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Autore: Valeriafrancio    06/04/2012    0 recensioni
Questa storia vede protagonista una ragazza sedicenne, alla quale č morto il padre, alle prese con la monotonia della vita. Poi incontra lui, Zayn Malik. Cambia la sua vita radicalmente....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"Č troppo presto!!" esclamai. Ma non voleva ascoltarmi... Dissi a mia madre di svegliarmi tardi, in modo da recuperare il sonno perduto, ma niente. Anzi, aprģ le finestre per far filtrare un pó di luce e far cambiare un pó l'aria, torbida e maleodorante.  Mi decisi ad alzarmi; anche a causa dell'impellente bisogno del bagno. Mi ricordai che sarebbe toccato a me portare Potty fuori,ma non ne avevo punta voglia. Cosģ mi lavai, mi vestii e con grande rapiditą presi il guinzaglio e lo attaccai al collare di Potty, subito dopo uscimmo. Era una mattina nebbiosa, non faceva tanto freddo, anzi al sole si stava bene, ma c'era qualcosa che mi lasciava dubbiosa da un pó di giorni. Non sapevo nemmeno io cosa. Stavo per attraversare la strada quando Potty, al quale avevo sganciato il guinzaglio qualche minuto prima, si allontanó a corsa. Acquistava sempre pił velocitą, fino a che non svoltó in una curva. Mi misi a rincorrerlo come una dannata, e intanto tra me e me pensavo:" Ma che cavolo ha mangiato questo cane per essere cosģ attivo?" Anche io girai nella curva e vidi Potty , in braccio ad un ragazzo. Lo aveva fermato e lo stava coccolando. Il ragazzo si voltó, alzando la testa. Mi guardó e vide che lo stavo fissando. Era una ragazzo bellissimo. Non lo avevo mai visto nel mio quartiere. Era alto, con un fisico mozzafiato, aveva dei capelli marroni scuri e gli occhi di un marrone intenso, sembravano fatti di cioccolato fondente. Mi sorrise e mi chiese se il cane era  mio. Io intimidita dal suo aspetto gli feci cenno di si con la testa. Lui continuava a guardarmi e io per smorzare la tensione gli chiesi dove stava.  Mi rispose che si era trasferito da poco in cittą, e che per ora non aveva amici da queste parti. Io non sapendo che dire lo ringraziai e lo salutai, mi voltai di spalle e mi incamminai verso casa. Era la prima volta che portavo fuori Potty cosģ contenta. Stetti tutto il giorno a pensare a quel ragazzo, dai tratti orientali ed estremamente sexy. Il giorno dopo riinizia la scuola. O come meglio dire la "prigione". Era una scuola impegnativa, certo, ma mi avrebbe dato le carte per potermi iscrivere ad ingegneria senza troppi problemi. Avrei dovuto resistere ancora per qualche anno e il gioco era fatto.   Uscii di casa in tempo per prendere il pullman e poco dopo essere partiti vidi qualcuno fuori dal finestrino che si stava sbracciando. Era il ragazzo che mi aveva bloccato il cane! Dissi al guidatore di fermare il pullman e di far salire il ragazzo. Cosģ si fermó di scatto e aprģ lo sportello. Io mi avvicinai alla porta e quando egli fu davanti agli scalini del pullman gli dissi:" Bel modo di iniziare il primo giorno di scuola eh!". Egli mi guardó, mi riconobbe e mi sorrise. Poi entró e ci accomodammo vicini. Mi spiegó che nel suo paese non c'era l'abitudine di prendere l'autobus della scuola. Mi raccontó le sue origini e come mai era venuto in cittą. Tutto quello che capii fu che si chiamava Zayn Malik e che gli piaceva la pizza e cantare. Arrivammo a scuola e da li le nostre strade si divisero. Ci rivedemmo soltanto a pranzo quando lo intravidi alla mensa che mangiava da solo. Mi avvicinai a lui e mangiammo insieme. Mi chiamava sempre con un diminutivo, "Ste" visto che mi chiamavo Stella Cobourne. Passammo diversi giorni insieme, ci chiamavamo al telefono e ci incontravamo fuori a passeggiare. Fino a che  un giorno mi arriva un messaggio da parte di Zayn, il quale mi chiedeva se potevo andare a casa sua. Doveva parlarmi di una cosa. Io gli dissi di si e uscii di casa. Arrivai a casa sua dopo qualche minuto e mi accolsero i suoi genitori che stavano uscendo. Entrai in camera sua e mi accolse in tutto il suo splendore. Io li per li rimasi perplessa, non trovavo il nesso tra la chiamata e il motivo per il quale mi aveva chiamata. Mi venne davanti, sospiró.  Potevo sentire il suo odore, mi fissava con quei suoi occhioni marroni, io non sapevo che fare, ero inerme ad una reazione come questa. Mi chiese gentilmente di chiudere gli occhi. Disse che era una magia. Infatti lo fł. Mi prese per i fianchi stringendomi a se, mi bació prima sul naso, poi sull'incavatura del labbro superiore e poi sul labbro inferiore. Poi si staccó e disse "Puff!". Io pensando che la " magia" fosse finita aprii gli occhi e dissi "ma che scherzo č mai questo?". Mi fece cenno di smettere di parlare e mi disse di chiudere gli occhi, sennó la magia sarebbe svanita. Io obbedģ. Mi sentivo felice, ero contenta che anche lui provasse questi sentimenti per me. Mi abbracció stavolta, con un calore e affetto mai provati prima. Lo sentivo cosģ vicino a me in quel momento. Sentii le sue labbra riavvicinarsi alle mie. Erano calde. Capii solo ora che il bacio era la vera magia. 
  
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