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Autore: Breatheunderwater    06/04/2012    0 recensioni
Qualcuno o qualcosa ci scruta dall'alto. Conoscendoci ci odia e allo stesso tempo ci ama. Cosa pretendiamo? Siamo umani...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto ha un colore. Non parlo dei vestiti o degli oggetti di uso comune, parlo di qualcosa di meno tangibile e di meno visibile. Ovviamente vi starete domandando: “ma se è meno visibile come si fa a dire che ha un colore?”. Semplice! Basta guardare oltre, dentro; bisogna sapere scrutare cioè che ci si mostra a noi. In verità non è del tutto corretto, tengo a precisare che ci sono persone che possiedono questa dote sin dalla nascita e per loro non è necessario soffermarsi troppo o sforzarsi più del dovuto. Ce l'hanno dentro, è come una dote. Si, penso la si possa chiamare così.
Una dote inutile penserete. Diciamo che dipende dai punti di vista. Pensate se grazie a questa capacità poteste scindere le persone cattive da quelle buone.
Ogni colore ovviamente ha un suo significato; anche chi non possiede questa capacità o semplicemente non la conosce, sa che i colori più cupi e più tetri vengono associate alle cose più brutte e viceversa per i colori più accesi. Ma perché questa distinzione? Non poteva essere il contrario? Me lo domando spesso, non che sia essenziale ma diciamo che amo pormi certi quesiti. Capire il senso effettivo delle cose potrebbe aiutare l'intera umanità ad essere migliore ma, penso proprio che non sia possibile.
E se il nero fosse il colore più bello al mondo e donasse a tutti un'immensa felicità? Sarebbe bello. Sarebbe bello se il mondo fosse al contrario e se i colori si invertissero. Il pensiero comune ci fa credere di poter capire l'indole, la predisposizione di una persona in base anche ai colori che indossa.
Una ragazza giovane che si veste colorata e ha il sorriso standard di felicità stampato sul volto, sarà considerata una persona solare, amichevole e tutti gli aggettivi più carini che preferite. Questo se non possedeste la famosa dote sopra citata di vedere i colori, gli altri colori. Ecco io che la posseggo, non è modestia o altro è così, posso vedere il colore che la avvolge e che tinge i suoi capelli dorati in nero pece, i vestiti di colori sgargianti in un grigio opaco, gli occhi verde smeraldo senza più quella luce in più. Ecco cosa vedo, non è una bellissima visione. In fondo la verità quasi mai risulta bella, è sempre scomoda. Questa ragazza così bella all'esterno, all'interno si sta consumando lentamente, sempre più ogni giorno che passa. Non stupitevi, non ce n'è motivo... ve lo assicuro. Ora potreste asserire, erroneamente, che sia una ragazza forte. Certo sempre all'apparenza potrebbe esserlo. Una ragazza con problemi – chi non li possiede i problemi – in famiglia o chissà dove che riesce a mascherare la sua tristezza, la sua solitudine, il suo dolore agli altri. Ed è proprio qua che vi sbagliate. Quella ragazza si è costruita una barriera, una maschera, uno scudo, chiamatelo come vi pare; dietro questo si è protetta o almeno credeva di proteggersi. Spero vi stiate domandando se lei allo specchio si vede per quella che è realmente. Mi spiace per voi, ma ormai non si vede più. Si è chiusa talmente tanto nella sua barriera – mi piace questo termine – che ha perso la vista. Ovviamente non la vista che intendete voi, quella è a posto: dieci decimi. Nello specchio vede riflessa la sua 'nuova' lei, la maschera, la tuta che indossava ogni tanto per sfuggire alla crudeltà della vita. Non riesce più a toglierla, il suo corpo l'ha assorbita.
Non vi piace più questa splendida ragazza? Eppure lo sembrava. L'apparenza, eccome se inganna. Inganna tutti, ogni tanto anche me. Che ci volete fare, nessuno è perfetto, neanche gli Dei; figurarsi io.
Come si è ridotta così quella ragazza? La risposta è semplice, la colpa è vostra! Voi umani che abitate il pianete, voi umani che lo avete colonizzato e industrializzato, voi umani che provate ad amare ma non vi riesce. L'uomo – a mio personalissimo parere – non è fatto per amare. Se sapesse amare certe cose non esisterebbero. L'uomo è egoista, l'uomo è cattivo. La madre e il padre di quella ragazza sono cattivi. Se si fossero amati come credevano ora la figlia non sarebbe in quelle condizioni. Sta morendo, l'anima, la sua anima la sta abbandonando.
Prima la morte dell'anima e in un secondo momento quella del corpo.
L'uomo e la donna non si sono mai saputi amare, neanche nel momento dell'accoppiamento, nel momento in cui qualcosa ha preso vita nell'utero della donna; neanche in quel momento. La bambina è cresciuta in un'apparente stato di gioia familiare. Quando ha iniziato a capire come girava il mondo, la bambina ha visto. Voi non lo sapete ma questa ragazza possedeva il dono della vista: poteva vedere i colori. Sapeva qual'era il colore della felicità, lo vedeva spesso quando ancora piccola e incosciente, allo specchio si rifletteva la sua figura accompagnata da un verde acqua leggero. Quella felicità si è spezzata, il colore è svanito nel momento stesso in cui è entrata la consapevolezza. La consapevolezza del finto amore dei genitori. E da li potete immaginare tutto il resto. La tristezza, i dubbi, il dolore, l'incomprensione, la chiusura e infine la morte.

