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Autore: Avril_Liam    06/04/2012    1 recensioni
Ero fan di Avril dal 2002, me l'avevano fatta conoscere le mie cugine con Complicated.
Ricordo che fin da piccola giravo tutti i canali radio in cerca di una sua canzone, e facevo persino ricerche su di lei al computer.
Era incredibile quanto Avril mi influenzasse in tutto, le sue canzoni erano come degli insegnamenti di vita per me, e mi avevano fatto passare momenti brutti e mi avevano accompagnato nei momenti belli.
Senza di lei, senza la sua musica non avrei mai potuto vivere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vidi il suo nome sullo sfondo e in un attimo tornai alla realtà. La notizia del quinto album di Avril mi aveva scombussolato, mi aveva distratto fin troppo. La mia vita non era così bella come sembra.. Marco era il mio ragazzo da 8 mesi, aveva 17 anni e con lui stavo davvero bene. Beh, purtroppo ero innamorata di lui, non potevo stare un'ora senza un suo messaggio o una settimana senza vederlo, avrei fatto di tutto per lui. Ma era arrivato quel giorno, quel giorno tanto temuto: il giorno in cui lui mi doveva parlare.. Era da qualche settimana che era diverso, lo sentivo più lontano, e quando mi disse che doveva parlarmi già capii tutto. Lessi il messaggio, diceva:" allora ci vediamo oggi alle 6?" mi venne un qualcosa al cuore, un velo di tristezza mi invase.. Ero in macchina da sola, mia madre era in ufficio, e stavo ascoltando goodbye lullaby. Ed ecco che arrivò, la mia canzone preferita, Everybody Hurts. Don't know, don't know if I can do this on my own, why do you have to leave me? Niente più di quella frase e quella canzone era più adatta a questa situazione. Risposi con un"Ok.." e decisi di non pensarci più. Ero terrorizzata solo al pensiero di dover finire questa storia. Sono sempre stata molto timida ma con lui era diverso, lui era riuscito a tirare fuori il meglio di me. Sono timidissima, ma mi affeziono subito e dopo un pò di tempo divento molto amichevole. Tutti (quasi) mi trovano simpatica, perchè sono gentile con tutti, non mi piace litigare con qualcuno. Mi imbarazzo facilmente, e sono una brava ragazza, fin troppo brava. Le cose a cui tengo di più sono la mia famiglia, i miei amici e Avril, non potrei mai vivere senza loro. Dopo qualche minuto il telefono vibrò ancora, ma questa volta fui felice di guardare quel nome sullo schermo:Giulia. Giulia era la mia migliore amica, ci conoscevamo da 6 anni, e nonostante ci fossimo odiate per qualche anno dopo essere state migliore amiche ora eravamo ancora lì, insieme. Insieme ad altre due ragazze:Lucia e Valentina. Eravamo 4 migliori amiche inseparabili, anche se nell'ultimo periodo Giulia si era un pò distaccata da Lucia, ma l'importante è che eravamo ancora unite. Loro erano tutto ciò che avevo, erano le persone sulla quale avrei scommesso che non mi avrebbero mai lasciato, erano la mia unica certezza. Eravamo così unite, niente ci avrebbe potuto separare, quando volevo loro c'erano sempre e insieme era impossibile non morire dalle risate. Le vedevo pochissimo, una volta a settimana perchè eravamo in 4 scuole diverse, ma quell'estate no. Quell'estate doveva essere diversa, doveva essere trascorsa tutta con le mie migliori amiche. Giulia mi aveva scritto: "The best years of our lives con Evan è stupenda!" Giulia non era una fan di Avril, ma facendole ascoltare Wish you were here, when you're gone, my happy ending e le sue migliori canzoni si era appassionata anche lei. Non come me, ma era già un inizio. Risposi con un:"Eh già, lo so, leggi il testo che è ancora meglio.." Mentre mi agitavo e immaginavo come sarebbe stato quel pomeriggio, arrivai a casa. Feci i compiti in tutta fretta e mi connessi un pò su facebook, dove le mie migliori amiche mi contattarono attraverso il nostro gruppo. Dopo un pò di tempo mi chiesero come andava con Marco, raccontai tutto e loro iniziarono a darmi consigli come solo loro sapevano fare. Mi dissero di non preoccuparmi, e semmai mi avrebbe lasciato sarei andata avanti, tanto c'erano loro. Guardai l'orologio, si erano già fatte le 17.00 e decisi di prepararmi. Feci una doccia velocissima, asciugai i capelli, indossai un jeans ed una t-shirt e ascoltai everybody hurts ancora prima di uscire. Dopo averla ascoltata, aprì il portone di casa, la mia mano tremava. Urlai un:"IO ESCO!" e chiusi il portone dietro di me col cuore in gola, chiedendomi cosa mi aspettasse.
  
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