... mamma non... non ce l'ha fatta - dice con le lacrime agli occhi.
- Come? No, papà non può essere... no ti prego no - comincio a piangere e lui mi abbraccia.
Mamma aveva un tumore in tutto il corpo.
Un tumore che l'aveva resa debole e triste. Tutti, con lei, erano diventati deboli e tristi.
Le volevo molto bene, come è ovvio che sia, e sapere che ora mi guarderà solo dall'alto mi fa male, molto.
Non posso più abbracciarla e ricordarle quanto le voglio bene e non vedrò più il suo sorriso che illuminava le miegirnate.
Era bellissima: capelli lunghi e biondi, occhi castani, naso perfetto. Era bellissima anche se era diventata magra, troppo magra per colpa del tumore.
A volte non ce la faceva nemmno a reggersi in piedi ma, per non farci pesare di più la situazione, ci diceva che erano solo episodi che non si sarebbero più ripetuti.
Dentro di me sento solo un gran vuoto e a consolarmi c'è solo mio padre. Avrei tanto voluto che mio fratello ora non fosse in vuaggio, ma purtroppo non c'è e io devo adeguarmi.

                                         * 4 anni dopo *

- Papaà ma perchè vuoi farcela conoscere? -
- Perchè per me è importante -
- Ok, però la conosci da qualche settimana solamente-
- Da dieci mesi solamente-
- Dettagli -
- Bionda, per favore, vai a prepararti -
Sbuffando salgo di sopra e una volta nella mia stanza comincio a vestirmi, dopo penserò al trucco.
- Hey B - entra mio fratello e io rimango incantata a guardarlo. Somiglia molto alla mamma e ogni volta che lo vedo nella mia mente riaffiorano i vecchi ricordi.
- Hey Joe -
- B sono venuto per dirti una cosa importante - si siede e mi fa cenno di avvicinarmi e così lo raggiungo.
- Cosa c'è? -
- Io ormai ho 20 anni e tu sai benissimo come sto bene con Jody - annuisco - io e lei abbiamo deciso che, dopo 6 anni, sarebbe anche arrivato il momento di... andare a vivere insieme-
Non so se essere felice o triste. Sono felice per lui perchè so quanto ci tiene a Jody e quanto lei lo ami, ma sono anche triste perchè non mi sono mai separata da lui. E' mio fratello, il mio migliore amico e confidente. Da quando la mamma è morta siamo ancora più uniti e immaginare di svegliarmi al mattino e non poter andare in camera sua a svegliarlo mi fa rattristare.
- Joe tu lo sai benissimo che l'idea non mi piace, ma sai anche che ti voglio bene ed è per questo che mi dovrai venire a trovare tutte le sere e ti invaderò casa a tutte le ore -
Mi fa un sorrisone e mi abbraccia.
- Sì che lo so sorellina, ti voglio beneanche io - dice sciogliendo l'abbraccio.
- Lo hai gia detto a papà? -
- Sì, ieri sera e lui mi ha detto che gli sta bene perchè vado a scuola e lavoro e anche Jody, quindi non ha fatto storie -
- Joe ne sei sicuro? Garda che è un passo importante -
- B io la amo e so che lei mi ama e se sarà difficile tu lo sai che io non mi tirerò mai indietro -
- Va bene Joe -
Ci abbracciamo un'ultima volta e poi esce per andarsi a vestire.
Finisco di prepararmi e poi vado in bagno a truccarmi. Decido di farmi un trucco molto scuro, che rispecchi il mio stato d'animo. Nero.
- Papà sono pronta - dico scendendo le scale.
- Bene, anche io e Joe -
- Ma come vi siete vestiti? - chiedo ridendo.
- Non ridere - dice Joe dandomi uno schiaffo sul braccio.
- Sono dei vestiti eleganti Bionda, niente di più - sembrano pinguini.
- Dovevo vestirmi diversamente? - ho indossato una maglietta nera con un teschio, dei jeans grigi, le Converse nere e il giubotto nero in pelle.
- No - dicono contemporaneamente.
Sanno che questo è il mo stile e che non lo cabierò mai.
- Dai che si fa tardi - dice papà aprendo la porta. Prima di uscire predo la mia borsa a tracolla nera e verde ed usciamo. 

  
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