E che dire se per strada vedeste un ragazzo magro, bianco malaticcio che si veste e trucca di nero? Scusate, ho dimenticato il broncio perenne. Non vi farebbe una bella impressione, anzi tutt'altro. Sono diversi i sentimenti che provereste, tra questi vi è la compassione se non addirittura l'odio. Voi che vi fermate all'apparenza, la odiate così tanto quest'ultima che finite per odiare la persona stessa; voi umani siete proprio incoerenti e indecifrabili per certi versi. Oltre che vi manca la vista vi manca pure il senno, alcuni di voi non si capacitano dell'importanza di questo. Inutile che mi agiti, ho a che fare con voi da millenni eppure ogni volta è la stessa storia: mi innervosisco. Il ragazzo tutto nero e cupo in realtà ha un'aura meravigliosa, ha un colore tutto attorno che lo tiene in vita.
È di un rosso acceso: passione artistica.
L'ennesimo problema di voi umani è l'adolescenza, voi la avete creata – sostiene qualcuno – e questo è il risultato. Il ragazzo non sa ancora delle sue potenzialità, non le conosce. Non ha fiducia in se stesso e non si piace, mi domando del perché. Non c'è bisogno di una risposta, la so già e pure voi la conoscete. Vi siete mai domandati se un ragazzo del genere con tutto il vostro odio possa riuscire a sopravvivere? Pensate di si? E invece non è sempre così. Lui ha l'anima forte ma il corpo debole e solo Dio lo sa (anche io uso i modi di dire) quanto il corpo sia influente oggigiorno. Io le osservo tutte queste persone, ho come un istinto materno nei loro confronti e vorrei proteggerle. Proteggendole forse un giorno il mondo sarà migliore. Ci spero, ci spero da così tanto tempo che fatico a credere a me stesso. Eppure non demordo e la dimostrazione ve la darò ora! Donerò a questo ragazzo così delicato tanto quanto forte il dono della vista cosicché possa osservare e rendere il mondo migliore.
Lo credo davvero. Lo credo davvero. Lo credo davvero.
Lo ripeto, me lo ripeto ma la speranza è poca anche per me. Adesso sbuffo come gli umani che, stanchi della loro breve vita, non si rendono conto che è una. Io ci sono sempre stato e ho sempre osservato.
Devo gestire i fili del teatrino, devo dare un senso a tutto.
Devo dipingere, ecco cosa devo fare! Non ci avevo mai pensato: butterò un po' di colore qua è là e darò il dono della vista a quel ragazzo, mi ci sono affezionato.
Quasi quasi perdevo i miei di colori a parlare con voi umani. Spero ne sia valsa la pena. Ora vado e osservate le piccole sfumature, stanno li i colori più belli e più rari.

 

  
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