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Autore: Scar_    06/04/2012    3 recensioni
La carriera di Tom Felton sembra precipitare improvvisamente, quando, nello stesso giorno, riesce a farsi lasciare dalla sua ragazza e beccarsi un'accusa per aggressione. La sua immagine ha subito un duro colpo e, per farsi bello agli occhi dei paparazzi, servirebbe un piano... Ma cosa succederebbe se il bastone fra le ruote di questo ritorno alla popolarità fosse il suo caro amico Matt Lewis?
[...]
- Perché dovrei farlo? -
- perché questo posto cade a pezzi, e io potrei irrobustirne la struttura, comprare qualche nuova attrezzatura… e fare tanta pubblicità -
- Tom! La stai comprando! – non riesco a trattenermi, questa volta ha superato i limiti
- io lo definirei “dare un incentivo” – ribatte, rivolgendosi poi a Scar – a te la scelta, io non ti obbligo -
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Felton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci qua. È già arrivata, più presto di quanto pensassi!
Mi sta scendendo una lacrimuccia nostalgica… Bah, è la vecchiaia u.ù
È un epilogo un po’ strano, non so se mi convince, è fin troppo dolce… lo dico persino io! (:
Prima di lasciarvi, vorrei ringraziare (ovviamente!) hermione59 e MadameTussauds per avermi pazientemente seguito fino alla fine. È stato veramente un onore e un piacere conoscervi e ricevere i vostri complimenti!
Un grazie anonimo e generale va a tutte quelle persone che l’hanno letta… spero vi sia piaciuto farlo, almeno quanto è piaciuto a me scriverla.
Ho in cantiere un nuovo progetto che è già pronto per “sbarcare” in questa sezione, quindi… tenetemi d’occhio ;)
A presto,
Scar



Epilogo

Apro gli occhi e non riesco a trattenere un gemito di dolore... la mia schiena non è più quella di una volta. Giro la testa in direzione del cuscino di Scarlett, convinto di trovare la sua parte di letto già vuota, mattiniera com'è. E invece eccola ancora lì, che mi osserva in silenzio coi suoi occhi verdi, ormai cerchiati profondamente dalle rughe... eppure bellissimi, come la prima volta che mi hanno guardato.
La sua pelle si stende in un sorriso - buongiorno -
- è tutto ok? - non posso fare a meno di chiedere, preoccupato
- certo, perchè? - rifugge il mio sguardo, mente sapendo di mentire, la sua voce così bassa mi preoccupa ancora di più - sono solo un po' stanca, non mi andava di alzarmi... sta tranquillo - mi accarezza con la mano sinistra, la sua fede sul volto è fredda e rabbrividisco, ma sorrido
- vuoi che chiami il medico? -
- non essere sciocco - mi ammonisce - sai bene come la penso... a che ora arrivano i bambini? -
Sta cambiando argomento di proposito, ma non ho la forza di oppormi... alla nostra età si dovrebbe essere più coraggiosi, più saggi, e invece si torna ad essere bambini, si ha di nuovo paura del buio. E non per sé stessi, ma per chi si ha vicino… il buio significa solitudine, a quest’età - hanno cinquant'anni a testa, dovresti smetterla di chiamarli bambini -
- abitudine -
- comunque dovrebbero arrivare prima di pranzo, il loro aereo atterra a Limerick per le 11 -
- la sala è pronta? - mi chiede, apprensiva come sempre. Mi preoccupa il modo morboso con cui si sta occupando di quest’anniversario
- ho richiamato ieri sera, sta tranquilla -
- che bravo il mio Big TeddyBear - sorride di nuovo, alla nostra età non si dovrebbero usare nomignoli del genere, ma non possiamo farne a meno - sono già passati sessant'anni... – i suoi occhi si perdono nel vuoto, nei nostri ricordi.
- per quanto mi riguarda, sono volati – le prendo una mano e la bacio, mi sembra ieri che le ho confessato i miei sentimenti nel bel mezzo della strada, a Wandsworth
Oggi festeggiamo il sessantesimo anniversario del nostro primo incontro… sì lo so, c’è chi direbbe che è da ragazzini, tipo quegli adolescenti che festeggiano anche le settimane. Però, a pensarci bene, preferiamo di gran lunga festeggiare questo giorno che quello del nostro matrimonio… è nel preciso istante in cui ci siamo incontrati che le cose hanno cominciato a cambiare, no? Il matrimonio è stato una specie di traguardo, ma la nostra vita era già bella che stravolta!
E i figli, le notti in bianco, le recite scolastiche, le feste di compleanno, le poesie delle festività, le vacanze tutti insieme, i diplomi, le lauree, i matrimoni e i nipoti… sono tutti nati da lì.
Da quel momento. Da quella stretta di mano, da quello sguardo. Forse, ora, riuscite a capire come mai ci teniamo tanto a festeggiare questo particolare giorno.
- a che pensi? – le chiedo
- a tutto quello che abbiamo passato. È stata una bella vita -
- non dire così – la prego – mi spaventi, lo sai -
- sai bene come la penso a riguardo – mi ripete, ancora una volta evita di guardarmi – quando il momento arriverà, arriverà -
- non… non dire sciocchezze! – m’infiammo, proprio come s’infiammano i bambini, incapaci di accettare quello che succederà, convinti di poter, col loro rifiuto, cambiare la realtà – abbiamo… abbiamo ancora tantissime cose da fare! Dobbiamo tornare a Machu Picchu, no? E devo ancora farti vedere un’aurora boreale! Dovevamo andarci, ma poi Andrew si è ingessato un gamba… ricordi? -
- certo che ricordo – annuisce, con un sorriso tenero, lei che è da sempre così più matura di me
- ecco, quindi non puoi… non puoi… - non riesco nemmeno a dirlo, deglutisco – abbiamo ancora tante avventure da vivere -
- la mia più grande avventura è stata una vita con te, Matthew, voglio che tu possa ricordarlo bene – una lacrima scende solitaria sul suo viso e si perde nel cuscino prima che riesca ad asciugarla – ed è stata… incredibile. Questa è la nostra avventura… la vita! Ed è una cosa grande, terribile, breve e infinita… e nessuno di noi ne esce vivo! Voglio ringraziarti, amore mio, perché hai saputo indicarmi i sentieri migliori, perché sei stato il miglior compagno di viaggio che avrei mai potuto desiderare… -
- perché dobbiamo fare questi discorsi? -
- perché sento che è il momento giusto per farli – mi risponde, con un’improvvisa determinazione e fermezza nella voce – voglio… Matt, ricorda che dovunque io vada, tu sarai con me. E dovunque vada tu, ti seguirò. Noi… noi saremo insieme per sempre -
- ti amo – le dico di getto, ormai siamo due vecchini tutte rughe, ma ci comportiamo ancora da adolescenti, ci abbracciamo e ci scambiamo baci, ci diciamo ti amo ogni volta che c’incontriamo per casa.
- se mai dovessi sentirti solo… chiamami e verrò da te – mi accarezza il viso – grazie, amore mio. Grazie per la mia vita -

If I ever leave this world alive
I'll thank for all the things you did in my life
If I ever leave this world alive
I'll come back down and sit beside your
feet tonight
Wherever I am you'll always be
More than just a memory
If I ever leave this world alive


Fine – 06.04.2012
  
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