Moaning
“Perché piangi sempre?”
Draco non aveva mai udito voce più acuta in vita sua. Tirò su
col naso.
“Pensi che dovrei dirtelo?” Domandò a sua volta, flebilmente.
“Perché non dovresti? Io sono muta come una tomba. Ah-ah.”
“Mi tocca fare qualcosa che non voglio fare assolutamente. Ecco
perché…piango.” Mormorò Draco, asciugandosi gli occhi col dorso della mano.
“Ma devi proprio farla? Per forza?”
“Sì”
“Ed è una cosa brutta?”
“Beh, è una cosa che non sono in grado di fare. Da solo.”
“Vuoi una mano?”
Draco ridacchiò. Che situazione strampalata.
“Che ridi?”
“Niente, scusa. Ehm, no, non puoi darmi una mano.”
“Vedi che non sono così impedita come sembro. Potrei risultare
utile, ragazzo.”
“Oh, non ne dubito. Però, davvero, tu non puoi farci niente. Ma
grazie lo stesso.”
“Di niente, giovanotto. Comunque, se vuoi posso almeno farti
compagnia quando vieni in bagno a…a sfogarti. Se non ti dà fastidio.”
Draco soppesò quelle parole, poi accennò un mezzo sorriso.
“No, non mi dà fastidio. Vieni pure a farmi compagnia,
Mirtilla.”
N.d.A.=Bene, bene…allora, “to moan”, in inglese’ vuol dire “
lamentarsi, gemere”. E inoltre “Moaning
Myrtle” è il nome originale di Mirtilla Malcontenta. Chiaro?